Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: GioTanner    02/09/2011    8 recensioni
“Ognuno merita la morte. -Specificò DeathMask, scrocchiandosi il collo. -Ma non merita di sapere che sta morendo perché è... Destino. Sono cazzate.”
Capricorn abbassò il capo e quasi spuntò un sorriso sul suo volto, se non fosse che gli faceva davvero male muovere i muscoli facciali per le ferite e le escoriazioni: “L'uomo è nato per tradire il proprio destino; - decise di dire, mentre accarezzava il dorso della mano dove risiedeva la Spada Sacra.

- - - - - - - - - - - - - - -
La volontà degli Dei duole saperlo, ma è a tratti più eccentrica di un umano; solo che l'uomo non ha potere mentre le Divinità quel che vogliono più volte ottengono.
E se dopo la sconfitta di Hades una nuova divinità - o forse è meglio dire tre- si destassero per un torto subito sul loro campo: il destino?
-Marie, nuovo cavaliere d'argento di Pyxis e i neo risorti Gold Saints potranno mai scampare alla divinità che pur da sempre fa parte della loro vita? Forse la più difficile da placare poiché in palio c'è la loro stessa sorte?
E c'è forse qualcosa più grande del fato stesso?
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer DeathMask, Capricorn Shura, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

16 Capitolo

Se tu sei con me



Non toccarla!” Urlò perentorio Cancer, schivando l'ennesimo fascio di luce dell'avversario. Era stramazzato al suolo per un istante: le gambe gli erano cedute per lo sforzo.
Elikonis stava giocando al gatto col topo e sinceramente lui si stava stancando di essere braccato da quel pazzo. Il cavaliere difatti gli lanciava sfere d'energia elettrica ad una velocità impressionante. Luce che gli impediva di veder il nemico e lasciava solo un frangente di tempo per cercare di scappare al più presto dall'obbiettivo. Se fosse stato al suo posto si sarebbe divertito molto di più.- Pensò. -Andare in giro ad uccidere la gente avendone persino la licenza!* Si sentiva leggermente irritato, però osservando come aveva raso al suolo la vegetazione intorno a lui si rese conto di essere pure un tantino fortunato. E proprio cadendo sul terreno si accorse della ragazzina e di come fosse abilmente stretta in vita da una morsa di ghiaccio. Marie infatti stava pian piano congelando: cos'era quel freddo tepore che la circondava? Le sembrava di essere in inverno, ma com'era possibile questo se erano in piena primavera e le giornate divenivano ogni giorno sempre più calde? Un gelo tremendo che le pervadeva le membra e le si infiltrava sin dentro le ossa. Il battito cardiaco le sembrava incredibilmente più fiacco. Cosa le stava accadendo? Come stava il Cavaliere del Cancro? Perché tutto d'un tratto le pesava persino inghiottire la saliva? La mente faticava anche solo a pensare, ma tuttavia questo non le bastò per non comprendere la verità: Assideramento. Stava perdendo i sensi per via di quel gelo che persino il sangue le ghiacciava! Ma... perché?
Cancer strinse un pugno a terra, afferrando forte due ciuffi d'erba, si rialzò immediatamente per contrattaccare gli attacchi di quella fastidiosa lucciola dalla batteria carica. L'avrebbe scaricato, altroché.
Ehi tu!- Lo chiamò. -Dì al tuo amico di farla finita, perché ne ho abbastanza sia di lui che dei suoi ghiaccioli. Se vuoi batterti con me fai pure, ma quella mocciosa lasciala fuori dai giochi...” Concluse allargando le braccia verso l'esterno e guardandolo con stizza.
Cos'é ci stai dando ordini per caso?- Sorrise l'altro mentre teneva ancora stretto fra le braccia la ragazza. -Mi dispiace deluderti, ma deve morire anche lei... dunque secondo dopo, secondo prima... comunque vi ritroverete all'Inferno.” Decretò con nonchalance il giovane, proprio perché la questione in sé non lo interessava minimamente, compiva solo ed esclusivamente il suo dovere di Cavaliere.
Egli aveva lunghi capelli color dello zaffiro, raccolti in una morbida coda ed occhi neri come il petrolio. Dall'accento che aveva poi si potevano intuire le sue origini Statunitensi.

