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Autore: DancingHeart    05/09/2011    0 recensioni
Mia Foster Benelli è una comune adoloscente di 16 anni alle prese con un amore impossibile,una famiglia non molto tradizionale e la passione per la danza classica.
La scuola non è il suo forte ma a sostenerla c'è sempre la sua compagna di classe non che migliore amica,Nina Dewayne.
Il suo sogno più grande è quello di entrare a far parte della Royal Ballet School di Londra,la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto.
In questa fan fiction Mia vive degli episodi ovviamente diversi dal libro,ricchi di sorprese e di cambiamenti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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''Mia...Mia svegliati!''

'' mmm...''
''Mia se non ti svegli subito scordati il passaggio a scuola''
Classico episodio mattutino in casa Foster Benelli.
Mia non amava alzarsi presto per andare a scuola,odiava l'idea di abbandonare il letto nel quale puntualmente sognava la magnifica Royal Ballet School.
Per la Royal Ballet si sarebbe alzata a qualsiasi orario del mattino e avrebbe persino fatto a meno dei passaggi,se la sarebbe cavata da sola.
''Ok mamma,mi alzo subito''
A darle il buongiorno fu il piccolo York che le leccò una guancia costringendola così ad alzarsi dal letto.
''Anche il cane è contro di me''
Dopo essersi preparata svogliatamente inghiottì una merendina per colazione e si precipitò a raggiungere la madre che l'aspettava in macchina.
'' Hai fatto colazione Mia?''
''Certo. Merendina allo yogurt,un pasto completo direi...''
''Se ti fossi alzata presto ti avrei preparato qualcosa di più sostanzioso. Pazienza. Andiamo adesso''
Durante il tragitto Mia fissava la città attraverso il finestrino mentre il vento le scompigliava i capelli e la sua mente era costantemente persa nel suo pensiero fisso: la danza.
''Arrivate. Buttati giù. Ci vediamo a casa''
Mia le schioccò un bacio sulla guancia dopo di che cercò di raggiungere la sua classe il più velocemente possibile.
''Mia''
A salutarla sull'orlo della porta fu Nina che le riservò un dolcissimo sorriso mostrando i suoi bellissimi denti bianchi.
''Ciao Nina,novità?''
''Patrick ha avuto un permesso dalla Royal Navy. Starà a casa per qualche giorno a partire da domani''
Mia si limitò a fare una smorfia,lei era innamorata del fratello maggiore di Nina,Patrick.
Patrick era un bellissimo ragazzo dalle doti sorprendenti,era un ufficiale della Royal Navy ed era amato da tutti. Mia fingeva di odiarlo per non far scoprire a nessuno i suoi veri sentimenti,così ogni volta che era in compagnia di questo ragazzo fingeva di essere irritata dalla sua presenza prendendo così il soprannome di ''Broncio''.
'' Dai Mia,sorridi. Che ne dici di venire a cena da noi domani? Così potrai salutarlo anche tu''
A Mia questa idea non andava a genio,sapeva che rivedere il suo amato dopo tanto tempo le avrebbe solo fatto male per i seguenti motivi:
con lui non poteva essere se stessa perchè doveva continuare ad interpretare il ruolo di Broncio
sapeva che il suo sogno di stare con Patrick sarebbe rimasto sempre un sogno.
'' Ehm...non saprei. Ho un mucchio di arretrati di storia da studiare''
'' Perfetto. Vieni da noi alle otto''

Mia non fece una piega,la dolcezza della sua amica era disarmante e lei voleva renderla sempre felice,così accettò l'invito controvoglia.
La giornata scolastica fu intensa tra spiegazioni noiosissime,un'insufficienza in storia e le risatine delle sue antipatiche compagne di classe.
Mia tornò a casa con l'autobus.
In casa non c'era nessuno fatta eccezione per il suo cagnolino.
'' Aaah York. Cosa devo fare? Amo Patrick ma lui è troppo è per me. E' la perfezione fatta a persona e per di più è il fratello della mia migliore amica. Un bel pasticcio''
York scodinzolava immobile come se fosse interessato ai segreti della sua padroncina,l'unica cosa che gli mancava era la parola altrimenti avrebbe sicuramente consigliato qualcosa a Mia.
