«Arrivederci, Harry!» Esclamò Hermione, e poi fece una cosa che non aveva mai fatto prima: gli diede un bacio sulla guancia.
                                                           Harry Potter e il Calice di Fuoco [pagina 623]
 


Oddio, gli ho dato un bacio. E adesso? Cosa penseranno gli altri? Che stiamo insieme? Che mi piace? La Signora Weasley tornerà ad odiarmi? Che situazione complicata! Ron si offenderà? Mi giudicheranno tutti, ma io ho fatto solo quello che mi sentivo di fare. Mi sembrava la cosa giusta. E poi è il primo. Il primo bacio che gli ho dato. Cosa vuoi che sia? Aveste idea di quanti gliene avrei voluto dare…
Quando sono andata a trovarlo in infermeria dopo che aveva sconfitto Raptor, al primo anno.
Quando sono tornata normale dopo essere stata pietrificata, al secondo anno.
Quando siamo tornati in tempo con il GiraTempo, al terzo anno.
E quest’anno, ogni volta che aveva superato una prova, ogni singola volta, avrei voluto stringerlo a me. Ma non come Ginny. So che anche lo avrebbe desiderato, ma in maniera completamente diversa. Io volevo stringerlo come si stringe un fratello o un familiare. Avrei soltanto voluto fargli capire quanto lui sia importante per me, quanto sia la mia ancora di salvezza. Solo che non riesco a dirglielo, non ce la faccio, è più forte di me.
 
 
 
 
Mi ha baciato. Sulla guancia, ok. Perché l’ha fatto? È così poco da noi! Così poco da lei! Quando mi urla contro è più facile. Anche se a dire la verità, lo fa poche volte, di solito si arrabbia con Ron. Beh in ogni caso l’ha fatto. Non è grave, ora c’è di peggio a cui pensare. Però non può darmi un bacio così e poi non scrivermi per tutta l’estate! Spero che nessuno fraintenda, a me non piace Hermione! Non in quel senso, almeno! Semplicemente per noi quel bacio vale molto più di quello che potrebbe sembrare. Noi non ci scambiamo baci e non ci diciamo quanto ci vogliamo bene. Io, per esempio, non le ho nemmeno mai detto che è la mia migliore amica. Forse lo immagina o forse dovrei dirglielo io. O forse dovrei cominciare a darle qualche bacio anch’io. Chissà se Hermione apprezzerebbe…
 

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Sono passati anni da quell’innocente bacio. Hermione e Harry hanno condiviso infiniti momenti. Hanno litigato e si sono riappacificati. Ma soprattutto hanno salvato il mondo, combattendo contro Voldemort.
«Harry, dov’eri finito? Ti sto cercando da moltissimo tempo! Non devi farmi venire questi spaventi!»
«Dove volevi che fossi? Stiamo sgomberando Grimmauld Place, no? Avevo pensato di dare un occhiata in soffitta. Stai tranquilla, non scappo mica!» Gli occhi nocciola di Hermione lo guardano, anzi lo scrutano a lungo. Sorride di nuovo, il Ragazzo Che è Sopravvissuto. Non è proprio il suo sorriso migliore, ma sta ricomparendo.
«Scusa. Ho ancora un po’ di paura.» è dura ammetterlo, per lei. Vorrebbe sembrare forte, vorrebbe che lui non vedesse la ragazzina timida e impaurita che nasconde dentro.
«Hermione, è normale! Non devi avere paura di … avere paura!» Le sorride di nuovo, cerca di rassicurarla.
«Sai è che … è finita da così poco.»
«Prima o poi ci sembrerà di nuovo normale vivere in pace. E dimenticheremo la guerra.»
«Io non voglio dimenticare, Harry.» Gli occhi verdi di Harry la fissano sorpresi. Hermione si avvicina, si appoggia al cassettone, seduta di fianco a Harry. «Non voglio dimenticare Fred, Remus, Tonks, Sirius, Silente, Piton e tutti gli altri.»
«Hai ragione, bisogna ricordare, ma bisogna anche andare avanti.»
«Ho così tanta paura di andare avanti.»
«Lo so, il futuro può spaventare, ma non sarai sola.»
«Me lo prometti? Harry, mi prometti che non mi lascerai mai sola? Sarai sempre al mio fianco?»
«Ogni volta che lo desidererai.» Finalmente le paure di Hermione svaniscono, può lasciarsi andare e appoggiarsi alla spalla del suo migliore amico. E la mente torna a quel giorno di tre anni prima, a King’s Cross, a quell’innocente bacio. Ed è senza riflettere che si allunga, di nuovo, verso la guancia di Harry per scoccargli un altro bacio. In quel momento anche la mente di Harry torna a quel momento e si ricorda di essersi dimenticato una cosa.
«Hermione, sei la mia migliore amica.»
«Lo so.» Lo sa davvero Hermione. Lo sa dopo tutto quello che hanno condiviso. Sa che saranno sempre lì, l’uno per l’altra.
 
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«Auguri, Harry!»
«Grazie, Hermione. Cavolo, compio già 40 anni! Sembra ieri che entravi nel mio scompartimento a cercare Oscar.»
«E oggi entro nel tuo ufficio da Auror. Il tempo passa, Harry. Allora eravamo due ragazzini che non avevano idea di cosa li aspettava. Adesso siamo due adulti, sposati con dei figli e …»
«Non abbiamo idea di cosa ci attenda!» Non hanno più paura, sanno che ce la faranno a superare qualsiasi difficoltà la vita gli ponga davanti. Rimangono qualche secondo seduti uno di fronte all’altra. Harry guarda quegli occhi nocciola e li trova belli come allora. Sono invecchiati, certo, ma Hermione è sempre bella. Anzi probabilmente ora è più bella. E lei, riconosce quegli splendidi occhi verdi come quelli del suo migliore amico. Il silenzio si protrae, ma non è imbarazzato. Entrambi stanno riflettendo e lo sanno.
«Harry … Secondo te come sarebbe andata se … »
«Se ci fossimo scelti?» Rimane sorpresa per come lui abbia capito subito e arrossisce. «Non lo so, ma forse non era destino. Siamo destinati a rimanere uno accanto all’altra per tutta la vita, ma in maniera poco convenzionale. Ma a me, sinceramente, va benissimo anche così.»
«Oh Harry…» Dagli occhi di Hermione sgorgano un paio di lacrime, che Harry velocemente si alza per asciugare.
«Hey, non devi essere triste.»
«Non lo sono. Sono felice, tu sei con me.» Un altro bacio, diverso, più maturo, ma in fondo fratello di quello di tanti anni prima, viene posato sulle guance di Harry. «Sei la mia ancora di salvezza, Harry.»
«Lo so.»










Nda. Non so bene da dove esca questa cosa. Non ha molto senso, mi sembra poco chiara e non mi convince. Però quella frase del quarto libro mi ha colpita tantissimo e volevo costruirci su qualcosa. Il risultato non mi convince, ma provo comunque. :)