LA VACANZA
di Memi e
Fedechan
Capitolo 13: Squilla il
telefono
Un fatto
alquanto strano, decisamente, ma il pomeriggio
che i ragazzi stavano trascorrendo all’hotel era
tutto sommato tranquillo.
Tutti riuniti nel salone, c’era chi guardava la
tv, chi chiacchierava allegramente, chi, ovvero
la nuova coppietta formata da Philip e Jenny, se
ne stava teneramente in disparte e infine chi
era immerso nella scrittura delle cartoline da
inviare a parenti e amici.
”Ehi, Fede, questa a chi la mandiamo?” Memi
emerse da una montagna di cartoline sparpagliate
sul tavolo.
”Uhm…è un bel dilemma! E questa con il
mineki-neko? Guarda che carina!!!”
Poco più in là, intanto, Holly e Tom erano
seduti sui divanetti. Tommy estrasse un piccolo
sacchetto dalla tasca.
”E questo cos’è??” chiese Oliver incuriosito,
dopo che ne vide uscire un piccolo ciondolo
argentato a forma di luna
”Beh, Federica l’ha visto alla fiera, sembrava
le piacesse molto, e così…”
”…E così glielo hai preso senza che lei lo
sapesse!”
”Si”
”Quando sei rimasto indietro, immagino!” Gli
fece l’occhiolino
”Esatto.”
”E quando pensi di darglielo?”
”Questo ancora non lo so…” Disse Tom voltandosi
verso il tavolo dove l’oggetto della loro
conversazione stava osservando con espressione
dubbiosa alcune cartoline.
In quello stesso momento si senti squillare il
telefono della stanza accanto, ovvero la hall
dell’albergo, e alcuni istanti dopo fece la sua
entrata la signora Harper, sorridente,
annunciando una telefonata dall’Italia. Passò il
telefono alle due sorelle, che si avvicinarono
entrambe alla cornetta, rispondendo entrambe
“Pronto?”
”Ciao tesori miei!”
”Mamma!!!!” Esclamarono in coro contente
”Allora, come va lì? Ho ricevuto i vostri
messaggi, in cui mi dicevate di aver trovato
posto in un albergo con gli amici di Mark e
Danny! Che fortuna trovarli subito!”
”Si, siamo state molto, molto fortunate!” Le due
ragazze si sorrisero in modo complice, e Memi
fece una linguaccia alla sorella.
Dopo aver chiacchierato qualche minuto con lei,
e essersi raccontate tutto, o quasi…
”Figlie mie, adesso arriva la sorpresa!”
”La sorpresa?!”
”Esatto! Sentite qua!” Fede e Memi sentirono che
la madre stava allontanando la cornetta, e dopo
qualche istante, delle urla gioiose arrivarono
alle loro orecchie.
”Nooo!!!! Ragazzi!!!” Avevano riconosciuto i
loro amici, che per l’occasione si erano riuniti
a casa loro per salutarle
”Dai, Memi, metti il viva voce, così li sentiamo
tutte e due! Vi disturbiamo per caso, ragazzi?”
Disse rivolgendosi agli altri seduti nel salone,
che risposero che non c’era alcun problema. I
loro amici italiani iniziarono a passarsi la
cornetta per parlare con loro uno ad uno, e le
sorelle sembravano divertite e a volte
emozionate per quello che sentivano, o almeno
così sembrava, dato che utilizzavano
l’italiano…
Arrivò il turno di Sara, amica di Federica.
“Ehila!”
”Sara! Anche tu?! Non ci posso credere!!!” disse
ridendo
”Essì, hai visto!? Ti ho degnato della mia
presenza!”
”Umpf! Davvero?! Ne facevo volentieri a
meno!”
”Ah si?! Io che lo facevo per beneficenza…ma
guarda un po’!”
