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Autore: Sailor Saturn    01/09/2011    3 recensioni
E' la prima Rose/ Scorpius che scrivo quindi opinioni di ogni genere sono ben accette! Ho sempre immaginato questi due personaggi insiema, da quando ho letto l'epilogo pubblicato da Zia Row! Oltre a questo, posso solo augurarvi buona lettura!
Col senno di poi, Scorpius capì che quella conversazione non aveva rispecchiato i sentimenti di nessuno dei due...
La storia ha partecipato al contest "Edite, flash contest" di TheGhostOfYou, classificandosi ventunesima e vincendo il premio "miglior coppia".
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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IO NON VOGLIO AVERE QUELLO CHE HANNO GLI ALTRI...

 

:<< Scorpius! Scorpius! Dannazione borioso Serpeverde vuoi fermarti?! >>

Una ragazza con lunghi capelli castano rossicci correva per il Parco di Hogwarts, cercando di raggiungere un ragazzo biondo davanti a lei, che percorreva il Parco a passo di marcia, sprizzando scintille dalla bacchetta, che teneva stretta nel pugno destro.

Il ragazzo, sordo ai richiami che gli venivano rivolti, continuò a camminare spedito, con la ragazza che gli correva dietro.

Scorpius si fermò solo quando fu nel folto della Foresta Proibita, in una piccola radura. Fermatosi, cominciò a lanciare Schiantesimi a destra e a manca, cercando di sfogare la rabbia e la frustrazione che sentiva crescere dentro. Ad un certo punto Scorpius lanciò lontana la bacchetta e cominciò a prendere a pugni un albero secolare, procurandosi ematomi e ferite più o meno profonde. Ogni volta che una scheggia lo feriva, o che sentiva un osso scricchiolare, Scorpius provava un piacere perverso, come se la rabbia e il dolore che provava potessero fuoriuscire da quelle ferite.

Peccato non sia così semplice far sparire il dolore”. Sorridendo amaramente a quel pensiero, Scorpius continuò a prendere a pugni il tronco dell'albero, mentre una lacrima solitaria solcava il suo viso.

Quando Rose, la ragazza con i capelli rossi, giunse alla radura, non era passato molto tempo eppure lei aveva il fiatone come se avesse corso i cento metri ed era intenzionata a fare una predica con i fiocchi all'arrogante Serpe che l'aveva costretta a correre così, lei che lo sport lo sopportava solo lo stretto necessario.

Vedendo, però, lo stato in cui era il ragazzo, Rose perse ogni proposito di litigio: Scorpius era poggiato con la schiena al tronco di un albero, una gamba distesa e l'altra piegata, un braccio abbandonato lungo il fianco e uno poggiato sul ginocchio piegato. Le mani insanguinate, i vestiti sporchi e stropicciati, lo sguardo basso.

Come accortosi della presenza della ragazza, Scorpius alzò lo sguardo e Rose spalancò gli occhi: in quegli occhi grigi, solitamente fieri e combattivi, non lesse niente se non un'infinita tristezza.

Distogliendo lo sguardo da Rose, Scorpius disse, con voce dura :<< Vattene >>. Un ordine, per gli altri. Una preghiera alle orecchie della ragazza.

:<< No >>. Un diniego netto, ad orecchie estranee. Un :<< Ti prego, permettimi di restare >> per il ragazzo.

Nessuno dei due si mosse per un tempo infinitamente lungo, soffrendo in silenzio della lontananza dell'altro.

Poi Scorpius si mosse, quasi impercettibilmente. Spostò il peso del corpo sulla gamba distesa e solo allora Rose si mosse, sedendosi sotto lo stesso albero del ragazzo ma dalla parte opposta. Immagini speculari l'uno dell'altra, così vicini eppure così lontani. Poiché, molto spesso, il nostro più grande ostacolo siamo noi stessi, con le nostre incertezze e le nostre paure.

:<< Perché l'hai fatto? >> fu Rose a parlare per prima anche se non era sicura di ricevere una risposta.

Infatti Scorpius rimase in silenzio, benchè la mano poggiata sul suo ginocchio si strinse a pugno, procurandogli fitte di dolore che ignorò, con un grande sforzo di volontà.

