Dunque…
sono di nuovo in mezzo alle balle, giusto perché una certa
persona (no, Fra,
non sto parlando di te, chiaro) mi ha minacciato di pubblicare questa cosa scritta nel lontano marzo per un
contest e poi piantata lì, altrimenti se ne sarebbe
appropriata (che ragazza simpatica, nevvero?
è___é).
Quindi,
ho postato. Come al solito i
personaggi non sono miei ma di Mamma Row e niente
è stato scritto a scopo di lucro.
Buona
lettura :)
Rima.
“Mio
piccolo Teddy”
Casa Tonks, Aprile 1998
Entro
nella camera di Dora, spossata dopo il lungo travaglio, ma sorridente,
sta reggendo
tra le braccia il mio piccolo Teddy: sembra una creaturina
così fragile che
temo di poterlo rompere solo sfiorandolo. Non posso davvero credere che
volevo
abbandonarlo, che l’ho davvero fatto, anche se per poco e
anche se lui non lo
sa.
Lui
è così indifeso:
ha bisogno di me,
anche se sono quello che sono; ha bisogno di suo padre. Suo
padre: suona strano nel dirlo, James aveva ragione. Come
vorrei
che qui ci fossimo tutti come alla nascita di Harry… Se solo
Voldemort non
fosse mai esistito…
Dora
mi chiama, scuotendomi dai miei pensieri, e mi porge quel fagottino di
panni
che è nostro figlio, invitandomi a prenderlo in braccio.
Io
mi avvicino, timoroso di potergli fare del male, spaventato
dall’idea che possa
essere come me. Mentre lo stringo tra le braccia lui apre i suoi
minuscoli
occhi e mi guarda: non vedo la bestia celarsi dietro quegli occhi scuri
ereditati dal ramo Black della famiglia e mi sfugge un sospiro di
sollievo. Sento
Dora allertarsi: so che è attenta ai miei movimenti, forse
ha paura che possa
scappare di nuovo…
Così
mi giro dandole le spalle per un attimo e poi sottovoce, in modo che il
mio sia
un discorso privato, tra me e Teddy, gli sussurro : “Sono scappato tante volte non so da cosa, ma
finalmente ho trovato la
persona che sento di voler proteggere.*
–con la coda dell’occhio vedo Dora che
sorride, mi ha sentito- E sei tu,
mio piccolo Teddy.”
Piccolo
angolino buio dell’Autrice:
Partiamo
dalle cose importanti:
*frase presa
dal film di Miyazaki “Il Castello Errante di Howl”
(che io adoro *-*) e
utilizzata perché così richiedeva il pacchetto
che mi era stato inviato.
Ora,
non ricordo più bene di preciso cosa ci fosse nel pacchetto
e come si chiamasse
il contest, solo che invece di riuscire a scrivere qualcosa che
soddisfacesse
il bando è uscita questa storia che non ho mai pubblicato
finchè… si vabbè l’ho
già detto xD
Anyway
non ho nient’altro da dire u.u
Quindi
addio, addio, amici addio…
(cit.)
R.