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Autore: nals    02/09/2011    7 recensioni
Alice Paciock|Flash-fic
Il palloncino giallo continua ad ignorarmi; è da qualche parte dietro il vetro e saluta solo Frank.
Gli do le spalle, così impara. Qualche Ciabatta bianca è entrata a sistemare le sue coperte; c'è di nuovo il liquido puzzolente tra le lenzuola...
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Il mondo in una stanza.

 

 

 

Il palloncino giallo continua ad ignorarmi; è da qualche parte dietro il vetro e saluta solo Frank.

Gli do le spalle, così impara. Qualche Ciabatta bianca è entrata a sistemare le sue coperte; c'è di nuovo il liquido puzzolente tra le lenzuola.

Una di loro mi sorride. Sorrido anch'io e Frank mi bacia sulla guancia.

Fra un po' avrete visite, Alice” dice la Ciabatta.

Viene la Teiera?” chiedo.

Sì. Viene la Teiera, cara ” sospira lei.

E io sorrido, perché con la Teiera verrà anche Dentone e con lui, le sue caramelle.

A me piacciono tanto le caramelle, quelle frizzanti a forma di ape che si sciolgono sulla lingua. Mi piacciono anche gli occhi di Dentone e le sue guance rosse.

Mi piace Frank, perché quando ho freddo mi prende per mano. Dentone somiglia tanto a Frank.

La Teiera non mi piace però.

Continua a ripetermi di dire Aug- e qualcosa. Ma perché devo chiamarla così se lei è Teiera?

La Ciabatta bianca, quella che mi ha sorriso, inizia a pettinarmi.

Quando mi porti a vedere gli uccellini?” le chiedo.

Più tardi, Alice. Più tardi. Devi prima salutare il tuo bambino.”

Giusto.”mormoro prima di sorridere a Frank sedutosi al mio fianco.

Bambino, bah.

Ma cos'è ?” Mi volto a guardarla confusa.

Io non ho un bambino. Io ho il palloncino scorbutico, ho i Folletti del pranzo, ho Frank e Dentone. Lui è mio. Dentone, intendo. Lui è mio. Ma un bambino proprio mi manca. Me lo regalerai un giorno?”

Forse, Alice. Forse.”

Ed io sorrido, perché le Ciabatte bianche le promesse le mantengono quasi sempre e perché Frank ha ripreso a cantare.

Nel frattempo però, gli occhi di Ciabatta si riempiono di acqua, acqua che scivola piano, sulle sue guance pallide. No, non sono rosse e gonfie come quelle di Dentone.

E sento qualcosa muoversi nel petto, quel qualcosa che inizia a battere forte forte.

Lo sento nelle orecchie e in gola. Non si ferma e fa male perché non so distinguere me da quel qualcosa.

Allungo una mano e con l'indice blocco quella gocciolina calda prima di portarla alle labbra. È salata e mi pizzica la lingua. La Ciabatta mi sorride.

Grazie, Alice”

Prego” dico tappandomi le orecchie. Quel qualcosa dentro continua a scalpitare impazzito. In realtà

batte così forte solo quando Dentone viene a trovarmi e quando Teiera lo porta via. Sempre.

Ma non so perché. Perché?

Ciabatta poggia il pettine e fa per andarsene.

Quando mi porti a vedere gli uccellini?”

Domani, Alice. Domani” e mi sorride.

 

 

 

 

 

 

 

Note

Il modo di esprimersi di Alice è ispirato al romanzo “Un segreto non fa rumore” di Sofie Laguna-è un libro intenso e forte; abbastanza crudo. Io l'ho adorato-

Ritornando ad Alice, ho pensato che in qualche modo lei associ la persone, il soggetto, ad un particolare oggetto che gliela ricorda.

Palloncino giallo=sole

Dentone= Neville (so che è un “paragone” spiacevole ma non ho trovato altro ^^”)

Teiera= Augusta ( non ne ho idea qui^^” Forse Alice andava da lei a prendere spesso il tè!sì sono pazza -.-)

Ciabatte bianche= guaritori del San Mungo.

Il Frank canterino è un'idea di Writ!^^

 

 

 

Spero che questa mia storia non faccia così pena.

Con la speranza che sia stata una gradevole lettura

 

 

nali♥

   
 
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