Ma Rose era testarda, esattamente come sua madre, e non si sarebbe arresa prima di aver estorto una risposta al ragazzo, così riprese a parlare :<< Perché hai picchiato Dea... >> ma Rose non completò mai la frase perché la voce di Scorpius la fermò :<< Non pronunciare mai più il nome di quel... Essere... In mia presenza >>.

Rose sorrise. Si era sbloccato. Alzatasi fece il giro dell'albero e si inginocchiò accanto al ragazzo. Non lo toccò con nessuna parte del corpo. Semplicemente gli stette accanto.

Scorpius apprezzò il gesto di Rose. Non si era ancora calmato del tutto e aveva paura che, se Rose l'avesse sfiorato, avrebbe reagito male.

Fu strappato ai suoi pensieri dalla voce della ragazza che diceva :<< Puoi fare scena muta quanto vuoi, tanto siamo già fuori dal Coprifuoco perciò non ho intenzione di andarmene finchè non mi avrai detto la ragione che ti ha spinto a comportarti così >>

:<< Da quanto va avanti la nostra storia, Rose? >>. La ragazza sbatté le palpebre, stupita. Non era da Scorpius fare quel genere di domande.

:<< O meglio- continuò il ragazzo- riformulo la domanda: da quanto tempo ci vediamo di nascosto in fottuti sgabuzzini impolverati o in aule in disuso, mentendo spudoratamente ad amici e parenti? >>

Eccoci al punto” pensò Rose :<< Sei mesi >>

:<< Sei mesi >> ripeté Scorpius, alzandosi in piedi, imitato dalla ragazza :<< Sei fottutissimi mesi di bugie, inganni e chi più ne ha più ne metta! >> concluse il ragazzo, alzando la voce.

:<< Non provarci piccola Serpe >> ribatté Rose con voce dura :<< Non mi interessa se sei arrabbiato con me, con te stesso, con Dean Finnigan o con chiunque altro. Non mi interessa ma non sminuire la nostra storia! >>.

Scorpius accennò un sorriso: ormai Rose lo conosceva bene e sapeva che, quando era nervoso e voleva sfogarsi, cercava un pretesto qualsiasi per attaccare briga. Perso nei suoi pensieri non si accorse che Rose gli si era avvicinata e gli stava sfiorando la mano, chiusa a pugno e ancora sanguinante.

Così quando voltò il viso in direzione della ragazza la trovò a pochi centimetri da lui intenta a sfioragli la mano. Nel petto di Scorpius si diffuse un tiepido calore mentre osservava l'espressione sul volto di Rose: preoccupazione, rimprovero, rabbia... Ma sopratutto amore. Sollevando il viso dalla mano di Scorpius, Rose gli chiese :<< Come te li sei procurati? >>.

Con un cenno del capo Scorpius indicò il tronco dell'albero alle sue spalle :<< Dovevo sfogarmi >>

:<< Sei un idiota >>

:<< Dovresti cambiare repertorio, sai? >> sghignazzò Scorpius.

Rose scosse la testa, sorridendo rassegnata. Estrasse dalla tasca interna della veste la bacchetta e cominciò a mormorare incantesimi curativi. La situazione non mutò per diversi minuti: Scorpius osservava il viso concentrato di Rose, intenta a curargli le ferite. Il ragazzo sorrise con tenerezza guardando quella piccola furia con i capelli rossi che gli aveva rubato il cuore. E pensare che tutto era nato così, quasi per gioco: uno scambio di sguardi, un dolce sorriso. Poi la proposta di lei

:<< Proviamoci! >>.

La strana gioia provata da lui, playboy restio ad ogni legame :<< Se non funziona? >>.

La risata argentina della ragazza :<< Ci avremmo provato! Se non funziona, tu tornerai ad essere solo Malfoy, il migliore amico di Al, mio cugino. Mentre io tornerò ad essere solo Weasley, la migliore amica di Cristabell, tua cugina >>.

