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Autore: melanita    03/09/2011    0 recensioni
Ambientata dopo la fine di brotherhood. Ling Yao, Lan Fan e May Chang ritornano a Xing; il giovane principe è infine riuscito ad ottenere la pietra filosofale, ed è convinto che più niente lo separi dal trono imperiale. Ma non è così: nello stesso palazzo imperiale si nasconde una minaccia che nessuno di loro poteva immaginare, ed i tre giovani dovranno di nuovo combattere per la loro vita.
Sigh, le introduzioni non le so proprio scrivere... vabbè comunque questa è la prima fanfiction che pubblico, quindi spero di ricevere qualche suggerimento utile. Mi scuso in anticipo per eventuali pasticci con l'html.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, May Chang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E rieccomi... visto che tra un po' avrò parecchio da fare con la scuola che ricomincia (ma no, dai, c'è ancora tempo... NdMe che tento disperatamente di autoconvincermi che è ancora luglio) cercherò di aggiornare piuttosto in fretta finché posso, anche perché in teoria dovrei avere risolto i miei problemi con il computer. Anche questo capitolo è piuttosto corto, e vi confesso che probabilmente lo saranno anche gli altri... questo è il mio stile, non so che farci! Ah, prima che me ne dimentichi anche stavolta:
Disclaimer: i personaggi di cui si parla in questa fanfiction non mi appartengono. La storia non ha fini di lucro.
Fatto tutto? Sì? D'accordo, allora... buona lettura!

