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Autore: Nihal_Land of Wind    03/09/2011    2 recensioni
"Scusi, che è successo qui?"
"C'è stato un incidente poche ore fa e il treno è deragliato."
Fu come se tutto il mondo si fosse messo a girare su se stesso. Susan non capì più niente... Si girò e incominciò a correre.
Questa fanfiction parla di un finale diverso per la saga... Spero vi possa piacere!!
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I’LL COME BACK TO YOU

DUE

Susan corse. Non voleva più fermarsi. Voleva andarsene e correre, non riusciva ad accettare l’accaduto, non a lei, no...
Non riusciva a mettere a fuoco un solo pensiero sensato nella sua testa, aveva in mente solo quell’immagine dei suoi fratelli distesi, con i suoi genitori, Eustachio e Jill.
Aveva corso tanto che era arrivata a metà strada fra la stazione e casa sua. Meglio così, voleva solo allontanarsi da quel luogo che avrebbe evitato di sfiorare, tempo più tardi, anche col solo pensiero.
Nonostante fosse quasi arrivata a casa non si fermò, non accennò a rallentare.
La gente che passava la guardava incredula, chiedendosi perchè mai dovesse correre così tanto e perchè avesse le mani insanguinate, ma Susan, senza accorgersene, aveva stretto i pugni talmente forte da ferirsi con le unghie. La ragazza a sua volta lanciava occhiate sfocate alle persone che le passavano accanto ma non si curò delle loro espressioni. Erano così sorpresi che fosse disperata, scioccata, perchè aveva perso le persone che più amava al mondo? Avrebbe voluto urlare fino a perdere la voce.
Si accorse di avere la faccia tutta bagnata dalle lacrime, ma non le importava.
Di botto, si fermò in mezzo al marciapiede.
Si guardò le mani. Che cosa strana...il suo sangue in quel preciso istante stava andando dal cuore che batteva a tutto il suo corpo, ma quello di tutte le persone là, distese in stazione, non avrebbe più compiuto il suo percorso. Il loro cuore non avrebbe fatto più un battito.
Le lacrime dal suo bel viso le ricadevano sui vestiti, ma lei non stava più piangendo. Sentiva di non averne la forza. Non si preoccupò di asciugarle.
“Susan...Susan!”
In un primo momento non sentì la voce dei suoi zii, o non ci badò per nulla.
Loro la raggiunsero.
“Susan...è terribile...”.
Si lasciò abbracciare da sua zia, la testa annebbiata.
“E’ terribile...Peter, Lucy, Ed...Jill, i tuoi genitori e..... la voce di zio Harold si spezzò. “...Eustachio...”
Susan non disse nulla. Si sentì completamente stupida per aver pensato solo per un istante che fossero venuti per dirle che era tutto uno scherzo, seppure di cattivo gusto.
Ma non poteva essere vero, no...
“Ascoltala, Alberta: non se ne può rendere conto...”
Ascoltare chi?
“E’ inutile ripeterlo, Susan...non possiamo fare più niente ormai.”
Susan si accorse che le sue labbra si stavano muovendo. Ma perchè non se ne era resa conto prima? Aveva ripetuto “Non è vero” con voce strozzata durante tutta la corsa fino a casa, ecco perchè la gente che passava si era voltata a guardarla, così tranquilla e ignara di tutto, ignara della bomba che aveva fatto saltare in aria il mondo di Susan.
“Su, andiamo a casa.”
Se gli zii non l’avessero presa per le braccia e sorretta fino al portone, Susan sarebbe svenuta seduta stante. Era pallidissima.
Entrarono. La ragazza salì subito in camera, seguita dagli sguardi degli zii, e nella stanza si guardò allo specchio.
Quasi non si riconosceva. Aveva il viso fradicio, gli occhi erano sgranati e pieni di dolore, un dolore così grande da non saper descrivere a parole.
Si stese sul letto e, per aver pianto tutte le sue lacrime, cadde in un sonno senza sogni.



Giugno






Luglio






Agosto





Aprii gli occhi di scatto. Settembre. Primo giorno di scuola.
Il pensiero mi balenò in mente solo per qualche istante, per me tutto aveva perso importanza.
Istintivamente, meccanicamente, compii il rituale che esercitavo tutte le mattine: non potevo evitarlo, in parte perchè ne sentivo il disperato bisogno, in parte perchè quell’immagine scattata era la prima cosa ad attirare il mio sguardo. Era posata sul cassettone sotto allo specchio e ritraeva Eustachio, Jill, Peter, Edmund e Lucy alla fine della scuola. Ricordavo bene...


Il cortile è affollato di gente, perlopiù studenti che sfrecciano verso il cancello della scuola. Però c’è ancora il nostro gruppetto di ragazze vicino al muro, che chiacchiera e ridacchia a voce molto alta. Poco più in là, due adulti e cinque ragazzi, che aspettano me. Mi giunge l’eco di Peter, il mio fratellone, che dice qualcosa a proposito di una foto... alzo gli occhi al cielo scocciata, dobbiamo scattare la foto proprio ora che sto chiacchierando con le mie amiche che non vedrò per tre mesi! Mi giro e grido a Peter: “Non la possiamo fare più tardi? Sto parlando con loro!”
Lui mi risponde: “Gli zii vogliono una foto e mamma e papà ci stanno aspettando fuori dalla scuola! Manchi solo tu!”
“Allora fatela senza di me!” ribatto io girandomi di scatto e riprendendo la conversazione interrotta con le mie amiche.
Peter, rassegnato, si volta e torna verso il suo gruppo...


Mi pentii presto di quella scelta. Nell’ultima foto in cui comparivano i miei fratelli io non c’ero. Sentii il mio cuore lacerarsi e i miei occhi pizzicare.
In quel momento la porta si aprì.
“Susan, scendi che è pronta la colazione?”
Era zia Alberta; abitavo con loro dato che avevano ottenuto il mio affidamento. Annuii e lei chiuse la porta. Tornai a rivolgere lo sguardo alla foto e non potei fare a meno di pensare che quello era il primo giorno di scuola in cui non sarei stata accompagnata da loro. Strinsi le mani sulla cornice, senza riuscire più a tollerare il dolore sordo nel cuore, e decisi di scendere.
La foto rimase posata sul cuscino.






Non ho resistito alla tentazione di pubblicare subito anche il secondo capitolo hehe! Devo però avvertire i miei lettori che a causa della problematica connessione ad Internet riuscirò ad aggiornare più o meno una volta al mese, poi non parliamo di quando inizierà la scuola... Cercherò di inserire almeno un paio di capitoli alla volta, sempre che vogliate continuare a leggere ;-)
Ditemi cosa ne pensate fino adesso!
A prestoooo
Nihal_Earth of Wind
  
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