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Autore: _DianaVierti_    04/09/2011    1 recensioni
Questa Fan Fiction,di certo non è tra le migliori.E' la mia prima Fan Fiction sui One Direction,spero piaccia.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Papà cavolo,alzati da quella poltrona fa qualcosa. Non si può continuare così,il soffitto della mia stanza perde acqua,la casa è sotto sopra,tu sei seduto su questa poltrona,papà li fuori c'è un mondo,alzati e va a cercare un lavoro.-Non ne potevo più,stavo esplodendo. -Che cosa vuoi che faccia,eh?-si alza di scatto dalla poltrona,comincia ad urlare-Non è colpa mia se non trovo un lavoro- -Logico,tu non ci provi neanche,qui non può fare tutto Luce,papà-. Mi guarda senza una risposta. -Mi Fai schifo-Gli urlo piangendo Corro in camera e mi butto sul letto. Le lacrime continuano a scendere. Lacrime piene di dolore .La mia vita è uno schifo,non ho una madre e mio padre è senza lavoro e passa il suo tempo davanti a quel vecchio televisore e non cerca di risolvere in qualche modo la situazione. Nella mia camera ci sono delle infiltrazioni d'acqua,il frigo e vuoto,quel poco che c'è è grazie a mia sorella Luce che ha trovato un lavoretto giusto per guadagnarsi dei soldi per andarsene da questo quartiere e trasferirsi nel centro di Londra. Ma continuando così non ce la farà mai. Non posso permettermi la scuola di danza,che è la mia unica passione,quello che mi piace più fare. Non posso permettermi libri nuovi,e non usati,a scuola,niente di niente. A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita con una madre al mio fianco. Io non l’ho mai conosciuta,ma in molti dicono che somiglio a lei. Abbiamo la stessa passione,quella per la danza. Quando avevo ancora il televisore nella mia stanza passavo il mio tempo a vedere i vecchi filmati dei suoi saggi di danza. Sembrava una farfalla,e come una farfalla è volata via. Bussano alla porta. -Papà,non ci voglio parlare con te-urlai -Diana,apri sono Luce-. Luce. Lei è la sorella maggiore perfetta,tra noi non ci sono litigi,andiamo d’amore e d’accordo,in quattordici anni non abbiamo mai litigato,mai. Apro la porta. L’abbraccio. L’abbraccio che aspettavo da tutto il giorno. Entriamo in stanza e ci sediamo sul letto. -Come è andata a lavoro?- l’ho preceduta. Non voglio mi faccia la stessa domanda ‘Che è successo,oppure come ti senti?’ -Bene,anche se Paul è un po’ pesante,con 4 cameriere fa fare tutto a me- Sorrido. -Diana,mi ha chiamato papà e sono corsa qui,e mentre venivo mi è venuta un idea- Sorrise. -Sarebbe quest’idea?-dico un po’ infastidita dalla situazione. -Andiamo a Londra da Zia Lisa- La Guardo Perplessa. -Da Zia Lisa?-
  
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