Anime & Manga > Romeo x Juliet
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Autore: Drypoison95    01/09/2011    1 recensioni
Romeo, Giovane figlio del gran duca Montecchi,in questa storia conoscerà un emozione mai provata prima, che darà vita ad un amore puro ed ingenuo...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' forse questo...L'amore ?

Era un giorno grigio...nell'aria si poteva percepire tristezza, ed io mi feci condizionare dal tempo tanto da sdraiarmi sul muretto nella terrazza,con la schiena poggiata al muro e lo sguardo fisso al cielo...intento a trovare anche un solo piccolo raggio di sole, quest'ultimo, ormai nascosto dalle nuvole.La brezza si fece più forte e fece avanzare il dolce profumo delle rose, che rese la mia solitudine più piacevole. Dal terrazzo si potevano udire le voci dei nobili provenire dalla sala del piano di sotto. Erano venuti per il "Ballo della rosa".Anche per me era giunto il momento di prepararmi per il gala'...sarei voluto restare ancora un po', ad osservare il grigio del cielo farsi pia piano roseo, fino a diventare un acceso rosso,il balcone era l'unico posto dove riuscivo ad entrare in sintonia con i miei pensieri, che si impadronivano di me fino a rattristarmi...fino a quel momento io ero senza...senza amore.Ormai pronto, scesi nel salone, dove gli occhi dei nobili scrutavano i miei,mio padre venne dinanzi a me assieme ad una ragazza,molto carina,elegante...Si chiamava Ermione, e sarebbe diventata la mia fidanzata, questo era il mio futuro, scelto dal "gran duca"...non volevo, non provavo niente per lei, non provavo nessun emozione,non provavo amore.Anche se...L'amore era una sensazione che non avevo ancora avuto il piacere di provare,quindi non avevo idea di come si potesse presentare...non avevo le idee chiare dei miei sentimenti, cosi uscii dalla sala ed andai alla scalinata che si affacciava nel cortile. Lì il profumo era inebriante,ma non proveniva dalle rose, da nessun fiore del castello. Sentii un fruscio provenire dalla fontana, così mi voltai. Oh...che vista soave,non avevo mai visto nessuno più bella di lei.Era vestita con un abito dai colori rossastri...teneva in mano un fiore,era un iris. Che splendore, assomigliava all'iris stesso, e come quest'ultimo era semplice e bella. Avanzai verso di lei, le chiesi il suo nome, ma non ebbe il tempo di rispondermi che si spavento',lasciando cadere il fiore correndo verso l'uscita del cortile... Quello che provavo...si quello era ciò che veniva definito amore.Passarono giorni da quando vidi quella ragazza...volevo vederla, almeno un'ultima volta. Nella mia testa prevalse il desiderio di cercare degli iris, così assieme al mio cavallo drago,Cielo, spiccai il volo alla ricerca di quel fiore...Trovai delle rovine nella parte più alta della città...erano interamente coperte da quei meravigliosi fiori,il profumo prese il sopravvento a tutto ciò che mi circondava. Dei passi venivano da dietro un muro diroccato,corsi a vedere e come speravo, il mio sguardo incrocio' il suo, rimasi a fissarla, era lei...la ragazza del ballo. Chiesi il suo nome, e con voce fragile rispose "Giulietta...il mio nome è giulietta" "Io sono romeo!" risposi senza accorgermene. Le sue gote erano candide come la neve, ma presero il colore della rosa...rintoccarono le campane. Dalle sue labbra uscirono delle parole lievi... "è il mio compleanno..." "Forse, Con le campane di adesso...