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Autore: _TheDarkLadyV_    03/09/2011    5 recensioni
"Ti odio Jared Leto! Ti odio con tutta me stessa e se un giorno mi capiterà di rivederti ti salterò addosso e strappandoti i bulbi oculari ti farò in mille pezzettini, così piccoli da risultare difficile ricucirti!"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kisses don’t lie
Robert entra in soggiorno e avvicinandosi a Jackie con molta dolcezza le stampa un bacio sulla guancia e dice: “ tesoro purtroppo stasera non ci sarò..”
Jackie ad un tratto si alza dal divano dove si era comodamente lasciata andare alla lettura di uno dei suoi libri sentimentali, decisamente sconvolta.
“ Ma mi avevi promesso che saremmo andati a cena!” esclama mettendo subito il broncio. Io guardo entrambi dalla mia postazione preferita, la poltrona, una di quelle talmente soffici da far dimenticare dove si è e cosa si sta facendo. Stranamente la mia attenzione cade su Robert e sulle sue espressioni. Ormai sono tre giorni che trova qualsiasi scusa per allontanarsi da casa di notte, di sera, di giorno e di pomeriggio. Comincio a non capire cosa sta facendo. Se il mio lato più buono si vuole convincere come lo fa Jackie che il tenero Robert va al lavoro e si dedica ad esso con grande zelo, il lato più cattivo e più malvagio ammette l’esistenza di un secondo fine in quelle lunge assenze inspiegabili. È la stessa parte negativa che continua a mettermi pulci nelle orecchie davvero esagerate e a cui non voglio dare ascolto. Non voglio pensare che Jackie sia vittima di un tradimento, anzi mi rifiuto proprio di pronunciare quel nome, ma ora vedendo la finta espressione di dispiacere sul volto di Robert non posso far altro che frenare la rabbia che comincia ad insinuarsi sotto i tendini dei miei muscoli.
“ Lo so amore mio” dice lasciandole un bacio sulla fronte “ ma ho appena ricevuto una telefonata importante di un famosissimo imprenditore e non posso non andare alla sua cena. Ti prometto che domani sarò tutto tuo” dice sorridendole.
“ Se ci arrivi a domani” dico in un sussurro mentre continuo a sfogliare una rivista di moda con pigrizia.
“ Steffy hai detto qualcosa per caso?” mi chiede confuso Robert. Alzo la testa e cercando di restare calma dico: “ no Robert” e con lo stesso sorriso di circostanza ritorno con la testa sulla rivista, ora completamente assorta dalla conversazione tra i due e non più dalle modelle anoressiche del giornale.
“ Anche ieri hai detto così” protesta Jackie “ e anche l’altro ieri. E l’altro ieri ancora e..”
Il bacio casto di Robert interrompe la lista delle volte in cui ha dato buca a Jackie. Pensandoci bene sono molto di più di tre volte.
“ Ti prometto che domani resto tutto il giorno con te” dice sorridendo e salutandoci va via vestito molto elegantemente. Dalla rivista riesco a scorgere il volto triste di Jackie che proprio in quel momento manda al diavolo “ Fiori nella pioggia” per lasciarsi andare ad un silenzio malinconico.
“ Quando ti deciderai ad aprire gli occhi?” le chiedo rimanendo con gli occhi incollati ad un vestito rosso molto scollato che mette in mostra le ossa della giovane bruna dall’aria assente che riempie la pagina centrale della rivista. Avrei dato molta più attenzione a quel vestito stupendo se non ci fosse stata questa situazione.
Le mie parole sembrano spaventarla, forse perché per un attimo avrà dimenticato la mia presenza credendo di essere sola nella stanza.
“ Non so di cosa stai parlando” mi risponde cercando di essere vaga e di riprendere il solito tono allegro di voce. Alzo gli occhi dalla rivista e continuandola a fissare la chiudo con un colpo secco che cerca di scaricare tutto il nervosismo che sto accumulando.
“ Mi riferisco allo strano comportamento del tuo futuro marito..” dico fissandola.
Mi guarda sbalordita, forse sconvolta dalle mie parole e sorridendo dice: “ Robert? Steffy ti fai troppi film mentali..”
“ Non sei stata brava neppure a convincere te stessa con queste parole, immagina quante possibilità hai avuto nel convincere me..” dico sorridendo soddisfatta.
Lei abbassa gli occhi con aria sconfitta e sussurrando dice: “ non sta succedendo niente”
Le vado vicino e dico: “ io non voglio risultare cattiva o insensibile, ma vedi non c’è peggior cieco di chi si ostina a non voler vedere..”
“ Robert non mi nasconde niente” continua più decisa.
Eh l’amore..
Ci sa rendere davvero sceme e cretine! Se solo si potessero togliere quei prosciutti dagli occhi! Credo che l’amore perderebbe molti ma molti acquirenti.
