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Autore: Episkey and Muggle    01/09/2011    11 recensioni
Remus Lupin è un Lupo Mannaro che non si sente mai all'altezza della situazione e cerca di sfuggire alla felicità che solo il vero amore gli potrà portare.
Ninfadora Tonks, cos'altro dire, un'effervescente strega dagli insoliti capelli rosa cicca che farà di tutto per realizzare il suo sogno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa storia non è scritta a scopo di lucro, tutti i luoghi e i personaggi appartengono a J.K Rowling.


Capitolo 1



Era passato un mese dalla morte di Sirius e Remus, solo allora, aveva trovato il coraggio di rimetter piede a Grimmauld Place, il luogo che aveva rappresentato per l'amico un'eterna prigione.



Si materializzò come sempre sull'ultimo gradino davanti alla porta, fece scattare la serratura e un silenzio innaturale lo avvolse. Osservò che la casa era insolitamente curata e questo gliela rese ancora più distante, soltanto una cosa, tanto fuori posto quanto familiare, catturò la sua attenzione; il portaombrelli fatto a forma di zampa di troll rovesciato.



Un sorriso balenò per un attimo sul suo viso quando si ritrovò a pensare a tutte le volte in cui era stata Tonks a farlo cadere, ma sapeva che in questo caso la colpa non era della sua goffagine perchè lei dopo la morte di suo cugino era stata ricoverata al San Mungo. Sentì un nodo in gola.



Un rumore di passi catturò la sua attenzione, provenivano dal piano di sopra. Remus estrasse istintivamente la bacchetta per poi calmarsi pensando che fosse solo Kreacher. Proprio a questo pensiero la rabbia lo invase di nuovo; quello stupido elfo domestico aveva ritenuto opportuno riordinare la casa soltanto ora che si era liberata dall'unico Black che aveva deciso di combattere dalla parte dei Buoni. Si precipitò su per le scale pronto a dirgliene quattro, la luna piena era vicina e i suoi istinti di lupo stavano prendendo il sopravvento, ma gli si parò davanti una scena del tutto inaspettata; Ninfadora Tonks era davanti alla finestra e fissava con sguardo assente l'albero genealogico dei Black.



Per una volta Tonks aveva un aspetto del tutto anonimo, i suoi capelli raccolti in una coda dalla quale sfuggivano alcune ciocche erano di un normalissimo castano scuro e il suo volto era pallido e inespressivo.



"Ninfadora..." sussurrò con voce incerta Remus.



"NON chiamarmi Ninfadora!" lo interruppe lei automaticamente.



"Scusami Tonks" le disse con un mezzo sorriso.



"Non puoi commettere certi errori, Lupin"



E solo allora i loro sguardi si incontrarono.



Remus abbandonò il tono scherzoso leggendo nei suoi occhi una velata tristezza: "come stai?" le chiese in un soffio.



E lei capì che non si riferiva soltanto alla sua salute fisica, ma soprattutto al suo stato d'animo.



"Qualche graffio e tanta rabbia. Tu piuttosto?"



Quella semplice domanda gli fu posta con una tale intensità da far crollare definitivamente le sue barriere.



Si lasciò cadere contro lo stipite della porta, poggiò la bacchetta accanto a sé sul pavimento freddo e si prese la testa fra le mani. Tutte i pensieri che per anni si era tenuto dentro si riversarono come un fiume in piena.



"Da quando quella notte sono stato morso mi sono sentito infetto come se portassi dentro di me una malattia contagiosa" sussurrò "non pensavo che sarei riuscito di nuovo ad interagire con i miei coetanei senza sentirmi diverso. Quando arrivo la lettera per Hogwarts pensai che quella sarebbe stata per me l'ennesima tortura, un'altra sofferenza, avrei dovuto nascondere il vero Remus ancora più a fondo dentro di me. Poi però sono arrivati loro "un sorriso appena accennato gli increspò le labbra "James, Sirius e Peter, ognuno in modo diverso, mi hanno fatto sentire parte di un gruppo. Sono stati gli anni più belli della mia vita, ma si sa; la felicità non è eterna, no?" il suo sorriso si fece amaro "e così per dodici anni ho creduto che la morte di James e Minus fosse stata colpa di Sirius, ma io avrei dovuto capirlo; lui sarebbe morto piuttosto che tradire James, il suo migliore amico, suo fratello, l'altra faccia della stessa medaglia.