è il tuo compleanno..?" dissi io..."si..." fu la sua ultima parola. rimasi incantato da quella figura, mi agitai a destra e a sinistra alla ricerca di un dono, poi afferrai l'unica cosa che valeva la pena regalarle...L'iris. Mi ringraziò sorridendo, con le guance arrossite, a mia volta arrossii anch'io..purtroppo lei doveva andare...così ci salutammo. Oh Dea, mai creatura tanto bella ho veduto. Passo' un giorno da quando l'avevo incontrata lì...al campo d'iris. Ero sdraiato sul sofà di camera mia, maneggiando uno di quei fantastici  fiori.Osservandolo,era Giulietta  il mio unico  pensiero.Ad un tratto sentii bussare alla mia camera,entro' Ermione, aveva uno sguardo timido,le mani congiunte,era tremolante..."Messer Romeo...gradireste uscire con me...domani sera? Ci sara' la festa dei fiori giu' in citta'..." udii dalle sue labbra, "ehm, beh ma si, certamente..." risposi incerto, non potevo mettermi contro il volere di mio padre...."Va bene ! Allora ci vediamo domani sulla terrazza piu' alta del castello,dove potremo vedere i fuochi d'artificio che verranno fatti in nostro onore..." "in nostro onore ?...ah, certo il fidanzamento...scusate"  mi ero totalmente scordato. "ora messer Romeo, lo lascio ai suoi pensieri...arrivederci ! " salii sul tetto del castello per prendere una boccata d'aria,scrutavo l'orizzonte alla ricerca di qualcosa, qualcosa di indefinito, non sapevo neanchio cosa stessi cercando...poi di colpo vidi sulla torre del castello,le guardie avevano fatto un imboscata,era un ragazzo...portava un mantello ed un cappello scarlatto ed una maschera in viso. Corsi da Cielo,spiccato il volo mi buttai al centro della torre, davanti a quel ragazzo. "Messer Romeo...qual buon vento vi porta qui signorino ? disse inchinandosi il capo delle guardie. "cosa sta succedendo qui ?Dissi. "è il "turbine rosso",un ribelle che da contro al volere di sua maesta' il gran Duca, suo padre. "Ebbene, saro' io a sfidarlo ! per volere di mio padre !" dicendo questo mi voltai guardandolo negli occhi...non sapevo cos'era ma...aveva un non so che di familiare. "qui sotto c'è un condotto acquatico,fingeremo di combattere e ci butteremo..."bisbigliai al turbine rosso... sguainammo le spade ed incominciammo !Avevamo lo sguardo sbalordito delle guardie su di noi, mi avvicinai alla ringhiera,lo afferrai  e ci tuffammo di sotto.Aprii gli occhi appena usciti dall'acqua,la corrente ci aveva portati in una prateria non troppo lontana da Neo Verona. presi il ragazzo a braccetto e lo portai in una casa disabitata,appena sveglio....potevo vederlo tremare."come ti chiami, veramente ?" chiesi. "O...Odin..." "Odin....mmm, piacere Odin sono Romeo." Ora dai spogliati e mettiti davanti al fuoco o prenderai un raffreddore. lo vidi incerto, non voleva spogliarsi. così decisi di usicre, ad aspettarmi c'era Cielo, cosi approfittai per pettinarlo, mi ero scordato la spazzola,così entrai, quel che vidi era...,davanti ai miei occhi c'era Giulietta..."Giulietta ?..." mi avvicinai ma lei indietreggiò,inciampando fece cadere la mia giacca dalla sedia sul caminetto, l'afferrai, quando aprii gli occhi ero sopra di lei sul pavimento...."Sc..Scusa ! Erano le uniche parole che mi venivano. "n..non ti preoccupare..."furono le parole che uscirono dalle sue labbra. Ci fu un momento di silenzio..."e cosi... sei veramente tu..Giulietta ?..."Si..."Come mai eri vestita da uomo ? "Non posso dirtelo...Mi dispiace !" Va bene..."Non ti preoccupare !" dissi io...Ero curioso di sapere il perchè...ma andava bene anche così, solo stare con lei mi bastava...Tornato a Neo Verona, lasciai Giulietta alle rovine degli iris,il mio unico desiderio era quello di poterla rivedere...

   
 
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