Le accarezzo la nuca e dico dolcemente: “ ne sei sicura? Sei davvero sicura di quello che stai dicendo?”
“ Sì” dice convinta “ Robert pensa solo agli affari e al suo lavoro. Non c’è niente che non va”
“ Allora se tu ne sei convinta ne sono convinta anche io” concludo sorridendo. Lei alza la testa e mi abbraccia senza dire una parola. Quando ci stacchiamo da quell’abbraccio affettuoso mi allontano per andare in camera mia. Stasera io e Lorelain usciamo insieme, ma credo che sia il caso di chiederlo anche a Jackie, non mi va di lasciarla da sola in casa e addirittura triste. Almeno se verrà anche lei non c’è il rischio che io finisca per fare la candela a Lory e Matt.
Ritorno da lei e sorridendo la trascino lontano dal divano dicendo: “ adesso ti fai bella ed esci con me!”
“ No non mi va!” esclama tuffandosi di nuovo sul divano.
“ Sì che ti va!” esclamo tirandole un braccio.
“ No Steffy voglio restare qui a casa..”
“ Dai vieni!” esclamo “ ci sarà anche Matt e molto probabilmente Tomo o Shannon!”
Appena dico il nome Shannon mi rivolge uno sguardo molto attento.
“ Shannon?” ripete.
“ Sì credo di sì..” dico completamente presa da quel cambio veloce di espressione “ c’è qualcosa che non va?”
“ No niente..” dice quasi imbarazzata. Sorrido e guardandola dico: “ non è che..” ma fissandola mi fermo.
“ Che?”
Rido e dico: “ Jackie non è che ti piace Shannon?”
Il suo viso si tinge di un rosso scarlatto, molto più forte di quello dell’ abito sulla rivista.
“ Ma no! Che dici?” esclama con i decibel della voce leggermente elevati.
Scoppio a ridere mentre il suo volto si fa di mille colori. Conoscendola qualcosa di nascosto c’è e lei non vuole dirlo.
“ Sono arrivato troppo tardi..“
Improvvisamente mi vengono in mente le parole di Shannon e credo di trovare una sorta di legame. Di certo non mi sono sfuggite anche le sue occhiate fugaci su Jackie tutte le volte che stavamo insieme e il ché mi fa capire che effettivamente c’è qualcosa che da lontano si sta creando tra i due anche se non riescono ad ammetterlo a se stessi;
Uno: perché Shan dice che l’amore non fa per lui nonostante sappia che è un sentimento che esiste.
Due: Jackie sta per sposarsi con l’uomo che lei reputa il migliore, un qualcosa che non ha mai avuto..
Cosa penso di questa cosa? Un’emerita baggianata per non dire qualcosa di più pesante. Credo che Jackie deve essere fermata in tempo e se non sarà lei a decidersi lo farò io al suo posto.
“  Quello che tu non lo vuoi ammettere ancora a te stessa!” esclamo trascinandola in camera sua. Dopo averla catapultata sul letto apro il suo armadio gigantesco e intrufolandomi tiro fuori un sacco di vestiti.
“ E tu?” mi chiede ad un tratto deviando il discorso Shannoloso.
“ Cosa io?” le chiedo mentre appoggio tre abiti sulla mia spalla destra.
“ Non fare finta di non sapere a cosa mi riferisco” dice seria. Mi giro e vedo che mi sorride maliziosa.
“ Ehm Jackie spiegati perché non capisco dove vuoi andare a parare” e invece lo so bene, anzi benissimo!
“ Perché non sei andata più in ospedale?” mi chiede senza preamboli mentre gioca con la piega della coperta. Jared è stato dimesso ieri e io dal primo giorno, ovvero tre giorni fa, non ci sono andata più. Ho mantenuto fede alle mie parole. Voglio che capisca quanto ci sono stata male e quanto la sua nuova vicinanza mi faccia stare più morta che viva.
Mi fermo e mettendo tutti i vestiti sul letto la guardo e dico: “ perché deve capire che non sono il tipo che si lascia facilmente domare dalle sue parole. Le sue scuse sono solo misere parole buttate al vento”
“ Ma tu lo ami ancora!”
“ Io non lo amo!” esclamo più per convincere me stessa “ gli voglio bene quello sì, ma non so se sono ancora capace di amarlo. Quando vieni delusa dalla persona più significativa per te è difficile amarla di nuovo. Puoi volerle bene questo sì, perché quel sentimento non smette di esserci, ma non amarla con tutta te stessa..”
“ Credo che a te sia una situazione diversa” mi dice alzandosi per decidere che vestito mettere.
“ Spiegati” dico mentre la osservo.