Allora proprio non ci tengo ad avere un viaggio di sola andata per l'Ade!- Comunicò con falsa esasperazione Cancer, mettendosi nuovamente in posizione d'attacco. -Ma, toglimi una curiosità, tu... chi diavolo sei?” Ridacchiò.
I due cavalieri del Destino si lanciarono uno sguardo perplesso prima di rispondere, sinceramente stupiti dal comportamento del Cavaliere del Cancro. Non erano dunque poi così infondate quelle dicerie sul suo conto: cinico e spietatamente egoista. Con un ego smisurato per di più.

Non gli importava forse nulla di quella Silver Saint?

Seth questo il mio nome, Cavaliere del Destino decretato. -Rispose quello turbato lasciando la presa su Pyxis. -Possibile non t'interessi la sorte di questa ragazza?” I polsi e le gambe di Marie erano paralizzati dalla temperatura glaciale che l'attanagliava, ma che per ora si stava fortunatamente stabilizzando. DeathMask digrignò i denti ancora una volta, mentre lottava corpo a corpo con il Cavaliere dai biondi capelli. La scintillante Cloth d'Oro si mischiava con quella rubino del suo avversario. Si lanciò in picchiata su di lui, atterrandolo, per poi continuare con una raffica di pugni ben assestati: ora lo doveva stare a sentire.Non è che non me ne importa... Il fatto è che... -Lo scaraventò lontano con un buon gioco di gambe che gli permise di far lui la prima mossa. -Anf... Non è con dei sporchi trucchi come questi che mi annienterete. Siate più leali, la slealtà sarà pur una cosa che m'appartiene no? Fantasia, ingegno ragazzi!” E detto questo osservò ancora una volta quel ghiaccio che intrepido si stava insinuando sempre più sulla pelle di Pyxis.
Poi un sorrisetto divertito gli dipinse le labbra: “Mocciosa, non volevi forse vivere?- Le urlò con quanto fiato gli rimaneva. -Cos'è il tuo tom tom* s'è perso? Guarda che quella non è la via giusta per restare in vita.” Non aveva intenzione di preoccuparsi per quella ragazza, era un'allieva di Shura dopotutto. Anzi, quello che gli premeva adesso era il non rimetterci le penne: doveva stare all'erta e non farsi prendere dalla foga, ma voleva anche dargliene di santa ragione dopotutto. Perché unire l'utile col dilettevole non era mica proibito e lui si era sempre divertito un mondo a far guerriglia.
Alzò un attimo lo sguardo e percepì forte e chiaro altri cinque cosmi che avevano infranto e oltrepassato la divina barriera posta sul Santuario.
Sette? Sette dunque erano i Cavalieri del Destino?

Un dolore acuto s'insidiò pericoloso sul corpo del Cancro riportandolo alla realtà. Come un accecante raggio che gli perforava e dilaniava la schiena sino alle spalle.Pensi per caso che abbia un solo colpo in canna? Ti converrà usare i tuoi attacchi migliori, Cancer!”
E rovinarmi così tutto il divertimento? Aspetta, dai... Per chi mi hai preso? Sai da quant'era che non venivo più alle mani!” Lo sbeffeggiò il diretto interessato cercando di fermare l'emorragia di sangue che aveva a causa del colpo subito. Sputò il sangue che gli colmava la gola, sino a far divenire scarlatte le proprie labbra. Gli occhi gli brillavano, come se da anni non avesse aspettato altro che il nemico perfetto.
Ma sì, fai pure come vuoi, tanto il tuo destino è di marcire in questi luoghi.” Gli rispose Elikonis per poi tornare alla carica.



