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Autore: iQuit    04/09/2011    0 recensioni
Chi è Miyuki? Che cosa ha fatto? Perchè la sua esistenza ha influenzato così tante vite?
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è qui.
 

La protagonista di questa storia non si chiama Miyuki. Non ha sedici anni. Non ha i capelli corvini lisci come seta legati con un simpatico fiocco rosa in una lunga treccia, non ha occhi dal taglio orientale neri come l'ossidiana, non ha una bocca piccola e carina appena colorata da un tocco di rossetto, non indossa un vestito fronzoloso bianco a fiori rossi, corredato di cappello a tesa larga. Non è una ragazza dolce, carina, spensierata, amante della vita e desiderosa di amare e di essere amata dal suo principe azzurro venuto da oltreoceano, il misterioso Joseph.
Perchè? Perchè Miyuki non esiste. Non esiste più. E' morta. E forse è meglio così, a nessuno sarebbe importata una storia melensa e zuccherosa come la sua.
E' stata ritrovata proprio da Joseph, su quella radura di fiori in cui si dovevano incontrare. Gli occhi chiusi, un sorriso sulle labbra, come se si fosse spenta serenamente tra le braccia dell'uomo che ama. Questo strano ritrovamento fece salire i sospetti sul povero ragazzo, che fu presto accusato dell'omicidio di Miyuki, e passò due anni tra corte e prigione affinché il suo grido di innocenza non fosse ignorato. Assolto per insufficienza di prove, non poteva tornare alla vita di prima: sebbene il tribunale lo avesse rilasciato, per la gente, e specialmente ai genitori di lei, era stato lui ad ucciderla. "Assassino". "Delinquente". "Ingrato". La pressione psicologica fu tale da costringerlo a cambiare identità e a trasferirsi in Inghilterra, iniziando una nuova vita lontano da quel luogo di tristi ricordi.
Ora, sua moglie ha ottenuto il divorzio e l'affidamento della loro unica figlia. Impiegato alla ditta del padre di lei, è stato licenziato da questo per motivi di rendimento, anche se è ovvio a tutto l'ufficio che è stato cacciato a causa del suo matrimonio fallito. Perché lui chiamava il nome di Miyuki ad alta voce ogni volta che lei e sua moglie facevano l'amore, lui ricordava il prato fiorito sul quale erano soliti incontrarsi. Ricordava le gite sul lago, ricordava le passeggiate al chiaro di luna, ricordava le calde labbra di lei, ricordava i suoi fremiti mentre ballavano la danza più antica del mondo.
Non aveva dimenticato Miyuki, no. Ma per lei ha messo la sua vita in secondo piano, riducendosi ad un guscio vuoto che sogna che il suo amore non sia morto. Non si è più saputo niente di lui dopo la separazione. Alcuni credono di aver visto un'ombra piangere sulla tomba di una giovane ragazza morta anni prima, ma ormai è considerata solo una leggenda metropolitana.

I genitori furono quelli che la presero peggio. Caduti in depressione per la perdita della luce dei loro occhi, non vollero più avere figli. Suo padre dedicò la sua intera esistenza al lavoro, mentre la madre, licenziatasi dal suo impiego di sarta, non riuscì a superare il trauma, rimanendo in casa a fare le pulizie e piangendosi addosso quando nessuno la vedeva. Un tentativo di suicidio andato a male portò all'incendio della loro unica casa. Sperarono di morire, ma il destino non fu così gentile con loro: il padre di Miyuki adesso giace in stato vegetativo all'ospedale, supportato da macchine senza le quali non potrebbe vivere, in attesa di un risveglio che non verrà mai.
E la madre? Per lei, perdere il marito è stata l'ultima goccia: ora risiede in una casa di cura, lei e la sua Miyuki, la prima bambola regalata alla figlia quando era ancora in fasce, vivendo in un mondo tutto suo. Nessuno, fino ad ora, è riuscito a farla uscire dallo stato catatonico in cui si trova.

In un certo senso, si può dire che tutte le persone che hanno conosciuto Miyuki abbiano fatto una brutta fine, o stiano conducendo un'esistenza miserabile.
I suoi compagni di classe? Tutti finiti sotto il giogo dei nuovi dei della società: denaro, droga, televisione, nessuno escluso.
Lo studente serio, quello che non alzava mai la faccia dai libri? Drogato ed in preda all'alcool, è finito contro un muro. A 180 km/h. Sull'autostrada. Con l'auto del padre. Insieme ai suoi amici. Unico sopravvissuto, paralizzato dal collo in giù.

Il poco di buono, che sembrava vivere esclusivamente per tormentare i professori? Coinvolto in una rapina in banca, nel momento cruciale della fuga, vede una ragazza vestita con un abito bianco dai fiori rossi che gli sorride. Come in preda ad un raptus comincia a spararle, ma i colpi la attraversano come aria, mentre lei continua a rivolgerle uno sguardo dolce come lo zucchero. La polizia risponde al fuoco, crivellandolo di proiettili, quando aveva già deciso di arrendersi.

La ragazza tutto pepe, che non sapeva mai quando fermarsi? Ha realizzato il suo desiderio di entrare nelle forze dell'ordine. Interrogatasi sul perché la sua pistola non sparasse, è andata a guardare l'interno della canna da fuoco. Trovandolo buio, ha acceso un fiammifero. Ha ricevuto una promozione postuma di due gradi.