“ Il vostro legame è particolare” dice mentre prende in mano due vestine: una rossa e una blu mostrandomele. Io le indico la rossa, ma lei prende l’altra. Le faccio la linguaccia mentre lei riprende il discorso.
“ E’ come se il vostro rapporto sia speciale: siete amici, complici, amanti, fidanzati, vi capite alla velocità della luce, riuscite a tenervi testa e vi amate come nessuno si è mai amato..” Lascia per un attimo il vestito sul letto e malinconica mi guarda e dice: “ ti invidio sai?”
“ Ehi frena!” esclamo “ perché usi il presente? Questo lo eravamo un tempo forse, un tempo remoto quando esistevano ancora i dinosauri” taglio corto.
“ Il vostro legame non si è mai spento” dice mentre io mi fermo davanti alla porta della stanza.
“ Invece sì” ribatto “ si è rotto quel giorno in cui sono andata via”
“ No non è mai successo” dice “ avete saputo tenervi testa anche in un dialogo in stile settecentesco e al pub. Avete ancora quell’affinità che vi rende unici” avvicinandosi poi conclude dicendo “ non lasciartelo scappare ancora. Sarà anche famoso, sarà anche cambiato, ma con te è sempre lo stesso..”
Convinta di poter non pensare a quelle parole, mi dirigo in camera mia decisa a farmi bella per la serata sperando che sia meravigliosa o quanto meno piacevole. E come mai io non penso che sarà così?
Chiamiamolo sesto senso o attività paranormale, io sono del parere che stasera tutto andrà in malora. Dopo aver messo pantalone e maglia, mi trucco e finita l’attività vado in camera di Jackie per vedere che fine abbia fatto.
“ Sei pronta?” le chiedo.
“ Sì” risponde finendo di mettere in ordine l’occorrente che non le è servito.
“ Tu?” mi chiede guardandomi.
“ Anche” rispondo sorridendo.
“ Allora credo proprio che possiamo andare” dice prendendomi sottobraccio. Sembra che sia ritornata la Jackie di sempre, ma so che non è così. Una parte di lei si starà ripetutamente chiedendo che fine abbia fatto Robert. Comincio ad odiarlo, ma il mio odio pone le sue basi su qualcosa di improbabile e che penso solo io, o quasi. Credo di aver innescato una reazione di pura ansia nel subconscio di Jackie e per questo comincio a maledire la mia lingua. Non volevo che con le mie sparate cadesse nella rete dell’insicurezza.
“  Cosa c’è?” mi chiede quando chiude la porta di casa.
“ Niente” rispondo stampandomi un mezzo sorriso che non convince molto.
“ Avanti” dice “ dimmi cosa c’è che ti preoccupa”
“ Ecco, io non volevo metterti in ansia con la storia di Robert” dico “ so per certo che le mie poche parole ti stanno portando nell’incertezza..”
“ Tranquilla” dice sorridendo “ non c’è niente che non vada in me. E poi stasera voglio divertirmi, perché fra poco, quando sarò una donna sposata non lo potrò fare più come lo sto facendo adesso!”
Sorrido e dico: “ e allora madame mi segua!”
Entriamo nella sua auto e ci dirigiamo nel luogo del ritrovo.
Appena guardo l’ingresso mi accorgo che a differenza di quello che avevo detto a Jackie, con Matt e Lorelain non c’è Shannon né Tomo, bensì quell’individuo che negli ultimi tempi non fa altro che insinuare in me idee confuse, strane e ambigue che cerco di allontanare in modo quasi brusco, ma che invece aderiscono ancora di più alla mia mente insinuandosi come parassiti nei neuroni e nei piccoli fasci nervosi del mio cervello. Possibile che per quanto sia grande Los Angeles devo avere la condanna di ritrovarmelo sempre vicino?
Non poteva, Jackie, vivere in Alaska o nel Triangolo delle Bermuda? Ma credo che il tutto faccia parte del gioco perverso del destino, quella specie di creatura da qui non riesco a fuggire. I fili della mia vita sono nelle sue mani come le redini di un carro e mi stringono a lei più forte di qualsiasi altra cosa, impedendomi di scappare e prendere una via secondaria che mi porti lontana un miglio da tutto quello che può riguardare Jared.
“ Cazzo!” esclamo immobile sul sedile anteriore.
“ Che c’è?” mi chiede Jackie intenta a parcheggiare. Non le rispondo perché il battito forte del mio cuore sta ostacolando le corde vocali.
“ Ni-niente” dico scuotendo la testa e aprendo lo sportello della macchina cercando di calmarmi.
“ Ha-ha ora capisco questo tuo cambiamento di umore!” esclama vittoriosa Jackie avvicinandosi a me.
