Premessa: Il protagonista è appositamente indecifrabile. Ognuno di voi potrà quindi leggere la storia  dal punto di vista di Ron, di Harry e, perché no?, anche di Hermione. 

Pensieri...

Vi guardo di nascosto e vi invidio, sapete? No, molto probabilmente non lo sapete, non sapete quanto siete fortunati.

Vi guardo di nascosto e sospiro. Siete abbracciati, seduti su una panchina, probabilmente discutete sul futuro. Sul vostro futuro, sul nostro, su quello di tutto il mondo magico.

Entrambi non sapete quanto siete fortunati. Vi amate e solo questo è importante. Volete costruire qualcosa di importante insieme. E fate bene. Ormai ci conosciamo da quasi sette anni e io da quasi sette anni so che vi amate. Credo di averlo sempre saputo anche se ammetto che ci è voluto del tempo prima di diventarne pienamente cosciente.

Sia ben chiaro che io non amo nessuno dei due piccioncini. O, meglio, li amo, ma non in quel senso. Sono i miei migliori amici, mi hanno sempre sostenuto e, nonostante i molti litigi, siamo sempre riusciti a tornare uniti.

Li invidio però, perché hanno trovato la propria anima gemella. Qualcuno una volta ha detto che l'anima gemella non esiste. Esistono solo due persone che decidono di compiere un cammino insieme.

Beh, io non ci credo. Non può essere così. Non si può decidere. 

L'amore è qualcosa che sconvolge, è una droga, crea una dipendenza. Bisogna essere pronti, perché non si può amare solo a metà. L'amore è totalizzante, ti ingloba dentro di sé non facendoti più uscire.

È un dare, senza chiedere nulla in cambio, senza pretese, senza essere sicuro di ricevere. 

Bisogna mettersi in gioco. Beh, non so cosa ne pensate, ma non è così semplice.

Qualcun'altro ha detto che ci si innamora quando ci si sente incompleti. Avrà ragione?

Non lo so. Può darsi. Dopotutto non ci si può innamorare se si è troppo concentrati sul proprio ego.

Ma chi sono io per parlare? Amavo una persona, ma non ho fatto nulla per conquistarla, per meritarmi la sua fiducia. Una lacrima solitaria scende sulla mia guancia. Il suo pensiero mi fa stare ancora male. Adesso non posso più fare nulla. E me lo merito. Non ho avuto il coraggio di rischiare.

I miei due amici si stanno alzando dalla panchina e io, con uno scatto, mi allontano dalla finestra. Non voglio che scoprano che io li stavo osservando. Li sento salire le scale... Nella locanda in cui alloggiamo, le pareti sono molto sottili e le loro risate cristalline riecheggiano dappertutto.

Superano la porta della mia camera e vanno a rinchiudersi in quella successiva.

So cosa succederà a questo punto. Ma io non sentirò niente, e se sentirò qualcosa farò finta di niente. L'amore non è fatto solo di spirito, ma è qualcosa anche di corporale. E devono sfruttare il tempo che hanno a disposizione. La guerra sta giungendo al termine e chissà se qualcuno di noi tre rimarrà ucciso.

Non lo so.

So solo una cosa.

Io non voglio morire.

E farò di tutto per evitarlo.

E cercherò di evitarlo, per quanto mi è possibile, anche ai miei amici.

Io voglio vivere.

Voglio provare un amore come quello che provano i due nella camera di fianco.

Sento un profondo gemito.

Chissà di chi era.

Ma non ci penso. Non mi interessa saperlo.

Mi infilo velocemente dentro la doccia. L'acqua ha il potere di calmarmi e rilassarmi. Chissà se anche tutta questa malinconia e questa tristezza verranno portate via dalle calde gocce d'acqua che scendono dalle mie spalle lungo tutto il corpo.

Due urli strozzati arrivarono quasi contemporaneamente fin alle mie orecchie. Sospirando pesantemente, ripenso alla fortuna che hanno. Ma cerco di cacciare questi tristi pensieri in fondo al mio cervello. Un giorno mi sentirò anch'io così e allora smetterò di provare invidia.

Non so quando questo accadrà. Sicuramente accadrà.

Ma fino ad allora io invidierò i miei amici che hanno raggiunto la felicità cogliendo la preziosa occasione che la vita aveva loro proposto.

FINE...