I due ragazzi che passavano tutto il loro tempo a fumare erba non proprio salutare? Cercando di entrare nel guinness dei primati, hanno costruito una rampa di lancio per automobili dalla quale si sono lanciati con una vecchia Chevrolet modificata con un propulsore di aereo rubato alla base dell'aeronautica. Il loro piano era di raggiungere il punto massimo di altezza e gettarsi con il paracadute, peccato che le chiusure dell'auto abbiano fatto le bizze proprio in quell'istante, impedendogli di lanciarsi e facendoli finire in un vicino lago dopo un volo di circa quattro chilometri. Recuperati dalla vettura, si è scoperto che non sono annegati: i loro colli si erano spezzati durante l'ammaraggio. Per la cronaca, sono entrati nel Guinness per aver effettuato il salto più lungo del mondo a bordo di un automobile, e hanno vinto un Darwin Award.

La sua eterna rivale? Non è ancora morta. Arrivata a 40 anni senza aver concluso niente, il suo fascino e la sua bellezza hanno attirato un ricco ereditiere di 15 anni più giovane di lei, con il quale si sposa immediatamente. Ma quella che le sembrava la porta per il paradiso era piuttosto l'indistruttibile muro della realtà: il marito la tiene segregata in casa, la definisce "brutta troia", non le permette di incontrare altri individui di sesso maschile ed abusa di lei ogni sera. Morirà a 70 anni, in preda all'Alzheimer, mentre suo marito definirà unico erede della sua fortuna la ragazza di colore che gli fa i massaggi tutte le sere.

Il giovanotto che aveva una cotta per lei ma che non riusciva a dichiararsi? Magnate della finanza, è stato incriminato e condannato per evasione fiscale e falso in bilancio. Indagini sul suo conto hanno portato alla conclusione che si trovava a capo di uno dei maggiori clan della Yakuza. Uscirà di galera solo ultracentenario, cadrà dal marciapiede e morirà per lo shock.

Altri finirono come impiegati in varie imprese, investendo il proprio patrimonio in azioni e vivendo le loro vite senza emozioni e imprevisti, ma un nuovo Giovedì Nero, che cadeva proprio il giorno dell'anniversario della morte di Miyuki, causò il crollo della borsa di Tokyo. Tra i vari casi di suicidio che ebbero luogo quel giorno si trovano anche loro. Nessuno si ricorda di loro, tanto erano blande le loro esistenze.

E Ai, la sua migliore amica? Non ha sopportato la sua morte, e gli dei le hanno dato un destino migliore degli altri, risparmiandole una sofferenza lunga quanto una vita. Si è riunita a Miyuki nell'aldilà appena tre giorni dopo il suo funerale, stroncata durante il sonno insieme alla sua famiglia da una fuga di gas causata da un fornello difettoso. L'autopsia ha confermato che è morta senza neanche accorgersene.

Perché così tante persone sono rimaste coinvolte in questo gioco malvagio che porta il nome di vita? Così tante possibilità sprecate, così tanti futuri imperfetti, alla ricerca di qualcosa che c'era ma che non tornerà più, Miyuki. Perché, vi starete chiedendo, un simile turbine di rovina si è avventato su questa povera gente, persone come tante che cercavano lo scopo della loro esistenza?

Miyuki lo sa. Ma non potremo mai saperlo, perché è morta. E allora? Non sono un semplice portavoce. Io ho creato questa rovina, io ho dato vita ad un vortice di morte e disperazione. Io, una semplice persona, l'autore. Come posso scrivere una seconda stesura di questa bizzarra storia posso anche farvi parlare con l'evento scatenante di queste reazioni. Posso farvi parlare con colei che ha visto tutto ciò, e che ne sa il motivo. Posso farvi parlare con Miyuki.

Miyuki esiste. Miyuki è viva.

Ha sedici anni, i capelli corvini come seta legati con un simpatico fiocco rosa in una lunga treccia, gli occhi dal taglio orientale neri come l'ossidiana, una bocca piccola e carina appena colorata da un tocco di rossetto. Indossa un vestito fronzoloso bianco a fiori rossi, corredato da un cappello a tesa larga. E' una ragazza dolce, carina, spensierata, amante della vita e desiderosa di amare e di essere amata dal suo principe azzurro venuto da oltreoceano, il misterioso Joseph . E' in silenzio, lì, in quel prato fiorito. Sono anni che aspetta il suo amore. E sorride, ripensando al perché di quelle esistenze straziate, colpevoli solo di averla conosciuta, ognuna con il suo segreto, ognuna con la sua punizione.

 

Miyuki è qui.

E a coloro che saranno abbastanza folli da chiedere, lei dirà.




 




Da un soggetto originale di skyria.

Questa storia è stata scritta così senza un motivo e senza una ragione. Inizialmente si intitolava "Adesso basta!" ed era uno sfogo contro i soliti intrecci banali e zuccherose. La sua interpretazione e il suo significato sono a vostra discrezione.

Unica cosa: se vedete una ragazza con un vestito bianco a fiori rossi, scappate.
  
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