Fanfic su artisti musicali > Altri
Segui la storia  |       
Autore: itsmorgana    04/09/2011    4 recensioni
È incredibile quanto sia vero che quando non sei al fianco della persona che ami davvero non ti senti più te stesso.
Ti senti sempre più perso, afflitto e triste, consapevole del fatto che tutto ciò che conta davvero è rimasto dove è lui.
E non puoi farci niente.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter Four.
 
“Portami all’Air Canada Center.” Dissi a Deryck mentre guidava la sua nuova auto.
Dovevo essere all’Air Canada Center entro 20 minuti, sennò Jared mi avrebbe ucciso. Nel vero senso della parola.
Deryck imboccò la statale che ci avrebbe portato a destinazione poi si girò verso di me, sorridendomi.
“Stasera ti farò stare davanti alle transenne, ok?” dissi, per rompere quell’imbarazzante silenzio che si era creato.
“Ovvio che mi va bene! Porterò anche Stevo, è un problema far stare anche lui davanti le transenne?” mi chiese Deryck.
Per favore, non portare anche Cone sennò sarà la mia fine. Pensai tra me e me.
“No problem!” esclamai, con un sorriso a 32 denti.
Davanti a mio fratello volevo essere sempre allegra e sorridente, non volevo fargli notare il mio vero stato d’animo.
Per prima cosa perché non volevo che lui soffrisse per me.
E secondo, semplicemente perché lui era il migliore amico di Cone e qualsiasi cosa io avrei potuto dire, lui poteva fare qualcosa per farci incontrare.. e io assolutamente non volevo.
Non lo so nemmeno io il perché, forse semplicemente per il fatto che non sapevo quale reazione avrei avuto nel rivederlo.
Forse perché il mio cuore ne aveva avuto già abbastanza.. oppure era solamente orgoglio.
 
***
Ero seduta sugli scalini davanti a casa mia con la testa tra le mie gambe. Qualche lacrima mi stava rigando il mio fragile viso.
“Amore che hai?” chiese Cone, non appena fu arrivato all’appuntamento che gli avevo dato. Mi sentii cingere la vita con un braccio, e con l’altra mano asciugarmi una lacrima. Come facevo a dargli quella notizia?
“Senti Cone, io ti devo parlare..” dissi cupa. Il suo volto impallidì come del resto il mio. Non ce la facevo.
“Dimmi.” Disse. Era spaventato a morte, riuscivo a percepire i suoi battiti cardiaci.
In quel momento mi bloccai. Guardavo fissa davanti a me, non in un punto preciso. Tutto il resto del pianeta intorno a me si era fermato, tranne quella figura divina accanto a me che mi guardava impaurita.
Le parole che dovevo dire mi si erano bloccate in gola e mi stavano soffocando.
Cone mi stava sollecitando dandomi dei piccoli colpetti nel fianco.
Allora presi tutte le mie forze, tutto il mio coraggio, deglutii e parlai.
“Devo partire.” Confessai. Altre lacrime mi rigarono il viso.
Lui mi guardava in cerca di altre spiegazioni. Aspettava che continuassi a parlare.
“Un produttore californiano mi ha notato grazie ad uno dei miei video su youtube. Mi vuole fare incidere un disco. Mi vuole fare un contratto.” Mi fermai per alcuni istanti. “E io devo partire.” Dissi, guardando per terra.
L’espressione di Cone cambiò in un secondo.
“E.. quando tornerai?” chiese, sbalordito.
“Non credo tornerò..” dissi, a bassa voce, sperando che non mi avesse sentito.
La sua faccia aveva un misto di emozioni: paura, tristezza e rabbia allo stesso tempo. Una lacrima gli rigò il viso.
“Tu.. tu.. mi stai lasciando?” chiese, cercando di guardarmi negli occhi, ma io guardai subito altrove.
Iniziai a piangere violentemente. Mi faceva male la gola. Mi faceva male il cuore.
“E’ il mio sogno..” riuscii a dire tra i singhiozzi.
“E’ stata una scelta difficile da prendere, credimi.. ma ho deciso così, e secondo me è la cosa migliore.” Dissi, cercando di sembrare forte, mentre dentro stavo morendo.
Mi tolsi l’anello che mi aveva regalato per il nostro secondo anniversario e lo feci cadere delicatamente nella sua mano destra.
“No, Jess..” riuscì a dire Cone. “..per favore, io ti amo..”
Mi avvicinai al suo viso, e posai le mie labbra sulle sue.
Sembrava come il primo bacio, e non volevo pensare che sarebbe stato l’ultimo. Posò la mano destra sulla mia nuca e con l’altra mi cinse la vita. Io rimasi immobile, troppo immersa nel mio dolore.
Mi staccai e mi asciugai le lacrime con la mia felpa.
“Addio.” Conclusi io alzandomi da terra e rientrando in casa.
 
***
“A cosa pensi?” Chiese Deryck guardandomi il volto. Non mi ero accorta delle lacrime che mi stavano rigando il viso.
Esitai per alcuni secondi e poi sputai il rospo. Con chi ne dovevo parlare se non con mio fratello?
“Der, e se avessi preso la scelta sbagliata?”
“Di che cosa stai parlando?” chiese, sbalordito.
“Lo sai benissimo.” Esclamai.
La macchina si  fermò di colpo. Eravamo davanti all’Air Canada Center e non me ne ero nemmeno accorta.
Scesi velocemente dalla macchina e chiusi lo sportello. Anche Deryck fece lo stesso.
Mi venne in contro e mi strinse in uno degli abbracci più potenti.
“Andra tutto bene, stai tranquilla” Disse infine.
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Altri / Vai alla pagina dell'autore: itsmorgana