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Autore: Henya    02/09/2011    2 recensioni
"Avevo dimenticato per tre mesi quell’auto, quelle odiose facce, tutto quello che mi avevano fatto passare. Vederli arrivare ogni mattina su quell’auto insieme, mano nella mano!
“Si può sapere che hai?”
Non si è ancora accorta di nulla…
“Ma non hai visto chi c’è?” le dico.
Si gira e anche lei abbassa gli occhi.
“Non potevano mica mancare, lo sai”.
E' l'inizio di un nuovo anno, l'ultimo per la precisione, ed insieme alla sua migliore amica Hilary si preparano ad affrontarlo. Ma questo non sarà come gli altri, perchè nuovi incontri e nuovi avvenimenti cambieranno le cose nella vita di ognuno dei nostri protagonisti!
L'inizio può sembrare un pò banale, a tratti comica, per altri romantica, per altri ancora triste... insomma questa è la mia prima fanfiction e mi auguro di aver suscitato la vostra curiosità!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Natale…
La festa più dolce che ci sia e che mette tutti di buon umore! Almeno è quello che penso io.
Ma purtroppo anche questa lunga festa è finita e il quadrimestre si sta per chiudere. Tra festeggiamenti, regali e pomeriggi trascorsi insieme ai miei amici, i compiti delle vacanze mi sono totalmente passati di mente e come sempre mi ritrovo a svolgerli l’ultimo giorno! Povera me! Non voglio immaginare la faccia dei miei genitori quando si ritroveranno la mia pagella disastrosa davanti, con i voti di questo primo quadrimestre! Mi rinchiuderanno nella mia stanza per interi pomeriggi finché non verrà inciso sul registro un voto decente. Il fatto è che in questi mesi sono stata presa da eventi del tutto nuovi ,come per esempio, emh… diventare la presidente d’istituto! Ecco! Partiamo da questo: non trovate anche voi che questo ruolo mi mette davanti a delle responsabilità enormi rispetto a tutti gli altri studenti ,che mi impegnano tutto il giorno non facendomi trovare il tempo di studiare? Eh? Potrebbe essere convincente come scusa?
… … ….
Ok, ho capito! Anche voi siete come mia madre!
“Figliola, devi organizzare meglio i tuoi impegni e dare il massimo di te in ogni cosa che fai!” che rottura!  
Oppure come il preside…
“Sarizawa, i tuoi voti stanno calando! Prima di essere la presidente sei innanzi tutto una studente che deve affrontare la maturità!” doppia rottura!
Vogliamo parlare di mio padre?  … … … Meglio di no!
In questo periodo la mia voglia di studiare è scesa a dismisura e la mia voglia di dormire è salita alle stelle!!
Sono seduta alla scrivania e i libri davanti, presa da un sonno allucinante! La colpa non è mia, ma del mio letto che continua a tentarmi! Sento che mi dice con voce desiderosa…
“Forza Anya, cosa aspetti! Io sono qui, caldo e morbido pronto a coccolarti e ad accompagnarti nel mondo dei sogni! Cosa stai aspettando? Lascia perdere questi insulsi compiti e abbraccia questo soffice cuscino, ti sembrerà di essere in paradiso!”
Visto? L’avete sentito vero? … … …
Ok,è ufficiale, sto impazzendo! Ma ora basta!! Devo studiare e nessuno mi deve tentare! E tu stupido letto, chiudi il becco!!!
Comincio a scrivere, ma dopo pochi secondi inizio a sbadigliare e piano piano gli occhi mi si chiudono…
Vabbè, magari due minuti mi far…ann..o ben….(crollata!)

