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Autore: Kat Luna89    13/05/2011    2 recensioni
Lucia esplose "Ma tu sei solo una ragazzina e lui è uno psicopatico! Ti ha rapita, ti ha anche stuprata! Alexandra, apri gli occhi..non puoi buttarti via per lui."
Alexandra, che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo basso, sollevò il capo e s'asciugò le lacrime con il dorso della mano destra. Rispose tra i singhiozzi.
"Ma io lo amo."
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerry Pugliese, Mario Pugliese, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 1

STOCKHOLM SYNDROME

Solita serata di lavoro sulla Salaria a Roma.

Alexandra passeggiava avanti e indietro dalla sua postazione aspettando che qualche cliente si facesse vivo.

Era estate inoltrata e verso quell’ora di tarda notte, ogni tanto, qualche spiffero d’aria fredda le provocava dei brividi lungo la schiena nuda.

Era da circa tra anni che risiedeva a Roma grazie al suo protettore, Giacomo De Luigi, che l’aveva offerto vitto e alloggio presso la sua villa prima come cameriera poi come prostituta poiché da circa due anni gli affari alla ditta di De Luigi andavano male, la moglie lo aveva lasciato e lui era rimasto solo e pieno di debiti. Alexandra era riconoscente a Giacomo, dopotutto lui l’aveva salvata da una situazione terribile. Era stata lei a convincerlo. Era lei che voleva prostituirsi per poterlo aiutare economicamente. Voleva restituire il favore.

A Varsavia non le era rimasto più nulla, la madre e i fratelli erano morti a causa della mafia russa mentre il padre era finito in galera per spaccio di stupefacenti. Alexandra aveva solo diciotto anni e iniziò a lavorare come cameriera in un hotel di lusso nella sua città. Giacomo era in Polonia per un viaggio d’affari. Si conobbero lì.

Le propose un posto sicuro e la salvò non solo dalla miseria ma anche dalla mafia che era riuscita a rintracciarla.

Nonostante la sua vita travagliata, piena di scelte non facili e di sacrifici, Alexandra sperava ancora in un futuro migliore.

 

Buttò a terra il mozzicone di sigaretta appena fumata e scostò i capelli biondi dal viso appena sentì il rumore di una macchina.

Un auto si era appena accostata a lei. Scese un uomo di corporatura snella, piuttosto alto.

Non era possibile vederlo in volto, portava la maschera di una scimmia.

Le intimò: Sali!

Aprì lo sportello anteriore del passeggero e Alexandra salì.

Al posto del guidatore c’era un uomo della stessa corporatura della scimmia, forse più muscoloso e indossava la maschera di un lupo. Scimmia chiuse lo sportello e salì dietro. A fargli compagnia c’erano altri due individui uno con la maschera di un maiale e l’altro con la maschera di una Tigre.

“Quanto prendi all’ora?” domandò freddamente il Lupo.

“80 euro.”

“Quindi guadagni un bel po’ di soldi a sera…”

“Non abbastanza per le mie necessità… e poi per più persone il prezzo aumenta.”

Una risata di scherno proveniente dal sedile posteriore fece accapponare la pelle alla ragazza che, voltatasi, poté ben vedere il ghigno compiaciuto che le mostrava Tigre.

“Non siamo interessati ai tuoi servizi.” Disse il Lupo.

“Almeno, non tutti noi.” Lo interruppe Tigre.

Scimmia lo fulminò con lo sguardo mentre il Lupo continuò:

“Sei tu Alexandra Jans?”

“Come fate a sapere il mio nome?” domandò spaventata la ragazza mentre la macchina accelerava.

“Lo sappiamo e basta. Conosciamo anche il nome del tuo protettore.”

“Ma che cazzo volete da me? Fatemi scendere!” urlò lei.

Tigre le puntò una pistola alla tempia e le sussurrò all’orecchio “Stai tranquilla o ti ammazzo.”

“E’ questa casa tua?” domandò Lupo senza aspettarsi una risposta fermandosi davanti a villa De Luigi.

Alexandra non rispose, sentiva le pulsazioni una ad una, riusciva ad ascoltare i molteplici battiti del suo cuore che si dimenava all’interno del suo petto. Il respiro si faceva sempre più affannoso e questo fece spuntare un sorrisetto compiaciuto sul viso di Tigre.

“Perfetto ragazzi, possiamo scendere ora.” Annunciò Lupo.

Tigre passò la pistola a Scimmia “ La tiro fuori io.” Intimò Tigre al compagno. Scese dall’auto e trascinò la ragazza fino all’entrata della villa. Fece aderire il suo corpo contro quello della ragazza e le sussurrò all’orecchio:

“Ora tu entri in casa, dici a De Luigi di preparare sul tavolo del salotto 70.000 € o entriamo noi tra mezz’ora e ce li prendiamo da soli con un’unica differenza: farete tutti e due una fine pietosa che non si augura a nessuno, nemmeno ad una puttana di strada come te.”

Qui Maiale, che non aveva mai detto nulla emise una risata così cinica e malvagia che, unita alle minacce di Tigre, spaventò ancora di più Alexandra che cercò di scappare dalla forte presa di Tigre senza alcun risultato.

“Che cazzo vuoi fare?” gridò Tigre tirandole uno schiaffo.

“LASCIAMI!” urlò lei in preda al panico.

“Perché provi a scappare?” domandò lui attirandola a se e facendo scorrere la canna della pistola lungo la sua scollatura provocante.

La situazione stava sfuggendo di mano. Per fortuna intervenne Lupo prendendo Tigre per un braccio facendogli mollare la presa sulla ragazza.

“Entra.” Le intimò.

Appena suonò il campanello Giacomo le aprì subito.

“Alex? Cosa ci fai qui?”

“Giacomo, apri la cassaforte e prendi i soldi o questi ci ammazzano!” disse lei tutt’affannata entrando in casa.”

“Alexandra che cazzo sta succedendo?”

“Ci sono quattro uomini qua fuori! Ci ammazzano se non gli diamo 70.000 euro!”

“70.000 euro? Alex ma sei impazzita? Non abbiamo tutti questi soldi!”

“Beh allora inizia a pregare Giacomo perché sa questa casa non ne usciamo vivi!” urlò lei.

“Senti, ora ci esco a parlare io…”

“Giacomo, ti prego non farlo! Quelli sono armati! Ti ammazzeranno!”

“Almeno andrò in un posto migliore…non eri stanca si questa vita anche tu?”

Alexandra non rispose, in fin dei conti Giacomo non aveva torto.

Una lacrima solitaria le solcò il viso. Lui le diede un abbraccio paterno dopodiché uscì con tutti i soldi che era riuscito a prendere.

Passarono pochi secondi, poi lo sparo.

Giacomo.

Alexandra rimase immobile con lo sguardo fisso sul portone.

La banda irruppe nella casa noncurante del fatto che la povera ragazza aveva perso per la terza volta la sua famiglia.

Il Lupo e la Scimmia si occuparono di mettere a soqquadro la villa per recuperare qualsiasi oggetto di valore che poteva essere nascosto all’interno della casa, Maiale scese nelle cantine per prendere il vino più pregiato che De Luigi possedeva mentre Tigre prese la ragazza e la trascinò al piano superiore.

SPAZIO AUTRICE:

Salve a tutti!
Siate clementi è la mia prima fic, vorrei sapere cosa ne pensate per poter scrivere meglio, non solo questa fic, ma anche quelle che sono in "fase di costruzione".
Spero sia andato tutto bene con l'HTML.
Fatemi sapere.
Un Bacio, Kat.
  
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