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Autore: Nuke    02/09/2011    3 recensioni
Crossover Naruto-Killzone.
Molti anni fa, delle grandi navi sono salpate da Helghan.
Sul pianeta è cominciata a scarseggiare la Petrusite, minerale altamente prezioso per la comunità militare Helghast.
I soldati imbarcati sulle navi hanno una missione, recuperare quel minerale.
La nave del Generale Geist ha rilevato un grande giacimento in un deserto, al cui centro sorge Suna, il villaggio della sabbia.
Per impedire a Suna di ricevere rinforzi e quindi di dover combattere su due fronti, gli Helghast decidono di attaccare Konoha, e la battaglia inizia...
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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-No, come è potuto succedere tutto questo?-
-Zitta, o ci farai ammazzare…-
I due ragazzi erano nascosti dietro una colonna crollata, respirando lentamente per non fare rumore.
-Portate qui il biondo!- due Soldati Helgast si fecero avanti, trascinandosi dietro Naruto, l’Hokage.
Karami spalancò gli occhi ne vedere l’Hokage ridotto così.
-Basta io esco…-
-Ferma, Karami, non otterrai niente così…-
-Ma… Osetsu… io non posso…- La ragazza non sapeva che fare.
I due soldati si fermarono davanti ad un uomo con i capelli chiarissimi, praticamente bianchi, aveva gli occhi di un colore rosso scuro, pieni di determinazione, era in piedi su una zona rialzata della piazza, con due guardie alle spalle, alla sua destra c’erano cinque soldati e alla sua sinistra altri cinque.
Naruto venne lasciato in ginocchio sulle scale.
L’uomo rise alla vista di Naruto, -Un ragazzo? Il capo di questo posto è un ragazzo?-
L’Hokage taceva, era sveglio, ma teneva gli occhi chiusi.
L’Helgast si chinò su Naruto e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, il ragazzo aprì gli occhi e fece una smorfia di terrore, -Bastardi! Cosa sperate di ottenere? Vi ucciderà tutti, non cadrà come noi!-
L’uomo rise di nuovo.
-A chi si riferisce?- chiese Karami sottovoce.
-Credo si riferisca al Kazekage, credo che l’uomo abbia intenzione di invaderli…-
-Oh…-
-Con chi credete di avere a che fare? Abbiamo spazzato via intere città e tu credi che il tuo amico ci possa fermare?- chiese ironico l’Helgast estraendo una pistola STA-18.
-Vi scaccerà via, demoni dell’inferno!- urlò Naruto sputando sullo stivale dell’uomo.
-Feccia…- l’Helgast puntò la pistola alla fronte dell’Hokage, che non batté ciglio.
-No… no… no…- mormorò Karami spaventata, mentre Osetsu le copriva gli occhi.
L’Helgast premette il grilletto e il corpo di Naruto venne scaraventato giù dalle scale, mentre la sua testa esplose schizzando cervella da tutte le parti.
Seguì qualche secondo di silenzio, poi i due soldati Helgast si avvicinarono per trasportare via il corpo.
-No… lasciatelo qui…-
-Come? Generale Geist?- chiese sorpreso un soldato.
-Lasciatelo qui… servirà da monito… ma…- il Generale si avvicinò al soldato dicendogli qualcosa all’orecchio.
-Signore, sì, signore…- rispose il soldato facendo il saluto militare e avviandosi verso il campo base insieme al suo compagno.
Geist sorrise e si incamminò verso la sua tenda, insieme alle sue due guardie e ad una decina di soldati.
-Lo hanno… ucciso?- chiese disperata Karami cercando di togliersi la mano di Osetsu da davanti gli occhi.
-Sta ferma, vieni di qua.- Disse il ragazzo spingendo l’amica nella direzione opposta.
-Hei voi due!- una pattuglia Helgast li vide e corse verso di loro.
-Merda, andiamocene!- urlò Osetsu correndo verso la periferia del villaggio, ancora in mano ai ribelli.
Karami si liberò dalla stretta dell’amico e corse verso la piazza dove era stato ucciso Naruto e si precipitò sul suo cadavere.
-Mio Hokage cosa ti hanno fatto?- La ragazza accarezzò la giacca di Naruto piangendo.
Poi notò che la sua testa era esplosa.
-O mio Dio, Aaaaah!- la ragazza saltò indietro, gli occhi pieni di orrore.
-Karami! Vieni via da lì- Osetsu era riuscito a seminare la pattuglia, facendola perdere tra le rovine del centro-città.
Un botto risuonò nella piazza e un proiettile di un cecchino strappò un braccio alla ragazza.
-Karami! No!- Osetsu corse verso l’amica e la prese in braccio, correndo via dalla piazza, dirigendosi verso la sede dei ribelli, sul lato est delle mura del villaggio.
 
