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Autore: ShiLalla    02/05/2006    2 recensioni
Nove anni dal ritorno nel mondo degli umani, Aburaya sembra avere nuovamente bisogno bisogno dell'aiuto di Chihiro: nel mondo degli spiriti infatti è in atto una cruenta guerra
Genere: Romantico, Triste, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kohaku correva veloce verso l’accampamento

Kohaku correva veloce verso l’accampamento. Mentre tornava dalla passeggiata rilassante che si era concesso poche ore prima era stato avvertito da alcuni messaggeri che tre rane imprudenti, che si aggiravano nei pressi delle terme in cerca di cibo, erano state catturate da Yashi.

Le tre sventurate sarebbero state torturate o anche peggio, e se avessero riferito qualche informazione sullo stato attuale dell’accampamento, il nemico non avrebbe esitato ad attaccarli, e per loro sarebbe stata la fine.

 

Kohaku si precipitò nella tenda dei guerrieri:

“ Nishigami!”

“ Il generale non c’è”

Kohaku si voltò verso l’interlocutore: si trattava di Palkir, uno dei guerrieri che combattevano spesso nelle battaglie. Era perennemente vestito con un’armatura samurai, eredità dai suoi antenati, e il suo volto era sempre nascosto da un elmo; nessuno conosceva le sue reali fattezze.

“ Dov’è andato Nishigami? Devo riferirgli qualcosa di molto importante”

“ Nessuno sa dov’è. E’ uscito dall’accampamento senza dire una parola”

“Dobbiamo trovarlo immediatamente!”

Palkir osservò il ragazzo con aria sospettosa

“ Perché lo cerchi, drago?”

“ Rischiamo un’imboscata. Yashi ha catturato tre rane ed entro poco tempo verrà a sapere la nostra situazione. Dobbiamo trovare Nishigami prima che attacchino!”

“Ha catturato tre rane… siamo davvero nei guai. Hai ragione drago, bisogna trovare il generale immediatamente!”  detto questo il samurai uscì, seguito da Kohaku, e iniziarono a disporre i gruppi di ricerca.

 

 

‘***’

 

 

Chihiro era appesa a una scala, attaccata alla parete esterna del palazzo. Pochi metri sopra di lei c’era Steven, che tentava disperatamente di vincere la sua paura delle altezze. Dalla finestra si sporgeva un gruppo di spiriti dall’aria poco rassicurante, che tirava l’uomo per le maniche, e lo minacciava di spezzare la scala, se non fosse tornato nell’edificio con la ragazza.

In quel momento Steven era molto combattuto se lasciare che catturassero Chihiro, o se fosse meglio vincere le sue paure. Un sinistro cigolio del gradino lo spronò, contro ogni logica, a iniziare la discesa. Chihiro riprese immediatamente a scendere, ansiosa di camminare su una superficie solida. Giunta all’ultimo gradino tirò un sospiro di sollievo e abbassò lo sguardo per calcolare la distanza tra il suo piede e il cornicione sul quale si sarebbe presto appoggiata, ma sfortunatamente… non c’era alcun cornicione.

Chihiro gelò per un istante, mentre il secondo dopo stava sbraitando contro Steven frasi irripetibili, delle quali il canadese afferrò menò delle metà, concentrato com’era nel tentativo di non cadere.

 

“ TU, RAZZA DI IDIOTA, NON C’E’ UN BEL NIENTE SU CUI SCENDERE, SIAMO SOSPESI NEL VUOTO, CAPISCI! STUPIDO AMERICANO, MI STAI ASCOLTANDO, SI O NO?!”

 

Chihiro avrebbe continuato a gridare ancora per molto tempo, se non fosse stata interrotta da un rumore proveniente dal gradino sopra di lei, seguito da un inquietante cigolio e dalla sgradevole sensazione di stare precipitando nel vuoto.

Steven sbiancò ancora di più e sembrò sul punto di svenire, dopodichè si attaccò ai pioli della scala.

Chihiro, colta da un attacco di nausea, si aggrappò spasmodicamente ai gradini.

Ad entrambi era bastato uno sguardo per capire la situazione: la scala stava cadendo. Anzi era già caduta per metà.

 

Chihiro osservò con grande stupore la radura sotto di lei: era completamente piena d’acqua; anche il cielo si era oscurato. Senza che se ne accorgessero si era fatta sera.

La ragazza si ritrovò a chiedersi come faceva ad essere già quell’ora se era partita da casa che erano le sette e mezzo del mattino. Solo allora le tornò in mente che il tempo nel mondo degli spiriti scorre diversamente, e in un guizzo di consapevolezza si rese conto anche che se non avesse mangiato qualcosa del luogo sarebbe scomparsa; i suoi pensieri furono interrotti da un senso di vertigine e, mentre il vento le sferzava il viso, l’ultima cosa che vide prima del buio fu la sua mano in procinto di sparire.