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“Forza, colpisci!! Mettilo al tappeto e vinci il round! No, non così! Oh santi numi, non vedi che è alle tue spalle?”
Dlin dlon!!!
“Su continua, vai col destro e poi giù!”
Dlin dloon!
“Hilaryyyyy! Vai a vedere tu chi c’è alla porta? Io sono sotto la docciaaaa!!”
“Si, mammaaa! Ma chi rompe a quest’ora?  Jack, tu continua a colpire! Vado a vedere chi rompe e torno subito! Non mollare, sei ad un passo dalla finale!”
Dliiin dloooon!!!
“E STO ARRIVANDOOOO!” urlo infuriata.
Stavo seguendo ,bella comoda sul divano, la semifinale di wrestling in tv e mi devono interrompere! Ma chi può essere alle cinque del pomeriggio? Non credo sia Anya, aveva detto che avrebbe studiato oggi, o sarà una vicina rompiscatole!
In tal caso non avrò problemi a riceverla col pigiama, vestaglia rosa, capelli arruffati e le pantofole di Snoopy! Mi sono svegliata molto tardi e farò una doccia stasera!
Il campanello continua a suonare insistentemente, diamine!!!
“Sto aprendooo!!” dico mentre apro velocemente la porta.
“Ciao Hilary, son…” non gli lascio terminare la frase che subito gli  chiudo bruscamente la porta in faccia appoggiando le spalle su di essa in preda al panico più assoluto.
“Oddio, Yuri! Ma che ci fa qui!” penso a voce alta. Dopodiché faccio volare le pantofole in salotto e guardandomi allo specchio mi sistemo i capelli, che sembrano quelli di Einstein, o peggio!!
Mi do un’ultima sistemata prima di aprire la porta.
“Ciao, Yuri!” lo saluto imbarazzata.
“C-ciao! Disturbo?” domanda ancora sconvolto per come l’ho ricevuto.
“No, no! Anzi, scusami per prima, ma il fatto è che avevo dimenticato di …spegnere il microonde!” che pessima scusa.
“Non fa nulla!”
“Entra pure, accomodati!” lo invito molto agitata.
Dopo essere entrato, lo faccio accomodare sul divano del salotto e si guarda un po’ intorno…
“Sei sola?” perché lo vuole sapere???
“S.. NO! C’è mia madre di sopra!”
“Capito! Non sapevo fossi una fanatica di wrestling!” mi domanda sorridendo mentre io spengo di scatto la TV.
“No, infatti non lo sono! È appena finito un telefilm che guardo spesso e venendoti ad aprire è cominciato quest’altro programma, eh eh eh!” mio dio che figura! In realtà io sono una grande appassionata di questo sport, se così si può definire! È strano,ma proprio per questo non lo sa nessuno a parte mia madre e Anya!
 “Sono venuto per chiederti se, bhe… ecco,ti andrebbe di uscire con me stasera! Al cinema o se vuoi un luogo più tranquillo!” quindi è venuto fino a qua per chiedermi di uscire con lui??? woooow!
Deglutisco insicura sulla risposta da dare. Lui continua a fissarmi con quegli occhi. Perché ho paura di stare da sola con lui?non mi mangia mica! O forse è sempre quel motivo che mi spinge a rifiutare…
“Mi, mi piacerebbe moltissimo ma… ecco, ho delle cose da fare, mia madre ha preso una settimana di ferie per stare con me e io non voglio lasciarla sola, capisci?” cerco di spiegare in modo convincente. È vero, mia madre è in ferie ma anche se la lasciassi sola non le dispiacerebbe.
“Capisco…” afferma con un sospiro non molto convinto. “Allora fammi sapere quando queste ferie finiranno e quando avrai intenzione di uscire da sola con me! Sempre se vorrai, ma non credo! Scusa per il disturbo,me ne vado!” dice con tono quasi alterato. Avrà sicuramente capito tutto.
“No, Yuri! forse non hai capito, io…”
“No, non disturbarti! So dov’è la porta! Ci vediamo a scuola!” esce senza nemmeno guardarmi mentre io rimango in mezzo al corridoio immobile a fissare quella porta! Mio dio, che cosa ho fatto…
“Hilary, di chi era quella voce, era un ragazzo?” mi domanda mia madre mentre scende le scale con l’accappatoio e un asciugamano in testa.
“Nessuno!” rispondo quasi in lacrime correndo su per le scale per raggiungere la mia camera e chiamare Anya.