-Le porto il caffè, signore?- chiese un soldato Helgast al Generale.
-No, grazie, faccio da solo, vai pure, soldato. Ho organizzato una festa stasera, per ringraziare voi soldati e i vostri compagni caduti della vittoria- rispose gentile Geist.
-Signore, grazie, signore- il soldato uscì dalla tenda, lasciando solo il Generale.
L’uomo si alzò e si avvicinò alla macchina del caffè, ponendo una tazzina sotto l’erogatore.
-Il prossimo mese toccherà a Suna, cadrà sotto di noi- disse tra sé e sé, poi sorseggiò il caffè caldo.
 
-Il generale è un ottimo comandante, avete sentito che stasera c’è una festa?-
-Sì, il generale ci tiene ai suoi soldati, una volta dicono di averlo visto versare delle lacrime su un soldato semplice morto in battaglia-
-D’altra parte lui ha combattuto la guerra dell’Ovest su Helgan, ricordate?-
-Già, è un veterano, si merita di essere generale-
I soldati stavano parlando tranquillamente, la monotonia del campo era interrotta solo dal cambio delle pattuglie e della guardia ogni due ore, per il resto era sempre calma piatta.
Al campo non c’erano tanti passatempi, la mattina alcune squadre designate venivano impiegate contro la lotta ai ribelli, altre alla pattuglia, altre alla revisione degli equipaggiamenti, altre agli interrogatori ai rari prigionieri…
Il pomeriggio l’attività diminuiva e alla sera si beveva o si lanciavano ogni tanto degli attacchi lampo ai ribelli.
Il passatempo preferito dei soldati era parlare di avventure amorose passate, dei progetti di quando sarebbero tornati a casa e a ricordi di battaglie passate, tutto questo davanti ad un bicchiere di qualche alcolico servito dal bar della base.
Ma quella sera era diverso, gli Helgast avevano completamente conquistato la città, mancava solo una piccola resistenza ribelle, ma si contava che sarebbe stata spazzata via entro la fine del mese, dopodiché avrebbero marciato verso Suna.
-Ragazzi avete visto oggi la faccia del ragazzo biondo prima che il generale gli sparasse in faccia? Era spettacolare!- disse un soldato ridacchiando.
-Non mi parlare di ragazzi, ce ne sono scappati due, ma credo che siano finiti nel mirino di Hunk…- disse arrabbiato un soldato, tornato dalla pattuglia.
-Hunk? Intendi Hunk Jäger? Il migliore tiratore della dodicesima compagnia?-
-Sì, Geist l’ha messo sulla torre della piazza, il primo che si avvicina al corpo del biondo finisce male-
-Ma perché il generale non vuole che prendano il corpo?-
-Perché se lo prendono lo nascondono, e Geist vuole che si veda che il loro capo è morto.-
-Già, cambiando argomento, domani qualcuno di voi deve andare al fronte?-
-No io no, tu Hans?-
-No, no, sono stato di pattuglia oggi, lo sai come sono le regole, chi va di pattuglia il giorno dopo non va al fronte-
-Io invece devo andare, non vedo l’ora di spaccare il culo a quei ninja del cazzo!- disse un granatiere alzandosi.
-Hei Mark, stai calmo ci stanno guardando tutti!-
-Sì, sì scusa…- il granatiere si sedette e ricominciò a sorseggiare il suo Whiskey.
-Voi quanti giorni date ai ribelli?- chiese Hans bevendo un sorso di Vodka.
-Non so, tre giorni al massimo…- rispose Mark.
-Secondo me entro mercoledì è finita- disse Lucas inghiottendo una nocciolina.
-Due giorni? Sì, anche secondo me, sono troppo disorganizzati, anche se hanno quella specie di magia…-
-Non preoccuparti, Jerry, non serve contro i proiettili. Ogni tanto creano degli scudi, ma con due o tre granate se ne vanno-
-Sì, ma ho sentito che hanno fatto esplodere un carro leggero con una palla di fuoco!-
Un soldato scelto si avvicinò al tavolo e li interruppe, -Salve, sono il sergente Sigmund Vaul, siete stati assegnati alla squadra Bravo, io sarò il vostro capo squadra, i vostri compiti sono stati riassegnati, cominciate domani-
-Salve, sergente, qual è il nostro compito di preciso?- chiese Hans alzandosi in piedi.
-Me lo dirà domani mattina il generale in persona, io lo verrò a dire a voi-
-Siamo solo noi cinque? Lei, Jerry, Mark, Lucas e io, signore?-
-No, passeremo a sostituire Hunk con un altro cecchino, lui verrà con noi-
-Hunk in persona? Dice sul serio, sergente Vaul?- chiese entusiasta Mark.
-Ti sembro un tipo da scherzi? E, chiamatemi Sig, non mi piacciono le formalità-
-Ti siedi a bere qualcosa?- chiese Hans prendendo una sedia.
-Si dai, così vi presentate, al comando non mi hanno dato molte informazioni su di voi…-
-Io sono Hans, soldato scelto di prima classe, lui è Mark, il granatiere, lui è Lucas, il medico, e lui è Jerry, il supporto leggero, leggero solo di nome, la sua dotazione è una mitragliatrice e si porta sempre dietro Mary- disse ridacchiando Hans.
-Mary? Chi è Mary?- chiese incuriosito il sergente, al che Jerry appoggiò sul tavolo la foto del suo lanciamissili.
-Ora è in armeria a fare la nanna- disse fiero l’artigliere.
-Bell’arma, sentite, io devo andare a preparare alcune cose, equipaggiamenti, controllare se c’è tutto, eccetera, il ritrovo è qui alle sei di mattina, continuate a divertirvi, a domani- disse il sergente alzandosi.
-‘Notte Sig- salutò Hans, poi tracannò un bicchiere di Vodka.
 