Memi scoppiò a ridere, conosceva bene il loro
rapporto di scherzoso odio/amore…Voltandosi
incontrò lo sguardo di Tom, ridacchiava anche
lui…che sapesse l’italiano? Probabile. Anzi,
certo, si ricordò. Alcuni giorni prima, parlando
dei suoi viaggi con il padre, aveva accennato
anche all’Italia.
Intanto Fede continuava a parlare con la sua
amica.
“E dimmi, Fede, hai trovato qualche bel figliolo
lì?”
Arrossì seduta stante “Insomma!!!!”
”Guarda che sarebbe ora…Uhm….Comunque….non era
un NO!”
”SARA!!!” la sgridò ancora più rossa
”Ok, ok, ho capito, non vuoi sputare il
rospo!”
”Ma…”
”Vabbè, vabbè….qua con me c’è un’altra persona
che vuole salutarti!”
”…Come?Chi…?”
“Ciao scemotta!”
”M-marco?!?” Fede si girò con aria imbarazzata
verso la sorella, che la guardò con un
sorrisetto strano.
”Si, gira voce che mi chiami così! Allora, cos’è
questa storia che hai trovato un bel
giapponesino formato manga? Guarda che poi
divento geloso!”
”M-marco!!!! Che cavolo dici?!” Dall’altra parte
si sentì una risata. “Dai, scherzo…piuttosto,
come stai, scricciolo giapponese?” Disse in tono
affettuoso
Federica stava virando in almeno 35 tonalità di
rosso diverse, sotto gli occhi enigmatici della
sorella, ma soprattutto quelli sbigottiti di
Tom, che aveva sentito la conversazione tramite
il viva voce come tutti gli altri, ma con una
piccola differenza…lui sapeva l’italiano, quindi
aveva capito cosa i due si stessero
dicendo…anche se purtroppo non aveva capito
molte altre cose…per esempio chi era quel
ragazzo…chi era per lei…
”Sto bene…grazie…qui sto proprio bene…” rispose
sorridendo dolcemente tra sé e sé, mostrandosi
decisamente interessata al pavimento della
stanza.
Dopo aver chiacchierato ancora qualche minuto,
venne il turno degli altri amici, ed entrambe le
sorelle tornarono a chiacchierare con la solita
allegria.
Trascorsa una mezz’ora abbondante, le due
finalmente posarono la cornetta. Tornarono tutte
sorridenti al tavolo dove avevano lasciato le
cartoline, dove scherzarono a lungo commentando
tutto quello che avevano sentito dai loro amici
in Italia.
Gli altri ragazzi vedendole così contente
andarono di corsa a chiedere notizie su chi
fossero le persone con le quali avevano parlato,
e che cosa si fossero detti, dato che non
avevano capito una parola…
Anche Tom le raggiunse al tavolo, ma, come
notarono sia Oliver che Melania, non fece
domande come tutti gli altri…ma mentre il primo
non capiva assolutamente il motivo del suo
mutismo, la seconda, dopo un iniziale attimo di
smarrimento, fu colta da una
“rivelazione”…”Oh cavolo…se lui…si, che
scema! Lui sa l’italiano, mi era anche venuto in
mente prima, al telefono…proprio prima che…ecco.
Prima che…quindi avrà sentito anche la parte di
telefonata con Marco…oh, noooo…E adesso? Devo
assolutamente parlargli! Si!” Memi si alzò
decisa dalla sedia con la precisa intenzione di
andare da Tom e spiegargli la situazione, tutta
la situazione…”No.”Si risedette.
Federica, seduta accanto a lei, la guardò un po’
stranita. “Memi?! Ti senti bene?” “Eh?! Si, si!
Eheheh!” “No. Decisamente no. Che cosa cavolo
gli avrebbe potuto dire?”Lei conosceva bene
quella situazione. Da anni, ormai. Da anni,
purtroppo. “E oltretutto adesso faccio il
tifo per Tom…” Guardò nella direzione del
ragazzo. “Se c’è qualcuno che può, e deve,
spiegargli la situazione, quella è mia sorella.