“ Aaah smettila!” esclamo furiosa. Andiamo dagli altri e nonostante io cerchi di non guardarlo una forza più grande di me fa posare i miei occhi su di lui che mi sorride uccidendomi. Credo di essere arrossita.
“ E gli altri?” chiede Jackie notando l’assenza di Tomo e Shannon.
“ Verranno presto” dice Matt “ entriamo?”
“ Okay” rispondiamo insieme io e Jared senza volerlo. Ci guardiamo per un secondo e in quello stesso secondo mi lascio scappare un sorriso, uno di quelli che lui avrebbe voluto vedere quella volta in ospedale. Ma quello stesso secondo mi riporta alla mia brutta realtà e ricordando che non è di certo una buona idea assecondare il principe delle tenebre faccio morire il sorriso e  supero gli altri per entrare nel locale.
Cosa penso in questo preciso momento?
Penso che sarà una lunga serata, forse la più lunga di tutta la mia vita.

****
“ Non sei venuta più in ospedale”
Quella voce famigliare si insinua della mia testa mentre essa è assorta da altri pensieri. Sono seduta ad un tavolino e per alcuni minuti mi sono persa ad osservare Jackie e Shannon che come buoni amici continuano a parlare. Tomo non è più venuto perché ha preferito restare da solo con Vicki. Ogni tanto un po’ di intimità fatta di abbracci e carezze ci vuole.
Mi volto per guardare Jared che si è seduto vicino a me e dico: “ non era necessario che venissi. Dopotutto non sei stato solo..” detto questo ritorno a guardare la sala decisamente troppo affollata.
“ E invece avrei preferito avere te con il tuo grande sarcasmo” dice sorridendo.
“ Ma non farmi ridere!” esclamo sbuffando.
“ Non ci credi?” mi chiede.
“ Jared che cosa vuoi?” chiedo ritornando con gli occhi su di lui.
“ Se non ti dispiace vorrei rimanere in tua compagnia” e sussurrando finisce dicendo “ questa volta non potrai scappare..”
Lo guardo e senza frenare la mia lingua dico: “ ehi hai deciso di utilizzare me stasera al posto delle solite bamboline di cui ti circondi? Che fine hanno fatto?”
Ecco probabilmente così non ho fatto altro che peggiorare una situazione già disastrata di suo. Jared mi guarda e stupendomi vedo che accenna ad un sorriso.
“ Tranquilla, non sei bionda” dice “ non si salterò addosso”
“ Bene questo mi rincuora” dico sbuffando “ potrò vivere altri cento anni”
Entrambi ci lasciamo scappare un sorriso anche se io non volevo farlo.
“ Però potrei sempre cambiare idea..” dice guardandomi da sotto in su suscitando in me una certa irritazione e imbarazzo.
“ Quindi vorresti provarci con me ora?” chiedo deglutendo.
“ Possibile” dice con noncuranza guardando davanti a sé, lasciandomi di sasso grazie alla sua spudoratezza.
“ E cosa ti fa credere che io ci possa stare?” gli chiedo decisamente incavolata.
“ Il fatto stesso che io sono irresistibile” risponde con semplicità.
Alzo un sopracciglio e dico: “ la prossima volta preparati una frase meno scontata. Tutti posso essere irresistibili, non esisti solo tu”
“ Non era questa la risposta che volevo sentire” dice un po’ contrariato.
“ Allora mi dica caro principe quale risposta le andava a genio?” chiedo leggermente stizzita.
“ Beh diciamo che non stavo cercando proprio una risposta” e perdendomi nei suoi occhi vedo che si avvicina di più. È uno sforzo enorme per me non cedere e prima che possa succedere l’inevitabile, mi alzo e fissandolo dico: “ eri davvero sicuro che ci cascassi? Mi sa che hai dimenticato con chi stai avendo a che fare. Se la tua intenzione è davvero quella di riconquistarmi dovrai faticare caro Leto dei miei stivali. Hai presente le dodici fatiche di Ercole? Bene tu dovrai fare più o meno la stessa cosa, sempre se il tuo non è un semplice modo per perdere tempo in una sera in cui non hai nessun’altra che sta ai tuoi piedi. Se è così lascia perdere. Non ho nessuna intenzione di stare al tuo gioco..” mi abbasso e avvicinandomi al suo viso quasi sfidandolo concludo dicendo “ le cicatrici possono sempre riaprirsi e sinceramente non voglio che dalla mia rincominci a fuoriuscire sangue” detto questo mi allontano ed esco fuori dove trovo qualche anima intenta a fumare o a chiacchierare lontano dal frastuono interno. Mi appoggio al muro e sospirando sussurro: “ che faccia di bronzo!”
Resto in quella posizione per un po’ di tempo dimenticandomi quasi che cosa ci faccia io lì. Ad un tratto sento una presenza vicino a me e voltandomi verso la sua direzione vedo un ragazzo dall’aria famigliare sorridermi. Si avvicina e dice: “ Steffy Norton?”
