Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Kinni    03/09/2011    3 recensioni
Questa è la storia di una normalissima ragazza, che in seguito ad un cosidetto "incidente" conoscerà uno dei ragazzi più stupendi che lei abbia mai visto e logicamente, i suoi amici.La storia di una ragazza normale a cui il destino ha dato una stupenda possibilità :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Solita estate, soliti amici, "solite avventure", non che mi sia annoiata  ma nemmeno divertita particolarmente, giornate passate tra mare, caldo, amici, caldo, mare.. sempre la solita estate.
Erano le 2.45 di una secca e afosa giornata d'agosto quando mi accorsi di essere stranamente in ritardo, mi guardai allo specchio un secondo prima di uscire solo per controllarmi per la millesima volta. Era assurdo come in un secondo riuscissi a scovare ogni piccolo difetto che avevo, ero fatta così in fondo, non ero assolutamente una di quelle ragazze vanitose che credono di essere le regine dell'universo soltanto perchè facendo le troie qualsiasi ragazzo stupido e/o disperato si precipita ai loro piedi, questa non ero io. 
Alle 3.00 dovevo essere nella piazza principale della mia città dove in qualsiasi caso si riesce a trovare qualcuno di conosciuto, arrivavo sempre in anticipo così, come solitamente avveniva mi mettevo ad ascoltare musica dal mio vecchio e scassato iPod. 
Ormai si erano fatte le 3.15 e come ormai sapevo, la mia amica non si sarebbe presentata, capitava spesso si, di restare lì come una rincoglionita per ore fino a quando lei non si degnava di mandarmi un sms che come mi aspettavo arrivò pochi secondi dopo. 
"Mi dispiace, mamma mi ha chiuso in casa, ci vediamo domani <3" 
Quante volte l'avrei voluta mandare a quel paese, ma non lo facevo mai, perchè in fondo le volevo troppo bene. 
Scartai a priori l'idea di girare a vuoto in città fino a quando per caso avrei incontrato qualcuno e mi incamminai verso la fermata dell'autobus.
Mi fermai un paio di volte a salutare qualche viso conosciuto, inventandomi varie scuse per non ammettere di essere stata scaricata pesantemente . 
Camminavo con il mio nuovo cellulare in mano, sotto al sole incandescente, l'aria era irrespirabile, più tentavo di inspirare meno aria mi arrivava ai polmoni, la testa cominciò a girarmi e le gambe cedettero sotto al peso morto del resto del corpo, e così in pochi secondi non vidi più niente. 
 
 
Non avrei saputo descrivere quanto tempo era passato, potevano essere stati secondi, minuti o ore, ma quello non importava, attorno a me c'erano per lo minimo dieci persone che mi fissavano con lo sguardo preoccupato. 
Avevo il sole negli occhi, cosa che non aiutava, e soprattutto non riuscivo ad alzarmi. 
Qualcuno mi porse la mano in segno d'aiuto e vistro che non avevo altri modi per staccarmi dal suolo l'afferai e così in pochi attimi mi ritrovai in piedi. 
Continuava a girarmi la testa e la decina di persone che mi creavano un cerchio attorno e che continuavano a bombardarmi di domande non miglioravano la situazione. 
Mi sentì afferrare da dietro e poco dopo mi ritrovai fuori dal cerchio.
La mano era la stessa di prima, quella che mi aveva aiutato ad alzarmi e per la prima volta spostai lo sguardo dalla mano arrivando così al volto. 
Era un ragazzo. Uno dei più belli che avessi mai visto. Era più alto di me, scuro di pelle, aveva i capelli neri come i miei che andavano a formare una piccola cresta che si intonava perfettamente con il resto del volto. Doveva avere qualche anno più di me, e ciò non mi metteva per niente a disagio. 
"Tutto bene?" mi chiese con un tono che oscillava dal preoccupato al incoraggiante. 
"Hem..si, si, solo che..avevo caldo e sono svenuta..credo" 
"Si si, ho notato" rispose con aria impertinente, e con un sorrisetto sul viso.. 
Non so con quale forza di volontà ma riuscì a distogliere lo sguardo dal suo per guardare l'orologio, era tardissimo sarei dovuta arrivare a casa in cinque minuti, cosa impossibile, per poi andare ad un pallosissimo matrimonio di amici di famiglia.
"Scusa devo andare sono in ritardo!" non dissi altro, mi allontanai a passo veloce. 
Ero arrivata già alla fermata quando girandomi verso la strada mi accorsi che quello stupendo ragazzo era seduto sul suo motorino con un secondo casco in mano. Non ero particolarmente intelligente ma capì subito che stava per chiedermi se volevo un passaggio. Solitamente non accettavo passaggi dagli sconosciuti ma in quel ragazzo c'era qualcosa che mi dava sicurezza e così, subito dopo essere salita partimmo sgommando verso casa mia. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Kinni