03/09/2011
3 recensioniL’autunno lasciava scivolare le gocce di pioggia sulla finestra.
Non c’è più nessuno, solo la cenere, solo il fumo.
La casa è vuota quasi sopra le nuvole.
Più vicino ai sogni, più vicino al cielo.
La nebbia non copre ogni cosa e il grigio è il colore che ho dentro.
Che hai dentro anche tu. Lontano dalla perfezione e dall’equilibrio e anche da me stesso, sono un liquido perché mi abituo a tutto.
Come la guerra, come l’amore.
Se perdi, se perdi la speranza fallisce la missione, fallisce l’ideale.
E muoiono i pensieri. Ma lei, lei era tutti i colori del mondo.
Lei ti salva, lei ti uccide. Lei è come la follia, quell’attimo che acceca la mente.
Senza morale, ne coscienza l’autunno non è mai stato così freddo.-Nesli.
E lei era lì. Con i suoi capelli rossicci.
Era lì. Tra le mie braccia, fredda.
Le urla del bambino, del bambino che sarebbe passato alla storia, risuonavano straziate.
E dentro di me, dentro di me c’era un buco nero che mi stava ingoiando il cuore.
Il temporale che stava infuriando al difuori di quella casa era nulla in confronto a quello che avevo dentro.
L’avevo persa, per sempre.
Per sempre.
La mia mente, solitamente lucida e razionale, non riusciva ad accettarlo.
Lei non poteva avermi lasciato. Non poteva.
Perché l’aveva promesso.
Continuavo a guardarla con occhi ormai carichi di lacrime che scendevano lente sul mio viso forgiato dal tempo.
«Ti amo Lily..» sussurrai una prima e ultima volta al suo orecchio.
«Ti amo.»
Lily diventava sempre più fredda ed io insieme con lei.
Perché sono morto con lei. Sono morto con lei.
Ma lei, lei era tutti i colori del mondo. Lei ti salva, lei ti uccide...
Spero che vi sia piaciuta.
Baci,
Desdemona Undicesima