Lo guardo, sorpresa di sentirmi chiamare con nome e cognome e stupita dico: “ sì sono io e tu sei..?”
Ad un tratto riconosco quel volto scoprendo un mio vecchio amico di infanzia. Sorpresa esclamo: “ Nicolas!”
“ Eh già!” esclama lui sorridendo e io felice di aver ritrovato un vecchio amico lo abbraccio sorridendo.
“ Da quanto tempo!” dico guardandolo “ non pensavo di vederti qui!”
“ Neanche io” dice “ sbaglio o eri andata a vivere a Bossier City?”
“ Vecchia città” dico “ il resto della mia vita l’ho trascorso a New York dove vivo tuttora. Sono qui a Los Angeles in vacanza da una mia amica. Tu piuttosto!”
“ Io vivo qui dopo essermi sposato” dice mostrandomi l’anello luccicante “ sono qui con un mio amico”
“ Ah così ti sei sposato! Hai anche dei bambini?”
“ Mia moglie Molly è in attesa” dice tutto fiero “ di due gemelli”
“ Oh ma è fantastico!” esclamo abbracciandolo. E pensare che un tempo molto lontano Nicolas era il mio passatempo preferito quando vivevo i miei  cinque anni spensierata. Lo costringevo sempre a fare la parte di mio marito o del mio fidanzato e ora pensare che dopo tanti anni me lo ritrovo sposato in attesa di figli non mi sembra vero. Mentre continuiamo la nostra rimpatriata arriva Jared che senza un buon motivo si scaraventa su Nicolas facendolo cadere a terra. Fortuna che Nicolas ha avuto i riflessi pronti perché ha evitato di ricevere un bel pugno in piena faccia.
“ Jared ma sei impazzito?” esclamo dividendolo da Nicolas. Mi accorgo che traballa e questo mi fa capire che è ubriaco.
“ Cosa ci facevi con questo tizio sconosciuto?” mi chiede.
“ Jared tu sei ubriaco!” esclamo cercando di mantenerlo in piedi insieme a Nicolas.
“ E’ vero Steffy, è vero” dice guardandomi e puntandomi un dito “ ma per tua sfortuna non lo sono abbastanza”
“ Oh santi Numi del Paradiso celeste!” esclamo sospirando. Mi rivolgo a Nicolas dicendo: “ lui è Jared..”
“ Sì so chi è” dice continuando a sorreggerlo.
“ Credo che sia il caso di portarlo via” dico.
Nicolas annuisce approvando così il mio proposito.
“ Ehi dentro ci sono un sacco di bionde!” esclama Jared “ non posso andare via!”
Nicolas è sul punto di ridere. Beh vedere Jared Leto ubriaco è un qualcosa di davvero divertente.
“ Vi do un passaggio io” continua Nicolas guardandomi.
“ Grazie” dico rincuorata “  aspetta che vado a prendere la borsa. Ce la fai a mantenerlo?”
In quel momento Jared lo abbraccia e in tono sensuale dice: “ tesoro vuoi bere qualcosa?”
Nicolas lo guarda sconvolto e poi rivolgendosi a me dice: “ sì, ma fai presto”
Entro nel locale e prendendo la borsa vado da Jackie e Shannon e dico: “ scusate se interrompo i vostri discorsi, ma si dà il caso che Jared si sia ubriacato e che non può restare qui..”
“ Cosa!?” esclama Shannon scioccato “ mio fratello ubriaco? Andiamo Steffy non farmi ridere. Non si è mai ubriacato in vita sua”
“ E’ così” dico “ io lo porto a casa. Ho già il passaggio, non preoccupatevi restate pure qui”
“ Ma..”
“ Jackie ti spiego tutto domani e anche a te” dico guardando Shannon. Loro annuiscono poco convinti e mi vedono andare via.
Quando ritorno fuori vedo Jared continuare a fare il cretino con Nicolas credendo sicuramente che sia una delle sue prede. Mi avvicino e lo aiuto a sorreggere questo pazzo da rinchiudere in manicomio. Ma dico io cosa gli è saltato in testa?
Entriamo in macchina e dopo aver dato le indicazioni a Nicolas arriviamo a casa di Jackie e insieme portiamo dentro Jared lasciandolo sul divano poiché si è addormentato ed essendo un peso morto mi è difficile salire le migliaia di scale per portarlo ai piani alti. Accompagno sorridendo Nicolas alla porta.
“ Grazie per avermi dato una mano” dico sorridendo.
“ Figurati” dice “ è stato un vero piacere rivederti dopo tutto questo tempo. Spero di poterti incontrare di nuovo, così ti presento Molly”
“ Sarei davvero contenta di poterla conoscere” dico.
