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Autore: Feel Good Inc    01/09/2011    5 recensioni
{ III classificata nel contest 'Ricordati di noi' indetto da _Mirtilla_94 }
Al piede, sudicio di terra e fango, una vecchia ciabatta di legno appesa all’alluce dondola, dondola, dondola.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merope Gaunt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Di polvere, di cenere ~

 

 

 

 

 

 

 

C’è del fumo nella capanna, o forse è solo che gli occhi della ragazza sono pieni di lacrime.

L’uomo è stravaccato in una poltrona sfondata. Dorme a bocca aperta; un filo di saliva gli sgocciola fin sul petto, oscillando al ritmo del respiro appesantito. Ha indosso un ammasso di cenci dai quali la carne sembra voler fuggire. Dal braccio piegato pende una mano sudata, le unghie scheggiate e sporche; lo scintillio polveroso dell’anello non basta a migliorarne l’aspetto. Ha le gambe divaricate, l’una curva sotto la poltrona, l’altra su un bracciolo.

Al piede, sudicio di terra e fango, una vecchia ciabatta di legno appesa all’alluce dondola, dondola, dondola.

Gli occhi della ragazza si riempiono di quella vista, seguono quell’unico movimento in una sorta di religiosa attesa. L’uomo davanti a lei è inerme; il sonno è la più grande debolezza che esista, in grado di rendere vulnerabile la più pericolosa delle creature... In certi casi è l’unico momento in cui anche chi è sveglio smette di urlare.

Sono soli. Soltanto un rumore di ferro contro legno, lama su rami secchi, proviene dal di là di una finestrella rotta. L’uomo dorme. E la ragazza tiene in mano una bacchetta.

La ciabatta dondola, dondola, dondola.

Le sue palpebre non si chiudono un istante, soggiogate dalla tempesta che quell’ipnosi silenziosa le scatena dentro. La bacchetta trema nella sua mano; è puntata sul petto dell’uomo, che sembra così debole, così debole... Basterebbe poco. Basterebbero due parole – vedere una vita spegnersi e riscattarne un’altra con la morte.

La ciabatta dondola, dondola...

Ma lei è debole; lui glielo dice spesso, e ha ragione, ha sempre ragione. La leggerezza di quel bastoncino impazzito che stringe tra le dita la colpisce all’improvviso, al punto da farla sussultare, battere le palpebre.

... dondola.

Uccidere un mostro addormentato richiede più coraggio di quanto si immagini. Uccidere un padre ne richiede ancora di più.

La ciabatta cade. Il rumore assorda la ragazza come un tuono.

Orvoloson Gaunt si sveglia. Grugnisce, apre gli occhi, la vede. L’attesa è finita; della tempesta non resta che cenere.

« Che hai intenzione di fare con quella cosa, lurida Maganò? »

Tra loro cala un velo intessuto d’odio e stanchezza; e non è la pentola sul fuoco a urlare più forte, e non è quello schiaffo la cosa che fa più male.

C’è del fumo nella capanna, o forse è solo che gli occhi di Merope sono pieni di lacrime.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

III classificata nel contest Ricordati di noi indetto da _Mirtilla_94

 

 

 

 

 

 

Grammatica: 9.8/10 
Stile e forma: 9.5/10 
IC e caratterizzazione personaggi: 10/10 
Originalità: 15/15 
Gradimento personale: 5/5 
Punti bonus: 1/3 
Tot: 50.3/53 



Ti ho dovuto togliere quella miseria al punteggio di grammatica perché hai messo una “e” dopo la virgola, ma mi piangeva il cuore farlo, perché per il resto è perfetta. Ho tolto quell'altra miseria anche allo stile perché sono una maledetta isterica capricciosa, e penso che ci siano due parole un po' fuori posto: “stravaccato” suona male, un po' troppo da “coatto”, e “sgocciola”...ecco, io avrei scritto “gocciola”. Sono una rompipalle, che ci vuoi fare! Ti ho tolto poco, però, perché sono consapevole che sono solo fisime mentali mie.
E veniamo ora alla parte interessante: sono rimasta incantata da questa storia. Non so proprio cosa dire, non ci sono parole. Merope è perfettamente caratterizzata, è proprio lei, in più hai uno stile meraviglioso, ricco, scorrevole...un uso magistrale degli aggettivi. Descrizioni fantastiche e dettagliate. E poi, anche nell'originalità meriti il massimo! Non avevo mai letto storie in cui Merope pensava di uccidere il padre!
In sintesi...complimentoni! *si inchina*

   
 
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