Serie TV > Gossip Girl
Segui la storia  |       
Autore: May_Z    31/08/2011    6 recensioni
Nuances, sfumature. Sono colori, colori che rappresentano un aspetto della vita di una persona.
Si tratta di una raccolta di flashfic (più o meno lunghe) nelle quali parlerò di una "sfumatura" del carattere di un personaggio abbinandolo ad un colore che, penso, lo possa rappresentare.
*Capitolo 1: Nero - Jenny Humphrey
*Capitolo 2: Marrone - Chuck Bass
*Capitolo 3: Oro - Nate Archibald
*Capitolo 4: Argento - Blair Waldorf
*Capitolo 5: Rosa - Dorota
*Capitolo 6: Giallo - Dan Humphrey
*Capitolo 7: Azzurro - Serena Van Der Woodsen
*Capitolo 8: Rosso - Eric Van Der Woodsen
*Capitolo 9: Viola - Vanessa Abrams
*Capitolo 10: Grigio - Lily Rhodes
*Capitolo 11: Bianco - Georgina Sparks
*Capitolo 12: Beige - Ivy Dickens
*Capitolo 13: Arancione - Juliet Sharp
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: May_Z
Titolo: Giallo
Personaggi: Dan Humphrey
Timeline: Momento imprecisato prima della 1x01 (Pilot)
Introduzione: Nel mentre abbottonava la camicia gialla che si era finalmente deciso a recuperare dal letto, un ghigno quasi disgustato incurvò le labbra di Dan

 

 

 

 

 

6#

Giallo

 

 

Dan Humphrey stava in piedi al centro della stanza guardandosi intorno, smarrito, come se non sapesse cosa dovesse fare in quella fresca mattina di settembre. Camminava in tondo, il passo che tradiva un inequivocabile nervosismo, lo sguardo al soffitto, le mani umide di sudore che scendevano continuamente verso i pantaloni per cercare una provvisoria asciugatura, l'aria mattutina proveniente dalla finestra socchiusa che gli accarezzava la nuca provocando brividi impercettibili sul viso già tirato del ragazzo.
Una voce spazientita si intromise nei suoi pensieri, eliminando repentinamente l'aria svagata che portava dipinta sul volto: «Dan! Datti una mossa, la colazione diventa fredda e non ho intenzione di riscaldarla per seguire i tuoi tempi!».
Il ragazzo chiuse bruscamente la finestra e rivolse gli occhi irrequieti all'orologio che già portava allacciato al polso rendendosi conto che era strettamente necessario riprendere immediatamente in mano il controllo della situazione.

Dan fece un respiro profondo e si avvicinò al letto ancora sfatto dove era appoggiata una camicia gialla immacolata fresca di stiratura. Perché, perché doveva indossarla? Perché non gli era consentito andare a scuola vestito come più gli piaceva, indossando la prima cosa che la sua mano assonnata pescava nell'armadio la mattina presto?
Certo, Dan era sveglio e intelligente, in realtà comprendeva perfettamente la motivazione di quell'obbligo: stessa divisa, stessa importanza.

Nel mentre abbottonava la camicia gialla che si era finalmente deciso a recuperare dal letto, un ghigno quasi disgustato incurvò le labbra di Dan: come se fosse possibile, per lui, lui, un Humphrey di Brooklyn, confondersi con la moltitudine di rampolli scortati a scuola da una limousine provvista di autista che potevano permettersi qualcuno che pulisse la polvere sotto le loro scarpe italiane di cuoio finemente lavorato.

Uno sbuffo, indice del fastidio che invadeva il ragazzo quella mattina, uscì dalla sua bocca ed appannò leggermente lo specchio che gli si trovava di fronte; Dan tolse la condensa che la sua avversione aveva provocato e si specchiò: quello che vide non gli piacque, il colore del suo viso impallidiva drasticamente se posto accanto al giallo della camicia e le sue mani già magre apparivano ancora più ossute se spuntavano fuori dall'orlo di quelle maniche paglierine.

Dan fece una smorfia rivolta al suo insoddisfacente riflesso, maledicendo silenziosamente il padre per averlo iscritto in una scuola di giovani viziati incapaci di sostenere una conversazione che non fosse a proposito di fumo, alcool o feste a cui lui sicuramente non sarebbe stato invitato, rampolli ereditieri di immense fortune che avrebbero esternato un sorriso di superiorità vedendo il suo umile pranzo consistente in un panino al tonno casareccio, ragazzi che l'avrebbero osservato con cipiglio nauseato notando senza tregua quanto il giallo della sua camicia fosse scolorito in confronto ai loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice
La stesura di questo capitolo mi ha dato qualche problema: non perché non trovassi il colore appropriato, ma perché non riuscivo a trattare il “tema” in modo adeguato.
Questo è quello che ne è uscito; sì, lo so, non è un gran che... Ne sono consapevole, non è la mia opera migliore, ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso. Qualsiasi critica è ben accetta!
Comunque prometto, mi farò perdonare con il prossimo! E questa volta vi do un'anticipazione: sarà nientemeno che su... Serena Van Der Woodsen! Colore? Liberate l'immaginazione!
Spero continuerete a seguirmi anche se questo è stato un po' deludente!
M.

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: May_Z