                                                                *****************************

Vengo svegliata dallo squillare del mio cellulare. Alzo la testa, un po’ frastornata, dalla scrivania e senza vedere chi è, premo il tasto rispondi.
“Pronto?” rispondo sbadigliando.
“Sono Rai! Stavi dormendo?”
“Buongiorno Rai! Mi sono appisolata!”
“Buongiorno? Vorrai dire buonasera!”
“eh? Ma che ore son… mio dio, le sette di sera???” grido alzandomi di scatto appena guardo la sveglia.
“Scommetto che non sei riuscita a finire i compiti!”
“No , ma che dici! Non li ho nemmeno iniziati, povera me!” confesso disperata.
“Peccato, volevo portarti al centro commerciale stasera!”
“Cosa? Beh allora vuol dire che rinuncerò allo studio!”
“Anya…”
“E dai? Li farò al ritorno!”
“Va bene…”
“Allora vieni tra un’ora?”
“Ok, non farti aspettare!”
“Ma quando mai io ti ho fatto aspettare?”
“Diciamo sempre!”
“Scemo, a dopo!” stacco la telefonata e arriva un messaggio di Hilary:
-Anya, ho combinato un disastro!!!!!-
Ok, quando mette la parola disastro seguita da una serie infinita di punti esclamativi mi devo davvero preoccupare!
Meglio telefonarle, perché sono sicura che raccontandomelo via sms non ci capirei un tubo!
“Hilary, di che disastro parlavi?” le domando subito senza saluti o giri di parole.
“Yuri…” si limita a dire con tono triste.
“Yuri cosa?”ancora non capisco dove sia il problema…
 “Mi sa che Yuri non mi rivolgerà più la parola!”
“Perché mai?”
“Perché ho rifiutato un suo invito…”
“Cooosa? Tu devi essere matta! Se fossi stato in lui, ti garantisco che ti avrei strozzato, come minimo! E non mi dire che è per la solita questione dell’incoraggiamento o sostegno morale che sia, perché stavolta io sono infuriata con te!”
“Non sai come mi sento! Ma non è solo per quel motivo, lo sai benissimo perché!” ah io dovrei saperlo?
“In questo momento non mi viene in mente!”
“Perché, ecco…io non sono mai stata con un ragazzo, capisci?” appena lo dice mi do un colpo in faccia con una mano in segno di disperazione.
“E sarebbe questo il tuo motivo? Quindi non uscirai mai con lui, a quanto ho capito!”
“Ma no! Cosa penserà quando gli dirò che non l’ho mai fatto?” . Meno male che stiamo parlando al telefono perché se fosse stata qui l’avrei lanciata dalla finestra!
“Se davvero ci tiene a te, non darà la minima importanza a questa cosa!” possibile che sia così tonda? Per tutti c’è una prima volta!
“Dici davvero? Posso chiederti una cosa? Quando sei stata con Kai, era la tua prima volta?” ma perché mi chiede queste cose? Sa benissimo che mi fanno innervosire!
“Non dovrei nemmeno degnarmi di risponderti a questa stupida domanda ma… sì, era la prima!” rispondo facendo prima un lungo sospiro.
“E lui non ha detto nulla?” e continua pure!
“Per quando imbecille possa essere quel ragazzo, no! si è limitato a dire, bene! E non so cosa volesse insinuare!” e poi non capisco cosa avrebbe avuto da ridire,insomma!!
“Ho capito!”
“Perché non provi a chiamarlo e a chiedergli che hai cambiato idea?”
“Ok, ci proverò!”
“Adesso ti lascio perché Rai mi porta al centro commerciale!”
“Allora è meglio che ti sbrighi, ciao!”
Stacchiamo e io faccio un lungo sospiro ripensando a certe cose che mi fanno stare male, come Kai! Ma lasciamo perdere! Corro in bagno prima che lo trovi occupato!

