Surprise

…quando il tempo non passava
non passava la nottata
eri solo da incontrare
ma tu ci sei sempre stata…

(Ci sei sempre stata- Ligabue)

“Chuck, ma dove diavolo eri finito? Sono ore che ti cerco” sbraitò Blair Waldorf uscendo a passi affrettati sul tetto del Palace.

Chuck si voltò verso di lei con un sorriso sereno stampato sul volto e quando la ragazza lo raggiunse accanto al cornicione rabbrividì.

“Devi stare per forza qui? Mi terrorizza, mi da l’impressione di cadere giù” affermò scuotendo la testa nervosamente e Chuck rise.

“Sei per caso impazzito?” gli chiese a quel punto Blair.

“Vanya mi ha detto che mi stavi aspettando qui, ma non mi ha detto che sembravi essere diventato improvvisamente pazzo” aggiunse subito dopo e Chuck le sorrise di nuovo.

“In verità ho un piccolo regalo per te” esclamò lui a quel punto e la sua fidanzata lo guardò corrugando la fronte.

Il ragazzo tirò fuori il cellulare dalla tasca e compose velocemente un numero, qualche secondo dopo si voltò verso la porta e sorrise.

Blair seguì la direzione del suo sguardo e osservò due delle cameriere dell’hotel comparire tenendo in mano un vestito incartato e un pacco.

“Prego, scarta pure” affermò Chuck con un gesto della mano e guardandolo con un sorriso curioso la ragazza si affrettò ad aprire la custodia del vestito.

“Oh mio Dio” esclamò guardandolo a bocca spalancata.

“è il vestito che indossava Audrey Hepbourn in Colazione da Tiffany, nella scena della festa. Mi sono permesso di fartene fare uno uguale” affermò con semplicità e la ragazza lo guardò sorpresa.

“Chuck … grazie, io …” ma lui la interruppe.

“Devi finire di scartare i regali” le ricordò e lei si voltò e prese il pacco tra le mani scartandolo con cura.

“è stupendo”  commentò quando il musino di un gatto bianco comparve dalla scatola.

“Questo è il tuo nuovo gatto, puoi chiamarlo Gatto se vuoi” le disse Chuck e Blair rise felice.

“Chuck non…” ma lui nuovamente la interruppe.

“Ed io ti amo Blair, ti amo proprio come Paul amava Holly” concluse a quel punto lui ad un palmo dal suo viso e lei rise emozionata.

“Perché tutto questo?” gli chiese in un sussurro.

Lui le sorrise sistemandole dolcemente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Avevamo sei anni quando mi confessasti questo desiderio. So che è passato tantissimo tempo, ma io voglio che ogni tuo desiderio possa essere realtà, Blair, perché l’unica cosa che mi rende felice è vederti felice” le spiegò lui e lei lo baciò.

“Ti amo Chuck Bass” sussurrò sulle sue labbra e lui la tenne stretta a sé, desiderando di non doverla lasciare andare mai.