Nel frattempo, alle mura del primo tempio, si stava per consumare un altro scontro di quella guerra che sembrava così irrealistica dal potersi considerare ancora una bazzecola.
Mu, cavaliere d'Oro dell'Ariete, osservò con attenzione la scalinata davanti a sé, dalla quale sopraggiungevano cinque ragazzi delle Moire cavalieri e di questo soltanto si stupì.
Difatti due erano i cosmi che aveva percepito non molto lontano dalle dodici case, cinque della stessa potente energia si apprestavano a venirgli incontro. Se i calcoli non v'erano errati, i sensi non lo avevano tratto in inganno e la vista neppure dunque sette erano i Cavalieri fedeli alle Divinità del Destino. D'impareggiabile qualità però, che potevano addirittura esser comparati ad un cavaliere d'Oro se non quasi ad un Giudice degli Inferi.
L'ordine di Atena però era stato quello di pregare i suoi Saints di non fare inutili spargimenti di sangue e che, soprattutto, qualunque cavaliere del Destino che avesse aperto gli occhi o si fosse arreso avrebbe avuto salva la vita. La Dea Atena del resto non tollerava gli spargimenti di sangue, se non erano essi strettamente necessari per intenzioni e fini devoti all'umanità. Però, come poteva lasciar sì che morissero per volontà del Fato uomini macchiati dell'unica colpa d'esser morti per lei? No, non l'avrebbe permesso,  dunque era pronta alla battaglia, seppur a malincuore. Sarebbe stata una guerra rapida, dodici ore, come dodici i cavalieri dello zodiaco. Dodici uomini che avrebbero combattuto per non far soccombere loro o i propri compagni d'armi; i loro amici. Sei avrebbero combattuto per non morire, altri sei avrebbero combattuto contro quel destino tiranno.
In più, Lady Saori sapeva che quei poveri guerrieri erano stati soggiogati dalla Divina Atropo, quindi non erano realmente sotto i comandi delle tre Divinità sorelle come ben pensavano, ma al contrario solo di quest'ultima. La faccenda era sin troppo complicata e per ora l'unica cosa da fare era quella di sperare che tutto andasse per il meglio e di richiedere un'intercessione proprio con Cloto e Lachesi.
Sicuramente se avessero ascoltato le sue parole, non avrebbero appoggiato la loro sorella. Ma il tempo le era nemico e la fiammella della prima ora stava or consumandosi per poi sparire allo scoccare della seconda.
Non che fossero sordi i cuori delle due divinità della nascita e dello scorrere della vita, però era cosciente che l'anziana Atropo le aveva plasmate per averle al proprio fianco. Muovendosi insieme e dichiarando guerra a nome del Destino infatti, poteva non sembrare un suo interesse personale, ma un intenzione divina. Cosa che non era e lo sapeva, Atena, molto bene.
Però le sarebbe costato tempo e fatica, riuscir a far risplendere l'antica fiamma della ragione nelle due sorelle e pregava affinché i suoi cavalieri riuscissero prima in quel miracoloso intento. Del resto il cuore umano così tante volte aveva paralizzato lo spirito di un Dio, perché così ricco e colmo di sentimenti e gesta.

Mu li scrutò ancora: cinque ragazzi soggiogati dal volere di un altro. Per un attimo gli sembrò di ritornare indietro nel tempo e rivivere quasi in prima persona ciò che era successo lì al Santuario con Arles. Sussultò quel poco, per poi soffermarsi a rimirare quelle sgargianti armature color cremisi. Stavolta però, non avrebbe ceduto il passo, né quelle Cloth avrebbero avuto un trattamento prima di poter proseguire. Avrebbe lottato e, come detentore della prima casa, avrebbero dovuto batterlo prima di passare oltre. Fece due passi avanti, uscendo dall'ombra del suo tempio, per poi indirizzare il suo sguardo su di loro: “Giungete sin qui pur sapendo cosa vi aspetta cavalieri, venite qui per portare morte, sangue e rancore. Chi vi dice che voi siate nel giusto?” Comunicò con voce pacata, quasi con naturale franchezza.
Sciocco.- Sibilò Helene. – Il Destino non deve essere giusto per poter essere eseguito. Il destino è legge. Che sia una legge di giustizia non l'ha mai detto nessuno.”
Fa silenzio Helene, dobbiamo proseguire senza creare ulteriori problemi. Non farti nemico chi invece puoi risparmiare. Trattieni il fiato per qualcosa di più utile.” Decretò Menas alzando una mano verso destra per far tacere la ragazza. Rimasero sull'attenti solo pochi istanti, per poi superare in corsa il Saint dell'Ariete che era rimasto inerme sulla soglia della prima casa. Non una smorfia sul viso diafano del ragazzo. Neppure un leggero sguardo. Li fece passare senza battere ciglio. Una leggera brezza di vento gli mosse piano i capelli violacei, poiché egli teneva l'elmo nel braccio sinistro.

