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Autore: DaniCanadian    01/09/2011    0 recensioni
Forse era questo ciò che dovevo fare. Superare la cosa ignorandolo. Dovevo farmene una ragione: era finito tutto. Non eravamo più niente e quel gesto me ne aveva dato la prova. Dovevo ricominciare a vivere, conoscere nuova gente, nuovi volti, nuovi caratteri. Dovevo rifarmi una vita senza di lui. Com’è che si dice?
 ‘Amare qualcuno significa godere della sua felicità, anche se quella felicità non sei tu.’
 Bene, era quello che avrei dovuto fare. Lui era felice no e avrei dovuto esserlo anch’io.
 E allora perché mi ostinavo a pensarlo e a giustificare ogni singola cosa che faceva? Aveva sbagliato. Ma cosa dico? Sono io che sto sbagliando alla grande, lui non ha fatto niente di male, si è ricreato una vita ed è felice, quello che dovrei fare anch’io. Era davvero questo che volevo? Dimenticarlo e cancellarlo per sempre dalla mia vita? Forse.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo n 2. Claudia, la migliore amica di sempre.
“Tesoro, mi sei mancata! Come stai?” 
“Bene, bene ho anche un sacco di novità da raccontarti e tu invece, come stai?”
“Ooh, davvero? Non vedo l'ora. Comunque abbastanza bene dai..”
“Successo qualcosa? Ti vedo un po' giù di morale..”
“Mah, no niente.. Non preoccuparti, le solite cose.”
“Mmh, ti conosco bene.. C'è di mezzo Justin, non è vero?” Dovete sapere che io a Claudia non riesco a nasconderle mai nulla perché tramite il mio sguardo riesce sempre a capirmi, è assurdo.
“Si..” Dissi senza esitare nemmeno un secondo.
“Cosa succede?”
“Mi manca, cioè ogni volta che penso al Canada mi viene in mente Lui, mi viene in mente a quanto eravamo felici insieme, mi ricordo di come con poche cose riuscivamo a divertirci, mi ricordo sopratutto quel suo magnifico sorriso ed i suoi meravigliosi occhi.
Mio dio, ogni volta che mi guardava mi scioglievo e diventavo rossa in viso.
Quando invece mi sorrideva riuscivo a sentire le farfalle nello stomaco, ti giuro, una sensazione bellissima. E poi mi ricordo ancora quel giorno, quel maledetto giorno, il nostro addio. Lui voleva dirmi qualcosa, insomma non credo mi abbia fermata così, nel bel mezzo della partenza per nulla..” Mi fermai e scoppiai in lacrime.
“Tesoro, ti capisco. passerà tutto, ne sono sicura, infondo tu sei innamorata di lui e si capisce anche da come ne parli e chissà che magari non lo è nemmeno lui.” Mi disse stringendomi più forte di prima.
“Ehi Dani, che ne dici se oggi andiamo a mangiare da mc? Almeno non stai qui chiusa a casa a deprimerti.”
“Sisi, certo. Cinque minuti e scendo.”
“Vabbene, ti aspetto fuori, muoviti però!”
“Tranquilla.”
Spalancai l'armadio presi una maglietta viola scollata dietro la schiena, un paio di pantaloncini corti neri e le superga viola come la maglia.
Mi misi un po' di mascara, la matita nera, sciolsi i capelli ed ero pronta.
Scesi giù e vidi Claudia parlare al telefono.
‘Si, vabbene amore, ora devo andare, ci sentiamo dopo.’ Disse e un attimo dopo buttò giù.
“Ma chi era al telefono?”
“Te l'avevo detto io che avevo un sacco di cose da raccontarti!” Scoppiammo in una risata.
Ci avviammo da mc quando ad un certo punto ci fermammo davanti ad un cartello pubblicitario che diceva -Selena Gomez e Justin Bieber sono stati sorpresi a New York in un negozio di dolci a scambiarsi tenerezze.- appena lessi il manifesto scoppiai in lacrime, cercai di trattenerle per non far vedere il mio dolore a Claudia, ma invano.
