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Autore: Daphne_394    01/09/2011    5 recensioni
Freddie e Lils sono due cugini che hanno un legame più forte di quello di tanti altri, sembrano quasi dei gemelli figli però di genitori diversi. Il loro carattere allegro e scherzono sembra proprio quello tipico di Fred e George. Ma a Lily Luna Potter tutto ciò non basta più.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Fred Weasley Jr, Lily Luna Potter, Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Adesso siamo identici


Nonna, perchè noi due non siamo identici ?


L'estate era appena iniziata, tutto stava prendendo colore.

Le foglie degli alberi che si trovavano intorno alla Tana erano di un verde smeraldo che brillava a contatto con la luce giallognola proveniente dal sole, la combinazione di questi due colori rallegrava le giornate rendendole diverse da quelle invernali fredde e buie.

Quel pomeriggio di Giugno era uno dei tanti che i nipoti di Molly Weasley passavano alla Tana per farle compagnia.

C'erano proprio tutti.

Hugo, Albus, Louis e James giocavano a Quidditch talmente vicini alla casa che le loro urla potevano sentirsi perfettamente all'interno.

Rose rimaneva costantemente chiusa in camera a leggere, proprio come sua madre.

Roxanne, Dominique e Victorie cucinavano dolci in cucina e contemporaneamente sparlavano dei loro rispettivi ragazzi.

In fine FredJr e Lily Luna erano seduti sul divano a fissare il vuoto, due bambini di appena 6 anni fermi immobili con le facce cupe ed un espressione triste negli occhi.

Non era nel loro carattere comportarsi così, solitamente erano l'anima della festa, allegri, divertenti e spiritosi con mille scherzi nelle maniche pronti da rifilare ai loro cugini o ai rispettivi fratelli e sorelle, nessuno si sarebbe annoiato in loro compagnia, ma i due non parlavano con nessuno in quel momento si limitavano soltanto a tenersi per mano.

«
Bambini miei che avete oggi?» chiese nonna Molly avvicinandosi a loro.

«
Che vi è successo? I vostri cugini non vi fanno giocare, ditelo alla nonna così ci penso io a quei mascalzoni» voltò leggermente la testa urlando con aria minacciosa per farsi sentire dagli altri ragazzi che continuavano a correre sulle loro scope entrando ogni tanto dalle finestre per cercare il boccino o semplicemente per rincorrersi fra di loro.

Lily prese un po' di coraggio e alzò lo sguardo «No nonna non è questo...» disse riabbassandolo subito dopo.

«Allora che avete piccoli miei, non mi piace vedervi così, è per caso successo qualcosa che non volete dirmi?»

«Tranquilla nonna non è successo niente di grave» rispose questa volta FredJr per poi ritornare in silenzio.

Visto che non era riuscita a concludere niente, Molly decise di lasciarli da soli e andarsene in cucina a sistemare tutto per la cena continuando ugualmente a tenerli d'occhio da lontano.

Era troppo preoccupata per i due bambini, ma non poteva di certo costringerli a parlare.

Dopo qualche minuto Lily e Fred si alzarono dal divando e camminarono l'uno affianco all'altra in direzione della cucina, sembravano in perfetta simbiosi riuscivano persino ad alzare i piedi contemporaneamente come se fossero dei soldati impegnati in una marcia, ma al contrario dei soldati a loro veniva naturale.

«
Nonna possiamo farti una domanda?» chiese la piccola Lily dolcemente.

«
Certo miei cari chiedete pure» disse facendo cenno di si con la testa e chinandosi verso le loro testoline per guardarli dritti negli occhi.

«
Perché io e Freddie non siamo...»

«
...uguali?» concluse FredJr rivolgendo alla nonna uno sguardo interrogativo.

Quando li sentì parlare così Molly ebbe una piccola stretta al cuore seguita da un attimo di silenzio.

Non sapeva come reagire ad una situazione del genere, era abituata in passato a domande poste dai suoi gemelli con lo stesso tono di voce di Lily e FredJr sul perché fossero identici, non aveva mai dovuto spiegare a qualcuno il perché fosse diverso da qualcun altro, così decise di sottolineare i punti che accomunavano i due bambini.

«
Ma certo che siete uguali! Appartenete alla stessa famiglia. Vedete, avete tutti e due i capelli rossi tipici dei Weasley!» disse alzando una ciocca da ciascuno dei ragazzi.

Se non fosse stato per i capelli sarebbe stato difficile per chiunque riconoscerli: Lily li portava lunghi perché sua madre non aveva mai avuto il coraggio di accorciarglieli, erano talmente belli con quei boccoli che le si formavano nelle punte che sembrava un vero peccato tagliarli; mentre FredJr li aveva corti come tutti i maschietti della sua età.