Però devo prima convincerla, quella testa
calda…Fosse facile…”
Venne presto l’ora di cena, e tutti i ragazzi si
spostarono per andare a sedersi ai tavoli.
Sfortuna per Memi volle che Tom capitò seduto
vicino a lei. “Oh cavoli…Speriamo non mi
chieda niente…” Ma lui sembrava assorto nei
suoi pensieri…si chiese allora se la sorella si
fosse resa conto che Tommy aveva ascoltato, e
soprattutto compreso, la telefonata. La cercò
con lo sguardo, era seduta dall’altra parte del
tavolo. “Con la testa tra le nuvole, direi…”
pensò sconsolata la sorella. Accanto a sé
era seduto il fidato Danny. Lo prese per una
manica e si avvicinò al suo orecchio “Abbiamo
dei problemi. Dopo dobbiamo parlare.” Disse
fissandolo con aria risoluta. Il ragazzo per
poco non “riversò gentilmente” tutto il
contenuto del bicchiere che stava bevendo sulla
faccia di Mark che gli stava davanti(e che per
sua fortuna non si accorse di nulla). “Per
poco non mi veniva un colpo, accidenti…”
Fissò indagatore la sua amica “Oh, no…E se mi
volesse parlare di qualcun altro dei suoi
strampalati piani per conquistare Julian Ross?
Eh no, adesso basta però…io non reggo più questa
situazione! Se così fosse, devo assolutamente
rifiutarmi…si…o perlomeno dirle qualcosa…non
posso permettere che una cosa del genere
continui…Sarò anche suo amico, ma non così
masochista ad aiutarla a conquistare un
altro…no…non ce la faccio proprio…”
Intanto anche Tom era immerso nei suoi
pensieri…non riusciva assolutamente chi potesse
essere per Federica quel ragazzo con cui aveva
parlato al telefono. Era sicuramente una persona
importante per lei, lo aveva capito da come era
arrossita nel sentirlo, ma soprattutto dal
sorriso che aveva nel parlargli…Che fosse il suo
ragazzo? Quella paura non lo abbandonava…però
c’era qualcosa che gli tornava…Fede non aveva
mai accennato a lui durante tutta la
vacanza…Poteva anche essere qualcuno che,
semplicemente, le piaceva…e oltretutto, sembrava
che anche quel Marco le parlasse con un’aria
affettuosa…quindi…lui non poteva avere nessuna
speranza? Sospirò, lanciando un’occhiata verso
la ragazza, che sembrava soprappensiero e
giocava con delle briciole di pane. Doveva
saperne di più, assolutamente…
Ciao a tutti!!! Ormai avevate perso la
speranza di leggere i nuovi capitoli, vero?!
^__- Lo so…scusatemi! E’ colpa mia, non sono più
riuscita a proseguire la fanfic…e la causa
principale è sempre l’università…;-) Ma grazie
alle vacanze pasquali un po’ di ispirazione è
finalmente tornata…speriamo che resti!^__- Eheh!
Comunque! Che ve ne pare di questo capitolo? Mi
raccomando, io e Memi aspettiamo come sempre i
vostri pareri e consigli, ok?! Devo dire, anzi,
confessare, che questo capitolo è un po’
ispirato alla realtà…ma non interamente…;P Ma
comunque sarà l'inizio di parecchi sviluppi
interessanti...per molti personaggi!^__-
Questo capitolo è dedicato alla mia sorellina di
fanfic, che è stata così comprensiva e paziente
con me ad aspettare tutto questo tempo un
capitolo, e a voi…da accanita lettrice, so che
non è piacevole aspettare così tanto per leggere
le storie!
Vi lascio al capitolo 14! Noi ci risentiamo tra
un paio di capitoli!Voi intanto commentate, ok? ^__- Baci baci!
Fedechan