“ Bene io vado” dice sorridendo “ altrimenti Tomas si chiederà che fine abbia fatto”
“ Certo” dico “ vai e grazie ancora”
“ Di nulla”
Lo vedo andare via e ritorno dentro indirizzandomi verso quella piaga che porta il nome di Jared. Vedo che continua a muoversi ma senza aprire gli occhi. Gli vado vicino e senza farlo svegliare gli tolgo la giacca all’ultima moda e le scarpe facendolo stare più comodo sul divano e per finire vado nella mia camera e prendo un cuscino che delicatamente metto sotto la sua testa, così almeno starà comodo. Per la seconda volta, dopo la scena in ospedale torno a fissarlo di nuovo e come se fosse la cosa più normale ritorno sulle sue labbra, questa volta però decisa a baciarlo per bene non limitandomi a sfiorargli le labbra. Per un momento sembra che anche lui ad occhi chiusi riesca a reagire alla mia azione. Non voglio svegliarlo così mi stacco velocemente e salgo le interminabili scale per dirigermi in camera mia.
Chiudo la porta e sospiro appoggiata ad essa. È inutile negarlo, sono ancora presa da lui e più mi starà vicino e più continuerà ad essere così. Dio che situazione!
A chi dare la precedenza alla testa o al cuore? Essi sono in completo contrasto e credo che continuerà ad essere così anche nelle prossime ventiquattro ore se non di più. Mi tolgo maglia e pantalone e mettendo una T-shirt bianca e i pantaloncini prendo il cuscino e ritorno in soggiorno dove ho deciso di fare compagnia a quel disgraziato. So che dormirò male, ma almeno gli starò accanto attenta ai suoi minimi movimenti.

****
Il risultato finale è stato che non sono riuscita a dormire, uno perché più volte ho tenuto d’occhio Jared e due perché ho pensato tutta la notte alle mie insolite azioni quando sono in presenta dell’uomo che riesce a destabilizzarmi in una maniera allucinante. Mi sono alzata dalla poltrona e ad un tratto mi accorgo che Jackie e Robert non ci sono.
“ Ma che ore sono?” mi chiedo scompigliandomi i capelli e dirigendomi in cucina. Vedo l’enorme orologio al muro e scopro che sono le dieci del mattino.
“ Grazie al cavolo che sono sola!” esclamo piano. E io che pensavo già a qualcosa di tragico. Traffico in cucina per preparare la colazione, in particolare la miscela di cafè forte da dare a Jared quando si alza. Sono sicura che si sentirà a pezzi.
Ad un tratto sento dei rumori e capisco che si è alzato, e infatti appena distolgo lo sguardo dai fornelli lo vedo che assonnato entra in cucina.
“ Buongiorno” dico sorridendo.
“ Ehm che è successo?” chiede confuso guardandomi attentamente “ abbiamo fatto sesso?”
“ No” dico ridendo.
“ E allora perché non sono a casa mia?” dice sedendosi.
“ Perché si dà il caso che ieri ti sei voluto dare alla pazza gioia ubriacandoti” rispondo sedendomi di fronte a lui con la colazione.
“ Davvero?” chiede portandosi una mano alla testa rivelando il fastidio che si ritrova.
“ Tieni bevi questo” dico e gli porgo la tazzona di cafè.
“ Che cos’è?” mi chiede guardando la sostanza con evidente confusione.
“ E’ veleno” dico seriamente “ serve per sbarazzarmi di te una volta per sempre”
“ Quanto sei simpatica” dice serio.
“ Lo so” dico spostandomi una ciocca di capelli con aria importante. Sorride e fa il primo sorso senza staccare gli occhi da me.
“ Non sputare!” lo ammonisco vedendo la faccia schifata. Beh il cafè amarissimo è una schifezza unica, ma in questi casi serve. Lui continua a mantenere quella faccia e io non so se divertirmi a quella vista o preoccuparmi dei miei indumenti che potrebbero essere sporcati.
“ Jared Joseph Leto” scandisco “ vuoi morire di una morte orribile alla tua attuale età o preferisci morire di vecchiaia?”
Mi guarda come se fosse stato fulminato da una saetta e manda giù la fanghiglia.
“ Ecco fatto” dice “ non c’è bisogno che mi fulmini con lo sguardo o che organizzi il mio assassinio. Sono troppo giovane e troppo sexy per morire” poi assumendo l’aria pensierosa conclude dicendo “ e anche insostituibile, ora che ci penso..”
“ Tu sei troppo deficiente e troppo pieno di te per continuare a vivere” dico saggiamente. Ci guardiamo e dopo due secondi scoppiamo a ridere.
Un momento.. Sto ridendo? Oddio ecco il primo sintomo di vacillamento!