Ovviamente l'intera famiglia sapeva che da grandi i due sarebbero diventati anche fisicamente differenti essendo maschio e femmina, ma in quel momento della loro vita erano praticamente identici, avevano tutti e due lo stesso corpicino mingherlino e le stesse lentiggini che gli coprivano tutto il viso.

«
E in più, come se non bastasse l'aspetto, voi avete pure lo stesso carattere. Riuscite sempre a capirvi e vi completate le frasi a vicenda siete come dei veri e propri.....gemelli!» continuò il discorso riuscendo a stento a pronunciare quell'ultima parola.

Il ricordo dei suoi gemelli le occupò la mente, in un attimo li vide passare davanti ai suoi occhi, i suoi adorati figli che camminavano sempre insieme uniti da un legame più forte di qualsiasi altro.

Erano inseparabili come se niente avrebbe mai potuto dividerli.

«
NON E' VERO» urlò Lily con tutta la rabbia che poteva contenere in quel suo esile corpicino distraendo la nonna dai suoi tristi pensieri.

«
NOI NON SIAMO UGUALI» disse salendo di corsa le scale per andare nella sua camera, la stessa che prima apparteneva alla madre e che ora usava lei quando andava a trovare i nonni per le vacanze estive.

Chiuse talmente forte la porta che il rumore echeggiò per tutta la Tana.

La nonna provò a seguirla ma il piccolo Fred la trattenne prendendole la mano.

«
Vado io nonna» disse sorridendo amaramente mentre si precipitò a seguire la cugina.



****


Fred bussò delicatamente al centro della porta, pochi centimetri più in basso della scritta "Ginny" in rilievo chiedendo il permesso, ma non ricevendo alcuna risposta decise di entrare ugualmente.

Per fortuna sua cugina non chiudeva mai a chiave, aveva troppa paura che si rompesse la serratura o che qualcuno, come suo fratello James, le facesse un brutto scherzo intrappolandola dentro la stanza come era già successo anni prima.

Lily era coricata sopra il letto con la faccia rivolta verso il cuscino, talmente vicina e stretta da impedirle di respirare a pieni polmoni.

Non voleva far vedere che stava piangendo, ma FredJr non aveva bisogno di vedere le lacrime per capirlo.

Si limitò semplicemente a sedersi accanto a lei accarezzandole i lunghi capelli rossi e giocando con quegli stupendi boccoli che lui amava tanto.

Loro sapevano che un'altra coppia di gemelli sarebbe stato un brutto colpo per tutta la famiglia dopo la morte dello zio Fred, l'unico zio che non avevano mai conosciuto, il fratello gemello del padre di FredJr che era morto in battaglia per garantire a tutti loro un futuro migliore.

Queste uniche parole pronunciate a stento erano il solo legame che i piccoli avevano con lo zio.

Nessuno riusciva a parlare con scioltezza dell'accaduto, anche se erano passati anni.

La perdita di una persona importante non si scorda mai e il ricordo della sua scomparsa era ancora vivo in quella casa.

A mantenerlo costate era la sua lancietta nell'orologio di famiglia da prima color oro come quella di tutti gli altri e successivamente divenuta argentea, sempre ferma in bilico tra "Hogwarts" e "Perso".

Ciò nonostante Lily e FredJr volevano ugualmente essere di più che semplici cugini, volevano essere identici, volevano essere scambiati l'uno per l'altra, sentire quell'ebrezza dell'essere legati come i veri gemelli.

Quando finirono definitivamente tutte le lacrime in eccesso Lily sollevò la testa dal cuscino.


«
Freddie faresti una cosa per me?» gli chiese trascinandolo davanti ad uno specchio dove rimasero a fissarsi per ore perdendosi l'uno nel riflesso dell'altra.


****



«La cena è pronta» urlò la nonna su per le scale.

«Rosie posa quel libro e vieni subito a mangiare, James metti giù Hugo, Victorie prendi le posate e aiutami ad apparecchiare. Lily e Fred scendete altrimenti si fredda.»

Mentre stava finendo la frase vide scendere dalle scale la rossa chioma corta di un bambino saltellante.

«Bene Freddie dov'è Lil....»

Il bambino alzò il volto e sorrise di cuore sentendosi chiamare Freddie, mentre al suo fianco spuntò un altro bambino identico con gli stessi capelli corti e rossi ma con occhi tristi quasi lacrimanti e con in mano un grosso paio di forbici.

«Oh per la barba...»

Molly si sentì trasportata indietro nel tempo, le lacrime scesero sul suo volto senza che potesse fermarle.

I suoi bambini erano tornati a casa, Fred e George di nuovo insieme mano nella mano.

«Piccoli miei..» bisbigliò in pieno stato di shock correndogli incontro con gli occhi completamente oscurati dalle lacrime che le impedivano quasi di ritornare a vedere la realtà.

«Che cosa avete combinato?» gli sussurrò affannosamente nelle orecchie mentre i due si guardarono per un secondo negli occhi e risposero all'unisono .



«Adesso siamo identici!»



   
 
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