CAPITOLO 2: L'IMPERATORE

Ling Yao, mentre percorreva i corridoi del palazzo, era lieto di vedere che tutto era come lo ricordava: gli stessi pavimenti dove si era sbucciato le ginocchia da piccolo, le stesse finestre che davano sul verde dei giardini, le stesse statue degli antenati su cui una volta aveva scarabocchiato baffi di carboncino.
Si trovarono di fronte ad una porta di legno massiccio, laccato di rosso e oro, che si aprì con un cigolio quanto bastava per far passare loro due. Il capitano fece loro cenno di entrare, mentre la scorta si posizionava di guardia intorno alla porta. Ling e May, con un attimo di esitazione, varcarono la soglia della camera dell'imperatore.
Una voce roca li invitò:- Fatevi avanti... figli miei.-
Con gli occhi che si abituavano lentamente alla penombra, i due principi di Xing si inoltrarono nella stanza, avvicinandosi al grande letto che ne occupava il centro. Disteso lì, avvolto da coperte, giaceva l'imperatore. Il suo volto era ancora più pallido e scavato dell'ultima volta che lo avevano visto, in quella stessa stanza, quando aveva lanciato a tutti i suoi figli riuniti la sua sfida: l'immortalità in cambio del potere imperiale. La malattia si rifletteva nei suoi occhi febbricitanti che fissavano i suoi due figli, mentre mormorava con voce debilitata:- Ling del clan Yao, May del clan Chang... siete tornati insieme. Strano... credevo che ciascuno di voi aspirasse al potere.-
- Abbiamo raggiunto un accordo, Vostra Maestà.-, replicò prudentemente il giovane, mentre May aggrottava la fronte. C'era qualcosa di sbagliato in quella figura, che metteva in allarme i suoi sensi, ma non riusciva ad individuare cosa fosse.
- Molti dei vostri fratelli sono già tornati. Alcuni si sono arresi, e si sono presentati a me a mani vuote. Altri hanno tentato di ingannarmi. Nessuno aveva il segreto che cercavo.-
- Io ce l'ho, Vostra Maestà!- annunciò Ling d'impulso:- Ad Amestris ho scoperto l'esistenza di esseri immortali... ed ho il loro segreto! La pietra filosofale!-
L'uomo scoppiò in una risata che presto si tramutò in una tosse soffocata:- La pietra filosofale, ma davvero? Bene, questa non l'avevo ancora sentita...-
- Ma sto dicendo la verità!- protestò Ling, estraendo la piccola ampolla, che luccicò, rossa come un rubino, nella penombra. Il giovane proseguì:-Ecco, questo è il segreto che siamo stati inviati a cercare! Io l'ho trovato... ed ora sono io l'erede al trono!-
L'imperatore non smetteva di ridere. La risata si fece più forte, tanto da non sembrare più quella di un uomo ammalato. Ling e May lo fissarono, stupefatti e preoccupati. Poi l'uomo sembrò riprendersi, e parlò ancora, ma stavolta con voce più forte:- Proprio come tutti gli altri... nessuno che abbia capito...-
- Capito cosa?- intervenne May, stringendo senza farsi notare Xiao Mei che, nascosta nei suoi vestiti, aveva iniziato a tremare incontrollabilmente.
- Capito che la ricerca dell'immortalità non era altro che un diversivo... un trucco, se volete. Ma forse voi ci siete arrivati più vicini degli altri. Questi immortali che avete incontrato ad Amestris... erano per caso esseri chiamati homunculus?-
- Come fate a sapere degli homunculus?- balbettò Ling spiazzato.
- E come mai l'immortalità non vi interessa più?- insistette May Chang.
- Che immortalità può desiderare un uomo... che è già immortale?- sogghignò l'imperatore, mentre i suoi occhi si accendevano di un bagliore rosso.
- Ma cosa...?!- iniziò Ling indietreggiando di scatto. Poi qualcosa lo afferrò per i piedi, trascinandolo a terra. Nella penombra della stanza, vide...
- Tentacoli d'ombra! Sembrano quelli di Pride, o del Padre!- esclamò il giovane, lottando contro le sagome scure che gli afferravano gambe e braccia. May Chang strillò, mentre un tentacolo le si avvinghiava al collo.
L'imperatore, continuando a ridere, si tirò a sedere sul letto e sibilò:- Amestris... quanti ricordi della mia terra natale! Mio padre aveva un piano così ambizioso: dalle notizie che mi sono giunte, pare che sia fallito miseramente... ma forse voi ne sapete di più, vero?-
Ling riuscì a liberarsi un braccio e ad estrarre la spada, ma subito un altro tentacolo iniziò a stritolargli il polso, costringendolo a lasciarla cadere. Fu rapidamente immobilizzato al suolo, strettamente avvolto da una rete d'oscurità.
May Chang tentò di utilizzare la sua alchimia, ma le sue mani furono imprigionate, strettamente legate dietro la schiena. Dibattendosi disperatamente, vide un musetto bianco e nero che spuntava dalla sua manica ed urlò:- Xiao Mei, scappa!-
Il panda si tuffò a terra, e lì rimase per un momento spaesato. May riuscì a liberare la gamba ed assestò un calcio all'animale, scaraventandolo in aria. La piccola panda, strillando, atterrò accanto alla porta ancora socchiusa e si voltò verso la padroncina. May, con le lacrime agli occhi per essere stata costretta a colpire la sua adorata amica, le gridò:- Xiao Mei, esci da qui! Fuggi via, ora!-
I tentacoli d'ombra saettarono all'inseguimento della creatura, ma Xiao Mei, obbedendo all'ordine della principessina, era già uscita a rotta di collo dalla stanza. Si sentirono delle urla dai soldati di scorta. Adesso sarebbero venuti a vedere che cosa stava succedendo, pensò la ragazzina... avrebbero scoperto l'homunculus...
Il capitano, seguito dai suoi uomini, fece irruzione nella stanza. Si fermò appena vide cosa stava succedendo. Chiese:- Tutto sotto controllo, Vostra Maestà?-
- Certamente, capitano. Tra poco potrete portarli nei loro nuovi appartamenti...ma prima...-Un tentacolo si rizzò di fronte a Ling Yao, che tentava ancora di liberarsi.
-... vediamo cosa hanno imparato i miei cari figli...-
Il tentacolo si aprì in decine di filamenti sottilissimi, che ondeggiavano lenti nell'aria. Poi uno dei filamenti si posò sulla fronte del principe, e gli altri si aggiunsero uno dopo l'altro.
- Che cosa stai facendo?- urlò il giovane, mentre May strillava di rabbia, divincolandosi. Altri filamenti si rizzarono di fronte a lei.
-... cominciando dal mio auto nominatisi erede.- terminò sarcasticamente l'imperatore. I filamenti cominciarono a pulsare. E Ling cominciò ad urlare di dolore.
  
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