Poco dopo mi alzo per sistemare la cucina seguita da lui che vuole aiutarmi.
“ No tu rimani seduto a fare il bravo” dico prima che possa trovarmelo troppo vicino e ricadere nella mia trappola personale.
“ Okay” dice sospirando e tornando ad occupare il suo posto deciso a seguire la mia figura con il suo sguardo da impeccabile seduttore. Giuro che mi sto sentendo in imbarazzo e rabbrividisco al solo pensiero di quello che potrà dire con la sua grandissima sfacciataggine.
“ Posso dirti una cosa?” mi chiede mentre mi muovo con disinvoltura pulendo.
“ Dimmi” dico continuando nel mio intento “ ti ascolto”
“ Sei davvero una schianto” dice “ non riesco a capire come tu sia ancora single. Ogni uomo potrebbe cadere ai tuoi piedi e potrebbe essere tuo, solo se tu volessi..”
Dire che sono rimasta paralizzata è davvero poco. Raggelata è tanto. Imbarazzata credo che possa andare, anzi direi che è la parola perfetta. Mi blocco e lentamente mi giro.
“ Naturalmente ogni riferimento è puramente casuale” conclude soddisfatto di avermi messa in quello stato. Mi sposto dalla cucina ormai pulita e sedendomi di fronte a lui dico: “ dopo aver detto questo dimmi ti senti realizzato?” trattengo a stento una piccola risata.
“ Forse sì..” dice.
Lo guardo attentamente e dico: “ cosa avresti da ridire sul mio stile di vita?”
“ Dicevo che è davvero sprecato per una ragazza come te vivere da sola”
“ Sai, non è così ripugnante stare per conto proprio” dico “ single non è uno stato. È una semplice parola che descrive appieno una persona abbastanza forte da riuscire a vivere e a godersi la vita senza dipendere dagli altri, o più in generale è abbastanza forte da non avere bisogno di carne fresca quasi tutte le sere”
Restiamo a guardarci un attimo e poi termino dicendo: “ ovviamente ogni riferimento è puramente casuale..”
Dio che soddisfazione! Queste sì che sono le godurie della vita. Quando faccio così non riesco a non provare un grande senso di soddisfazione per me stessa.
“ Devo ammetterlo” dice alzando le mani “ Jared Leto è stato colpito e affondato”
“ E non sai  che soddisfazione che mi hai dato”
“ Strega”
“ Grazie del complimento”
Sorride decisamente disarmato.
“ Strano..” dico.
“ Cosa?”
“ Che sei senza parole..”
“ Beh se devo essere sincero ci sono delle parole e forse credo che sia il momento di dirle”
“ Sentiamo” dico decisamente allarmata di quello che può dire.
“ Se non ero completamente rincoglionito stanotte tu mi hai baciato. E se non lo sono completamente, intendo rincoglionito, mi hai baciato anche in ospedale. Beh c’è da dire che in entrambi i casi non ero davvero in me. Prima la febbre e poi l’alcol hanno provveduto a sballarmi, ma io sono convinto che sia successo. È così?”
Ecco fatto! Brava Steffy, ma dico brava! E tu che pensavi di essertela cavata e di averlo affondato. Invece sei tu quella colpita e affondata. Sfoggio uno dei miei migliori sorrisi e dico: “ non rilascio interviste”
“ Rispondimi..”
“  A cosa?” chiedo fingendo di essere confusa.
“ Non fare la cretina” dice serio “ sai benissimo a cosa mi riferisco”
Lo fisso per due secondi e sospirando dico: “ può darsi..”
“ E..” dice lui incitandomi a dire dell’altro. Io lo guardo e sbuffando dico: “ e va bene! È vero ti ho baciato”
Lui rimane abbastanza stordito dalle mie parole, ma in un certo senso ne è soddisfatto. Ma prima che possa cantare vittoria dico: “ però c’è un ma..”
Subito si agita sapendo che con me non tutto è dato per scontato.
“ E qu-quale sarebbe?”
“ Io ho baciato un uomo che nel primo caso aveva la febbre e stava delirando e nel secondo caso ho baciato un uomo che era ubriaco..”
Si rabbuia.
“ Quindi” dice “ solo se sono ammalato o ubriaco merito un bacio?”
Sorriso senza dargli una risposta. Capisce che non ce ne saranno e quindi cambia subito argomento. Spero solo che quel silenzio non gli faccia pensare qualcosa di strano.
“ Abiti qui?” mi chiede posando il suo sguardo attento sulla stanza e dintorni.
“ No questa è la casa di Jackie. Io sono qui perché le ho portato le bozze del suo abito da sposa. Sono rimasta a New York, è lì che mando avanti la mia vita”
“ E cosa fai?”
“ Ho un negozio di vestiti che porto avanti insieme a Marianne..”