Com'era cambiato, insomma il suo aspetto fisico intendo. Non era più quel ragazzino che tanto ho amato con i capelli lunghi e quelle sue magliette un po' larghe. Stoppai i ricordi e ancora con le lacrime agl'occhi dissi “Insomma ha la ragazza..” Mi fermai.
Poi proseguii “Con questo non voglio dire che sia ingiusto, perché infondo sono passati due anni è anche ovvio che si sia rifatto la sua vita, ma insomma un po' di rispetto nei miei confronti no eh?”
“Dani su, non fare così. Hai bisogno di distrarti un po', avanti su andiamo” Mi disse incoraggiandomi.
“Hai ragione, forse sto esagerando.”
“Ma no, magari devi solo distrarti un po' e pensare ad altro.”
“Del tipo?”
“Del tipo che mi sono fidanzata e non vedo l'ora di fartelo conoscere.”
“Oddio, che bello! Sono stracontenta per te, non vedo l'ora di vederlo.”
“E lo vedrai presto, tanto è vero che stasera sta organizzando una festa in discoteca con dei suoi amici e mi ha invitato, ecco con chi parlavo prima al telefono.”
“Ah, divertiti allora.”
“Dani, guarda che verrai anche tu con me.”
“Cosa? Stai scherzando spero, non sono stata invitata!”
“Ma si invece, gliel'ho chiesto proprio oggi al telefono ed ha detto che per lui andava più che bene.”
“Okay, allora se è così, perfetto.”
“Sisi è così, ora sbrigati andiamo a mangiare e dopo andiamo in un negozio a comprare qualcosa per stasera, okay?”
“Vabbene.” 
Ci avviammo da mc.
Io mangiai davvero poco e niente, dopo quella notizia sinceramente mi era passata la fame, non facevo altro che pensare -Selena Gomez e Justin Bieber sono stati sorpresi a New York in un negozio di dolci a scambiarsi tenerezze.-
insomma, io l'amavo e lo amo tutt'ora, perché mi stava facendo questo? non si sarà già dimenticato di me? infondo credo di essere stata importante almeno un po' per lui, come si fa a dimenticarsi di una persona che è significata qualcosa nella tua vita? Tutti questi pensieri non fecero altro che assalirmi la testa, stavo diventando paranoica, BASTA.
Lui giustamente si è rifatto una vita, qui l'unica stupida innamorata sono io che non faccio altro che pensarlo.
Tornai nella realtà e vidi Claudia che mi guardava con la faccia perplessa.
“Ehi clody, cosa succede? Perché mi guardi così?” 
“E me lo chiedi? Non hai toccato cibo! Ed è mezz'ora che ti chiamo e non mi rispondi, non mi dai segni di vita, mi sto preoccupando seriamente, sicura di star bene?”
“Oddio, ti dico di sì! E la ragione per cui non ho toccato cibo è perché non ho fame, tutto qui. Tranquilla.”
“Vabbè, se lo dici tu.”
“Si, tranquilla dai. Hai finito di mangiare?”
“Si, andiamo?”
Annuii.
Uscimmo da mc ed andammo in un negozio molto conosciuto li in New Jersey: Brandy.
Comprammo di tutto e di più, ci mancava poco che Claudia lo svaligiasse hahah.
Una volta acquistato quello che ci serviva Claudia uscì dal negozio più che soddisfatta.
Si era comprata un vestitino corto fino alle ginocchia di color blu, una maglietta sbottonata davanti rosa con i jeans abbinati, due paia di reggiseni e un giubbotto color marroncino chiaro.
Io invece mi ero comprata una maglietta sbottonata come la sua solo di colore blu e un vestitino viola.
“Insomma mi hanno detto che hai comprato poca roba.” Le dico ridendo.
“Eh si, hai visto? Ahah.”
“Vabbene, ora possiamo andare no?”
