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Autore: LadyCharl    04/09/2011    2 recensioni
Spofondò nel morbido materasso del suo sontuoso letto e con voce flebile ammise a se stessa"...forse perchè ne ho bisogno..."
dedicata a tutti i fans Dair e alla mia migliore amica
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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PRETTY HUMPHREY

"Uuuhhh questa deve essere la borsa di Blair, mmm vediamo che c'è dentro...oh il suo profumo...com'è buono...adoro Chanel n°5...già Chanel n°5 è proprio buonissimo..."
"Che fai frughi nella mia borsa? Humphrey...Humphrey...HUMPHREY..."
"Ok io non lo volevo fare ma tu proprio non mi lasci altra scelta..." la ragazza raccolse tutte le sue forze e sferrò uno schiaffo all'addormentato
"Auch" gridò Dan massaggiandosi la guancia colpita, ma dopo aver aperto gli occhi :"AAAAAAAHHHHHH e tu chi sei?" alla sua vista era apparsa una ragazza dai lunghi capelli dorati con dei Jeans e una camicietta svolazzante.
La bionda togliendosi gli occhiali da sole lo rassicurò :"Stupido non urlare...sono io, Blair..." ancora stordito il ragazzo le chiese :"Scusa ma che hai fatto ai capelli?"
"Bella addormentata è una parrucca...visto che la tua valigia è dispersa ti servono come minimo delle mutande e di certo io non posso farmi paparazzare intanta a fare shopping con te, primo perchè sono la futura principassa dei Monegaschi e secondo, anche se non lo fossi la mia vita sociale ne risentirebbe comunque!"
Il ragazzo si alzò e stropicciandosi gli occhi replicò :"Shopping eh? Sai, mi hai spaventato...e comunque la bella addormentata era risvegliata da un bacio non da uno schiaffo."
"Si, sogna Humph..." Blair si bloccò notando che il non-amico era in piedi ancora assonnato con solo i boxer addosso, e che si striracchiava tranquillo e placido in attesa della sua risposta; meravigliandosi di se stessa la ragazza provò dell'imbarazzo, le sue guance si colorarono di un leggero vermiglio, le sue mani iniziarono a sudare e inaspettatamente si ritrovò ad ammirare il ragazzo che a lungo aveva disprezzato e che ultimamente aveva imparato a conoscere. Osservandolo si accorse forse per la prima volta che era un tipo d'uomo desiderabile, certo non gli mancava niente, era fisicamente ben messo, se così si può dire, si soffermò sulla sua bruna capigliatura scompigliata tutta riccioli ribbelli e poi sui suoi occhi che non erano mai riusciti a mentirle.
"Blair?! Tutto ok?" si informò lui, che ora con le mani appoggiate dietro la nuca la squadrava con ingenuità, lei distolse lo sguardo e avvicinandosi alla poltrona sulla quale aveva poggiato la borsa disse :"Si va tutto alla perfezione...comunque tu dovresti ricomporti, abbiamo degli orari da rispettare!"
Dan si vestì in fretta e fu pronto nel giro di pochi minuti.
"Waldorf sono pronto a gettarmi nell'avventura dello shopping con te!" dichiarò allegro e si diressero entrambi verso l'uscita.
"Ma sai che mi fa propio uno strano effetto vederti bionda? E sinceramente anche vederti con i Jeans..." osservò mentre manteneva la porta aperta per farla passare
"Vero? A me invece fa uno strano effetto il fatto che nei tuoi sogni compaiano bocettine di Chanel n°5, te l'ho sentito nominare nel sonno...se vuoi te lo presto" rispose scherzosa uscendo, lui sorrise non fornendole alcuna spiegazione e chiudendo alle sue spalle la porta la seguì.
Nel giro di un'oretta, da trovarsi nel comodo letto della camera a lui assegnata, Dan fu catapultato in un'Odissea senza fine: rimaneva rinchiuso in un camerino ed a intervalli di cinque minuti gli venivano lanciati nuovi capi da Blair che come una trottola girovagava per il negozio selezionando fini camicie, eleganti giacche, sofisticate polo, raffinati pantaloni e pregiate scarpe italiane, e  dopo aver ovviamente rivolto al martire le sue pungenti critiche, si cambiava botique e ricominciava la tortura; ma infondo quella mattinata passata tra negozi di alta moda non infastidì tanto il ragazzo che a quegli ambienti non si era completamente abituato nonostante il nuovo status della sua famiglia, infatti sebbene non fosse impegnato in una delle sue attività preferite, vedere la ragazza, che raramente abbandonava il suo solito broncio, tanto allegra e spensierata lo rese felice, lui adorava la sua radiosa risata e l'avrebbe voluta vedere sempre così felice.
"Ti prego Blair, basta...sto per avere un calo di zuccheri...e no, non mi importa che è un comportamento poco virile..." supplicò il ragazzo camminando per le vie di Monaco con innumerevoli buste contenenti il suo nuovo guarda roba minuziosamente selezionato dalla ragazza
"Humphrey non dire così...hai resistito più di quanto avessi previsto e hai avuto il buon senso di non contraddirmi..."
"Sono un ragazzo saggio" affermò Dan
"Te lo riconosco...ti sei guadagnato la scelta del pranzo..."
"Veramente?!" chiese fermandosi e fissandola incredulo, lei si girò verso di lui e con deliziosa cattiveria gli rispose :"Ovviamente no!"
Lui rassegnato, con il sorriso stampato sulle labbra la seguì.