La ragazza si sedette sul divano con le gambe incrociate dividendo la sua attenzione tra il programma di cucina in tv e gli esercizi di matematica.
Appena terminati i compiti lanciò letteralmente il suo quaderno e si sdraiò chiudendo gli occhi e dando sfogo alla sua fantasia.
Immaginava come sarebbe stata la cena a casa di Nina.
Nella sua mente scorrevano immagini di situazioni romantiche e molto improbabili.
Patrick che la imboccava,che chiacchierava con lei tutto il tempo,che la stringeva forte...
''Mia,stai dormendo?''
La ragazza sobbalzò all'improvviso arrivo della madre.
'' Grazie per avermi spaventata e aver interrotto i miei pensieri''
''Scusa tesoro,a cosa stavi pensando?''
''Pensavo a quanto sarebbe bello cenare in questo momento''
''Vado a preparare dei toast''
I genitori di Mia erano separati,così la ragazza viveva con la madre spesso indaffarata con il lavoro e innamorata del suo compagno Paul.
Mia e Elena,sua madre,mangiarono comodamente sedute sul divano guardando e commentando un reality in tv.
Così Mia trascorse una delle sue giornate tipo. Non amava la sua vita,era povera di colpi di scena e ricca di fallimenti. Odiava l'adolescenza,i cambiamenti e il non poter essere una riccona così da permettersi di pagare la retta della Royal Ballet School.
L'indomani si svegliò nuovamente tardi così da dover correre per i corridoi della scuola per entrare in classe un minuto dopo il suono della campanella.
Durante la sua corsa non prestò attenzione agli ostacoli o meglio,ad un ostacolo dai capelli scuri.
Si scontrò inevitabilmente con un ragazzo e per la fretta proseguì la sua corsa senza guardarlo nemmeno in faccio urlando ''scusa'' da lontano.
Arrivò in classe con il fiatone mentre le sue compagne la guardavano ridacchiando.
''Cosa avete da guardare?'' domandò stizzita facendole zittire.
La giornata scolastica trascorse come al solito,la cosa più eccitante che era accaduta a Mia durante la mattinata era l'aver preso in pieno un misterioso ragazzo e questo non era il massimo.
Dopo la scuola si precipitò ad andare a lezione di danza.
Studiava danza classica presso una piccola scuola della città. A farle da insegnante era Claire,una donna dai modi non troppo gentili che diventava un'altra persona fuori dalla scuola,una persona abbastanza comprensiva che invitava Mia una volta a settimana a prendere un the da lei.
''Bene Mia,indossa le scarpette e cominciamo''
Mia adorava entrare in quella sala,era così magica.
Aveva un odore tutto suo,era decorata da poster e trofei bellissimi e a completare l'opera c'era un vecchio parquet scricchiolante.
Claire accese la musica,Mia si mise in posizione cominciò ad eseguire una serie di passi con molta grazia ed impegno.
'' Piquè,piquè...avanti Mia,mettici più impegno''
Claire era molto severa con Mia,pretendeva il massimo da lei.
A fine lezione Mia era stanchissima,si asciugò il sudore con un asciugamano che tirò fuori dal suo borsone,si cambiò i vestiti e salutò Claire.
Arrivò a casa il più velocemente possibile,si fece una doccia e si preparò al meglio per la cena a casa di Nina,voleva essere carina per Patrick.
Aveva dimenticato di avvisare la madre della cena,così lasciò un bigliettino sul tavolo della cucina e le mandò un messaggino sul cellulare per essere più sicura.
Dopo di che prese la bici e pedalò fino a raggiungere la casa della sua migliore amica.
Ad aprirle la porta fu la mamma di Nina,una signora molto dolce che sprigionava allegria da tutti i pori.
''Eccoti Mia,entra pure. Ho preparato una cena deliziosa. Spero ti piaccia.''
'' Sarà tutto ottimo,come sempre.''
Varcata la porta fu assalita da Nina che la strinse saltandole addosso.
''Così mi fai cadere''
''Scusa Mia. Vieni,ti porto da Patrick''
Mia deglutì e seguì la sua amica senza aprir bocca.
Seduto sul sofà dell'immenso salone c'era Patrick che leggeva una rivista.