Col senno di poi, Scorpius capì che quella conversazione non aveva rispecchiato i sentimenti di nessuno dei due. Dal loro primo appuntamento alla Stamberga Strillante, entrambi ( forse consapevolmente o forse no) avevano dato l'anima per far in modo che la loro storia funzionasse. Avevano tenuto nascosta la loro relazione a tutti poiché erano consapevoli che i loro genitori non avrebbero capito. Dopotutto erano un Malfoy e una Weasley, incompatibili per natura. Il loro settimo anno, però, stava volgendo a termine ed entrambi facevano sempre più fatica a nascondere quei sentimenti che, prepotenti, si facevano strada dentro di loro. Era sempre più difficile, per entrambi, nascondere la gelosia quando vedevano qualcuno accanto al proprio compagno e, quel giorno, la gelosia di Scorpius aveva avuto il sopravvento sul suo autocontrollo.

Riscuotendosi dai suoi pensieri, fu proprio Scorpius a parlare per primo :<< Mi dispiace per oggi- sospirò – So di aver sbagliato ma non ne potevo più >>.

Rose non disse nulla, consapevole di quanto fosse difficile per lui esternare quello che provava. Medicò l'ultima ferita visibile e fece il gesto di togliere la mano da quella di Scorpius ma il ragazzo non glielo permise. Rose sorrise, consapevole di quanto quel semplice contatto fosse fondamentale per il ragazzo. Rimase in silenzio, aspettando che Scorpius si sfogasse :<< Non avrei dovuto picchiare Finnigan ma lui continuava a starti vicino, a farti ridere ( come io vorrei fare, ma non posso ) e... Non ci ho visto più- sospirò, quasi rassegnato- Il settimo anno sta per finire, Rose, cosa faremo? Dovremmo continuare a vederci di soppiatto, sperando che i nostri genitori, i nostri amici e i nostri parenti non ci sorprendano? E se un domani volessimo formarci una famiglia, cosa dovremmo fare? Cambiare nome e sparire? >>.

Scorpius aveva parlato a macchinetta, senza mai fermarsi, continuando a stringere la mano di Rose, ben salda nella sua, come se fosse la sua unica ancora di salvezza. Abbassando lo sguardo sulle loro mani unite, Scorpius pensò di non aver mai avuto tra le mani un tesoro più prezioso e, per questo motivo, decise di rischiare tutto :<< Cosa vuoi Rose? Vuoi una storia come quella di Lily e Lorcan, nata sotto una stella benedetta? Oppure vuoi una storia perfetta agli occhi del mondo, come quella di Frank e Molly? Dimmi cosa vuoi Rose, perché io non ne posso più di tutto questo mistero >>.

Finalmente libero del perso che gli opprimeva lo stomaca, il giovane Serpeverde attese. Attese che la ragazza che amava gli dicesse cosa voleva, attese di sentire il proprio destino. Perché, Scorpius lo sapeva, dalle parole di Rose sarebbe dipeso molto.

La giovane Grifondoro non lo fece attendere: mettendogli una mano sulla guancia Rose obbligò il ragazzo a guardarla negli occhi: lì Scorpius vi lesse un amore infinito, tanto intenso che gli fece tremare il cuore. Non potendo resistere, strinse la ragazza in un abbracciò e le diede un tenero bacio, così diverso da quelli passionali che si davano di solito, eppure così giusto, giusto per loro. Quando le loro bocche si separarono, Rose alzò gli occhi limpidi verso Scorpius e sorrise :<< Non voglio avere quello che hanno gli altri. Non mi interessa una storia benedetta o una perfetta. Voglio la nostra storia. Voglio litigare con te perché non studi mai, eppure prendi voti altissimi. Voglio rimproverarti perché giochi a Quiddich anche in pieno inverno solo con una maglietta leggera. Voglio starti accanto e poterti sostenere in tutte le decisioni che prenderai. E vorrei potermi svegliare ogni mattina al tuo fianco, ringraziando il Cielo di non sapere come sarà la mia giornata perché sarò con te >>.

Mentre parlava, Rose era arrossita, fino a diventare di un unico colore con i suoi capelli. Non era brava ad esprimere i suoi sentimenti, perché era impacciata come il padre e razionale come la madre. Con Scorpius, però, riusciva a portare alla luce lati di lei che nemmeno sapeva di avere e sperava di essere riuscita a far capire al ragazzo cosa provasse.

