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Autore: Black Mariah    03/09/2011    4 recensioni
Frank è allibito.
-Oddio spogliarelliste!-esclama come un bambino che per la prima volta vede una donna nuda. -Oddio spogliarelliste con le divise di Hogwarts!- ripete ancora più eccitato.
Le due ragazze scoppiano a ridere e dopo averlo stuzzicato un'altro po' ritornano tra le altre.
-Grazie, grazie, grazie!- continua a dire Frank muovendosi da sulla sedia, battendo le mani e assumendo un'espressione da bambino.
Io e Ray scoppiamo a ridere.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il semaforo è rosso, decellero, freno e mi fermo. Una signora attraversa la strada. Aspetto che la luce diventi verde per ripartire.

Che strano. Non mi ha chiesto nulla. Nè cose riguardo la band, nè su di me. Di solito anche chi non è interessato a noi, nel senso che non ci segue, qualche domanda la fa sempre, e lei, Annabelle, sapeva chi fossi ma non mi ha chiesto nulla. Magari non le è concesso fare domande ai clienti. E magari ogni giorno in quel negozio vanno persone molto più famose e molto più importanti di me e ci ha fatto l'abitudine. Oppure semplicemente non si comporta come tutte le altre che iniziano ad emettere gridolini perchè...boh, magari è più matura, è più abituata, è più seria.

"Che cazzo Gerard non puoi stare a pensare ancora a lei" mi dico accendendomi l'ennesima sigaretta. E' la seconda che mi fumo da quando sono in macchina. Fino alla fine morirò di tumore ai polmoni, lo so. E' colpa di Frank e del suo abitare lontano, in un posto isolato, che sì sarà tranquillo quanto vuole, ma è quasi nel deserto, cazzo.

Accendo lo stereo. Sto andando da lui a scroccare una birra, a vedere come sta, a tenergli compagnia e anche a fargli vedere l'abito. Non sia mai che non gli piaccia!

Prendo una strada interrata, non capisco come Jamia non gli abbia detto niente su questo posto, cioè...vedo i cactus come se fossi al Gran Canyon! Entro nel suo immenso giardino e vengo accolto da sette cani ululanti che mi abbaiano e scodinzolano. Dio, vivere con tutti quegli animali...certe volte mi chiedo come cazzo faccia.

Busso alla sua porta e dopo qualche secondo mi viene ad aprire. Indossa una t-shirt bianca, ha una birra nella mano destra e contemporaneamente tra le dita una sigaretta. Sta parlando al telefono. Mi apre e mi fa segno con il capo di entrare.

-Certo, piccola- dice comprensivo. Sembra felice cazzo. E io non posso non esserlo. E' il mio migliore amico, è il mio secondo fratello. E si sposa. Ed è felice. Gli sorrido. Sta parlando con Jamia, si vede. I suoi occhi brillano.

Parla ancora un po' con lei, stanno decidendo quando vedersi per domani. E' buffo assistere a questa telefonata. Ed è buffo sentire da Frank dire certe cose.

-Jamia, sai che non posso vederti il giorno prima delle nozze!- dice alla cornetta.

Scoppio a ridere. E' un romanticone del cazzo. Fa tanto il duro e poi si attacca ancora a queste tradizioni metropolitane.

Dopo qualche minuto riattacca e si gira a guardarmi. E' splendido, raggiante, mi sembra che intorno a lui ci sia un'aura come quella di Goku super sayan.

-Vado a prendermi una birra- gli faccio dirigendomi verso la cucina.

-Sì, fai pure- mi dice alle spalle.

Apro il frigo: è completamente vuoto. Il bello è che sono totalmente assenti cibi, ma ci sono una miriade di bottiglie di birra.

-Jamia dovrà fare un po' di spesa lunedì!- gli dico stappando la bottiglia. Lui scoppia a ridere.

-Ehi hai fatto spese?- mi chiede indicandomi la busta di Calvin Klein.

-Ma va! Ho comprato l'abito per il matrimonio di una testa di cazzo!- gli dico bevendo. La birra è fresca. E le bollicine mi danno un po' alla testa.

Frank mi sorride. Apre la busta e esce fuori l'abito.

