Finalmente siamo qua. Io e Stella. Siamo arrivati all’ospedale dove Mirko è
stato ricoverato per la sciocchezza fatta. Ci fermiamo davanti al portone.
Entrambi abbiamo paura di entrare perché entrambi sappiamo di dovere confessare
alcune cose a Mirko. Lei gli deve parlare di tutto quello che è accaduto in quest’ultimo anno e mezzo e io…bhè
io devo chiarire la faccenda del bacio. Non posso lasciarla in sospeso. C’ho pensato molto in questi giorni a quello che è successo,
ma non sono riuscito a capire cosa succedeva. Forse parlando con Mirko riuscirò
a chiarirmi. Dopotutto sono stato io a volerlo baciare, ma perché?
Finalmente entrambi decidiamo di entrare e vediamo Mirko seduto su una panchina
intento a parlare con la madre.
Lo
guardo per pochi istanti. Come è bello. Quei
lineamenti del viso, quella corporatura, quei capelli
che vorrei accarezzare…devo ammettere è proprio bello. Finisco di contemplarlo solo quando Stella lo
chiama e fa notare la nostra presenza.
Lui
si volta e ci guarda. Sul suo volto noto un sorriso. Uno splendido sorriso. Viene
verso di noi e ci abbraccia.
Lacrime scendono
dal suo viso. Ma non lacrime di tristezza, ma di gioia.
”Grazie!Grazie di essere qua con me.”
Lo
baciamo sulla guancia. Io gli do un leggero pugno sulla spalla.
“Stupido!
Non ci fare più preoccupare”.
Lui sorride. “Tranquillo.
Non accadrà più.”
Rimaniamo un attimo in silenzio. Lui ci guarda. I suoi occhi emanano una
splendida luce.
Comincio
a parlare. “Sentite ragazzi. Al momento devo andare. Tra una mezz’ora ritorno ok Mirko?”
Desso
il sorriso di Mirko sparisce. Forse pensa che non tengo a lui. Ma stai tranquillo piccolo. Non ti abbandono.
“Ok allora a tra poco.”
Lo
bacio sulla guancia e mi allontano. Mi dirigo verso un bar e mi prendo un
cornetto al cioccolato. Decido anche di prenderne uno per Mirko e uno per
Stella. Pago e mi dirigo verso l’ospedale. E’ passata quasi un’ora. Forse
avranno finito. Almeno spero…ho voglia di stare io con lui solo e un po’ ho
paura che Mirko si possa innamorare di nuovo di Stella. Lo so che non hanno
senso i miei pensieri, ma è così. Ho paura. Rientro
nel giardino dell’ospedale. Li vedo. Parlano e scherzano. Mi vedono.
“Ehi!
Miky! Siamo qua!!!”
Vado
verso di loro. Vedo che si sussurrano qualcosa all’orecchio. Stella ride. La
paura accresce. Che succede?
Stella
viene verso di me. Mi bacia sulla guancia. “Bhè io devo andare. A domani.”
La
guardo andare via mentre saltella. Devo dire che è molto strana e particolare… Sorrido. Spero che
tra loro si sia chiarito.
“Andiamo?
Ti va di passeggiare?”
Mirko
mi desta dai pensieri.
“Ok!”
All’inizio
passeggiamo in silenzio, ma poi quanto decido di parlare è proprio lui a farlo.
“So
a cosa pensi. Pensi a quel bacio che mi hai dato vero? “
Cavolo!
Era sveglio! E per tutto questo tempo ha finto. Chissà
come sta…il mio piccolo Mirko.
Annuisco.
“Immagino
come ti senti. So quello che stai passando. Hai una serie di dubbi. Sono
normali. Ma stai tranquillo, quel bacio può anche non
significare niente. Magari era solo preoccupazione o paura. Chissà…comunque stai tranquillo. Se ti chiedi come sto ti dico che sto bene. Comunque ti devo
dire una cosa…”
Respira.
Sento il suo respiro sui miei capelli. Siamo così vicini. Quell’attimo
di silenzio per me è stato infinito.
“Miky tu mi piaci. Mi sei sempre piaciuto. Dal primo momento in cui ti ho visto. Mi piace tutto di te.
I tuoi occhi, i tuoi capelli, il tuo fisico. Mi piace
tutto di te. Miky io ti amo.”
In quel momento il
tempo si è fermato. Quelle parole, pronunciate da lui mi hanno fatto uno strano
effetto. Comunque
sia non so bene che mi ha preso, ma so solo che l’ho baciato. Sì l’ho baciato.
Finalmente i miei dubbi erano finiti. Finalmente capivo il perché non mi legavo
più con una ragazza, perché il mio pensiero era sempre per lui. Perché lo amava. Ne ero pazzo. Per la
prima volta ero felice.
Quel bacio era stato
fantastico. Bellissimo. Stupendo. Lui che mi accarezzava i capelli,
io che lo abbracciavo.
Dopo un po’ ci siamo
staccati e ci siamo seduti sul prato. Io stavo bene attenta
a non sfiorargli il suo braccio. Non volevo che si facesse male. Ci siamo
seduti in un posto isolato e io ero appoggiato sulla sua spalla
mentre lui mi accarezzava i capelli.
“Ti amo” dissi.
Lui sorrisi e mi
baciò sulla fronte.
“Ehi Miky!”
Mi voltai verso di
lui. “Che c’è Mirko?”
“Sei sicuro di
quello che fai? Sei certo? Io posso anche aspettare, ma non vorrei che tu ti accorgessi che questo è solo un errore. Ho paura.”
Lo osservai…il suo sorriso scomparve dal suo viso. Io invece sorrisi.
“Piccolo pauroso,
come faccio a sbagliarmi? Io ti amo! Stai tranquillo, io sono certo della
scelta che faccio.” Lo bacio sulle sue morbide labbra.
Mi guarda incerto Non è così sicuro della mia
risposta.
“E a scuola come facciamo?”
Già a questo non
ci avevo pensato. Lo guardo. Chi se ne frega!
“Senti piccolo. Io
ti amo e questa è la cosa più importante. Io voglio stare con te, solo con te. Non
mi importa cosa diranno gli altri. Se io ti vorrò
baciare ti bacerò, se ti vorrò tenere per mano lo farò…non crearti problemi.”
Mi guardò in viso.
Era stupefatto. Non credeva alle mie parole.
Lo baciai di nuovo
sulle sue labbra.
“Andrà tutto bene”
Ragazzi…scusatemi
vi prego…lo so sono mesi che non aggiorno, ma ho avuto una serie di casini. Prometto
che riprenderò a scrivere il seguito della storia. Voi intanto commentate!