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Autore: Thiliol    31/08/2011    9 recensioni
Era tutte quelle cose, la sua Baccador, e non ne era nessuna, più bella di qualsiasi altra meraviglia della natura, gioiosa come una fanciulla, saggia come un'antica regina.
Prima classificata a parimerito e Premio Lyric allo "SfigaPairing Contest" indetto da FataFaby89 sul forum di EFP
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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e mai nel giorno tacque  
                                                    


I gigli bianchi che crescevano sulla riva del fiume, la luna che si specchiava sulla superficie dell'acqua, le lucciole che vorticavano vicino ai giunchi, il gufo che mandava i suoi richiami sommessi la notte, le farfalle che si posavano sui fiori di campo, la primavera e l'estate.

Forse era anche quel dolce profumo di resina che impregnava l'aria, misto al vago sentore di muschio.

Era tutte quelle cose, la sua Baccador, e non ne era nessuna, più bella di qualsiasi altra meraviglia della natura, gioiosa come una fanciulla, saggia come un'antica regina.

Tom coglieva i gigli e li riponeva in un cestino di vimini ogni mattina, li portava a casa e lei se ne adornava i capelli, intrecciando le sue ciocche bionde con i petali candidi del fiore.

Li raccoglieva e li donava a lei, perchè era delicata e bianca e armoniosa come un giglio.

Li raccoglieva sulla riva del fiume, lo stesso dove l'aveva incontrata innumerevoli anni addietro: camminava tranquillo, quel giorno, ripensando tra sè all'ultima bizarra trovata del Vecchio Uomo Salice e l'aveva vista intrecciarsi fiori tra le trecce.

"E dal pianto la voce nel bosco svanisce"  cantava "e si trasforma in un sasso che muto non tace".

La sua voce era come lo scrosciare del fiume, allegra e fresca come una leggiadra pioggia di primavera.

I suoi piedi scalzi vorticavano sull'erba appena umida, le mani si posavano delicatamente sugli steli, i capelli brillavano come sottili fili d'oro al sole brillante del mattino.

"E dal pianto la voce nel bosco svanisce e si trasforma in un sasso che muto non tace"  ripeteva e quelle parole acquistavano un senso nuovo, misterioso e bellissimo, così come era misteriosa e bellissima la dama del fiume.

Si era avvicinato a lei cautamente, temendo che, proprio come nel canto che intonava, la sua voce svanisse, tramutando in pianto e tristezza la gioia e la vita della foresta.

Infine, quando non fu che a pochi passi da lei, ella gli sorrise e i denti candidi furono come le stelle della sera.

" Ciao Tom! " esclamò " Mi hai trovata, infine. Cosa aspetti a portarmi nella tua casa? Vedi, il mattino sta per finire ed io ho già raccolto tutti i gigli che crescono sulla riva."

Le aveva preso la mano come se la conoscesse da tempo, portandola a vivere nella sua dimora sulla collina e Baccador era rimasta lì, a danzare e a farsi il bagno nel fiume e a donare la vita ad ogni albero, foglia o sasso del bosco.

Tom raccolse l'ultimo giglio e si avviò fischiettando verso casa, pensando alla pioggia e al vento che presto avrebbero fatto visita alla Terra.

La collina era ancora nascosta dagli alberi, ma già la voce melodiosa di Baccador lo raggiungeva, portata sulle ali di una farfalla bianca.

"E dal pianto la voce nel bosco svanisce e si trasforma in un sasso che muto non tace"  cantava.






Devo ringraziare innanzitutto FataFaby89 per aver indetto questo meraviglioso contest e per essere stata così gentile con me, non me lo sarei mai aspettato. Incollo qui il suo giudizio:

Sintassi e grammatica: 9.5/10 
Ottima grammatica, sintassi perfetta. Annoto solo le sviste e le grafie errate, quali perchè, , bizarra, e alcuni periodi che forse potevano recare una punteggiatura diversa; ma è davvero pochissima cosa. Attenzione anche agli spazi ripetuti. 

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10 
La tua storia grida Baccador in ogni singola minuscola parola. Leggendo si ha l’impressione di udire il suono dell’acqua, del vento, della foresta; di tutto ciò che è Baccador per il mondo e per Tom. E lo stesso Tom, con i suoi pensieri delicati e profondi, è assolutamente lui – all’apparenza un po’ meno brioso dell’originale tolkeniano, forse, ma non certo meno credibile. Complimenti davvero. 

Originalità: 9.5/10 
Già per il pairing che hai scelto ti sei conquistata la mia eterna, commossa riconoscenza! L’immagine che hai proposto – di un Bombadil che coglie i gigli per la sua Baccador e riflette sul loro primo incontro – in apparenza può sembrare quasi banale, e invece ha in sé una forza di novità non indifferente. Adorabili le prime parole che Baccador rivolge a Tom. Uno splendido sviluppo del tema, ancor meglio reso dalla lyric scelta, il cui uso perfetto mi fa praticamente sciogliere in lacrime. 

Stile: 10/10 
Un lessico accurato, perfettamente consono alla descrizione delle immagini e dei personaggi; una struttura lineare persino nello sbalzo temporale in cui ci immergiamo a partire dai ricordi di Tom. Al di là di alcuni periodi che personalmente avrei costruito in modo diverso, ho davvero amato anche lo stile. 

Gradimento personale: 9.5/10 
Magica. Una delle migliori shot su questo fandom che abbia mai letto. Non esagero. 

+ 5 punti bonus per la lyric 


Totale: 53/55 punti


Grazie, grazie ancora, mi ha fatto un piacere infinito. Devo specificare inoltre che la frase in corsivo è tratta da "Una storia d'amore e di vanità" di Morgan.

Grazie anche a tutti voi che avete letto e che sarete così gentile da lasciare un commento.


   
 
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