Scorpius, dal canto suo, aveva ascoltato ogni parola di Rose con emozione crescente e, alla fine, aveva baciato la ragazza con tutto l'amore che aveva nel cuore, sperando di riuscire a dimostrarle cosa sentiva. Quando si separarono, ansimanti e felici, non dissero niente. Non era necessario dire “ Ti amo” perché entrambi l'avevano pienamente dimostrato con quel bacio.

Rimasero abbracciati per un tempo indefinito, semplicemente godendo della rispettiva vicinanza. Si separarono solo quando sentirono in lontananza un ululato. Senza accorgersene, era calata la notte. Al Castello li stavano cercando come matti, probabilmente.

:<< Sarà meglio andare >> disse Rose e fece per avviarsi. Scorpius però la fermò, trattenendola per un polso. Non disse nulla, la guardò semplicemente negli occhi. La ragazza, forse intuendo il suo timore sorrise :<< Prima che me ne dimentichi: domattina aspettami prima di entrare in Sala Grande per colazione, ok? >>

Scorpius ghignò e, tenendole la mano, si incamminò con lei fuori dalla Foresta :<< E per quale motivo, se è lecito sapere? >>

:<< Lo chiedi anche? Voglio gridare al mondo che sei mio, così le galline del tuo fanclub si rassegneranno una volta per tutte! >>

:<< Dovrebbero aver paura? >>

:<< Certo che si! Sono una strega molto dotata, mai sentito parlare delle mie Fatture? >>

:<< Forse, una volta o due... >>

:<< Viscida Serpe! >>

:<< Secchiona! >>

:<< Borioso! >>

:<< Acida! >>.

Tornarono al Castello così, mano nella mano, insultandosi scherzosamente. La loro probabilmente non era una storia come le altre. Non aveva niente di normale. Eppure, chiunque li vide in Sala Grande poche ore dopo, mano nella mano mentre si scambiavano il bacio del buongiorno, può testimoniare che, in quella scuola, poche volte si era visto un amore così intenso.





































Ventunesima classificata:

 

Sailor_Saturn con Non Voglio Avere Quello Che Hanno Gli Altri 

Titolo: 9/10
 Grammatica e sintassi: 9/10
 Originalità: 8,8/10
 Ambientazione: 9,8/10
 Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10
 Gradimento personale: 8,5/10
 Totale: 54,6/60

 

Non amo molto la nuova generazione; ho letto qualcosa, e sicuramente non parto prevenuta, però diciamo che mi ispirano di più la generazione intermedia e la vecchia generazione.

Titolo: 9/10 – Titolo carino, coerente con la one shot e con i sentimenti di Rose; se non sbaglio è proprio la frase che Rose dice a Scorpius dopo la “lite”

Grammatica e sintassi: 9/10 – Nessun errore grave o di distrazione, ho notato qualche ripetizione nel testo che può rallentare un attimo la lettura.

Originalità: 8,8/10 – Le uniche volte che mi è capitato di leggere Rose/Scorpius, ho letto di un loro litigio per colpa di uno dei due che non voleva svelare la loro storia. Tuttavia, mi piace che sia Scorpius a voler rendere pubblica la storia e non Rose; in questo sei stata originale, hai cambiato un po' i caratteri dei personaggi.

Ambientazione: 9,8/10 – Ho gradito molto l'ambientazione nella Foresta Proibita; è un luogo che mi ha sempre affascinato quindi ti ho dato quasi il massimo.

Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10 – Non avendo una precisa idea di quale sia il carattere dei personaggi nei libri, mi sono piaciuti la forza e la testardaggine di Rose e il romanticismo di Scorpius. Se Rose assomiglia ai suoi genitori, Scorpius lo vedo simile alla mia idea di Narcissa Malfoy :)

Gradimento personale: 8,5/10 – Come ho già detto, non sono amante della nuova generazione ma ho trovato molto piacevole la lettura, quindi ti faccio i miei complimenti!


 

La storia ha inoltre vinto il premio "miglior coppia".
  
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