Nel momento in cui vedo il completo nero mi ritorna di nuovo in mente la commessa. Glielo dico? Anzi, che cazzo gli dico? Che era bella e che tipo da quando sono uscito da Calvin Klein non ho pensato a lei solo per mezz'ora?

-Mmm elegante...- mi fa. -Sarai un figurino. Però che cazzo Gee, sono lo sposo, non puoi essere più bello di me quel giorno!-

Gli scoppio a ridere in faccia. Sempre il solito Frank.

-Cravatta? Papillon? Non ne hai presi?- mi chiede cercando nella busta.

-Cravatta?- ripeto.

Cazzo la cravatta. Avevo comprato solo la camicia e l'abito. E non la cravatta.

-Non ti preoccupare. Te la presto io!- dice Frank.

Per un secondo penso di ritornare da Annabelle, con la scusa di aver dimenticato la cravatta.

-Ehm...no la vado a comprare!- gli dico.

-Ma dai, per una cravatta di merda devi ritornare da Calvin Klein!- esclama.

Io lo guardo titubante. Glielo dico? Non c'è nè bisogno.

Boh, io non ho mai capito ciò che ci lega. Gli basta guardarmi negli occhi, notare che ho assunto un'espressione strana e poi dirmi -C'è qualcosa che non so?-

"Beh, a dire il vero non c'è nulla che non sai. E' una cazzata e basta" penso.

-Nah...- dico facendogli un segno con la mano.

Mi guarda titubante.

**

-Dove stiamo andando?!- urla Frank da dietro il cofano dell'auto.

-Ditemi dove cazzo stiamo andando!- ripete da dentro un sacco di tela.

-La smetti di gridare!- gli dice Ray che cerca di mantenerlo fermo. Io mi guardo la scena riflessa nello specchietto retrovisore. L'abbiamo rapito, cazzo. E mi viene da ridere solo a pensarci.

"Frank ti passiamo a prendere alle dieci." Gli aveva detto Mikey per telefono. Noi ci siamo presentati a casa sua di soppiatto, alle nove. Naturalmente Frank non aveva nemmeno iniziato a prepararsi. Siamo entrati in silenzio nel suo salotto e mentre lui era seduto sul divano a fare zapping, Ray gli ha messo sulla bocca un tovagliolino imbevuto di cloroformio. Cloroformio, cazzo! Ci rendiamo conto?! Frank si è agitato e poi ha ceduto. E' caduto sul pavimento, sembrava quasi stecchito! Io e Ray gli abbiamo legato le mani e i piedi e l'abbiamo messo in un sacco. Ce lo siamo caricati sulle spalle e ora siamo sulla tangenziale, diretti verso il locale che abbiamo prenotato per l'addio al celibato.

Frank non si aspettava nulla del genere poichè secondo lui la sua festa di addio al celibato c'era già stata, o meglio gliel'abbiamo fatto credere. Una settimana fa abbiamo fatto una grigliata nel giardino di Ray e secondo Frank quella era la sua festa. Certe volte è proprio un po' cazzone.

Ora si e' svegliato. Il cloroformio che abbiamo usato non era poi così tanto dato che ha dormito solo per mezz'ora. Sembra impazzito.

-Frank finiscila!- gli dice Mikey tirandoli un cazzotto su quella che ipoteticamente deve essere la sua spalla.

-Dov'è Gerard?!- urla Frank. -Dov'è quel frocio?-

Io scoppio a ridere. Non gli ho ancora detto niente.

-E' stata tutta opera sua! Ci scommetto!-

La voce dolce di Ray è unita alle risate di Mikey.

-Dove cazzo mi state portando? Aiuto! Jamia!- urla. Al che scoppiamo tutti quanti a ridere.

-Cristo, domani mi sposo, figli di puttana non potete farmi questo! Sono in un sacco, porco cane!- continua a urlare.

-Ma secondo te Frank la grigliata a casa di Ray poteva essere la tua festa di addio al celibato? La cosa più alcolica che c'era era un Heineken!- gli dice Mikey girandosi verso di lui.

Frank sembra calmarsi.