“ Marianne? Proprio la vecchia Marianne?”
“ Sì”
Sorride e capisco che citando la mia migliore amica la sua mente sarà andata a spolverare i vecchi ricordi.
“ Se vuoi ti aiuto a cercare casa qui a Los Angeles..”
Rido e dico: “ no tranquillo. Fra qualche giorno ritorno lì”
“ Come sarebbe a dire che fra pochi giorni ritorni lì?” mi chiede alzandosi bruscamente dalla sedia. Lo guardo quasi scioccata da quella sua azione e dico: “ vedo che sei rimasto il solito impulsivo..”
Sorrido mentre lo vedo sedersi un po’ in imbarazzo a causa del suo gesto non voluto.
“ E’ che pensavo che saresti rimasta di più..” dice giustificandosi.
“ Beh non posso approfittare eccessivamente dell’ospitalità di Jackie anche se lei continua a dirmi che la mia presenza non le dà assolutamente fastidio, anzi tutt’altro..”
“ Vedi allora non c’è bisogno che tu debba andare via”
Sorrido e dico: “ la mia intenzione è quella di andare via a meno che..”
“ A meno che?” mi chiede Jared incitandomi a proseguire.
“ A meno che non succeda qualcosa che non mi faccia restare” dico guardandolo negli occhi.
Sorride contento di questa mia sparata e abbassando la voce dice: “ e allora speriamo che questo qualcosa accada..”
 Proprio in quel momento squilla il suo Blackberry, che non avevo notato fosse stato tutto il tempo vicino a lui. Devo dare ragione a Hope: Jared avrà davvero una relazione segreta con quel piccolo oggetto.
“ Scusami un attimo”
Si alza e con il suo allontanamento sparisce l’atmosfera piacevole che si era creata. Vorrei ripristinarla, solo che lui è preso dalla sua telefonata che sicuramente lo porterà via.
“ Sì ora vengo” dice continuando la sua telefonata.
“ Mio fratello” dice quando finisce la conversazione a me sconosciuta “ devo andare”
Si rimette la giacca e le scarpe e dopo essersi dato una sistemata lo accompagno all’ingresso.
“ Aspetta” dice prima di uscire fuori.
“ Dimmi”
Non ho nemmeno il tempo di respirare che mi ritrovo le sue labbra sulle mie. È un bacio improvviso ma che riesce a farmi stare lontana per un attimo dai miei pensieri e dalle mie paure. Riesce a trasportarmi lontano dalla realtà.
Questa volta non si tratta di un bacio rubato ma di uno vero e proprio che mi sta togliendo il fiato.
Un bacio rubato che è un qualcosa di più. Fa sognare e trepidare con la strana sensazione di sussurrare quel “ ti amo” a cui ormai non credo più.
“ No” dico ad un tratto staccandomi a forza da lui.
“ Cosa no?” mi chiede liberandomi dalla sua stretta.
“ No non va bene” dico. Lui si avvicina e sfiorandomi con una mano la guancia dice: “ interpreta questo bacio come quel motivo che ti costringa a restare..”
Bacia in modo casto le mie labbra e prima di voltarsi mi guarda cercando con i suoi occhi di lasciarmi un segno. Peccato che quel suo sguardo si aggiunge agli altri segni che mi stanno davvero mettendo alla prova.
Chiudo la porta e sospirando appoggio la testa sul legno finto toccandomi le labbra che fino a quel momento erano immerse in una piacevole sensazione.
“ E ora che faccio?” mi chiedo ad alta voce.
Devo abbassare le difese perché ormai è vero, non riesco a non stargli lontana.
E i baci non mentono.








Il ritorno di Vale U.U
Beeeene direi che questo nuovo capitolo fa davvero schifo e non vi biasimo se non volete lasciarmi nessun commento perchè avete ragione. Purtroppo la mia mente non è super mega concentrata come sempre e per questo sta venendo fuori un qualcosa davvero privo di trama. Pensate a questo capitolo come un qualcosa di passeggero, una sorta di calma prima della tempesta..sperando che la tempesta annunciata sia davvero soddisfacente.
Siccome non sono connessa con il mio computer, il leggittimo proprietario ( mio cugino) lo sta richiedendo e quindi devo andare via.
Prima però di lasciarvi volevo dirvi che io e la mia socia in loschi affari Fra3 abbiamo dato il via ad un piccolo esperimento di nome FORTIS EST UT MORS DILECTO...
Andate a dare un'occhiata, io e Fra di certo non ci offendiamo xD!!!
Ora davvero scappo perchè sennò questo essere che si aggira per la stanza con aria minacciosa e capace di farmi perdere il duro lavoro nato da una lunga sudata...
Okay alla prossima
Vale :)


   
 
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