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Autore: _Nat_91    03/09/2011    8 recensioni
Un tuffo nei ricordi dell'estate 2010.
Un'estate calda e piena di imprevisti. Un'estate durante la quale Tom incontrerà finalmente una persona in grado di tenergli testa e di umiliarlo.
Una vendetta che si accenderà e lo porterà a scoprire in lei una persona che non è assolutamente come sembra e nasconde un segreto...
Una piccola storia su Tom e su come uno scontro estivo possa cambiare la vita...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon giorno a tutte!
Eccomi con un nuovo capitolo di questa piccola Fanfiction.
Vi ringrazio immensamente per i commenti al capitolo precedente e per tutto il resto. Ma adesso voglio ringraziare di cuore:
- _MINA_, Layla, Nobody Is Perfect, Niky95, klerkaulitz89 e raggiodisole90 per aver commentato il precedente capitolo.
Grazie davvero a tutte quante; spero che anche questo capitolo vi piaccia...
Buona lettura a tutte...
Il prossimo capitolo arriverà Lunedì...
Un bacione a tutte
Nat
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Capitolo 12

Cullata dal cinguettio degli uccelli, Leyla si lasciò cadere sul letto a pancia in su e si perse ad osservare quel soffitto di un delicato e chiarissimo verde acqua.
Quel giorno il comportamento di Tom le aveva suscitato molti dubbi dimostrandosi quasi geloso nei suoi confronti. Loro due si erano odiati ma quell'odio aveva iniziato a trasformarsi senza che se ne accorgessero; qualcosa era cambiato con il tempo e con spontaneità.
E tuttora non riusciva a capire come questo fosse potuto accadere; dopo Philip, la mora non aveva più permesso a nessuno di avvicinarsi a lei. Ma lui ci era riuscito con quel carattere spregiudicato e ribelle come il suo, con quella insensibilità come la sua. Solo lui, con la sua personalità forte e combattiva, era riuscito ad abbattere le sue difensive ed a renderla una ragazza fragile e sensibile. Tom le aveva fatto ritrovare la strada per amare ancora e gliene sarebbe sempre stata grata.
Leyla si risistemò su un fianco e sfiorò con un dito quella pagina su cui risaltava un'elegante calligrafia che raccontava una nuova giornata della sua vita.
 
"                                            Maldive, 28 agosto 2010
Ed una nuova settimana sta per giungere al termine;      
sono stati giorni molto interessanti e divertenti ma,        
nonostante questo, ho avuto modo di riflettere.             
Adesso mancano altre tre settimane e questa fantastica   
vacanza si concluderà. Ne mancano altre tre ed arriverà 
il momento di fare i conti con me stessa.                      
Sono passati sei giorni dall'ennesimo scontro con Tom   
e da allora ho cominciato ad ignorarlo ancora; ma non    
lo sto ignorando perché ho paura di un nuovo confronto.
Lo sto ignorando perché comincio ad avere veramente   
paura di ciò che lui mi fa provare standomi vicina...      "
 
 

Erano le dieci di sera e la vita della notte aveva chiamato a sé ragazzi di ogni fascia d'età che si erano abbandonati alla frenesia dei locali.
Leyla e Zoe erano ancora nel loro appartamento che stavano finendo di truccarsi prima dell'ennesima serata in compagnia dei Tokio hotel. La mora aveva optato per un vestito blu molto corto e senza spalline; la rossa invece aveva indossato un vestito di un delicato giallino, anch'esso era senza spalline ma si allacciava dietro al collo. Entrambe avevano scelto un trucco relativamente leggero e scarpe con tacchi non troppo alti; quella sera volevano divertirsi senza essere ostacolate da dolori ai piedi.

- Io dico che stanotte tu non rientri -affermò ad un tratto Leyla guardando l'amica ammiccante.

- Ma piantala di dire sciocchezze -la smentì la rossa cercando di nascondere la sua tensione- Non succederà niente di straordinario stasera.

La mora la guardò scettica e divertita poi si avvicinò a lei stringendo sempre la sua borsetta.
- Vuoi dirmi che anche questa sera farai impazzire quel ragazzo e lo lascerai a bocca asciutta? -le chiese facendo finta di crederle- Ma lasciati un pò andare, siete praticamente cotti l'uno dell'altra. E poi il modo in cui Bill ti guarda, ti stringe, ti bacia... -lasciò la frase in sospeso sospirando estasiata- Ogni piccolo gesto che fa è così dolce e mostra come lui ti desideri. E ti desidera a tal punto da voler continuare a stare con te anche dopo la vacanza -concluse sorridendo ammicante.