-Come mi avete messo qui dentro?- dice. E io posso scorgere le sue braccia conserte vicino al petto. -Mi avete dato una botta in testa, scommetto! Avrei potuto morire! Appena esco vi picchio!-

-Uffa- esclamo. -Avremmo dovuto mettergli anche del nastro adesivo sulla bocca per farlo stare zitto.-

-Ah! Tu, sottospecie di testimone! Sei un bastardo!- mi dice additandomi per quanto può, essendo chiuso nel sacco.

Dieci minuti dopo ci ritroviamo davanti alla discoteca che abbiamo affittato, gremita di gente che abbiamo invitato.

-Frank, ora sta' buono...- gli fa Ray.

Il riccioluto apre il sacco e contemporaneamente Mikey mette una benda sugli occhi di Frank.

-Ecco, non solo il sacco. Anche la benda!- dice sbuffando.

-Frank che cazzo vai trovando?- dico io ridendo -E' gia tanto che ti stiamo slegando!-

Gli facciamo strada e aperte le porte della discoteca, veniamo accolti tutti con un fragoroso saluto.

Ray conduce Frank verso una specie di trono. Oddio, è ridicolissimo seduto là sopra.

Qualche minuto dopo qualcuno mi bussa alle spalle. Mi giro. E' Clive. Ci allontaniamo da tutto quel caos e ce ne andiamo in una parte più riservata, dove non serve urlare per farsi sentire.

-Allora- mi dice allegro. -Tutto pronto. Le ragazze sono arrivate!-

-Perfetto!- gli faccio. Stasera sono allegro. Anzi, che cazzo dico. Stasera sono felice. Troppo.

-Unica regola- mi fa poi prima di allontanarsi.

-Spara!- dico. Il cocktail che sto sorseggiando inizia a darmi già alla testa. Cazzo, è fatto davvero bene.

-Le donne non si toccano- mi dice serio.

-Cosa?- chiedo confuso. In che senso non si toccano?

-Fate quello che volete, chiedete quello che volete, fatele spogliare, fatevi accarezzare, ma non le toccate. Nemmeno per una carezza.-

Abbiamo pagato questa cazzo di animazione venticinquemila dollari e adesso ci viene a dire che le spogliarelliste non possono essere sfiorate?

-Ok!- gli faccio un po' stranito. "Mah..." penso.

-Detto ciò...Buon proseguimento!- mi augura cambiando totalmente tono di voce.

Io ritorno tra la folla. Ancora un po' confuso. Frank è sul trono e gli stanno facendo fare di tutto, è ancora bendato ed è proprio quella la cosa assurda.

Apro una bottiglia di spumante e inizio a scuoterla in alto, intonando canzoni inventate sul momento e cercando di formulare assieme a Ray brindisi che non contengano frasi sconce. Quando sto per versare dello spumante direttamente nella bocca di Frank, bagnandogli tutta la maglia, le luci calano e mi spavento. E per lo spavento lascio la bottiglia che cade direttamente sul naso di Frank, al che scoppio a ridere e lui invece inizia a bestemiare mandandomi a fanculo.

-Che succede?! Ce succede?!- domanda Frank da sopra il trono massaggiandosi il naso. E' ancora bendato.

-Non lo so che cazzo succede!- gli esclamo. E' tutto buio quindi non è che io veda molto in più di lui!

Sentiamo una voce al microfono che ci raccomanda di sederci. Tutti. Io trovo una sedia vicino a Frank e procedendo a tentoni mi siedo.

Parte una musica strana, molto soft. Le luci si accendono, cioè non sono luci, sono dei fari blu e davanti a noi, ad un tre metri, ci sono le sagome nere di sette ragazze.

Le spogliarelliste suppongo.

Iniziano a ballare e tutti fischiano e fanno versi di approvazione. Frank continua a muoversi e a parlare di fianco a me ma nessuno gli presta più attenzione. Una ragazza esce dall'ombra e si dirige verso di lui. Si muove a ritmo di musica e inizia a sporgersi verso di lui portandogli le mani sul petto. Frank capisce che è una donna e si irrigidisce. Diventa muto tutt'una volta e inizia a dire -Oddio, Oddio- .

Io scoppio a ridere.