“Oggi sei strana!” mi dice Rai, sorseggiando la sua bevanda calda.
“Che intendi dire?” domando gustandomi il mio mega bignè al cioccolato.
Dopo avere girato tutti (e intendo proprio tutti) i negozi del centro commerciale, siamo saliti all’ultimo piano dove si trova la caffetteria, e qui ci siamo seduti a chiacchierare.
“Ti rendi conto che mi hai fatto entrare in tutti i negozi? E guarda quanta roba hai comprato! Non è da te!” mi rivolge indicando gli innumerevoli sacchetti.  “Di solito non compri nulla, al massimo compri un lecca lecca!” aggiunge scherzosamente.
“Hai ragione, ma non so che mi è preso! È come se avessi un desiderio e comprando questa roba mi sono sentita appagata!”
“Comprando decine di cose, tra cui borse, creme, scarpe, jeans ecc… ti fa sentire appagata? Voi donne siete matte!” afferma scuotendo la testa.
“Davvero ho comprato tutte queste cose?” domando quasi incredula.
“Certo, per non parlare degli occhiali che si illuminano al buio! Non ho capito a cosa ti servono! Non li porti nemmeno gli occhiali!!”
“Ops, mi sa che ho davvero esagerato!”
“Troppo tardi, bella!” mi rassegna.
“Devo essere impazzita! Scusi cameriere, mi può portare un altro bignè e una cioccolata calda! Grazie mille!” ordino al cameriere,fissata severamente da Rai.
“Che c’è?”
“Visto? L’hai fatto di nuovo!” mi dice con tono di rimprovero.
“Ma che c’entra? questo è un bisogno vitale, è solo un bignè…”
“Il terzo bignè!” mi corregge lui.
“Ah! Vabbè, da domani mi metto a dieta!” affermo sorridendo a trentadue denti mentre vengo servita.
“Che ti prende adesso?” mi domanda incuriosito.
“Guarda quella coppia laggiù!” dico indicando quei due, che stanno alle sue spalle, un po’ più distante.
“Stanno parlando, che c’è di strano?” mi chiede rigirandosi verso di me.
“Osserva attentamente! Adesso lei si toccherà il collo e poi si arriccerà una ciocca di capelli con le dita! Guarda tu stesso!” si volta di nuovo a osservare quei due piccioncini,  dopo pochi secondi la ragazza fa alla lettere ciò che io avevo previsto.
“Wow, ma come hai fatto?” mi domanda a bocca aperta Rai.
“Si sa, è una donna e sta usando il linguaggio del corpo  per sedurre quel ragazzo! Sta flirtando!” gli spiego con aria da snob.
“Non ricordo che tu hai –flirtato- quando sei uscita con me!” chiede imitandomi.
“Non te ne sei accorto, caro!” rispondo maliziosa.
“Beh, allora Yuri deve avere capito benissimo il linguaggio del corpo!” mi dice ad un tratto.
“Eh? Yuri? ma che c’entra!”
“Guarda tu stessa!” mi giro alle mie spalle e vedo Yuri seduto ad una tavolo vicino alle finestre, quindi molto distante da noi che si bacia molto appassionatamente con una ragazza mora.
“Brutto figlio di una… come osa?” comincio ad arrabbiarmi e a stringere il bignè facendo fuoriuscire tutta la crema.
“Ma non si stava frequentando con Hilary?”
“Infatti! Ma vatti a fidare degli uomini, tutti uguali! Adesso gli faccio vedere io!” faccio per alzarmi ma Rai mi ferma.
“Anya, no! non puoi farlo!”
“Non posso farlo? Hilary è una mia amica e non tollero che venga presa in giro in questo modo!”
“Lo so, ma adesso calmati e siediti! Non è una questione che ti riguarda direttamente, lascia che se la sbrighino da soli! Ok?” mi guarda supplicandomi di sedermi e farmi evitare una figuraccia davanti a tutta questa gente. Alla fine mi rimetto al mio posto sbuffando ma osservandolo tutto il tempo.
“Dio, che rabbia che mi fa! E sai qual è la cosa mi fa infuriare ancora di più? Che fino ad un’ora fa l’ho difeso, dicendo ad Hilary che è una stupida a rifiutare un suo invito! Ti rendi conto?” mi sfogo stringendo i pugni.
“Alla fine non è poi tanto diverso da quel suo amichetto,Hiwatari!”
“Già… vorrei andarci e fargli prendere uno spavento così grande da fargli diventare bianchi quei capelli! Pensi che lanciandogli questo piatto gli procurerò un trauma cranico abbastanza forte da portarlo in coma?” chiedo con uno sguardo da assassina prendendo quel piatto in mano. Ma Rai me lo toglie un po’ impaurito e cerca di calmarmi.
“Vuoi smetterla? Lascia stare questo piatto!”
“E dai, che ne dici di un bicchiere? O una forchetta nell’occhio…” mi prende  e mi trascina fuori.
“Forse è meglio andare! Tutto questo shopping e zucchero ti hanno dato al cervello!” continua a mormorare, mentre io oppongo resistenza ma lui mi trascina per le braccia fuori.
“Rai, ma che fai? Hilary è anche tua amica!”
“Si, ma tu stai esagerando! Può anche non essere come sembra! Forza, l’ascensore è arrivato!” entra lasciandomi spiazzata.
Non è come sembra??
“Come puoi dire che non è come sembra, perché io ho visto benissimo quello che ho visto!” gli rivolgo agitando le braccia.
“Vuoi entrare? L’ascensore si sta per chiudere!!!” mi incita.
“Oh no! arrivo!” riesco ad entrare un attimo prima che si chiuda, trascinandomi gli enormi sacchetti.
Tsz, Yuri, sei in un mare di guai! Appena ti incontro te ne dico quattro! Ritieniti fortunato perché a fermarmi c’era Rai, ma la prossima volta puoi scavarti la fossa!

A scuola, il giorno seguente, vengo a sapere da Hilary che ha provato a chiamare Yuri per farsi “perdonare” ma non ci è riuscita poiché il telefono di quest’ultimo era spento.
So io perché era spento!
Inoltre lei è molto giù di morale stamani, perché il russo alla sua destra non l’ha né salutata, né guardata. Osserva concentrato quella lavagna prendendo appunti di fisica.
Bravo, goditi questi ultimi momenti, perché appena ne avrò l’occasione ti riduco in polpette! Ti conviene numerare le ossa del tuo scheletro, perché lo distruggo!
Ok, forse il mio istinto omicida in questo periodo sta toccando il limite! Datti una calmata Anya!
Durante la pausa pranzo, prego Hilary di accompagnarmi in bagno urgentemente!!
Durante il tragitto…
“Che cosa devo fare? Non meritava di essere trattato così!” mi rivolge dispiaciuta.
Invece lo meritava eccome! Anzi, due calci nel sedere non sarebbero stati male!!
“Senti Hila, lascialo perdere! Dai retta a me, lui non ti merita, anzi non degnarlo più di un tuo sguardo!” le raccomando innervosita.
“Ma se tu stessa mi hai consigliato di scusarmi!” dice confusa.
“Ho detto così? beh, dovevo essere impazzita in quel momento!”
“Tu sei strana ultimamente!”
“No, io ti sto consigliando quello che è giusto! E adesso entriamo in questo bagno che me la sto facendo addosso!”
“Come vuoi…” sospira arrendendosi.
Apro la porta.  Sono io la prima ad entrare e la prima ad accorgermi di una scena che mi lascia completamente sconvolta. Così, senza dare il tempo di entrare alla mia amica, che non ha visto per fortuna nulla, la spintono fuori e usciamo chiudendomi la porta alle spalle agitata.
“Si può sapere che ti prende? Perché non siamo entrate?”
“Emh, perché non ci devo più andare!” invece no, mi sto trattenendo al massimo!!
“Ma se un secondo fa stavi a pregare per non fartela addosso!”
“Lo so, ma ora è passata! Strano eh?” dico facendo una risatina.
“Tu sei strana! Su fammi entrare!”
Lei tocca la maniglia della porta ma io mi paro davanti a lei.
“No non puoi!” dico autoritaria e questo la insospettisce.
“Perché?” chiede accigliata e a braccia conserte.
“Perché c’è una fila pazzesca, credimi! È meglio che andiamo ai bagni del piano di sopra! Sai, ho sentito che sono più puliti!” la convinco prendendola a braccetto.
“Va bene, ma tu non me la racconti giusta!” dice puntando il dito.
Wow, l’ho scampata bella! Ma che dico? Ivanov l’ha scampata bella!
Ebbene sì, era lì dentro, di nuovo intendo a baciarsi con quella…
Ma perché lo sto coprendo!!
Volete sapere perché?
Perché so come ci si sente a vedere la persona che ami a divertirsi con un’altra! Io questa esperienza l’ho vissuta in prima persona e più di una volta! E  se avete seguito la mia storia, beh… avreste dovuto intuirlo.
Non voglio che lei soffra! Sarò pure una pessima amica, ma non posso vederla nello stato in cui sono stata male io!


