01/09/2011
3 recensioniQuesta è una raccolta di tre flash fiction (di 500 parole esatte l'una), scritte per un contest a turni veramente sclerotico, indetto da Hikaru_Zani sul forum di Efp.
Il titolo del contest era: "SFIDA SERALE " Slash and Het, contest a turni per due notti insonni (!) 2^EDIZIONE
Le tre flash, nell'insieme, sono arrivate prime -con grande gioia della sottoscritta :3
Alla fine vi lascio il commento del giudice <3
Enjoy!
1°
Turno: SLASH (obbligatorio)
Pacchetto scelto: M - Argus Gazza/Gilderoy Allock - "Perché butto sempre il mio cuore nell'immondizia?" "Perché ti piace vederlo in un cassonetto."
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Slash, Flash Fiction [500]
Rating: Verde
NdA: Il titolo è un gioco di parole fra Filch (rubare), nome originale di Gazza, e Lockhart (Lock=chiudere a chiave; Heart= cuore, per pronuncia simile a "hart") nome originale di Allock.
Lo slash è talmente velato che non so se vale! Perdono, è il mio primo. Amore ad un solo senso.
Il corsivo indica frasi prese dal secondo libro, rispettivamente alle pagine 133 e 214.
You Filched my Heart - I'll Lock it in a bin
Gazza vagava per i corridoi, nella completa solitudine.
I passi felpati che un tempo lo seguivano ovunque gli mancavano terribilmente, ma per un periodo era stato quasi felice che Mrs Purr fosse stata trovata pietrificata.
Quel maledetto Halloween, mentre tutti parlavano di oscuri complotti, Gazza era sicuro che nessuno si sarebbe accollato l'onere di preparare una complicata pozione per la micia di uno stupido Magonò.
Invece, gli fu data un'opportunità da una voce morbida e spensierata: si lasciò ammaliare dalle sue promesse, cullandosi nella sua sicurezza.
“Lasci fare a me. Devo averla fatta centinaia di volte...”
Gazza credette ad Allock, e quella fu la sera in cui il suo cuore sbriciolato dalle delusioni della vita cominciò ad aggiustarsi.
Gazza vagava per i corridoi, in preda a pensieri malinconici.
Dal giorno dell'attentato a Mrs Purr si era avvicinato al professor Allock, che l'aveva confortato, invitandolo spesso a bere il tè nel suo ufficio: gli raccontava delle proprie avventure, facendolo sognare, gli passava un braccio attorno alle spalle e lo scuoteva sorridendogli, assicurando che tutto sarebbe andato bene.
Sordo al martellare del cuore di Argus, non si accorgeva mai del tremolio delle sue guance ogni volta che ammiccava in sua direzione.
Poi, Gazza era stato liquidato in un annuncio fatto una mattina nella Sala Grande.
“Buon San Valentino! E il mio grazie alle quarantasei persone che mi hanno mandato una cartolina d'auguri!”
Si era sentito umiliato, si era costretto a non pensare più alla sua gentilezza e ai suoi occhi celesti che tutti i giorni ammiccavano in sua direzione, illudendolo.
Aveva preso i propri sentimenti e li aveva gettati nell'immondizia, insieme ad un'affascinante foto che aveva a lungo stretto al cuore.
Gazza si bloccò nel mezzo del corridoio.
Davanti a sé, Gilderoy si guardava in giro estasiato, mentre un alunno dai capelli rosso fuoco lo tirava sgarbatamente dal colletto dell'infangata veste rosa antico, strappata in più punti.
Gazza cominciò a boccheggiare per l'oltraggio subito dal professore e corse loro incontro.
«Weasley, cosa stai facendo?» sbraitò, liberando Gilderoy dalle sue grinfie.
«Silente ha detto di portarlo in infermeria: ha sbattuto la testa e...»
Gazza sentì una rabbia incomprensibile ribollirgli dentro, mentre quel Weasley si picchiettava la testa con un dito.
«Vattene, se non vuoi finire appeso per gli alluci nei sotterranei!»
Lo osservò sparire, per poi girarsi verso Gilderoy, che lo guardava con stupida attenzione. Sentì un moto di tenerezza riscaldargli il cuore e si azzardò a prenderlo per mano.
«Venga, la porto da Madama Chips...»
Le dita morbide di Gilderoy strinsero la sua mano nodosa e il professore si lasciò condurre attraverso corridoi e scale: ogni volta che lanciava un gridolino entusiasta perché vedeva i personaggi dei quadri muoversi, una tristezza immensa raggelava l'anima a Gazza.
Quando arrivarono alla porta dell'infermeria, Gilderoy gli posò un bacio sulla guancia per ringraziarlo, con l'innocenza di un bambino.
Gazza rimase interdetto.
Se quella era l'immondizia nella quale aveva provato a seppellire i propri sentimenti, gli piaceva molto avere il cuore in un cestino.
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*Grammatica 9.75/10
Davvero ben fatto, ho solo due cosine minuscole da farti notare: “credette” ormai si usa davvero poco, si preferisce usare “credé” anche se, personalmente, preferisco il primo al secondo.
Una volta hai messo una virgola prima della “e” ahimé, so tratta di una concessione letteraria e può quindi essere usata solo in senso aulico.
*Stile 10/10
Scorrevole, fresca e molto simpatica; una di quelle fan fiction che rileggeresti quaranta volte al giorno.
Complimenti!
*IC 10/10
Sono morto dalle risate, questi due insieme sono esilaranti; li hai, inoltre, caratterizzati alla perfezione. Mi è piaciuto il modo in cui hai fatto riferimento a più momenti del libro: Halloween, San Valentino e la perdita di memoria.
Ottimo lavoro!
*Uso del pacchetto 5/5
Un amore a senso unico (?) davvero FANTASTICO, in perfetta sintonia con la citazione: usata in due punti della storia.
*Gradimento personale 5/5 (+1 PUNTO BONUS)
La tua è stata la storia che più ho amato. Hai pure beccato uno dei pacchetti bonus -infatti, grazie al tuo ottimo punteggio, hai guadagnato un totale superiore a quello previsto!
Una volta pubblicata la storia, sarei felicissimo di inserirla tra le preferite, mi ha davvero stupito.
Tanti, tantissimo complimenti, davvero ;D
*Totale 40.75/40