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Autore: Ferion    31/08/2011    0 recensioni
Claire Defelance è una sedicenne viziata, figlia di un multimiliardario francese, che ha passato la sua vita tra feste e incontri con personaggi di alto rango, ha tutto quello che si potrebbe desiderare.... tranne.....
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Luglio
 
Era una calda giornata di sole alle Hawaii, Claire se ne stava sdraiata su una sedia-sdraio all’ombra di una grossa palma, con i suoi occhiali da sole sul volto, circondato da i suoi lunghi capelli dorati, e un drink nella mano destra.
I raggi di sole illuminavano la grande piscina posta ai piedi della ragazza, che, pigramente sorseggiava la sua bevanda.
Così Claire passava le sue ore nell’immensa villa di sua proprietà, regalatale il giorno del suo quindicesimo compleanno. La casa era immensa: quattro o cinque camere da letto distribuite sui due piani dell’edificio, i bagni, uno in ogni piano, erano decorati con oro massiccio con ogni lusso che si potrebbe desiderare, i lampadari in diamanti e oro bianco illuminavano la villa di notte, la cucina invece offriva una vasta quantità di oggetti da taglio, cucchiai e posate … tutto ovviamente in materiali preziosi; il salotto, ampio 100mq disponeva di una piscina interna, mentre al posto delle pareti c’erano degli acquari, con all’interno qualsiasi tipo di pesce conosciuto, che di notte venivano illuminati da alcuni fari interni.
Il giardino che circondava la villa non era da meno:  100 ettari di terreno, con grandi serre contenenti alcuni particolari fiori, e enormi uccelliere, al cui interno volavano mille specie di diversi tipi di uccelli, qua e là si potevano scorgere piccoli boschetti, mentre davanti alla casa troneggiava la piscina.
Claire, a parte i domestici, era l’unica ad abitare in quell’immenso labirinto dorato; infatti suo padre era sempre in viaggio per affari, e sua madre lo seguiva sempre. I signori Defelance congedavano sempre la figlia con un ‘E per lavoro, tesoro… ma siamo certi che tu puoi capire’.

‘E per lavoro, tesoro… ma siamo certi che tu puoi capire’  La ragazza continuava a ripetersi nella testa questa frase, con tono canzonatorio.

Posò il bicchiere su un tavolinetto posto accanto alla sdraio. Ormai era abituata a questa solitudine che la accompagnava da quando era nata.
Infatti da piccola le era più familiare stare con la badante che con i suoi genitori…
 (Claire a 6 anni)

‘Mamma, Papà ! Voglio venire con voi!’ Una piccola biondina correva verso due figure adulte.
Ma tesoro…. non puoi… e per lavoro lo sai…’ La figura femminile prese in braccio la bambina che nel frattempo aveva iniziato a piangere…

‘M-ma voi non ci siete mai… e io mi sento tanto sola!’ Disse Claire affogando il suo volto sul collo della madre.
‘Ma Claire… c’è con te Mary’ Questa volta era stato l’uomo a parlare.
‘Ma io voglio stare con voi !’ urlò allora la piccolina.
‘Dai su…’ La signora Defelance poggio la figlia per terra ‘Poi quando torniamo ti portiamo tanti regali!’ E così lasciavano sempre la piccola Claire nelle mani della badante Mary.
 
Ora la piccola Claire era diventata grande, ma la scena non cambiava di molto, ed ora, in fondo, non le importava più. Si era abituata alla monotonia della sua vita, e poi aveva tutto: non le bastava che chiedere, e l’oggetto desiderato le arrivava direttamente a casa sua. Niente la eccitava più.
Poi non aveva neanche delle amiche… ogni volta che qualcuno le si avvicinava, lei, chiunque esso sia, lo allontanava con freddezza, poiché tutti le si avvicinavano solo per il cognome che portava. ‘Defelance’, la più ricca famiglia del mondo.
All’inizio però non era così, era una ragazza aperta e solare, ed  era circondata da ‘amiche’ che ogni volta, o per una festa, o per un evento particolare, le chiedevano in prestito i suoi vestiti firmati e i suoi gioielli costosi. Per un po’ lei non si accorse di questo suo ‘sfruttamento’ ma dopo, stanca di prestare senza avere nulla in cambio, si richiuse in sé, schifata dall’ipocrisia e dall’approfittare della gente.
 
In sedici anni era diventata quello che i suoi genitori volevano: una ragazza perfetta.
Brava in qualsiasi sport, eccellente nello studio, bellissima d’aspetto fisico, educata e pronta a sfoggiare quei suoi falsi sorrisi ammalianti quando glielo si richiedeva. Ogni volta veniva elogiata per le sue qualità da chiunque e lei rispondeva sempre con ‘Troppo gentile’ o ‘Sono onorata di queste vostre parole’…. Tutte frasi da copione.
 
Claire si alzò con eleganza dalla sua sdraio, si stiracchiò e si tolse gli occhiali da sole… voleva togliersi dalla mente tutti quei ricordi, così si tuffò nella limpida acqua della piscina.
  
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