“Sarizawa, puoi dirmi quale formula avresti usato per risolvere questo problema?” eh? Cacchio,ieri non ho proprio fatto niente!
L’ora di matematica, il mio incubo peggiore! Tutti attendono una mia risposta.
Però all’improvviso una lampadina si accende sulla mia testolina diabolica…
“Professoressa, purtroppo il preside mi aveva riferito di raggiungerlo nel suo ufficio per discutere riguardo ad alcuni problemi che non sto qui a spiegare, mi dispiace perdermi la restante spiegazione! Quindi, posso andare?”  
“Per questa volta te la sei cavata,quindi vai!”
Evvaiiii!!!
In verità non è stata una balla, perché sarei comunque dovuta andare dal preside, ma l’ora successiva!

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Sono uscito due minuti dalla classe per prendere una boccata d’aria fresca, con la scusa del bagno!
Inoltre non riesco a stare vicino ad Hilary senza poterle parlare. Mi piace ma, ecco… è un po’ matta! Questa volta non riesco a chiudere un occhio; l’ho fatto già troppe volte, credendo che la sua scusa fosse l’emozione o l’ansia dei primi appuntamenti, ma mi sto ricredendo! Forse ho sbagliato a pensare di poter stare con lei; insomma, mi era parso di capire che le piacessi davvero e invece trova sempre una scusa! Meglio non pensarci…
Vedo Anya salire le scale, di ritorno dalla sua riunione col preside!
Ma più si avvicina e più mi fissa male…
“Finita la riunione?” le domando appena siamo vicini.
“Ivanov, togliti quel sorrisetto falso, perché so tutto di te!” mi rivolge con tono duro.
“Ma cosa?” domando confuso.
“Fai pure il finto tondo, ma tu la mia amica non devi prenderla in giro, capito? credi che non ti abbia visto con quella gambe lunghe?” oh no…
“Senti, non è come sembra!” cerco di giustificarmi.
“Ma allora è un vizio questa frase per voi uomini! perché dite tutti che non è come sembra? Io ci vedo molto chiaro!”
“Ascoltami Anya, Hilary mi piace ma…”
“Ma cosa?” ribatte lei.
“Beh, è strana! Scommetto che ti ha raccontato ciò che è successo ieri!”
“S-si!” risponde abbassando gli occhi.
“E che cosa dovrei fare io? Eh?”
“Parlarle, chiarirvi! E non andare a rifarti con un’altra!”
“Ma come caz… ma come faccio a parlare con lei se ogni volta ci sei tu, o Rai o chissà chi?” dico alzando un po’ la voce.
“Forse hai ragione ma…”
“Ma sai che ti dico? Dì alla tua amica che se ha intenzioni serie deve smetterla di fare la bambina, perché non lo è più oramai! Non posso prendere sempre io l’iniziativa e…Anya, ci sei?”le domando vedendola sbiancare d’un colpo e toccarsi le tempie chiudendo gli occhi.
“Si, è solo che mi sento strana…” dice appoggiandosi al muro. Ma improvvisamente vedo i suoi occhi –scomparire- all’indietro e cade a terra priva di sensi. Subito mi abbasso e cerco di svegliarla scuotendole il viso delicatamente, con una mano.
“Anya! Anya! Che ti prende? Svegliati!” le dico agitato.
“…Cavoli, è svenuta!”
La prendo in braccio e la porto in infermeria.