 

 

‘***’

 

 

“ Un essere umano!”

“ Accidenti è veramente un essere umano!”

“ Ma come avrà fatto un umana a giungere fino a qui?”

“ Volete piantarla di parlottare tra voi! Non mi interessa un bel niente se è un essere umano, l’importante ora è che si svegli!” esclamò una voce femminile

“ Ehi…guardate sta aprendo gli occhi!”

 

La prima cosa che Chihiro vide, appena riuscì a metter a fuoco la vista, fu il viso di un uomo dai capelli neri, tagliati molto corti, che la osservava con uno sguardo tra lo stupito e il curioso, mentre una donna dalla voce squillante dava ordini ai suoi compagni, dicendo di lasciar riposare la straniera, dal momento che era quasi morta annegata, che poteva essere ferita, che era appena tornata solida, e che avrebbe attaccato la puzza di essere umano a tutti… un momento, che significava “ Che era quasi morta annegata” ?

Improvvisamente Chihiro ricordò ogni cosa e balzò seduta su quella che sembrava la superficie di una barca. 

Cercò ansiosamente se vi fosse qualche traccia di Steven, ma non lo vide.

Invece si trovò ad osservare quelli che dovevano essere, o almeno così sperava, i suoi salvatori:

si trattava di due spiriti-rana, di quelli che aveva visto spesso lavorare per Yubaba nove anni prima, ed una donna e un uomo piuttosto giovani. La donna aveva qualcosa di familiare.

Chihiro le  si avvicinò per osservarla meglio e, felicemente sorpresa,  le buttò le braccia al collo

“ Rin!”

“ Ma che… ?”  la donna sgranò gli occhi e dopo qualche attimo di incertezza rispose all’abbraccio

“ Sen! Sei proprio tu! E’ passato tanto tempo, credevo che non ti avrei mai più rivista!”

“ C’era una forza che mi impediva di raggiungervi, ma ora che mi hanno informata della situazione, sono venuta ad aiutarvi!”

“ Aiutarci in cosa?”

Rin sembrava confusa.

“Sono venuta a dare il mio aiuto per la guerra… e per Kohaku”

Rin scoppiò in una risata

“ Nella guerra! Hai idea di cosa stai parlando, Sen? Non credo che saresti molto d’aiuto in una guerra simile! Che Kohaku abbia bisogno di aiuto è certo, ma credo che gli servirà un aiuto molto più concreto di quello di una ragazza umana!”

Cercando di ignorare il disappunto che le parole della donna avevano suscitato in lei, Chihiro chiese:

“ Che significa che Kohaku avrebbe bisogno di un aiuto più concreto? Che razza di guerra è questa?”

“ E’ una guerra tra stregoni e guerrieri con poteri magici, non c’è spazio per spiriti normali, né tanto meno per esseri umani! Non prenderla come un’offesa, Sen, non era mia intenzione ferirti. Piuttosto cosa ci facevi mezza annegata nella radura?”

“ E’ una lunga storia Rin. Non avete trovato anche un uomo dai capelli biondi, che parla con uno strano accento, quando mi avete trovata? Stava fuggendo insieme a me”

“ Da dove stavate fuggendo?”

“ Dal palazzo delle terme. Ero andata li per cercare qualcuno a cui chiedere informazioni sull’accampamento dei lavoratori, ma non ho trovato nessuno… tranne l’uomo che mi ha aiutata a fuggire”

Rin era stupefatta

“Cosa?”

“ Si… c’era un gruppo di spiriti che voleva che tornassimo nel palazzo, ma Steven mi ha fatta scendere dalla finestra e siamo caduti…”

“ Sen ma sei diventata matta? Quella è la tana del nemico!”

Ora Chihiro era più confusa di prima.

“ Chi ti ha detto di venire non deve averti spiegarti quasi nulla”

“ Rin forse sarebbe meglio tornare, si sta facendo notte”

“ Si Taji, hai ragione”

“ Non preoccuparti Sen, ti spiegheremo ogni cosa non appena saremo arrivati all’accampamento”

 

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE

 

 

Ecco il quarto capitolo… ho dovuto riscriverlo per la seconda volta, perché il computer non mi ha salvato la prima versione -.-‘

Comunque voglio ringraziare Fior di Luna per il commento e ne approfitto per chiederle una cosa:

ho fatto delle ricerche sugli abiti giapponesi ma non ho trovato quello che cercavo… non è che potresti dirmi il nome dell’abito tradizionale maschile giapponese? Per correggere l’errore nel capitolo 3  ^^’’

 

Per finire invito nuovamente tutti coloro che leggono questa fanfiction a lasciare un commento! Al prox capitolo!

 

 

 

  
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