Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: The DogAndWolf    02/09/2011    5 recensioni
Santana ha sempre pensato che coming out fosse sinonimo di suicidio sociale. Si era già immaginata le granite e gli insulti, i mormorii alle sue spalle. Aveva già previsto la catastrofe.
E se si sbagliasse?
Può l'arrivo di due ragazze non tanto convenzionali farle cambiare idea?
Beh, sicuramente è quello che spera Brittany...
Ovviamente, Brittana/Santittany!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Nuovo personaggio, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prima di iniziare il capitolo vorrei solamente scusarmi con tutte le lettrici per l'immane ritardo! >.< Le vacanze estive mi avevano disintegrato l'ispirazione. Ma, ora che sta per tornare Glee, anche la mia povera ispirazione è resuscitata. Quindi sì, è ufficiale, sono tornata! =D
Hope you'll like it! ^^
Dog
*****

La bruna si posizionò la chitarra sulla schiena per poi scendere dal palco con un solo salto entusiasta e andare subito ad abbracciare la sua ragazza. In meno di un istante furono accerchiate da tutti gli altri membri del Glee Club, ansiosi di presentarsi a loro.
«Benvenute a nome di tutti. Io sono Rachel Berry, la punta di diamante del Glee!» iniziò puntigliosa la ragazza alla sinistra di Ace, stringendo improvvisamente le mani di entrambe.
Il ragazzo con la voce altissima che avevano conosciuto prima fece un versetto di sopportazione, chiarendo: «Veramente le star qui saremmo io, Kurt Hummel, e Mercedes Jones, al mio fianco», indicò la ragazza di colore che annuì per poi sorridere alle due.
Rachel aprì la bocca per ribattere, ma fu preceduta da Finn che, sceso anche lui dal palco, esclamò: «Adoro i Red Hot! Davvero un’ottima scelta musicale!».
Fu subito spalleggiato dal suo amico fiero portatore di cresta: «L’hai detto, bello! Noah Puckerman… potete chiamarmi Puck.». Rivolse loro un sorriso affascinante e, per questo, si guadagnò un’altra botta dalla ragazza accanto a lui, che ringhiò: «Io sono Lauren Zizes e se pensate di provarci con lui, vi ammazzo.».
Ace ghignò, rispondendo a tutti e tre, mettendo un braccio attorno alla vita della sua ragazza, avvicinandola dolcemente a sé: «Sono anche tra i miei preferiti. Lauren, non ti preoccupare… penso che la scritta sulla mia maglietta sia abbastanza chiara.». Puckerman sembrò brontolare qualcosa di indefinito e sconsolato alle sue parole.
La ragazza orientale aggiunse, rivolta ad Alex: «Io ho sempre amato Avril! Sono Tina Cohen-Chang e questo è il mio ragazzo Mike Chang.». Mike salutò con un gentile cenno della mano le nuove arrivate.
La bionda le rispose: «Uh, sì! Anche a me è sempre piaciuta molto…anche se i live non sono granché, purtroppo…».
Ace ridacchiò: «Diciamo pure che non sa cantare.».
Alex le diede uno schiaffo sulla spalla e si lamentò, offesa: «Ehi!». La bruna le baciò una guancia, continuando a ridere, e le disse, con un tono innamorato e malizioso: «Ok, mettiamola su questo piano… preferisco mille volte te ad Avril, su tutti i fronti.». La bionda rivolse gli occhi al soffitto e sbuffò, senza poter trattenere un sorriso compiaciuto: «Che scema che sei…».
L’assedio continuò con il ragazzo biondo tinto che chiese ad Ace: «Da quanto suoni la chitarra? Sei davvero brava! Ah, io sono Sam Evans, piacere. Te l’ho chiesto perché anch’io la suono.». Il giovane sulla sedia a rotelle confermò subito: «Mai sentita una ragazza così brava con la chitarra elettrica! Artie Abrams.».
La bruna gli rispose: «Ciao Sam, Artie! Mh… direi da sempre! Mio padre era un musicista: mi avrà messo in mano la mia prima chitarra qualcosa come undici o dodici anni fa, non ricordo… il mio primo pianoforte l’ho ricevuto al mio quinto compleanno. Non penso che esista al mondo un singolo strumento che io non abbia mai suonato. Era davvero fissato!». Alex notò una luce particolare nello sguardo della sua ragazza: la solita luce che brillava nei suoi occhi quando parlava del padre defunto già da parecchi anni. Cercò e strinse la sua mano, intrecciando le proprie dita con le sue, in un gesto di supporto muto.
Dopo quell’attimo di imbarazzo in cui tutti (a parte Brittany, in quell’istante intenta ad immaginarsi la piccola Ace che teneva una chitarra enorme in mano a fatica, rischiando di essere schiacciata sotto di essa da un momento all’altro) compresero la sorte del padre della ragazza, Quinn parlò: «Io sono Quinn Fabray. Da dove venite?».
Fu Alex a risponderle: «Ci siamo trasferite qui da Sacramento, in California.».
Santana esclamò, sorpresa: «Sacramento? E che diavolo ci fate in un buco di città come Lima?».
Le due ragazze sogghignarono guardandosi tra loro, finché Ace non rispose semplicemente: «Cercavamo un po’ di tranquillità, diciamo…».
«E quanto ci avete messo?» chiese curioso Artie.
La bionda ci pensò su un attimo e disse: «Beh… ci abbiamo messo più o meno un giorno e mezzo alternandoci alla guida!». Ace annuì, ridacchiando: «Non vi dico in che stato erano le mie chiappe e la mia schiena quando siamo arrivate!».
