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Autore: itsmandy    31/08/2011    2 recensioni
Fan Fiction ispirata alla mia one-shot "say goodbye". Ecco che tutto cambierà dopo il ritorno di Mandy dopo due anni di assenza
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 MANDY'S POV
Il mattino dopo ero nel panico più totale, la sera ci sarebbe stata la cena, non ero più sicura di ciò che provavo per Joe e avevo una tremenda voglia di vedere Eric perchè l'amore deve essere così complicato pensai. Aprii l'armadio e mi resi conto di non avere niente di adatto per la grande sera, se così poteva essere definita. Tutti i miei vestiti erano attillati e facevano vedere la pancia, è vero, dovevo dire a tutti che ero incinta, ma non mi sembrava il caso di accoglierli in casa mia con la pancia in bella vista, facevo ancora fatica ad abituarmi. Per fortuna in fondo all'armadio riuscii a scovare un abito scampanato color tiffany che si abbinava perfettamente ad un paio di Jimmy Choo comprate da poco. La giornata, stranamente, volò in fretta, e la sera arrivò. Mia madre era chiusa in cucina da ore ed era più terrorizzata di me, anche se la sua preoccupazione non era l'incolumità di sua figlia, ma quella del servizio di piatti di porcellana rosa cipria. Sentii suonare alla porta, erano arrivati, mi guardai allo specchio un'ultima volta, presi un bel respiro e scesi di sotto pronta ad accoglierli. Victoria non sembrava arrabbiata, non ancora, così mi soffermai a guardarla, i suoi occhi verde smeraldo erano magnetici, i suoi capelli biondi erano lucidissimi, aveva un fisico da modella. Ma in che razza di guaio mi ero cacciata? Come potevo competere con una come lei, era troppo tardi per annullare la cena, ma ero ancora in tempo per cercare un piano B. Avrei chiamato Eric e gli avrei chiesto di reggermi il gioco, tenevo troppo a Joe per permettergli di rovinarsi il matrimonio. Poco più tardi Eric arrivò, era ancora più bello della sera prima, lo salutai con un bacio sulla guancia e lo ringraziai per essere venuto. Joe non fece caso a Eric, lo salutò, ma non gli chiese come mai fosse li. La cena prosegui abbastanza bene, ma tutti erano impazienti di sapere il motivo per cui erano stati avvisati praticamente all'ultimo, mi feci coraggio e mi alzai in piedi -vi starete tutti chiedendo come mai ho deciso all'ultimo momento di organizzare questa cena, beh, ho un annuncio da fare- presi un respiro profondo e ripresi a parlare, ora o mai più, pensai -sono incinta, di quasi quattro mesi- rivolsi lo sguardo a Eric e lui si alzò prendendomi per mano -io ed Eric diventeremo genitori- vidi Joe sbiancare, mia madre e Denise guardarsi stupite, mentre tutti gli altri venirono ad abbracciarmi e a complimentarsi con me ed Eric, persino Victoria si dimostrò gentile, se solo sapesse. Forse avevo combinato un guaio più grosso di quello di essere incinta di Joe, solo ora che lo vedevo venire a spasso svelto verso di me, me ne resi conto -devo parlarti, in privato- Eric fece per andarsene, ma lo bloccai -esco io, andiamo in giardino- così io e Joseph uscimmo velocemente in giardino. Avevo perfino paura a guardarlo in viso, aveva uno sguardo di ghiaccio, teneva i pugni stretti e la sua mascella era tesa, per la prima volta nella mia vita avevo paura di lui -come ti è venuto in mente, no dimmi, ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai detto a tutti che Eric è il padre del bambino quando in realtà è MIO figlio, mio, capisci? Avresti almeno potuto chiedermi il permesso o mettermi al corrente di ciò che stavi facendo, ho avuto i nervi a fior di pelle tutto il giorno per questo e poi tu all'improvviso cambi idea senza neanche dirmelo. Forse quel bamboccino biondo ti piace più di me e può anche andarmi bene, avete una storia alle spalle, ma mentire su una cosa del genere, e quando nascerà e assomiglierà a me e a te e non a lui, che cosa dirai alla gente? Ops, non mi ero resa conto di aver scopato con Joe?- mi sembrava di essere appena stata accoltellata, un milione di coltellate allo stomaco e al cuore, perchè ogni cosa che facevo era sbagliata? -mi dispiace, forse non te ne sei reso conto, ma l'ho fatto perchè tengo fin troppo a te, l'ho fatto per non rovinarti il matrimonio sai? E quel bamboccino biondo, come lo chiami tu, è solo un amico. Possibile che tu sia così immaturo da non capirlo- dandogli dell'immaturo avevo superato ogni limite, quella lite era diventata come la terza guerra mondiale, ma non avevo nessun'intenzione di fermarmi -immaturo io? Credi forse che io abbia deciso da un momento all'altro di intraprendere una relazione con te perchè non sapevo cosa fare nel tempo libero? L'ho fatto perchè avevo capito che tu mi piacevi, che mi sei sempre piaciuta e non poco, ero disposto a mandare tutto all'aria per te e per questo bambino. Ma sai una cosa Mandy, adesso non sono più così tanto sicuro dei miei sentimenti, quindi auguro a te ed Eric una vita felice insieme- furono le ultime cose che mi disse prima di andarsene.
Da quella sera sono passati quasi quattro mesi, in quattro mesi non l'ho più visto, e ho visto a malapena Eric, giusto qualche uscita ogni tanto, niente di che. Qualche volta Denise veniva a casa a chiedermi come stavo e a vedere le ecografie e a scoprire che il feto non era un lui, ma una lei. Io e mamma andavamo spesso a fare shopping, cercava di tenermi la mente impegnata, come Charlotte, d'altronde facevano quello che potevano. La mia pancia era sempre più grande, avevo paura di scoppiare o di partorire da un momento all'altro, avevo sempre la valigia pronta, ma il momento non sarebbe arrivato su un vassoio d'argento, anzi.
Quando iniziai a sentire le doglie ero con Charlotte in camera mia, le stavo facendo vedere gli ultimi completini che avevo comprato, ricordo che sentii un dolore lancinante alla pancia tanto che pensai di morire sul pavimento. Chiamò subito un'ambulanza che mi portò in poco tempo all'UCLA Medical Center, trenta minuti dopo ero distesa su un lettino con Charlotte che mi stringeva la mano -signorina Cooper, è entrata in travaglio- sbarrai gli occhi dal male e dallo stupore, mancavano ancora quattro settimane, e cosa più importante Joe non era li -non posso farlo, Joe.. Non. È. Qui-


NOTA DELL'AUTRICE:
Buonasera a tutti, per prima cosa mi scuso per il ritardo, ma fino a sabato sono stata in vacanza, sooo.. Vi giuro ci ho provato a scrivere, ma ero impegnata a fare un sacco di cose che proprio non avevo idee. Questo capitolo è più corto degli altri ma è perchè inizialmente doveva essere un capitolo solo, ma per creare un po' si suspance ho deciso di dividerlo in due. 
Come andrà a finire?

xoxo Mandy

 
  
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