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Apro gli occhi, presa da un terribile mal di… tutto? Sì, proprio tutto! Dall’odore orribile di alcool, intuisco che mi trovo in infermeria e voltandomi verso destra vedo Yuri, seduto accanto a me, un po’ preoccupato.
“Tutto apposto? Sei svenuta…”
“Credo di si!” rispondo mettendomi seduta.
“Sei sicura?”
“In effetti mi gira ancora tutto, ma non capisco che mi sia successo!”
“Nulla di preoccupante! Solo un normale calo di pressione!” interviene rassicurante l’infermiera.
“Non mi era mai successo!”
“Hai fatto colazione stamattina?”
“Veramente no! avevo una leggera nausea!”
“Voi ragazzi di oggi! Credete di poter affrontare una giornata scolastica senza consumare un pasto così importante come la colazione!”
“Non tema! Adesso corro a rifornirmi di zuccheri!” le assicuro sorridendo.
“Se stai bene, io tornerei in classe! Mi avranno preso per disperso!” dice alzandosi Yuri.
“Ok, ma pensa a ciò che ti ho detto! Parla con lei!”
“Ci proverò!”
“Ah, Yuri?” lo richiamo prima che vada via. “potresti non dire a nessuno che sono svenuta?neppure ad Hilary?” lo prego gentilmente. Lui si limita ad annuire e corre via.
Oddio, mi sento distrutta, non voglio tornare in classe!
Chiudo gli occhi e appoggio la testa sul cuscino.
“Infermiera, avrei bisogno del disinfettante!” irrompe Kai, aprendo la porta.
“Hiwatari, un giorno ti porteremo al pronto soccorso, mi sa!” risponde l’infermiera ormai abituata.
“Il ginocchio sanguina…” la appresta lui. se la sarà fatta a calcetto.
La donna lo disinfetta e lui, che non si era accorto della mia presenza, adesso mi osserva.
“Ma che brutta cera, Sarizawa!” mi dice beffardamente.
“Divertente, ma nessuno ti ha chiesto niente!” rispondo acida e mi alzo per andarmene.
La sua presenza mi ha fatto venire la voglia di tornare in classe!
Uscendo dalla scuola, io e Rai offriamo un passaggio ad Hilary, che stranamente rifiuta dicendo che prima deve fare una cosa della massima urgenza. Così la salutiamo e andiamo a casa.

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“Yuri! Yuri!” lo richiamo agitando da lontano una mano, prima che entri in macchina con gli altri. Lui lii di aspettarlo e mi raggiunge con fare distaccato.
“Devi dirmi qualcosa?” chiede con fare frettoloso.
“Ecco, si! Per l’altra volta non te la sei presa, vero?” domando intimorita.
“…No!” risponde non molto convinto. “e poi non era così importante!”. A queste parole ci rimango male, così seguono secondi di silenzio.
“Quindi…”
“Ciao Yu! Pensavo fossi già andato via!” mi interrompe una ragazza, che gli scocca un bacio sulla guancia.
“Sto per andarmene, ho perso già abbastanza tempo! A stasera!” gli fa l’occhiolino e raggiunge gli altri senza darmi più retta. La ragazza, accorgendosi di me, mi saluta sorridendo mentre io mi limito a forzare un sorrisetto simpatico, si certo…
Appena è arrivata questa, io sono praticamente diventata la donna invisibile. Fa finta che non gli importi più nulla di me, come se non ci fosse niente tra noi! E infatti non c’è nulla! A chi voglio prendere in giro…
Mi passano davanti con l’auto e lui mi osserva indifferentemente.
Ottima mossa Hilary, così lo stai solo perdendo!

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Lo faccio!  
No, meglio di no! però devo pur togliermi questo dubbio…
Ma ho nello stesso tempo paura, paura che sia positivo!
Ma è impossibile, quindi non ho nulla da temere! Io e Rai abbiamo sempre fatto attenzione,  almeno credo! Ma allora perché tutto questo ritardo!?
Mi sono svegliata molto presto stamattina, presa da una paura incredibile! È da mezz’ora che fisso questo strano oggetto, stando seduta sul letto;il solo che può dirmi come stanno davvero le cose dentro di me! l’ho comprato ieri in farmacia, non vi dico la vergogna!
Che faccio? Fare questo maledetto test, o no?
Basta! Ho deciso e si fa!
Lo stringo forte e mi dirigo in bagno sperando che non ci sia nessuno. Infatti tutti ancora dormono, tanto meglio…
Arrivo davanti alla porta del bagno, sto per aprire ma…
“Anya, devi fare una cosa veloce?” mi dice mia madre uscendo di corsa dalla sua camera da letto e spaventandomi mi volto di scatto nascondendo quell’oggetto dentro la tasca del pigiama. Sembra che abbia un bisogno urgente, quindi è meglio lasciare perdere per adesso.
“No, no! anzi, non ci devo proprio andare! Fa’ pure!”  rispondo frettolosamente e correndo spaventata in camera mia.
“Ma…” dice lei confusa.
Mi chiudo la porta alle spalle riprendendo il test  e nascondendolo sopra l’armadio, dove penso nessuno andrà a curiosare.
Sapevo che non ci sarei riuscita!