Tina chiese, dopo la risata di gruppo che provocarono le parole della bruna, contraddetta: «Ma non vi hanno portate i vostri genitori?».
Alex replicò immediatamente, con un sorriso: «No, siamo minorenni emancipate!».
Brittany esclamò, preoccupata: «E fa molto male?».
Ace chiarì gentilmente, ormai già abituata alle domande strane dell’ex Cheerio da non sorprendersi nemmeno più di quella sua uscita: «No, no. Vuol dire che possiamo vivere senza adulti, mantenendoci da sole, Brittany.». Lo sguardo confuso della bionda si illuminò di comprensione.
«Oh… e avete già trovato un lavoro qui a Lima?» domandò Rachel, interessata.
Le due ragazze si scambiarono un’occhiata, poi Alex spiegò: «Io mi sono fatta assumere da un bar qui vicino alla scuola, il Rock Café. Mentre Ace fa un po’ di tutto… dalla dog-sitter a tagliare l’erba dei vicini a concerti live nei locali qui intorno.».
Mercedes chiese: «Dove abitate?».
Ace replicò: «Ci siamo comprate una casa qui vicino, nei pressi di Robb Park, con i soldi che mi ha lasciato mio padre…».
Brittany esclamò, al settimo cielo: «È la stessa zona in cui abitiamo io e Santana!», per poi girarsi verso la sua migliore amica e sorridere, «Non è magnifico?».
L’ispanica annuì, non molto entusiasta, capendo finalmente dove volesse arrivare la bionda. Stava forse cercando di farsi amiche quelle due per convincerla che il coming out non fosse poi una tragedia così grande? Certo, aveva visto già con Kurt come tutti l’avevano presa bene. Se prenderla bene era sinonimo di buttare qualcuno in un cassonetto della spazzatura per un anno di fila. Santana, vedendo Brittany scherzare e parlare con le due nuove ragazze, concluse infine che la bionda voleva semplicemente essere gentile con loro. Magari le stavano veramente simpatiche.
«Uh, girl sc-… Santana! Dovresti restituirmi il mio amato CD Back In Black degli AC/DC, sai?». L’ispanica fu riportata alla realtà dalle parole della bruna davanti a lei e si ricordò improvvisamente di aver lasciato il suddetto cd nello stereo del Glee Club.
Brittany ne approfittò, anticipandola, prendendola per mano: «Professor Schue, possiamo mostrare ad Ace e Alex la scuola?».
Will, sorpreso dalla sua richiesta, acconsentì con un sorriso: «Certamente.».
L’ex Cheerio bionda trascinò tutte e tre le altre ragazze con sé. Le nuove ragazze salutarono brevemente gli altri compagni con un «Ci vediamo, ragazzi!».
Appena furono in corridoio Brittany prese il mignolo di Santana, ormai era diventato un gesto automatico, e chiese alle due nuove studentesse, che camminavano mano nella mano accanto a loro, curiosa: «Vi hanno mai prese a granite in faccia nella vostra vecchia scuola?».
Le due la guardarono, perplesse, e Alex le fece, stranita: «Perché avrebbero dovuto prenderci a granite in faccia, scusa?».
L’ex Cheerio bionda domandò, profondamente confusa: «In California non ci sono granite?». La sua migliore amica spiegò alle altre due ragazze: «In questa scuola i bulli usano le granite in faccia come arma di umiliazione pubblica.».
Ace, appena si riprese dalla rivelazione, esclamò: «Wow! Ora capisco perché avete bisogno di un comitato anti bullismo qui! No, comunque, Brittany, non ci è mai capitato. Sono volati parecchi insulti, ma ci siamo sempre fatte rispettare. Voi avete mai preso una granita in faccia?».
La bionda chiamata in causa mise su il broncio, annuendo tristemente, mentre l’ispanica rispondeva, tetra: «Se si è nel Glee la granita in faccia è d’obbligo al liceo McKinley… è solo questione di tempo.». Brittany la guardò, ancora più sconfortata. Allora Santana le accarezzò gentilmente la schiena, rassicurandola: «Ma adesso, con il club anti bullismo, siamo di nuovo intoccabili, Britt!». La bionda le sorrise, un po’ più sollevata.
Alex commentò: «Beh, se solo provano a versarmi addosso una singola goccia di liquido appiccicoso li uccido.». La sua affermazione fu accolta da un versetto sarcastico della ragazza ispanica al suo fianco, che per questo si guadagnò un’occhiata omicida.
«E come penseresti di cavartela contro un bestione palestrato della squadra di football di due metri per due?» le chiese in tono canzonatorio Santana, per poi continuare, spiegando: «In questa scuola, come in ogni scuola normale, c’è una catena alimentare per ora tenuta a bada dalla mia associazione anti bullismo. Ma c’è e ci sarà sempre, non importa quello che accadrà. In cima alla piramide abbiamo gli intoccabili, cioè le cheerleader e i giocatori di football…». Indicò alle due nuove studentesse un gruppetto di Cheerios e Titans che passavano in quel momento.
Ace seguì con lo sguardo una delle ragazze di Sue Sylvester per poi mormorare: «Bella divisa…». Alex le schiaffeggiò una spalla, con un’espressione scandalizzata mentre la sua ragazza sghignazzava debolmente, scusandosi.
Brittany, ingenuamente, concordò: «Già! E dovevi vedere come stava bene addosso a Santana!».
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato e teso da parte dell’ispanica citata in causa, in cui, per sua fortuna, le due ragazze decisero di non leggere nessun doppio senso nelle parole della bionda.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: The DogAndWolf