“Sisi, andiamo dai, dobbiamo prepararci che tra tre ore c'è la festa.”
“Dai andiamo.”
Andammo di corsa a casa di Claudia passando di nuovo quel maledetto cartello, ma io feci finta di niente.
Non potevo continuare a soffrire per un ragazzo che non ricorda nemmeno la mia esistenza.
“Clody, aspetta che invio un messaggio a mia madre per dirle che stasera non sarò a casa e tornerò tardi.”
“Okay, dille che dopo la festa ci viene a riprendere mio padre e rimani a dormire da me.”
“Perfetto.”
E così feci.
‘Mamma, questa sera non torno a casa, vado ad una festa e poi resto a dormire a casa di Claudia. Okay?’
Mia mamma mi rispose dopo qualche minuto.
‘certo amore, ma fai attenzione. Un bacio.’
‘certo, stai tranquilla.’
“Okay, mamma ha detto che vabbene.” 
“Bene, perfetto. Dai entra.”
Entrai e la mamma di Claudia mi salutò con un sorriso stampato sulla faccia, ricambiai il sorriso e la risalutai.
“Ciao tesoro, da quanto tempo, come stai?”
“Ciao Deborah, tutto apposto grazie. Tu?”
“Anche io, grazie mille e tua mamma?”
“Anche lei tutto bene, ora sta lavorando. Ma fortunatamente ancora per poco, anche perché tra una settimana circa iniziano le vacanze e lei ha preso le ferie.”
“Ah e dove pensate di andare?”
“Non ne ho idea.” 
“Mamma, scusa ma ora noi dobbiamo andarci a preparare. Ci vediamo dopo, ciao.” Interruppe Claudia portandomi di sopra.
“Allora, cosa hai deciso di metterti stasera?” Mi chiese Claudia.
“Non ne ho idea, io optavo per la maglietta leggermente sbottonata che abbiamo comprato oggi o sennò un corpino, tu che dici?”
“Mmh, io pensavo a dei pantaloncini ed un top.”
“Potrebbe essere un'idea anche se è un pò esagerato a parer mio, poi fai tu.”
“No, hai ragione, allora credo che mi metterò le stesse cose tue.”
“Ahah, perfetto!”
Tra un quarto d'ora sarebbe passato il ragazzo di Claudia a prenderci e noi come al nostro solito dovevamo ancora truccarci.
Io decisi di andare sul classico: matita nera, eye liner nero e mascara.
Una volta truccata mi pettinai i capelli giusto per dargli l'effetto mosso ed ero pronta.
Claudia invece si mise mascara, ombretto nero sfumato con il bianco e matita nera.
Eravamo pronte, tutte e due vestite uguali, io con la maglietta leggermente sbottonata blu ed i jeans e lei con la maglietta uguale alla mia solo rosa ed i jeans identici.
Scendemmo le scale e Deborah ci riempì di complimenti.
“Ma come siete belle!” Ci disse con un sorridendo.
“Grazie Deborah” risposi ricambiando il sorriso.
Claudia si limitò a sorridere.
Sentimmo il clacson suonare, era sicuramente il ragazzo di Claudia.
“Divertitevi e fate attenzione, mi raccomando.” Ci disse infine Deborah.
Uscimmo chiudendoci la porta alle spalle e Claudia corse incontro al suo ragazzo dandogli un bacio a stampo.
Erano così teneri.
“Ricki lei è Daniela.” Disse Claudia indicandomi.
“Dani, lui è Riccardo.”
“Piacere.” Dicemmo in coro stringendoci la mano e montammo in macchina.
Claudia si era messa davanti vicino a Riccardo ed io dietro con le cuffiette e l'iPod.
Decisi di non intervenire nei loro discorsi, preferivo isolarmi ed ascoltare la musica.
“Dani allora? Non fare l'asociale com'è il tuo solito fare, avanti unisciti a noi.”
“Non preoccuparti per me, non fa niente.”