''Pat,c'è Mia'' annunciò Nina.
Patrick posò immediatamente la rivista sul tavolino vicino e si voltò verso Mia esclamando ''Broncio!''. La sua voce era affascinante e dolce allo stesso tempo,Patrick era sempre bellissimoe Mia non riuscì a spiccicare una parola.
'' Come al solito sei di poche parole'' disse divertito il ragazzo.
'' Ehm..ciao Patrick''
'' Dai fatti abbracciare''
Patrik abbracciò Mia,la ragazza rimase immobile con il cuore che le batteva a mille. Per un attimo socchiuse gli occhi per godersi pienamente quel momento dopo di che dovette tornare alla realtà,lo respinse per tornare ad interpretare il ruolo di Broncio esclamando un ''Ehi''
''Ragazzi,a tavola'' disse la madre.
I giovani si precipitarono a tavola dove trovarono delle prelibatezze alle quali Mia non sapeva resistere.
Chiacchierarono tutti felici,nessuno alzava la voce o si infastidiva,era tutto perfetto. La famiglia Dewayne era magicamente perfetta,sembrava una di quelle famiglie amorevoli che si vedono solo nei film e nelle pubblicità.
'' Quasi dimenticavo,domani devo presentarvi la mia fidanzata,Christine'' disse Patrick.
'' Giusto,hai parlato di lei tante volte ma non ce l'hai mai presentata...scommetto che è una ragazza bellissima'' rispose la madre.
''Certo. E' semplicemte bellissima e ha un carattere d'oro. Sono sicuro che vi piacerà''
Improvvisamente lo stomaco di Mia si chiuse,non le andava più di ingozzarsi di crocchette e per un attimo le sembrò che si fosse bloccato il respiro.
Il suo sguardo era puntato verso il suo piatto mentre spostava il cibo con la forchetta per ingannare il tempo e per cercare di distrarsi.
Non credeva a quello che aveva appena sentito,non ci credeva e non voleva crederci.
Si pizzicò il ginocchio per vedere se si trattava di un brutto sogno,purtroppo sentì il dolore così dovette accettare di trovarsi nella realtà e che Patrick era fidanzato.
Amava trascorrere del tempo con la famiglia di Nina ma in quel momento desiderava tornare a casa il prima possibile per scoppiare a piangere nella sua cameretta.
''Mia non hai nemmeno toccato la torta al cioccolato con le mandorle. Hai sempre detto di adorarla'' disse la madre di Nina dispiaciuta.
''L'adoro ancora. Solo che non ho molta fame,tutto quì'''
Dopo 10 minuti disse che aveva molta fretta e che doveva andar via.
''D'accordo Mia,vai pure però fatti accompagnare da Patrick. E' tardi per tornare da sola''
disse il signor Dawayne.
Mia si limitò a rispondere con un cenno,avrebbe preferito camminare da sola nelle vie più buie della città piuttosto che farsi accompagnare da Patrick dopo quello che era successo.
La ragazza salutò affettuosamente tutti dopo di che uscì di casa accompagnata da Patrick.
In macchina non fiatò minimanente e maneggiava il cellulare fingendo di essere occupata a leggere e scrivere dei messaggini.
'' Ehi Broncio,anche tu hai trovato l'anima gemella?''
''Cosa?''
''Vedo che stai scrivendo molti sms,hai per caso trovato un fidanzato?''

''No,parlo con un'amica''
''Eccoci arrivati. Buona notte Broncio.''
''Ciao Patrick''
Scese velocemente dalla macchina e corse ad aprire la porta.
''Eccoti Mia. Su vai a dormire che è tardi. Cosa hai mangiato di buono?''
'' Mamma sono stanca,adesso vado a letto. Parliamo domani''
''Ok tesoro''
In realtà Mia non aveva per niente sonno,il suo unico desiderio in quel momento era bagnare di lacrime il suo cuscino.
Mentre era sdraiata sul letto a piangere come una bambina ripensava ai momenti più brutti della serata:
Patrick che annunciava il suo fidanzamento,che descriveva estasiato la sua nuova fidanzata e che le diceva '' Ehi Broncio,anche tu hai trovato l'anima gemella?''
Quel 'anche tu' le faceva venire i brividi.


  
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