Flash per Cercando chi dà la roba alla Rowling 3x100 Auror.
111) Perché Hermione vorrebbe invecchiare con Harry nella Foresta di Dean
“Sai Harry, forse dovremmo rimanere qui. Invecchiare...”
30 anni.
Tanti per essere una ragazza, pochi per essere una donna.
Hermione Granger quel giorno si sentiva vecchia.
Stanca, distrutta dal lavoro.
Ministero, casa, Ron, possibilmente figli, se non dormivano già quando tornava a casa.
Hermione Granger sbadigliò, alzandosi dalla comoda sedia della sua scrivania.
Fosse stato per la parte peggiore di lei, sarebbe stata lì a dormire.
La parte migliore, invece, si asciugò una lacrima uscita dagli occhi stanchi e prese la borsa.
Erano solo le dieci.
Se tutto andava bene – e Hermione Granger sperava che tutto andasse bene – avrebbe
passato una serata tranquilla, a casa.
Appunto.
Bastò uno sguardo da lontano per capire che casa Weasley-Granger era vuota.
Ron e i bambini dovevano essere ancora dalla nonna.
Hermione Granger, che aveva come vecchia abitudine quella di materializzarsi qualche
metro lontano da casa, arrancò fino al cancello.
Percorse il vialetto di ciottoli a testa bassa, velocemente.
“Se vai avanti così mi calpesterai.” disse una voce.
Hermione Granger alzò lo sguardo.
Harry Potter.
“Che ci fai qui?”
“Ho fatto quello che stai facendo tu pochi minuti fa. Non avevo voglia di stare a casa da
solo.”
“Vuoi entrare?”
“No, siediti vicino a me. Stiamo qui fuori.”
30 anni.
Troppi per sentire quel genere di palpitazioni, troppo pochi per saperle analizzare con
distacco.
Hermione Granger si sedette sull'ultimo dei quattro scalini che separavano il vialetto di casa
Weasley-Granger dal piccolo patio.
“Cos'hai in mano?”
“Un rametto di abete.” disse Harry Potter porgendoglielo. “E' per te.”
“Nessuno mi ha mai regalato un rametto di abete.”
“E' speciale, sai.”
Hermione Granger guardò Harry Potter negli occhi.
Giusto il tempo per fargli sapere che in tutto quello, di speciale c'era molto più di un
rametto di abete.
“Viene dalla Foresta di Dean.”
“Ah.”
Hermione Granger, 30 anni.
Troppi per piangere come una bambina, troppo pochi per resistere a certe emozioni.
“Harry..”
“Non devi dire niente, sai. Non è necessario.”
Harry Potter cinse l'amica ai fianchi, la strinse un po' a sé.
Osservò per qualche secondo i loro piedi uno accanto all'altro.
Ballerina contro scomoda scarpa elegante che Harry Potter proprio odiava.
“Solo, Hermione, ricorda.”
Roxy, basta una parola.
Light, dopo tanta sofferenza, un po' di pace.