La spogliarellista indossa una maschera nera ma la cosa strana, e che non capisco come sia potuta accadere, è che tutte le ragazze indossano un mantello nero, come le uniformi di Harry Potter. Guardo meglio e poi spalanco gli occhi. Cazzo, sono vestite da studenti di Grifondoro!
E chi cazzo glielo ha detto a Clive che a Frank piace Harry Potter?

La ragazza prende una bottiglia di spumante e aprendo la bocca a Frank gliene versa un po'. Tutti quanti applaudiamo.

Ne arriva un'altra che  con molta sensualità gli slega la benda attorno gli occhi.

Frank è allibito.

-Oddio spogliarelliste!-esclama come un bambino che per la prima volta vede una donna nuda. -Oddio spogliarelliste con le divise di Hogwarts!- ripete ancora più eccitato.

Le due ragazze scoppiano a ridere e dopo averlo stuzzicato un'altro po' ritornano tra le altre.

-Grazie, grazie, grazie!- continua a dire Frank muovendosi da sulla sedia, battendo le mani e assumendo un'espressione da bambino.

Io e Ray scoppiamo a ridere.

Le ragazze mettono su uno spettacolino niente male. Sono tutte coperte dai mantelli, con le maschere e con i cappelli da strega. Lentamente si tolgono i cappelli, lentamente poi si sfilano i lacci delle mantelline. Un'altra si avvicina a Frank di nuovo. Il suo piede, con un tacco praticamente altissimo, si trova a circa cinque centimetri dal cavallo dei suoi pantaloni. Scorgo Frank sudare a freddo. Mi viene da ridere.

Lentamente lo sfiora e poi si porta le mani al petto, per slacciare meglio il fiocco della mantella. L'indumento nero cade a terra, mostrando una ragazza da un fisico praticamente perfetto.

Anche le altre si spogliano, gettano le mantelle a terra, una mi arriva persino addosso. Vedo la ragazza che me l'ha lanciata ridere timidamente e continuare il suo balletto. Io le sorrido. La testa un po' mi gira. Sarà colpa del terzo cocktail che sto bevendo.

La verità è che sono preso dalla ragazza che sta giocando sensualmente con Frank. Non riesco a vederla in viso perchè ha una maschera e poi ha anche una strana acconciatura, ma boh, c'è qualcosa in lei che mi attira.

Frank ride compiaciuto e ci credo che ride se una come quella sta giocando con la tua maglietta. Lei gli porta la gamba vicino il guanciale di quella specie di trono e delicatamente inizia ad abbassarsi la giarrettiera. Porta delle autoreggenti rosse, e indossa un corpetto di raso nero rigido pieno di rose rosse. Gli porta la giarrettiera attorno al collo a mo' di sciarpa e poi si sfila anche i guanti. Va giù con le mani e non so perchè mi sento un brivido dietro la schiena. Forse vorrei che lo faccia a me.

Ha le labbra truccate di rosso e una maschera piena di piume e sorride, e ha dei denti perfetti e bianchissimi. E anche Frank sorride come un cazzone.

Lei si sporge su di lui e mi mostra una spalla. Ha un tatuaggio giusto sopra l'articolazione, credo sia una composizione floreale o roba del genere. E' colorato. A me non piacciono i tatuaggi ma le sta molto bene. Cerco di vederglielo meglio ma non faccio a tempo. Si è già girata, anzi se n'è andata dietro Frank. Tutte le altre spogliarelliste accorrono e completano il loro numero e adesso tutti  i ragazzi che ci sono qui, o quasi, ne hanno una a loro disposizione. E io rimango a guardare sorseggiando il cocktail.

Cazzo.

