1. COME TUTTO INIZIÒ


Ciao a tutti.
Il mio nome è Pansy, Pansy Parkinson, ma da un po' di tempo a questa parte, mi chiamano tutti Pansy Puttana Parkinson.
Simpatico come nomignolo, eh?

Il problema non è tanto il nome in se, quanto il fatto che nessuno si sforzi più di tanto di sapere se sia vero. Se sia vero che sono una troia, intendo.
Sono certa che anche le mie "amiche" dentro di loro lo pensino. Ovviamente cercano sempre di glissare elegantemente sull'argomento "Pansy la sgualdrina" ogni qual volta io ricevo un nuovo insulto, ma invece di spostare la loro attenzione su qualche altra cosa potrebbero anche difendermi, ogni tanto. A me non darebbe affatto fastidio.

Tutto è iniziato nei primi giorni dell'anno scolastico. Il mio sesto anno!
Racconterò gli avvenimenti accaduti in modo rapido e senza troppi particolari, poiché mi fa molto male ripensare a quella sera.

Erano, come dicevo, i primi giorni del nuovo anno scolastico, ed era stato organizzato un favoloso festino di inizio anno.
Il party si sarebbe tenuto nella Stanza delle Necessità, e vi avrebbero partecipato tutti gli studenti del sesto e del settimo anno di Hogwarts (si, anche i Grifondoro, purtroppo…). Si prevedeva una serata scintillante, complici le numerose bottiglie di Whiskey Incendiario e altri alcolici che minori di 17 anni non potrebbero bere, ma che la cara Stanza delle Necessità ci aveva offerto senza chiedere nessuna carta d'identità.
La festa era iniziata da un paio d'ore, ed ero già sbronza ad un certo livello. Un cocktail più vari sorsi ad almeno altre 5 bevande diverse mi avevano letteralmente stesa, e barcollavo come se qualcuno mi avesse tirato un mattone in testa facendomi così perdere totalmente il senso dell'equilibrio.
Non biasimatemi, però… era la prima volta che bevevo veramente , per cui non ero riuscita in alcun modo ad autocontrollarmi.
Ma torniamo alla festa. Ero davvero troppo ubriaca, quando un ragazzo di Serpeverde del settimo anno i cui genitori erano conoscenti dei miei, mi si avvicinò
-lo sai che sei molto carina?- mi disse. Anche lui pareva ubriaco almeno quanto me
-si, lo so- risposi io ridacchiando
-non si risponde "si, lo so", dovevi dire "grazie, sei molto gentile"- mi rimproverò lui, al ché io decisi di seguire il suo consiglio
-grazie, sei molto gentile- dissi facendo la vocetta da scema.
-perché non andiamo a fare un giro?- domandò.
Adesso… il ragazzo in questione era anche lui carino, e c'era stato un periodo in cui mi ero semi invaghita di lui, per cui decisi di seguirlo senza esitare.
Andammo in un angolo e iniziammo a baciarci con passione. Ogni tanto ci alzavamo e cambiavamo posto. Non chiedetemi il perché… eravamo assolutamente troppo ubriachi!
Mentre ero con lui da qualche parte, mi venne in mente che dovevo cercare la mia amica Gemma.
Non so perché in quel momento mi venne quella voglia improvvisa di stare con lei, so solo che l'unica cosa che volevo era parlarle, e a nulla servirono i lamenti del mio cavaliere, il quale fu costretto ad aiutarmi a cercarla.
Ero così ubriaca che chiedevo a ogni persona che mi passava davanti se per caso l'avesse vista.
Avevo chiesto ad almeno otto o nove persone, quando mi vidi davanti proprio Lui.
Mi piaceva da almeno due anni, c'erano stati molti sguardi, qualche parola scambiata così tanto per dire, ma niente di più.
A me però piaceva, accidenti se mi piaceva! Non dico che lo amavo, però avevo sicuramente una bella cotta per lui.
-hai visto Gemma?- gli domandai poggiando una mano sul suo petto
-no- rispose, guardandomi negli occhi. Io non volevo andarmene, così parlai ancora
-sei proprio sicuro?-
-si…- disse lui di nuovo. Parve indugiare un po', però poi continuò a parlare -perché non vieni un po' con me?-
Gli occhi mi si illuminarono di gioia, mi divincolai subito dal mio precedente accompagnatore, e andai con lui.
Draco Malfoy.
Il ragazzo che probabilmente ha rovinato tutta la mia adolescenza.
Non aveva visto forse che stavo con un altro? Non poteva contenersi? Perché ha voluto che andassi con lui?
Ma la cosa che mi fa più male, è che dopo poco tempo che ci stavamo baciando, lui mi mandò via.
Erano venuti alcuni amici del primo ragazzo con cui ero stata, probabilmente volevano riportarmi da lui, e Draco mi disse
-va' con loro- con quella sua voce fredda e spietata. Io obiettai che volevo stare con lui, ma egli mi ripeté l'ordine e mi fece alzare da sopra le sue ginocchia.
Caddi, ubriaca, tra le braccia di uno dei ragazzi che erano venuti a cercarmi, e ci andammo a baciare da qualche parte.
Poi ricordo solo di aver parlato con tante altre persone, e di aver detto un mucchio di stupidaggini.
Da quel momento in poi, sono diventata Pansy Puttana Parkinson.

Adesso, miei cari, giudicate voi se io merito questo appellativo.
Dirò giusto qualche parola in mia difesa, poi sarete liberi di decidere da soli, secondo la vostra morale.
1) ero totalmente ubriaca;
2) il primo ragazzo mi piaceva, il secondo idem, e il terzo era molto carino;
3) non ho fatto nient'altro che baciare tre ragazzi. Attenzione… ci siamo solo baciati, non c'è stato assolutamente NULLA di più. Di questo ne sono sicura.
4) Draco e il terzo ragazzo si sono approfittati di una persona che non era in condizioni di intendere e di volere. Non sono loro quelli che fanno schifo?
5) Se io fossi stata un maschio, al massimo avrei ricevuto l'appellativo dello "stronzo". Perché un uomo può baciare chi vuole, e una donna no?

Considerati questi 5 punti, pensate che Pansy Parkinson sia una puttana?

Secondo me no.
E come dice il Vangelo: scagli la prima pietra chi è senza peccato






Allora… Pansy mi piace molto come personaggio, e dopo aver notato che in un sacco di ff viene definita "troia", "puttana" o cose del genere, ho inventato questa storia. Mi piacerebbe continuarla, facendo sbocciare magari una bella storia d'amore con qualche personaggio ancora da decidersi.
Tutto ciò però dipende da voi! Non è difficile scrivere una mini-recensione... A voi prende solo 2 minuti, per me invece è molto importante.