Si era già preparato psicologicamente ad affrontare camerieri snob e portate misere con altisonanti nomi quando il loro taxi, preferito alla limousine per non destar sospetti, si fermò all'entrata di una caratteristica trattoria.
"Blair ti prego dimmi che il tassista non ha sbagliato..." disse Dan speranzoso
"No no, mangeremo qui...oh il cibo è delizioso e sono tutti così gentili con me!" gli rispose con dolcezza  tenedo fissi gli occhi sull'insegna del locale.
Entrarono insime, e mentra Dan sovraccarico di pacchi si faceva strada tra i tavoli cercando di non disturbare il pranzo degli altri clienti, la donna che sedeva accanto la cassa, a cui si illuminarono i ridenti occhi verdi alla vista della ragazza, accolse calorosamente Blair.
"Oh Madamoiselle Cornelia! Come va?" chiese la donna, che sprizzava gioia da tutti i pori, con un forte accento francese
"Mia cara, oserei dire splendidamente" le rispose B. con teatralità
"Vorrei ben dire, con un simile giovanotto come accompagnatore quale donna al mondo non si sentirebbe al settimo cielo..." osservò l'altra lanciando un occhiata al ragazzo che cercava di raggiungerle con scarsi risultati e urtando tutti i commensali ai quali chiedeva ripetutamente di perdonarlo
"Chery non sarà per caso lui il non-amico di Brooklyn..." continuò
"Si! Ma te l'ho descritto  davvero così bene?" chiese la finta bionda guardando la sua interlocutrice con sguardo incredulo e un sorriso appena accennato
"Pasticinno, non facevi altro che parlarne...potrei riconoscere Daniel Humphrey tra tutti gli uomini del mondo!" spiegò senza distogliere la vista dal povero Dan che era rimasto bloccato, poi gli si avvicinò, mentre Blair si dirigeva al suo solito tavolo, per soccorerlo
"Bonjourn Monsier Humphrey..." lo salutò, il ragazzo sorpreso ricambiò il saluto :"Bonjour..." al che il sorriso della donna si trasformò in una divertita smorfia
"Oh tesoro! Per sua fortuna parlo l'inglese...ha una pessima pronuncia...o meglio non raggiunge la perfezione di quella di Madamoiselle Cornelia, sembra sia nata per vivere qui, non crede?"
"Madamoiselle Cornelia eh?" osservò Dan comprendendo che, oltre il colore dei capelli, durante le sue uscite informali Blair cambiava anche il suo nome, e soffermandosi sognante sulla ragazza che frugrava elegantemente nella sua borsa seduta ad un tavolo lontano da lui una decina di metri
"Esattamente! Madamoiselle Cornelia...che ora l'aspetta lì. Guardi è meglio che la raggiunge...lasci pure a me le borse..." gli consigliò la donna iniziando a togliere le buste al ragazzo che sorridendole le rispose :"Merçi Madame..."
"Josè" affermò lei "chiamami Josè...Madame mi fà sentire vecchia!"
"Oh d'accordo Josè, ma a patto che anche lei mi chiami Dan!" precisò il ragazzo
"Affare fatto" decretò infine la donna.
Dan raggiunse Blair e durante il pranzo risero e scherzarono, lui le racconto dello scambio avuto con la proprietaria della trattoria che li raggiunse per il dolce e si intrattenne con loro raccontando le sue prodezze giovanili, il tempo scappò via veloce e quando fu il momento dei saluti Blair abbracciò Josè che ricambiò con calore.
Mentre la futura principessa in incognito si incamminava verso l'uscita Josè accompagnò Dan prima a riprendere gli acquisti che le aveva lasciato e poi insieme si diressero verso l'uscita dove gli attendeva Blair.
Durante il breve tragitto Dan rivolgendosi alla donna le disse :"Josè io la trovo adorabile ma non concordo con lei su di un punto...Madamoiselle Cornelia non è fatta per vivere qui...lei appartinene a New York"
la proprietaria lo guardò compiaciuta e commentò :"Lo so Dan, e a mio modesto parere, per quello che ho visto e sentito, anche il suo cuore appartinene a New York!" detto ciò non concesse diritto di replica al ragazzo e  a passo svelto  raggiunse Blair.
Mantenendo la porta aperta aspettò che i due ragazzi uscissero; quando i due furono fuori si congedò dalla ragazza con un allegro e festoso :"Torni presto Madamoiselle Cornelia" poi aggiunse, rivolgendo questa volta uno sguardo d'inteda a Dan " E porti con lei il suo non-amico, è un bravo giovanotto!"









Spazio dell'autrice:
Ok questo è il primo spazio autrice che scrivo...prima di tutto vorrei ringraziare Drakina94 e Squaw per aver recensito e aprezzato questo mio lavoruccio...inoltre mi scuso per la lentezza con cui ho postato i primi capitoli ma essendo Agosto non sono stata molto tempo a casa e quindi non ho goduto di una connessione degna di tal nome, infine vorrei far notare che sto cercando di mantenere l'idea originale del telefilm dando ai capitoli un titolo simile a quello di un film modificato appositamente, in caso in cui non  gli abbiate individuati i film sono: La solitudine dei numeri primi, Dalla Cina con furore e Pretty Woman...ringraziando ancora i miei lettori e scusandomi in anticipo per eventuali errori vi saluto!
P.S. Ricordate che se siete dei fan della coppia Dan/Blair come me questa storia è per voi ;)
  
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