-Aprite! La mia amica è gravemente ferita!- Osetsu era davanti alla porta della base dei ribelli, con in braccio Karami, sanguinante.
-Chi diavolo sei?- chiese una voce da dietro la porta.
-Sono Osetsu, studente della scuola, sono un Genin, ma avrò diritto di entrare no?-
Seguirono alcuni secondi di silenzio.
-Va bene, entra-
Le porte si spalancarono e due uomini presero Karami e la portarono in infermeria, mentre il ragazzo fu portato nella sala comando dei ribelli.
Un uomo nell’ombra stava guardando Osetsu.
-Vuoi unirti a noi? Ragazzino?- chiese.
-Ogni cosa, per combattere quei mostri!-
-Bene, io sono Shikamaru Nara, lo stratega, vai da un certo Neji se vuoi essere reclutato, è lui il capo qui…- rispose l’uomo indicando una porta.
-Probabilmente starà dormendo ora, e mi chiedo perché non lo stia facendo anch’io, quindi adesso vai negli alloggi e cerca un letto, domani ti vedrai con il capo-
-Grazie, Shikamaru…-
-Di niente, ora va…-
Osetsu si incamminò verso gli alloggi e trovò una branda libera, ci si sdraiò sopra e chiuse gli occhi.
 
FINE PRIMO EPISODIO
 
Eh, eh, nessuno avrebbe mai pensato ad un crossover su Naruto e Killzone eh? xD
Vi ringrazio per averlo letto e vi lascio con questa domanda, voi per chi tifate? Rispondetemi con una recensione! Grazie!
Alla prossima!
Stefano Nuke Nusperli
  
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