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Autore: xproudofoned    03/09/2011    1 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto così buoi e isolato. Questa era la prima regola della mamma ‘MAI ANDARE IN GIRO DA SOLA DI NOTTE’. Ma quella sera avevo bisogno di stare per i fatti miei,nella giornata più brutta della mia vita. Ma ad un tratto vidi un ‘ombra correre a tutta velocità verso di me. Ma come mi era venuto in mente di andarmene in giro da sola?!?. Ora non era solo un’ombra,erano 5 ombre. Lanciai un urlo. Quelle persone ormai erano così vicine a me. Okay,il mio destino era quello,morire così. –Ma come ti salta in mente di girare da sola di notte?- mi disse uno di loro. Ecco,questo era quello che diceva un killer prima di ammazzare la vittima. –Non uccidermi- dissi emettendo un suono acuto. Come tutta risposta ricevetti una risata. Ecco potevano essere quelle risate malefiche che usavano prima di tirare fuori una pistola o un coltello. Quello che serviva era solo un po di luce,così almeno potevo vedere in faccia i miei assassinatori. –Chiamo la polizia se non state lontano da me- . Ma come mi era venuto in mente di dirglielo? Ora sarei morta in un modo ancora più atroce. –Ma noi non siamo killer- disse il tizio di fronte a me. –Certo siete dei rapinatori. Ma vi avviso che non ho niente,ho solo il cellulare. Ma è fucsia quindi non so che figura potreste farci. Ma se lo volete eccolo- dissi porgendogli il mio adorato telefonino. –Non ti preoccupare non vogliamo il tuo cellulare. Puoi tenerlo- disse un’altra ombra. Allora che volevano? Un pensiero orrendo mi attraversò la mente. Gettai un urlo sperando che qualche vicino potesse sentirmi. –Okay questa è stata la giornata più brutta della mia vita. Ma non può finire così. Cioè non me lo merito,o forse sì. Ma cioè,boh..- . Ero sull’orlo del pianto ma non volevo crollare di fronte ai miei aggressori . Okay,a questo punto la cosa più ragionevole da fare era CORRERE. Cominciai a correre per quanto quelle maledette scarpe col tacco me lo potessero permettere. Ma a quanto pare non ero poi così veloce poichè mi raggiunsero,uno di loro mi prese per un braccio. Gettai un urlo dal dolore. Ma ora potevo vederli in faccia,vedere i loro volti grazie alla luce fioca di un lampione sul bordo del marciapiede. In realtà non avevano l’aria cattiva,anzi,tutt’altro. –Oh,scusa non volevo farti male- disse uno .Capelli ricci,occhi verdi,sorriso mozzafiato e al quanto alto. Tanto che in confronto a lui,mi sentivo una mollica. Tutti e 5 mi sorrisero . Ma io ero ancora così terrorizzata . Non sapevo per quanto ancora potevo trattenere le lacrime . Molto probabilmente avevo lo sguardo da ‘cucciolo di cane terrorizzato’ tanto che il ricciolino mollò il mio braccio e mi abbracciò. Per qualche strano motivo mi sentivo così al sicuro,il che era strano,non conoscevo neanche il suo nome. –Dai,non volevamo spaventarti- disse il biondino. Mi staccai dall’abbraccio da orso e mi asciugai le lacrime. –Non piango per voi, è che..che odio la mia vita. - . –Il tuo fidanzato i ha lasciato?- disse il ragazzo con l’orecchino. –Ma magari. In realtà,mia madre è morta qualche ora fa e poi mio padre non so perché,mi ha cacciato di casa. Insieme al mio fratellino,James,ed ora non so cosa fare. Lui ha solo un anno. Sono senza casa,senza lavoro. Non voglio dormire sotto un ponte o cos’altro- dissi ormai singhiozzando come una disperata. Il biondino,dopo varie esitazioni,mi abbracciò. Una cosa l’avevo capita da quei ragazzi..ogni occasione era buona per abbracciarti. –Mi dispiace- disse uno di loro, con i capelli biondi e ricci. –Se vuoi puoi venire a stare da noi per un po- disse uno con i capelli castani e il ciuffo più o meno alla Bieber. Ma il tizio con l’orecchino gli lanciò un’occhiataccia. –No,meglio di no. Cioè non ci conosciamo e non voglio che pensiate che sono una disperata che va in giro a cercare ospitalità- . –Ma non è vero e poi non so se ti ricordi di me…corso di musica insieme.-disse il biondo riccio. Ecco..dove lo avevo visto,era il ragazzo dalla voce fenomenale. Avevamo fatto un duetto insieme era la persona più cara che avevo,... –Oddio ma sei Liam Payne. Da quanto tempo. Non ti avevo riconosciuto. Sei cresciuto. - . –Beh mia cara Megan le persone cambiano e devo dire che sei diventata veramente una bella ragazza,non si più la ‘tizia strana’ che ricordavo- . – Non ero strana,ero particolare,ecco.. Beh anche tu eri parecchio strano ,caro,non dimenticartelo- dissi ripensando ad aneddoti abbastanza buffi riguardanti lui. –Mi è mancata la mia migliore amica,perché non ti sei più fatta sentire dopo quel giorno?- disse con aria delusa. Quel giorno..avevo fatto di tutto per dimenticare ‘quel giorno’ . D’istinto lo abbracciai.
  
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