“Ma dai, su! Non fare così.” Disse Riccardo.
“Dico sul serio, non preoccupatevi per me, preferisco ascoltare la musica.”
“Come vuoi.” Disse Claudia con tono seccato.
Mi rimisi le cuffiette e partì 'never let you go'
Ma che diamine, ma perché mi perseguita? Perché anche quando non ci penso Justin è sempre nella mia testa? Perché non riesco a dimenticarlo? Ogni cosa mi ricorda lui. La sua voce mi arrivò al cuore facendomi venire i brividi. incominciai a piangere di nuovo, singhiozzando piano per non farmi sentire da Riccardo e Claudia.
Non ce la facevo più, mi mancava da morire.
Claudia si insospettì.
“Che succede Dani?”
“Niente.” risposi tirando su con il naso.
“Sicura?”
“Sisi.”
Fortunatamente era buio e non poteva vedere ne i miei occhi e ne il mio viso ricoperto di lacrime.
‘Speriamo non mi si sia sbavato il trucco.’ Pensai tra me e me.
Finalmente eravamo arrivati, Riccardo parcheggiò la macchina e scendemmo. (fortunatamente il trucco era apposto)
La musica era così forte che si sentiva da fuori.
“Oddio, non ci sarà troppa gente?” Dissi.
“Ma figurati!” Disse Riccardo.
Claudia era ansiosa, non vedeva l'ora di entrare e di ballare.
A me invece non è che importava granché sinceramente.
Entrammo e Claudia si fiondò subito in pista a ballare.
Mi fece cenno di venire ma a me non andava e le risposi di no.
“Daniela, sicura che non vuoi unirti a me e a Claudia?” Mi disse Riccardo.
“No, tranquilli davvero. Vi aspetto qui.”
Mentre li guardavo divertirsi come pazzi si avvicinò un ragazzo.
“Ciao, tu devi essere Daniela, giusto?”
“Ciao, si. Come fai a saperlo?”
“Eh, qui tutti parlano di te stasera, comunque piacere, Matteo.”
“In che senso scusa?”
“Mah niente, lascia stare. Tutto bene?”
“Si, grazie e tu?”
“Bene, bene. Ti va di andare a ballare?”
“No, mi dispiace. Sei gentile, ma non mi va.”
“Dai, non starai mica rifiutando il mio invito?”
“A quanto pare..”
“Ma lo sai cosa hai appena fatto? Guarda che io qui dentro sono il più desiderato.”
“E allora? Non mi interessa..”
“Era per farti sorridere..”
“Non sei affatto simpatico lo sai?” Dissi accennando un sorriso sarcastico.
“Vabbè dai, non cambiamo discorso, allora vuoi venire o no? Non farti trascinare.”
“Vabbene, se proprio insisti..”
“Si.”
Mi alzai dalla sedia ed entrai in pista.
Io e Claudia ci stavamo divertendo un sacco, quando ad un certo punto Matteo prende e cerca di baciarmi strusciandosi a me.
“Ma cosa fai? Ma sei scemo? Allontanati subito.”
“Dai bella, madonna. Non sarai un po’ troppo agitata? Calmati eh!”
“Ma cosa vuoi? Non ti azzardare a toccarmi mai più.”
Gli mollai uno schiaffo e me ne andai.
Claudia corse verso di me mentre Riccardo gli mollò un pugno, era ubriaco.
“Dani, Dani, fermati!”
“Fermarmi? E perché dovrei? Forse non hai visto quello che è successo.”
“Sisi, ho visto tutto. Vuoi tornare a casa?”
“Si, per favore.”
Claudia corse a chiamare Riccardo che ci accompagnò a casa.
“Scusa per averti rovinato la serata, non era mia intenzione.” Dissi a Riccardo.
“No, non devi scusarti, tranquilla.”
“Grazie mille.”
Entrammo a casa di Claudia esauste.
Quella fu una delle notti da dimenticare.
  
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