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Autore: JackieJay    01/09/2011    2 recensioni
Una storia quasi impossibile, ma reale per Chiara, una ragazza omosessuale che parte in cerca di una nuova vita. A Los Angeles incontrerà l'unico uomo che riesce ad amare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jared non aveva calcolato la distanza che c'era tra me e lui, sembrava quasi essere un abisso, anche se erano solo tre metri.
 
Camminai, verso di lui, molto lentamente, cercando di trovare le parole da dire. Guardavo a terra per scappare dai suoi occhi, ero ancora senza scarpe e sentivo l'asfalto pizzicarmi i piedi.
 
Non mi aveva dato neanche il tempo di mettere le scarpe, quando uscimmo di casa.
 
Ora, ero a pochi centimetri da lui, da riuscire a sentire il suo profumo accarezzarmi il viso. 
 
Poggiai la mia mano sul suo petto, cercando la forza per iniziare un discorso. 
Sentivo il battito del suo cuore, sembrava sul punto si scoppiare... e solo a causa mia. 
 
Mi strinsi a lui, così forte da togliermi io stessa l'ossigeno, ma a modo mio volevo proteggerlo. Avrei voluto nasconderlo a quel mondo che lo avrebbe solo ferito, ma l'unica dal quale dovevo proteggerlo davvero, ero io stessa.
 
Non volevo staccarmi da lui, ma dovevo dirgli ciò che sentivo.
 
Presi la sua mano e la poggiai sul mio cuore... 
 
"Calmati Jay! Lo senti? Lo senti il mio cuore? Ora sei tu a controllarlo..."
 
Il mio battito era più accellerato del suo, ma io rischiavo un arresto cardiaco se lui non si fosse calmato. 
 
"Ti prego. Se sono davvero importante come hai detto, rilassati, cosi che io possa..." 
 
...Mi fermai all'improvviso. Non volevo sapesse che il mio cuore era più debole dopo l'incidente. 
Non riuscì a capire cosa volessi dire, e rimase a guardarmi perplesso...
Prese il mio viso fra le sue mani e mi diede un bacio sulla fronte, come se fossi una bimba piccola.
 
Alzò il mio viso verso di lui, pronto a dirmi qualcosa di nuovo. Lo vedevo dalla nuova luce nei suoi occhi... erano così puri e splendenti... 
 
"Tu... Tu, non so cosa mi hai fatto."
 
"Quella sera tu mi hai cambiato la vita. Quella sera al ristorante, quando sei svenuta fra le mie braccia, il mio cuore si è fermato, per riprendere a battere all'unisono col tuo."
 
"Penso a te durante ogni secondo della mia giornata e di te, so solo il nome."
 
"Mi hai stregato e io ora non riesco più a controllarmi. Il mio cuore impazzisce, persino quando per strada sento qualcuno con il tuo stesso profumo."
 
Quel cielo immenso dei suoi occhi era incantevole, sarei stata ore e ore in silenzio ad ammirare ogni singola parte del suo copro cosi perfetto.
 
"Non mi interessa il tuo orientamento sessuale. Dammi una sola possibilità, quella di mostrarti ciò che provo per te anche se ancora non so bene cosa sia."
 
Il suo sguardo si posò verso l'infinito e riprese a parlare...
 
"Ti prego dimentica quello che ti ho fatto e perdonami se ti ho fatto credere di essere la donna di una scopata e via. Ho fatto uno sbaglio che ancora io stesso non riesco a perdonarmi..."
 
Mi prese la mano, incrociando le sue dita con le mie, mentre il suo viso iniziava a prendere un colore roseo per l'imbarazzo di ciò che stava per dire. 
 
"La notte passata a casa tua, a giocare fra le lenzuola, per me è stata un sogno indescrivibile. Ho provato emozioni di cui non conoscevo neanche l'esistenza."
 
"Tu, Chiara, mi hai riempito l'Anima" 
 
 
Ero rimasta senza parole. Annuii solamente, gli asciugai il viso da quell'ultima lacrima e lo baciai. 
Era un bacio che firmava la nostra promessa. Quel bacio, che sapeva di noi. 
Mi mancava quel dolce sapore delle sue labbra, che non mi sarei mai staccata...
 
Lo guardai negli occhi e decisi di aprir bocca, dopo tutti i miei silenzi, era giusto che rispondessi a una delle sue mille domande. 
Non volevo sapesse cosa provassi per lui da anni e provai a trattenere tutto dentro... 
 
 
"Guardami sono solo una ragazzina e tu rimarrai sempre un uomo, si noterà la differenza. Potrebbero arrestasti o prenderti per un maniaco pervertito"
 
Cercavo scuse che non reggevano, e lui scoppiò a ridere, mentre mi prese in braccio. 
 
"Mia piccola Nana, siamo grandi abbastanza da poter scegliere da soli. Non pensi?"
 
"Io voglio te... E tu? Pensi di potermi dire qualcosa di più sensato?" 
 
Rimasi in silenzio, attaccata a lui come una scimmietta, e mentre lui giocava con i miei capelli io baciavo il suo collo.
 
 
Poggiai le mie labbra dolcemente sulle sue e dopo un soffice bacio, allontanai il mio viso dal suo di pochi centimetri, quelli necessari per poter godere di quello spettacolo celestiale. Era il mio Angelo... 
 
"Joseph, io..." 
 
"Dimmi..." 
 
Avevo così tanta paura che quel bellissimo momento fosse solo un sogno, che temevo svanisse sotto i miei occhi... Mi strinse ancora di più fra le sue braccia e come un soffio sussurrai al suo orecchio:
 
"I love you..."
 
 
Another life, with him...
  
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