Zoe rimase in silenzio, imbarazzata e consapevole della veridicità di quelle parole; poi si girò e si incamminò verso di lei.
- Anche io credo che tu debba lasciarti andare con Tom -le disse seria- Ormai è chiaro che tra di voi c'è qualcosa che vi unisce e...

- Alt! Stop! Fermati! -la interruppe la mora avvicinandosi a lei- Io non so cosa diamine tu abbia visto ma tra me e Tom non c'è assolutamente niente se non la più pura indifferenza. Ed ora andiamo al locale e divertiamoci -disse lei dandole le spalle ed avviandosi verso l'ingresso.

Zoe sospirò esasperata mentre la vedeva uscire. Ormai Leyla non faceva altro che scappare da ciò che le faceva paura; continuava a fuggire ed a nascondersi dietro un enorme castello di bugie. Ma era arrivato il momento che qualcuno arrestasse la sua corsa.
 

Tom espirò del fumo dalla bocca poi fece subito un'altro tiro di sigaretta; era appoggiato alla sua Cadillac e muoveva freneticamente il piede. Era molto nervoso, a breve avrebbe rivisto quella dannata ragazzina che gli aveva rovinato l'estate. Non era pronto ad essere ignorato ancora da lei; non era pronto a vedersela sfuggire ancora dalle mani.

- Tom.

La voce di suo fratello lo distrasse dai suoi pensieri; si voltò e lo trovò alla sua sinistra che lo guardava preoccupato.
- Che vuoi Bill? -gli chiese scocciato.

- Parlare finalmente con te -gli rispose il gemello appoggiandosi alla macchina- È da un pò che non lo facciamo.

- Non c'è niente di cui parlare -tagliò corto il chitarrista buttando a terra il mozzicone della sigaretta.

- Tu sai che non è così -lo contraddisse l'altro posizionandosi davanti a lui- Sei diventato insopportabile e voglio sapere il perché. Sono tuo fratello e sai che puoi parlare tranquillamente di tutto con me -aggiunse indicandosi- Che sta succedendo?

Tom lo guardò con rabbia e strinse una mano a pugno; forse Bill aveva ragione e parlarne con lui gli avrebbe fatto bene ma, soprattutto, gli avrebbe permesso di chiarire quei dubbi che lo assillavano da giorni.
- Sono nervoso perché non capisco cosa mi succede e forse tu puoi aiutarmi -gli confessò infine cercando di rilassarsi- Ecco ultimamente...

Ma l'improvvisa comparsa di Zoe al loro fianco gli impedì di continuare.
- Ciao ragazzi -li salutò la rossa sorridendo.

Entrambi ricambiarono il saluto ma Bill lo accompagnò con un tenero bacio a fior di labbra. Anche Leyla si avvicinò a loro ma salutò solo il vocalist prima di tornare da Georg e Gustav.

Tom la seguì con lo sguardo, infuriato, poi cominciò ad avviarsi verso il posto di guida ma il gemello lo fermò poco prima che aprisse lo sportello.
- Per questa sera cerca di non generare casini -gli chiese supplicandolo con gli occhi.

Il chitarrista annuì e si sedette al suo posto con Gustav al suo fianco, mentre gli altri quattro sedevano nel sedile posteriore; il viaggio durò una decina di minuti.
Giunti a destinazione, i sei ragazzi scesero e si recarono all'interno del locale; occuparono un tavolino ed ordinarono dei drink, nell'attesa iniziarono a parlare ed a guardarsi intorno. Era davvero un bel posto suddiviso in due piani: al piano terra vi era la pista da ballo ed il bar; nel piano superiore, accessibile da una rampa di scale, era situata la zona "relax" con tavolini e divanetti.

- Ecco le vostre ordinazioni -disse una cameriera porgendo ad ognuno il proprio drink.

Poi si soffermò a guardare Tom con uno sguardo compiaciuto e gli sorrise maliziosa ma lui la ignorò ed iniziò a sorseggiare il suo mojito. La ragazza se ne andò offesa sotto lo sguardo sorpreso di Georg e Gustav che avevano seguito l'intera scena; i due si voltarono verso il chitarrista che scollò le spalle come se nulla fosse.

