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Autore: Ciack    03/05/2006    0 recensioni
Hermione ha vinto la possibilità di studiare per il secondo quadrimestre a Durmstrang. Felicissima ne parla a Harry e Ron. Mentre il primo, sebbene sia un po’ triste per la lontananza che li separerà, si dimostra sostanzialmente felice per l’amica. Ron si infuria con lei per non avergliene parlato prima di decidere. Per quanto Hermione cerchi di spiegargli qualche grande opportunità è questa, Ron non le da retta e fra i due scoppia un litigio che determina la rottura di qualsiasi rapporto. Hermione è partita con Silente un mese fa senza che Ron venisse a salutarla.
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Song-fic Il buio ha i tuoi occhi di Eros Ramazzotti

Il buio ha i tuoi occhi di Eros Ramazzotti

 

Mia cara Hermione “Ho pensato a te intensamente” in questo ultimo mese, “ti ho pensato continuamente” e inutilmente mi sono scervellato a trovare le parole giuste per “riportarti qui da me… con me con ogni mezzo riportarti qui a qualunque prezzo.” E’ tutta colpa mia se le cose sono andate così “quante inutili difese, io non volevo cedere”. Quando sei partita mi son sentito morire e mi sono odiato per non aver avuto il coraggio di lasciar perdere il mio stupido orgoglio. Ti ho guardata dalla finestra quando avrei dovuto essere lì con tutti gli altri a fare un ultimo tentativo per trattenerti! Ma a cosa sarebbe servito? Quando me ne hai parlato ho capito dal tuo sguardo quanto fosse importante per te. Ho avuto paura ed è questa l’unica verità. Mi son nascosto dietro alle parole dandoti dell’egoista, ma l’unico, vero egoista sono io. Ho sempre dato per scontato che saresti sempre stata con me… e Harry naturalmente. Saperti lontana nella stessa scuola di Victor Krum, assieme a tutti quei ragazzi che potranno far breccia nel tuo cuore solo perché io ho avuto troppa paura di rimanere ferito e di perderti… ma così ti ho persa comunque.

“Il buio ha i tuoi occhi, sono notti che non dormo” guardando il cielo e pensando a te, ma a pensarci bene i tuoi occhi son “più belli”. Ho voglia di “urlare” e mi immagino i tuoi occhi incredibilmente azzurri, ma sereni quasi mai “lì lontano da me”. “Il buio ha i tuoi occhi, belli come li hai soltanto tu, come farò a non guardarli più… a non guardarli più…”. Mi manca la tua mano sempre alzata per rispondere alle domande dei prof, mi manca la tua voce anche, anzi forse soprattutto quando non studio. Ti ricordi quante volte mi hai ripreso perché non studiavo? Ginny ha provato a sgridarmi, ma da come l’ho guardata penso che non lo farà più… solo tu puoi farlo.

“Quando penso che mi nutrivo io così” tanto “di te” e di tutto quello che facevi “a grandi morsi” mi saziavo della tua presenza “respiravo te a grandi sorsi”, chi lo starà facendo al mio posto ora? E non mi consola molto che “siamo io da solo e tu da sola”,a ambedue senza l’altro. “Forse mi dovrei convincere” che hai tutto il diritto di trovarti qualcuno che ti ami, che sappia apprezzarti per quella che sei e che soprattutto non abbia timore di dimostrartelo senza avere qualche stupido orgoglio dietro quale nascondersi “solamente che” non ce la faccio. “Il buio ha i tuoi occhi sono notti che non dormo più belli da urlare” e mi illudo che “i tuoi occhi incredibilmente azzurri” non siano “sereni quasi mai” lontani da me… “il buio ha tuoi occhi, belli come li hai soltanto tu, come farò a non guardarli più… a non guardali più… a non guardali più”. Ron sobbalzò temendo che Neville si fosse svegliato e vedesse quella lettera, ma il compagno stava solo parlando nel sonno. – Povero Neville – pensò Ron – probabilmente sta sognando un’altra volta Piton. –

Come a dimostrazione di ciò Paciock cadde dal letto svegliandosi all’improvviso.

- Ehi, ma cos… per fortuna era solo un incubo… ehi Ron che ci fai lì?-

- Ehm io… io mi sono messo a fare i compiti -

- Non riesci a dormire da quando… -

Neville lasciò in sospeso la frase e rialzandosi da terra si rimise a letto

- Da quando secondo te non dormo? – lo incalzò Ron

- Eh? No nulla. -

- E no Neville hai iniziato la frase ora finiscila. -

- Ma Ron ti assicuro che non è niente sono affari tuoi - e così dicendo cercò di chiudere le cortine del letto, ma con un gesto nervoso Ron gliele riaprì e si sedette vicino a Neville.

- Senti Neville cosa stavi dicendo? – Capendo che non aveva più alcuna via di scampo il ragazzo fra mille tentennamenti si decise a rispondere.

- Ecco… bhe vedi--- sicuramente mi sbaglio, ma …ecco -

- Neville vuoi deciderti o no? – poi in tono più gentile – Ti prometto che non mi arrabbio. -

Rassicurato dalla promessa disse – Ecco, secondo me è da quando Hermione è partita che fai fatica a dormire. –

Ron era visibilmente colpito che l’amico se ne fosse accorto… e anche molto imbarazzato.

- Come te ne sei accorto? -

- Spesso mi capita di avere gli incubi… quel odioso di Piton non mi lascia in pace nemmeno nel sonno… mi sveglio e così… ti vedo che guardi fuori dalla finestra… e circa un mese che ti comporti così… naturalmente puoi avere altri mille motivi. – Neville stava pensando alla sparizione della sorellina di Ron, ma preferì cambiare discorso – …bhe ecco ho pensato che fosse per via di Hermione -

Per alcuni secondi nessuno dei due parlò poi Neville mormorò qualcosa a mezza voce che lasciò ancor più stupito l’altro.

- Sono sicuro che anche a lei manchi molto. -

- Non credo… prima che partisse le ho detto delle cose tremende, l’ho riempita di insulti, la notizia della sua partenza mi aveva sconvolto… aveva già deciso tutto capisci? E non mi aveva nemmeno chiesto cosa ne pensassi. -

Neville stava per obiettare che la decisione spettava a lei e a nessun altro, ma si trattenne dal rompere quel raro momento di confidenza che si era creato.

- E nemmeno Harry le ha detto poi molto, anzi alla fine si è messa a fare progetti con lei… (- Ecco perché anche con Harry parla molto di me – pensò Neville) l’ha aiutata a cercare notizie sul clima, le materie ecc… tutto senza di me -

- Probabilmente pensavano che non ti interessasse visto come l’avevi presa -

- Non è così… è che… -

- …ti importava troppo. -

Ron gli lanciò una rapida occhiata che fece temere per la seconda volta a Neville di aver parlato troppo,ma il lieve cenno di assenso dell’altro lo tranzuqillizzò.

  
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