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Autore: Kat Luna89    31/08/2011    2 recensioni
Lucia esplose "Ma tu sei solo una ragazzina e lui è uno psicopatico! Ti ha rapita, ti ha anche stuprata! Alexandra, apri gli occhi..non puoi buttarti via per lui."
Alexandra, che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo basso, sollevò il capo e s'asciugò le lacrime con il dorso della mano destra. Rispose tra i singhiozzi.
"Ma io lo amo."
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerry Pugliese, Mario Pugliese, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 2

“Che vuoi fare?” chiese lei con voce tremante quando l’uomo la sbatté violentemente sul letto di Giacomo.

Tigre non rispose. Accese il computer di fronte al letto e sistemò la webcam in modo che inquadrasse quella direzione.

Scimmia irruppe nella stanza e si piazzò davanti al PC mentre tigre sollevò la ragazza di peso dal letto e la fece sedere sulla sedia accanto, legandole mani e piedi.

“LASCIAMI STARE CAZZO! LASCIAMI!”

Gli sputò in faccia.

“Brutta figlia di puttana!” inveì Tigre tirandole uno pugno in pieno viso e, con l’anello che portava al dito, le graffiò il volto facendole sgorgare qualche goccia di sangue sulla guancia. Successivamente entrarono Lupo e Maiale con un calice ed una bottiglia di vino. Lupo ne assaporò un bicchiere come fanno i veri intenditori dopodiché Maiale si divertì a distruggere l’intera stanza.

Ruppe una ad una le doghe del letto, frantumò i vetri delle finestre e distrusse le ante degli armadi.

Anni di lavoro del povero Giacomo, di sacrifici di Alexandra perduti per sempre.

Nella mente della ragazza c’era il caos più totale. E quell’uomo che era accanto a lei, che l’aveva quella presa così potente, così virile, le faceva paura ma allo stesso tempo la ammaliava.

Scosse la testa, in preda al panico, diede qualche strattone con i polsi, come per scacciare quell’orribile pensiero che le era balenato in testa, quando Tigre la fermò solo con il gesto di una mano.

Solo quel gesto la fece fermare. Era come ipnotizzata da quell’autoritaria ferocia.

Quando Lupo ordinò a Maiale di fermarsi, lui si posizionò vicino a Scimmia mentre il capo si mise di fronte alla webcam.

“Tre a zero per noi.” Disse compiaciuto.

Dopo qualche secondo Scimmia chiese al capo “Cosa ne facciamo di lei?” indicando Alexandra.

“Portala in macchina.” Ordinò Lupo facendo un piccolo cenno a Tigre.

Non se lo fece ripetere due volte. Tigre sollevò la ragazza, tagliò le corde che la imprigionavano e le puntò la pistola alla gola.

Scesero lentamente le scale e uscirono dalla villa.

Maiale e Scimmia caricarono la refurtiva nel portabagagli mentre Lupo si sedette alla guida dell’automobile. Alexandra e Tigre furono gli ultimi ad uscire dalla casa. Alexandra guardò il corpo di Giacomo accasciato al suolo. Aveva ancora gli occhi blu aperti. Quel blu zaffiro che l’aveva incantata il primo giorno che si erano conosciuti.

“Ti prego, fammelo salutare…” sussurrò lei al suo carceriere.

Tigre non rispose, la spinse a terra e le puntò la pistola alla testa.

“Prova a scappare e ti ammazzo, puttana.”

Alex era china sul viso di Giacomo. Gli accarezzò la guancia e gli diede un bacio sulla fronte. Fece gli stessi identici movimenti che fece quando suo padre fu sbattuto in carcere. Dopotutto Giacomo era come suo padre e l’aveva trattata come una figlia e l’aveva protetta. Era morto per proteggerla. Alexandra prese una collanina che Giacomo portava al collo e la indossò. La ragazza aprì il medaglione. C’era una foto. Lei, Giacomo e la moglie in vacanza ad Ibiza, quando gli affari procedevano bene ed Alexandra era solo una semplice ragazza polacca.

Sull’altro lato c’era incisa una data: 3/07/2009

 

e più in basso: La mia famiglia.

 

Trattenne un singhiozzo. Non doveva piangere. Non voleva farsi vedere debole. La sua famiglia l’avrebbe aiutata. L’avrebbe protetta dall’alto.

Sentì sbattere una portiera.

Infilò il medaglione all’interno della scollatura, s’alzò e si diresse verso la macchina. Tigre si stupì di quel comportamento così deciso e coraggioso. Alex si sedette davanti, vicino a Lupo mentre Tigre si unì a Scimmia e Maiale nel sedile posteriore. Quando la macchina partì si sentì prendere da dietro e qualcuno le portò un fazzoletto davanti al viso. Dopo pochi secondi la vista le si annebbiò..

 

 

IL MATTINO SEGUENTE AI RIS DI ROMA…

 

Lucia Brancato, il capitano, era seduta alla sua scrivania aspettando che i suoi colleghi arrivassero per dare loro una brutta notizia.

“Lucia cos’è successo?” irruppe trafelato nell’ufficio del capitano il tenente Bartolomeo Dossena.

“La banda ha colpito di nuovo.” Rispose lei senza molto entusiasmo.

Subito dopo arrivarono il tenente Orlando Serra, il sotto-tenente Bianca Proietti e il capitano Daniele Ghirelli. Lucia li accolse con un cenno.

“Emiliano?” chiese Bart ai tre.

Tutti si voltarono verso Bianca.

“Non guardate me, non ne so nulla.” Rispose lei arrossendo.

Appena pronunciò quelle parole, squillò il telefono di Daniele.

“Ghirelli” rispose deciso. “Mmm…ah okay, tranquillo Milo, rimani lì per oggi.”

“Era Emiliano” continuò Ghiro “Alla bambina è venuta la varicella, Giada non l’ha avuta e gli suoceri sono fuori Roma. Tornerà domani.”

“Perfetto, ora che ci siamo tutti possiamo iniziare.

Terracciano mi ha appena passato un video. Un altro colpo della banda.”

Il video raffigurava l’uccisione di Giacomo De Luigi e l’entrata della banda nella villa.

“Giacomo De Luigi, 48 anni, proprietario della ditta de Luigi che da circa 2 anni ha chiuso i battenti.”

“Ma se non aveva più denaro, perché la banda lo ha ammazzato e rapinato?” chiese Serra.

“Non lo sappiamo ancora…i conti erano in rosso, nonostante questo De Luigi spendeva molti soldi per il gioco d’azzardo e per fare la bella vita. Dobbiamo scoprire come se li guadagnava.” Arrivò al punto la Brancato.

“Sospetta qualcosa d’illegale?” ipotizzò la Proietti.

“Probabile. Ma sono solo congetture.” Concluse il capitano. “Allora, Ghiro e Serra, voi rimanete qui ad esaminare il video. Bart, tu e Bianca venite con me alla villa di De Luigi.”

SPAZIO AUTRICE:

Salve a Tutti! Ringrazio ancora a Khendest e a Brancarellina di aver recensito la mia storia e grazie mille anche a quelli che hanno solo letto!

Un bacio, Kat.
  
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