- Non mi attraeva abbastanza -disse lui per giustificarsi.
Ma non era vero, quella cameriera era molto bella però non aveva suscitato in Tom alcun interesse, nessuna riusciva più a farlo e tutto a causa di quella moretta tutto pepe che sedeva davanti a lui.

Ad un tratto il dj mise una canzone che piaceva molto a Leyla che, trascinandosi Zoe, scese in pista dove iniziarono a ballare l'una al fianco dell'altra seguendo il ritmo della musica; i loro movimenti erano sinuosi, sensuali e, a tratti, provocatori.
Quando Bill vide dei ragazzi accerchiarle, raggiunse subito la rossa e la strinse a sé senza smettere di ballare; la mora li guardò intenerita poi si girò quando sentì qualcuno toccarle i fianchi. Si trovò davanti un ragazzo dai corti capelli biondi e gli occhi di un castano così scuro e limpido che le permettavano di specchiarsi dentro di essi. Lasciò che quello sconosciuto l'attirasse a lui e la guardasse con ardore e malizia, poi anche Leyla incrociò le braccia dietro al suo collo e continuò a strusciarsi contro di lui cercando di non pensare ad un'altra persona.
 

Tom stava bevendo un Sex on the beach mentre continuava a guardarla ballare con quel tizio; stava impazzendo, era nervoso ed infervorato e stringeva con forza il suo bicchiere cercando di trattenersi. Ma quando vide che quel ragazzo le toccò ancora il sedere, dopo che già lei gli aveva tolto la mano, la sua rabbia esplose; sbattè con forza il bicchiere sul tavolino e scese velocemente le scale. Senza preoccuparsi delle imprecazioni a lui rivolte, si fece largo nella pista fino a raggiungerli e spintonò il ragazzo che lo guardò seccato per essere stato interrotto.

- Che cavolo vuoi tu? -gli chiese il biondo urlando per sovrastare la musica.

- Ragazzino vai a casa -gli disse il chitarrista sprezzante- Lei è con me.

Afferrò la mano di Leyla, che ancora lo guardava tra il sorpreso e l'irritato, e la trascinò via da lì; si fece largo tra la pista poi si inoltrò in un piccolo corridoio adiacente alle scale.

- Tu sei un emerito stronzo! -gli urlò lei riprendendosi e strattonandolo- Lasciami la mano brutto idiota.

Il chitarrista si fermò quando vide che quella zona era praticamente deserta e la lasciò andare.

- Ma ti sei bevuto il cervello? -gli chiese la mora fuori di sé- E si può sapere perché ce l'hai con me? Non puoi andare da qualcun'altro a rompere i cogl...

Ma quelle parole rimasero sospese nell'aria, Tom non le diede l'opportunità di finire; le prese il volto tra le mani e la baciò all'improvviso. Leyla sgranò gli occhi quando sentì quelle labbra posarsi sulle sue con urgenza; il suo cuore iniziò a battere velocemente mentre il suo corpo si abbandonò al dolce calore che quel bacio le stava trasmettendo. Per un breve istante si rilassò e fu tentata di stringerlo a sé ma qualcosa glielo impedì; no, non poteva permetterlo. Posò le mani sul suo petto e lo allontanò con un colpo secco, lo guardò sorpresa e spaventata poi se ne andò, scappò via da lui per la seconda volta.

Tom la osservò sparire lungo le scale poi guardò davanti a sé con lo sguardo perso nel vuoto; si lasciò cadere contro il muro e si prese la testa tra le mani. L'aveva baciata; aveva baciato l'unica ragazza che fino a quel momento aveva saputo tenergli testa e che lo aveva umiliato. Aveva appena baciato l'unica ragazza che gli avesse fatto battere il cuore.
 

Leyla corse lungo le scale e si lasciò cadere sulla sedia accanto a Gustav impegnato a parlare con una ragazza bionda; prese il bicchiere mezzo pieno di vodka di Georg e lo mandò giù in un sorso solo. Strinse gli occhi quando sentì la gola bruciarle ma non vi badò molto, c'era qualcos'altro che bruciava con più forza dentro di lei. Tremante, sollevò una mano e, con le dita, si sfiorò le labbra dove ancora era imprigionato il suo sapore di alcool e fumo.
Tom Kaulitz l'aveva baciata ma questo non l'aveva mandata in bestia; quel bacio era stato contemporaneamente ciò che attendeva e ciò da cui scappava da settimane ormai.
 

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