Quando ho rivisto Sirius non ho potuto fare a meno di sentirmi di nuovo a casa, anche se il vuoto lasciato da James era incolmabile. Ma mi è stato portato via anche questo. Gli unici due che meritavano di morire eravamo Minus ed io, lui uno sporco traditore che ha voltato le spalle ai suoi amici per pura codardia ed io beh...sono un lupo mannaro; un pericolo".



Remus alzò il capo e rimase sorpreso nel vedere Tonks seduta sul pavimento accanto a lui con uno sgurado duro.



"Basta Remus. Basta con questo inutile vittimismo. Sii uomo, non sei più il bambino spaurito che venne morso in quella maledetta foresta. Sei cresciuto e hai superato tante difficoltà, hai dimostrato al mondo che essere un lupo mannaro non è una condanna, purché l'uomo ricordi ciò per cui vale la pena vivere!"



Remus aveva l'espressione di uno che era stato appena schiantato, si era aspettato comprensione, conforto certo non di essere attaccato, ma con quell'insolita strega nulla era da dare per scontato. Questo gli fece capire quanto Tonks fosse maturata, gli ultimi avvenimenti l'avevano fatta riflettere e le avevano fatto capire che non c'era tempo per piangersi addosso; la guerra incombeva.



"Scusami, non volevo ferirti, so che questo per te è un momento difficile..." il suo tono si era addolcito.



"No, hai ragione tu. Devo combattere affinchè i miei amici non siano morti invano"


"Io sarò al tuo fianco, se tu lo vorrai" aggiunse in fretta Tonks.



"Non sempre ciò che si vuole è la cosa più sicura" disse lui incupendosi.



"Remus, tu non sei il pericolo, quello vero è là fuori" strillò lei.



"Parli così perchè non mi conosci fino in fondo" rispose piccato.



"Non me ne hai mai dato modo..."



"Né ho intenzione di farlo" esplose "Sarebbe troppo..."



"Pericoloso, Remus? Ti ho già detto che non mi interessa! Per te sono pronta a rischiare".



Tonks si alzò di scatto e oltrepassò la soglia della stanza "Dove vai?" le chiese spiazzato.



"C'è una guerra lì fuori" rispose secca.



La sentì scendere le scale, sbattere la porta e smaterializzarsi.



Grimmauld Place ripiombò nel silenzio. Per proteggerla forse l'aveva persa, ma pur di saperla al sicuro sarebbe stato pronto a danneggiare se stesso.



NOTE DELLE AUTRICI:



Salve genteee :)

Ciao a tutti :D

Allora Episkey, è iniziato questo viaggio. Soddisfatta? u.u

E già Muggle, una vera avventura iniziata nella nostra vacanza insieme!!
Io sono molto soddisfatta speriamo che i nostri lettori la pensino alla stesso modo =)tu che ne dici?


Dico che ce lo dovranno dire loro e noi siamo pronte a tutto, giusto?

Assolutamente si, sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensano. Dobbiamo aggiungere qualche altra cosa?


Mi sembra che abbiamo sproloquiato anche troppo.
Ah io direi di avvisare che il prossimo capitolo sarà pubblicato giovedì 8. Passiamo ai saluti?


Sproloquiato mi complimento con lei sta migliorando ahah.
Comunque concordo sono più lunghe le note che il capitolo!!!
Bene ragazzi vi mando un bacio e spero che recensiate in molti a presto :)


Vi saluto anche io, un bacione e grazie per essere arrivati fin qui :)
  
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