Cherì era una ragazza Franco-americana, strano a dirsi;era bella,forse fin troppo,come la mamma:aveva la pelle marmorea e occhi grigi poi,si mormorava,che caratterialmente assomigliasse al padre ma chi lo conosceva?Di certo non lei,aveva 2 anni quando rimase sola con la mamma;forse fu tutta colpa del padre o almeno spesso lo pensava,sta di fatto che crebbe da sola,in un modo o nell'altro.

07.00 pm.

Quella era la solita mattina uggiosa che sembrava ti volesse spingere a rimanere sotto le coperte ma quello era un lusso che ci si poteva permettere solo nel fine settimana,Cherì quindi si alzo dal letto,fissando,per un minuto,dalla finestra della sua cameretta il giardinetto che vi affacciava giù;amava la pioggia e il freddo e un lieve sorriso,sul viso ancora addormentato le presentò la giornata.nel giro di 15 minuti si lavò e si vestì velocemente,con un lungo felpone grigio e con dei jeans scuri;scese giù,nell'angolo cottura,preparandosi la sua solita tazza di cereali al cioccolato,quelli che di solito ti fanno venire il buon umore solo assaggiandoli.L'appartamento numero 9 era freddo e solo lo scrosciare della pioggia riempiva quella larga camera;la sua vicina non le faceva di certo compagnia,era una vecchia donna vedova,sorda per giunta tuttavia il lato positivo era che quando i ragazzi si riunivano per vedere un film a casa sua,l'audio non era di certo un problema.

12.00 pm.

-Hai visto come sorride?è meraviglioso- la ragazza dai lunghi e mossi capelli castani sprizzava di gioia, Cherì annuì,assecondandola mentre finiva di sorseggiare suo thè freddo,
-Cherì mi stai ascoltando?- -Si Hannah,si!- perdeva facilmente la pazienza ma sostanzialmente,nessuno è perfetto,escludendo il ragazzo che si trovava a 3 tavoli più in la;
dopo 10 minuti,passati nel totale silenzio Hannah si alzò nervosa: -Andiamo- -Perché?- Cherì smise di giocherellare con i lacci del suo felpone,
-Perché stanno venendo da questa parte-, sospirò e presa la sacca,seguì la sua amica fuori dall'edificio.
Quando furono lontane una quindicina di metri dalla mensa allentarono il passo, -Non capisco perché scappi appena ti si avvicina-
a dirla tutta,neanche Cherì era il coraggio in persona,preferiva schivare l'amore e con lui i guai,
-Perché sono un danno ecco perché- fece spallucce,poi si guardò intorno sentendo un fracasso di voci avanzare verso di loro;
in 5 minuti il baccano quasi sovrastò i loro pensieri e un ragazzo saltò le saltò addosso,
- Styles smettila con questi attacchi a sorpresa-, il riccio rise di gusto -Non intendo scusarmi per puro divertimento-,poi sorrise in cenno di saluto ad Hannah la quale indietreggiò intimidita;
Liam cinse i fianchi a quella perfetta sagoma bionda, -Payne!- sorrise divertita,-Come stai?-, -Non posso lamentarmi...dov'è Zayn?-,il cuore le salì in gola al solo pronunciare il suo nome e se magari la sua enfasi fosse saltata fuori nel chiamarlo?
-E' li-, Louis intervenne nella conversazione: -E' da circa 15 minuti al telefono con una che ha conosciuto al campo-,
giusto,lui,il suo telefono e la sua fottuta rubrica di puttane che veniva aggiornata ogni 2 giorni di 10 nomi,erano i momenti come quelli che le facevano ricordare perché cercava di dimenticarlo.
In ogni caso non era il momento giusto per fare scenate,loro la facevano sorridere,al momento giusto e nel modo giusto,strano.

Melanie.
Comincio salutandovi di cuore,questa è la mia prima FF qui e non ho voluto divagare su altri avvenimenti per concentrarmi,per prima cosa,sulla descrizione di lei e di ciò che la circondava,quindi se è corto secondo il vostro parere mi scuso ma c'è la possibilità forse di leggerla e scoprire meglio la protagonista in questo capitolo iniziale.Spero con tutto il cuore che le mie parole riescano a trasmettervi qualcosa,se così sarà sarò felicissima di continuare la FF.Grazie a tutti per aver letto di quella ragazza che amo definire uno scontrino abbandonato in un pub.