“Ragazzi miei, il primo quadrimestre si sta per concludere e sinceramente i vostri voti, o almeno quelli di qualcuno, fanno veramente piangere! Come per esempio…” inizia mettendosi gli occhiali la professoressa di scienze.
Uffa, oggi sembra intenzionata a interrogare più che mai. Scende con la penna lungo l’elenco dei nostri nomi, sul registro. Io non ho un voto decente e nel caso mi chiami, credo che farò una pessima figura. Ieri ho aperto il libro di scienze e sottolineato qualcosa che ricordo vagamente, ma dopo un po’ mi sono sentita talmente male da dover correre in bagno e vomitare persino l’anima! Ormai non so più cosa pensare! Il fatto è che ci sono tutti i sintomi che potrebbero far pensare ad una… gravidanza!?  Il ritardo assurdo del mio ciclo, la nausea, gli svenimenti… e se fosse davvero così? cosa ne sarebbe della mia vita? se già, fino ad ora ha fatto schifo, questa non sarebbe altro che la ciliegina sulla torta! Anzi, meglio non parlare di torte…
“Come Huznestov!” esclama il suo nome mentre lui, che si stava nascondendo dietro il suo compagno che sta al banco davanti al suo, fa capolino con una faccia innocente. “Boris, ti metto subito in chiaro la tua situazione! Sommando le tue precedenti insufficienze, ottieni un sei! Cosa ne dici di prenderne uno in pieno?” gli domanda ironica.
“ok…” risponde sbuffando e lasciando il resto della classe sbalordita. “Suggeriscimi cervellone!” bisbiglia minacciosamente a Kappa, la mente geniale della classe,ma anche la sua vittima quotidiana, che deve subire le sue cattiverie!
“Huznestov, così cominci a ragionare!” afferma contenta della sua scelta. “Ma adesso vediamo se qualcuno è disposto a farti compagnia…” aggiunge rimettendo gli occhi sul registro alla ricerca di qualcuno da sacrificare.
Fa che non sia io, fa’ che non sia io, ti prego, ti supplico, ti scongi…
“Sarizawa! Hai un 4 che risale a novembre, vieni?” mi rivolge bacchettando la penna sul tavolo.
Anche io mi alzo e sedutami vicino a Boris, mi sottopongo a questa tortura!
“Boris, vuoi darmi la definizione di costellazione e riusciresti a spiegare il perché le costellazioni sono considerate strutture fittizie?”
Lui subito deglutisce guardandosi intorno…
“Ho capito, cambiamo! Allora enuncia le leggi di Keplero e le conseguenze!” ripropone un'altra domanda nel vano tentativo di aiutarlo.
Ma niente…
“Sarizawa? Potresti spiegarlo tu al tuo compagno?” mi rivolge togliendosi gli occhiali con fare professionale.
“Si certo!” sembrerà strano ma ricordo qualcosa su questo argomento!
“Le costellazioni sono…” inizio a esporre il mio discorso, seppur povero di importanti contenuti. Ma ecco che ad un tratto, una strana sensazione mi pervade, impedendomi di proseguire. Infatti inizio a vedere tutto appannato e a barcollare con la testa. Boris mi da una leggera gomitata…
“Ma che ti prende?”mi chiede a bassa voce.
“Io, io non…” cado a terra piva di sensi e l’ultima cosa che sento è il richiamo sconvolto della prof..
“SARIZAWA!”
 
