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Autore: Ale HP    01/09/2011    4 recensioni
Lee era un ragazzino davvero bizzarro.
Era salito subito sull'Espresso, senza preoccuparsi di salutare troppo i proprio genitori, e poi si era messo alla ricerca di uno scompartimento già occupato: non voleva starsene solo soletto ad aspettare che qualche sfigato salito all’ultimo momento si sedesse con lui.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro, personaggio, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Eccomi qui a postare un'altra FF in una sola ora. Mi sento emozionata *w*
Comunque, questa storia si è classificata 8° su 20 al contest Ricordati di noi di Mirtilla 94, e alla fine sarà postato il giudizio :D
Be', bando alle ciance, e buona lettura!
Ale HP


Se non fosse stato per quelle Gobbiglie!

 
La piattaforma 9 ¾ è invasa da miliardi di studenti che salutano affettuosamente i loro genitori, mentre io cammino lungo lo stretto corridoio del treno.
Li ho salutati prima - i miei -, velocemente: non avevo voglia di perdere tempo, ma solo di salire subito sul quel magnifico treno, per dare inizio alle mie avventure da mago.
Così mi metto alla ricerca di uno scomparto che sia già occupato da qualcuno: non voglio starmene solo soletto ad aspettare che qualche sfigato salito all’ultimo momento si sedesse con me; io devo scegliere con chi stare, io e solo io.
Infilo la testa in uno scompartimento, dentro ci sono due ragazzi identici, che scherzano e ridono.
Perfetti, penso immediatamente.
«Ehy!» esclamo, salutando i ragazzi con i capelli rossi e la faccia perfettamente uguale.
«Ciao!» mi saluta quello seduto sulla destra.
«Lee Jordan» dico semplicemente, senza troppe chiacchiere, mentre mi siedo.
«Fred e George Weasley, piacere!» dicono loro in coro.
Spaventosamente uguali, ma ci avrei fatto sicuramente l’abitudine, penso, mentre metto mano alle mie Gobbiglie per una piccola partita con i miei nuovi amici-gemelli.
Vinco.
Sono sempre stato un mito a quel gioco, infatti, i due mi guardano esterrefatti, probabilmente per la mia innata bravura.
«Hai barato» dice George convinto.
«Io non baro!» esclamo, altrettanto convinto. “A volte”, aggiungo nella mia mente.
«Ti ho visto perfettamente, caro Jordan, non hai via di scampo: sei fregato» dice Fred, con la calma caratteristica dei gemelli Weasley; anche se li conoscevo da poche ore avevo subito capito com’erano, e forse avrei fatto meglio a non barare.
«Ora giochiamo di nuovo, ma dammi la tua bacchetta» continua George.
Odio il modo in cui si continuano a vicenda, e, probabilmente, lo odierò per tutta la vita.
Con riluttanza gli porgo la mia bacchetta, e ricominciamo la partita.
Vinco ancora una volta: lo dicevo io che non baravo.
«Allora?» chiedo, pieno di me.
«Hai vinto, okay?» dice stufo Fred, abbandonandosi sul sedile a peso morto.
«Be’, se volete vi do una rivincita!» esclamo sorridendo, per tirarli su.
I due si scambiano uno sguardo di intesa.
«Non giochiamo con i sentimentali come te!» esclamano all’unisono, ridendo.
Mi unisco alla risata, pensando a quanto è stata poco da Lee quell’affermazione.
«Sei simpatico, Lee» dice all’improvviso Fred.
«Ma mai come noi!» conclude il fratello, dandomi una pacca sulla spalla.
Ridiamo all’unisono, finché il treno non si ferma e arriviamo, quindi, a quello che sarebbe stato il teatro dei nostri scherzi per i sette anni successivi.
Mentre saliamo su una delle barchette guidate da un omone enorme non riesco a non pensare che se non fosse stato per quelle Gobbiglie forse non sarei amico dei gemelli Weasley, ma tanto ora lo sono, quindi non mi interessano i “se” vari.
«Ehy, Lee? A che pensi?» mi chiede Fred, ridendo sotto i baffi. Non riusciva a non ridere nemmeno per un momento.
«Ho fame» mento io, unendomi alla sua fragorosa risata.
 

Grammatica: 9/10  
Stile e forma: 8/10  
IC e caratterizzazione personaggi: 10/10  
Originalità: 15/15  
Gradimento personale: 4/5  
Punti bonus: 1/3  
Tot: 47/53  

Dal punto di vista stilistico ci sono un paio di imperfezioni, cambi tempo, prima usi il presente e poi il passato...questo confonde un po' le idee. Per quanto concerne la grammatica, c'è un errore di distrazione: hai scritto “dove” invece di “devo”. In più, manca un “sia” nella frase “Così mi metto alla ricerca di uno scomparto che già occupato da qualcuno” 
Invece per quanto riguarda la caratterizzazione Lee è perfettamente IC, (scusa la ripetizione, ma è notte fonda e non ho voglia né capacità mentali di usare un linguaggio più ricco di quello di un bambino di terza elementare xD) sia per quello che pensa sia per quello che lo fa, e le sue azioni sono in linea con il personaggio e con l'età che aveva all'epoca. Inoltre, tutta la shot è spiritosa e divertente, proprio adatta a lui. 
Ho apprezzato l'originalità della fic in generale, e della scelta del momento descritto, di cui non avevo mai letto. In sintesi, mi è proprio piaciuta...se non fosse stato per quelle piccole imperfezioni stilistiche avresti avuto un punteggio più alto, accidenti >.< 
Comunque, complimenti! 
   
 
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