Mi irrigidisco perchè sento due mani che mi scivolano dal petto verso il basso. Al che mi riprendo e mi faccio più rigido. Lei mi ridacchia nell'orecchio e mi sfiora la guancia con le labbra. Cazzo è bravissima. In teoria non mi sta facendo niente, solo accarezzando ma, cazzo, mi piace. Ha un profumo forte, molto buono, mi piace e non riesco ancora a vederla. Continuo a pensare che mi piace. Non faccio che ripetermelo. Spero che sia la ragazza di prima, quella con il tatuaggio e con il rossetto rosso. Se ne viene davanti, mi cammina praticamente in faccia e le sue autoreggenti sono molto eccitanti. Alzo leggermente lo sguardo. E' lei. Quella con il tatuaggio. Praticamente si siede sopra di me. Le luci sono soffuse e credo che sto per eccitarmi, sul serio, e cazzo me ne vergogno quasi. Il suo corpetto di raso sembra liscio, e i suoi fianchi invece sono perfetti, vorrei tanto toccarla, metterle le mani sulla vita, ma mi viene in mente quella stupida regola di Clive perciò mi sto fermo e trattengo le mie voglie.

Ad un certo punto, mentre la sto guardano, le luci si fanno più forti e tutti siamo più illuminati. Credo che abbia gli occhi pesantemente truccati di nero. Ma perchè non si toglie quella maschera che indossa?

Per un attimo i nostri sguardi si incrociano e io sento un brivido dietro la schiena. I suoi occhi mi fulminano. La cosa strana però è che anche lei prova qualcosa. Cambia atteggiamento, cambia movenze. Si irrigidisce. Inizia a non guardarmi più, ad allontanarsi e cerca di non incrociare il mio sguardo. Io non capisco...non le ho fatto niente. Non l'ho nemmeno sfiorata. Mi sembra che abbia cambiato espressione, come se si sia agitata. Va letteralmente via da me. Troppo velocemente prima che me ne renda conto. In meno di cinque secondi sono solo sulla sedia. Ancora.

Non capisco perchè se ne sia andata.
Bastarda.
Decido di andarmi a prendere qualcos'altro da bere. Uffa, sono tutti con una spogliarellista e io sono da solo qui. Guardo Mikey e Ray: due gran teste di cazzo, se la stanno spassando i due maritini felici, voglio proprio vedere se tra i paraggi ci fossero state Alicia e Christa cosa avrebbero fatto...

-Taylor mi dai un Vodka Redbull...- gli faccio appoggiandomi al bancone.

Le luci sono ancora soffuse ma riesco a vedere tutti. La mia ex-spogliarellista personale ora è da Ray...Anche lui è seduto sulla sedia e la guarda ridendo come un coglione, ovvero come solo Ray sa fare. Non è proprio giusto. Adesso lei sembra ritornata normale. Cioè non è più rigida come prima. Vedo che si guarda attorno, come se stesse alla ricerca di qualcuno. Magari mi sta cercando. Sì, bella storia...
Incrocio di nuovo il suo sguardo e nel momento in cui vede che la sto guardando gira di scatto la testa, torna da Ray, ma è di nuovo rigida. Che cazzo le ho fatto?
Continuo a guardarla e scorgo il suo tatuaggio. Le guardo il corpetto e poi vedo che ritorna a fare un sorriso all'uomo sotto di lei. A me non ha sorriso.
Forse il problema con le donne sono io, e forse non sto abbastanza bene se alla festa di addio al celibato del mio migliore amico, sto a pensare a queste cose e al fatto che una spogliarellista se n'è letteralmente scappata dopo che ci siamo guardati negli occhi.

Butto giù cio che resta del quarto...quinto cocktail forse. Poi mettono a palla la mia canzone preferita e vanno tutti in pista a ballare. Anche le spogliarelliste lo fanno. Si prendono Frank e lo trascinano al centro.

Decido di aggregarmi a lui. Chi se ne fotte se non so ballare.

La musica è così alta che mi rincoglionisco ancora di più e quindi probabilmente è vero anche che Ray si sta togliendo la maglia e la sta sventolando a mo' di lazo sopra le ragazze.

Spero solo di alzarmi domani. C'è un matrimonio, cazzo.

 

****
ebbene anche questo capitoletto è terminato!
devo dire che mi è piaciuto infinitamente scriverlo, e immaginare i ragazzi che si scatenano all'addio al celibato di Frank!
ringrazio tutti coloro che hanno letto e in particolar modo i nuovi recensori <3 siete carinnissime!!!
Come sapete la mia pagina facebook è: Black Mariah Efp da cui potete seguire ogni aggiornamento!
un bacio!

 

   
 
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