                                                           ************************************

“Anya!” gridiamo all’unisono io e Yuri, alzandoci di scatto e correndo in suo soccorso.
La prendo per la testa e la scuoto.
“Anya! Svegliati!”
“Tachibana, ma che succede?” domanda in preda al panico la prof.
“Non ne ho idea prof!!”
“è svenuta di nuovo…” sento dire a Yuri tra sé.
“Come sarebbe a dire di nuovo??” mi volto di scatto verso di lui pretendendo delle spiegazioni.
“ieri è svenuta pure!”
“E io perché non ne so niente??” gli grido arrabbiata.
“Ragazzi, questo non mi sembra il momento per discutere, portatela in infermeria!” ci ricorda l’insegnante.
“Ma non vedete che lo ha fatto apposta? Si vede benissimo che fingeva! Io avrei saputo fare di meglio, tsz!” interviene, a suo solito, quella stupida di Eva, dicendo solo una marea di sciocchezze.
“Vuoi chiudere il becco!” le ordino aggressivamente.
“Guarda che io non prendo ordini da te!” dice arrogante.
Ma io la lascio perdere e Yuri prende Anya e la portiamo via.
Dopo una decina di minuti si risveglia, distesa sul lettino. Io mi avvicino a lei e le accarezzo i capelli.
“Hilary, è successo di nuovo…” mi dice confusa.
“Tutto ok? Perché non mi hai detto niente di ieri?”
“Yuri…”dice soltanto.
Ma adesso hanno dei segreti questi due??perché ci sono cose che non so??
“Che ti succede in questo periodo?”
“Non c’è nessuno?” domanda guardandosi intorno per assicurarsi che la stanza sia vuota.
“No…”
“Credo di avere un grosso problema!” mi confessa preoccupatissima.
“Di che genere?” domando accigliata.
“Penso di essere… incinta!” dice stringendomi le mani.
A queste parole le mie gambe sembrano indebolirsi e mi siedo pesantemente sulla sedia a bocca aperta, incredula di quello che le mie orecchie hanno appena sentito.
“Come? Credo di non avere capito!” chiedo nella speranza che non abbia capito veramente!
“Credo di essere incinta!” ripete. Si, avevo capito bene!
“Ma, ma… ne sei sicura? Rai lo sa?”
“Proprio sicura no e proprio per questo non l’ho ancora detto a Rai!”
“Ma hai fatto il test?”
“L’ho comprato ma non ho avuto il coraggio di farlo!” mi confessa abbassando gli occhi.
“E cosa aspetti? Solo lui può dirti la verità!”
“E se fosse positivo?”
“Prima fallo, anzi vieni a casa mia oggi e lo facciamo insieme, ok?” le suggerisco cercando di farla calmare.
Lei annuisce e mi abbraccia forte.
Vederla così mi fa stare male, perché si infila sempre nei casini?
Spero che le nostre siano solo delle false ipotesi!

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Cammino per la strada, il vento mi scompiglia tutti i capelli, ma poco mi importa! Mi sto dirigendo a casa di Hilary per fare il test di gravidanza.
Mi decido a suonare il campanello ma la porta si apre improvvisamente e mi spunta la madre, che sembra stia per uscire.
“Ciao Anya! A stasera tesoro!” saluta frettolosamente salendo in auto.
“Entra su!” dice Hilary trascinandomi per un braccio dentro.
“L’hai portato?” chiede agitata.
“Si, certo!” rispondo uscendolo dalla borsa.
“Andiamo di sopra!”

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“Anya? Hai finito? Esci!” le grido battendo la mano sulla porta del bagno.
È chiusa lì dentro da un quarto d’ora e nemmeno mi risponde! Non ha voluto che entrassi e per di più si è chiusa a chiave! Peggio di così…
“Ti prego, dammi un segno che mi dica che sei viva!esciiii!” grido e ad un tratto si apre la porta. Vedo lei, pallida, che mi guarda con una faccia da funerale…
“Allora?” le chiedo.
“Fatto…” risponde con tono bassissimo.
“E cosa dice?” domando nervosa.
“Non ho il coraggio di guardare!”
Vedo che lo tiene stretto tra le mani.
“Dammi, lo guardo io!” le ordino porgendo la mano.
“No!” si ritira lei.
“Anya, non essere sciocca! Dammelo!” dico autoritaria cercando di strapparglielo dalle mani ma ecco che quel coso vola andando a finire proprio sotto al letto. Ci fermiamo, ci fissiamo impaurite. Mi fa cenno di prenderlo e si volta dall’altra parte con una mano in fronte.
Mi abbasso lentamente e cerco con una mano sotto al letto. Finalmente afferro qualcosa e mi alzo.
Lei si rigira verso di me, fissandomi con due occhi che chiedono la verità. Mi fa cenno di sì e controllo.
Non credo a ciò che vedo, non può essere, non è possibile…
“Hilary, che dice? La tua faccia non mi piace!” mi grida quasi in lacrime.
Cerco di trovare il coraggio, il giusto modo per dirle…
“Mi dispiace Anya…. È positivo!”
Lei scuote la testa, come se non volesse crederci. La vedo che si accascia a terra con le mani in testa e singhiozzando. Corro ad abbracciarla.
“Perché….” dice tra le lacrime.



To be continued


Salve a tutti e scusate per il ritardo(ma figurati, ce la potevi anche risparmiare!Nd Kai) (<-<°NdMe)… stavo appunto dicendo… scusate!
Ho scritto di nuovo un romanzo, mi sa che dovrete farci l’abitudine! (Sai che gioia!NdKai) pensavate che tutto sarebbe tornato liscio e invece no! Anya è incinta ma la cosa più grave non è tanto questa, ma un altro che scoprirete nel prossimo! comunque, le cose tra Yuri e Hilary sembrano non andare bene! Lei ha una inspiegabile paura, lui vuole far credere che nulla gli importi se Hilary lo rifiuti o no, ma non è così, vuole solo fare “il prezioso” ahahaha! E anche fargliela pagare, ma in senso buono! Ditemi che ne pensate, e soprattutto se vi ha convinti! Se è una schifezza ditemelo, perché io stessa ne sono consapevole! Grazie a tutti che con i vostri commenti mi aiutate davvero tanto!
Bacioni!


   
 
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