Superarlo è stato proprio un gioco da ragaz- Non completò però quella frase, il cavaliere del Destino irrisolto, poiché finì per sbattere contro un qualcosa di invisibile. Therapon scattò di qualche passo indietro, Menas guardò immediatamente l'artefice di quella parete trasparente.Non vi ho concesso il passaggio, cavalieri delle Moire” Disse Mu in un flebile, quanto sicuro, sospiro socchiudendo leggermente gli occhi. Poi un fascio luminoso colpì i presenti: l'Ariete aveva attaccato. 
Non uno di voi passerà la mia dimora.- Dichiarò perentorio. -Starlight Extiction!” E, enunciato il colpo, li teletrasportò nuovamente di fronte a lui, all'interno del tempio. 
E soprattutto non così facilmente.”
I cinque si guardarono in prodigioso silenzio, poi un sussurro: “È stato lui.”
 
Siamo di nuovo al punto di partenza." Mormorò un altro, a bassa voce, stringendo i pugni. Il quarto cavaliere invece sorrise saltando velocemente in alto: “Ma non per molto: Silvery Dust!” Restando sospeso in alto, generò dalle sue mani una potente polvere argentata, che al tatto sembravan come milioni e milioni di granelli di sabbia, ma dall'insolito color dell'argento. Una grande bufera si scatenò all'interno della prima casa, indirizzata proprio contro il proprietario del tempio che si parò con l'ennesimo Crystal Wall.
Il ragazzo dalla curiosa somiglianza con Mime di Asgard, ma dagli splendidi occhi azzurri e dai capelli color della terra d'Oriente, approfondì l'attacco mentre un sorrisetto di vittoria gli incorniciò il bel volto. Appena finito il polverone -che si era venuto a creare per il grande impatto contro la parete invisibile- l'unico cavaliere che si ritrovò dinanzi a sé Aries, fu il cavaliere che aveva procurato quella gran tormenta.
I due rimasero inermi l'uno a contemplare gli occhi dell'altro, entrambi ancora con le mani protratte a formare il loro attacco*:
E così hai fatto fuggire i tuoi compagni permettendo con questo tuo attacco che io non li raggiungessi.” Affermò Mu con un tono leggermente alto, comprendendo immediatamente la situazione.
Infatti a causa del colpo inflittogli il cavaliere dell'Ariete aveva dovuto innalzare la sua tipica difesa di Cristallo e lasciar così privo di barriere il passaggio per uscire fuori dal suo tempio. Non che fosse durato un'eternità quell'attacco, ma in quei pochi istanti gli altri guerrieri delle Moire ne avevano approfittato per aggiudicarsi l'uscita.
“L'acume non ti manca, vedo. Ma sii onesto e combatti contro il tuo avversario. Non teletrasportarti altrove per scappare.” Lo schernì quanto raccomandò il cavaliere dai capelli castani.
“Non lo farò. Ma permettimi un'osservazione: prima di riuscir a superare la seconda casa Tauros fermerà i tuoi compagni, stanne certo.”

Le nuvole bianche in cielo divennero grigiastre, il sole fortunatamente era sorto ormai da un bel po', altrimenti avrebbe avuto l'amaro colore del sangue.*



- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

*licenza: sì, sì mi sono basata nel dire quella specie di “battuta” sul fatto del film “007, Licenza d'uccidere” eh il caro James Bond ù_ù

*tom tom: mia licenza poetica questa invece. Diciamo che ce lo vedevo troppo DeathMask a urlarle contro ricordando tra l'altro che lei è il Cavaliere d'Argento della BUSSOLA. (Bussola=via= tom tom= indicazioni insomma) ughh. Me la potevo risparmiare. Forse.

*attacco: tipico, ma fa così tanto di scena LoL. Nel senso: Mu è ancora con le mani in avanti anche se ora non ha più la sua difesa e il cavaliere che ha generato quella tormenta di polvere ha ancora le mani a formare il suo attacco anche se finito.

*sangue: Io mi rifaccio ad una frase piuttosto nota, comunque è abbastanza 'conosciuto' il fatto che si dica che quando l'alba è colore del sangue è per i caduti che sono morti entro la notte. -o il giorno prima-


Salve! Allora intanto qui si scoprono alcune cose ed altre le ci accennano -ovviamente le mazzate continuano?-
PS: Mu non è fesso. (Ma del resto fra cavaliere è usuale l'uno contro uno, ecco).


Ultima cosa, sicuramente sarà difficile ricordarvi il nome di un cavaliere del Destino o anche di cosa ha (luce, ghiaccio, polvere etc) o anche solo di quale destino è protettore, dunque dal prossimo metterò una piccola scheda per ogni cavaliere, spero vi aiuti a capire meglio :)

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: GioTanner