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Autore: funnybee    05/09/2011    3 recensioni
E' una Ginny/Neville, a partire da quando il ragazzo le chiede di andare al ballo a quando cercano di rubare la spada di Godric.
Ci sono volutamente dei salti temporali, e tutto non è descritto proprio per lasciare ai lettori l'immaginazione. Ogni vostra opinione è graditissima... 
(nona classificata al contest Last days of summer)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Neville Paciock | Coppie: Ginny/Neville
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Drabble incentrata sul cibo

 

Sbocciare

 

 

 

-         Rischi di prenderti un raffreddore standotene qui fuori senza una maglia, sai? Non è troppo salutare stare seduti sulle pietre, e per giunta umide. La nonna me lo ripete in continuazione.

 

Neville tolse il mantello che indossava e lo poggiò delicatamente sulle spalle della ragazza. L’aveva vista uscire trafelata dalla sala comune, e gli era parso di vederla piangere.

 

-         Ecco, così va meglio vero? – chiese Neville

 

La ragazza rispose con un tremolante si. Piangeva. Neville si accomodò di fianco a lei, prese la mano nella sua e la strinse.

 

-         Guarda che non è una tragedia, ci saranno altre occasioni. E questo ballo non è tutto.

 

La ragazza lo guardò chiedendosi come facesse a sapere. Tutti sapevano della sua cotta, ma credeva che nessuno fosse riuscito a capire, così in fretta, che cosa l’avesse portata ad isolarsi.

 

-         Ho sentito che ha chiesto a Cho di andare al ballo con lui e…

 

-         Ci sei rimasta male, lo so. Ho visto come ti sei rabbuiata quando Harry lo raccontava a Ron. E come sei scappata dalla sala comune…

 

-         Già… E sicuramente non ha invitato me perché non sono abbastanza carina… Questi odiosi capelli rossi, e queste dannate lentiggini! Lei è così, così… perfetta...

-          

-         Hai ragione sai Ginny? Non sei carina, sei molto di più. E il rosso ti dona, non saresti la Ginny che conosciamo senza di loro – le disse sfiorandole una ciocca di capelli – E della perfezione ci si stufa in fretta.-

 

-         Beh, ma tu lo dici solo perché sei mio amico, altrimenti perché nessuno mi ha ancora invitata al ballo?

 

-         Sarò anche tuo amico Ginny, ma ci vedo benissimo e posso affermare con certezza che sei bellissima.-

 

Parlarono ancora per un po’ e quell’umida serata parve leggermente meno schifosa agli occhi di Ginevra.

Durante l’ultimo anno si erano avvicinati molto, entrambi scontenti di quello che erano e di come la gente li considerava avevano trovato una solida spalla l’uno nell’altro.

Talvolta se due persone insicure, ed anche un po’ imbranate, si incontrano possono creare un’unione magica, che non solo li aiuta ad uscire dal bozzolo ma anche a mostrare quello che veramente sono.

 

 

Il giorno del ballo del ceppo si avvicinava, Ginny, anche se non voleva ammetterlo, avrebbe davvero voluto prenderci parte. Un evento così importante ed allo stesso mondano era un qualcosa con cui non si era mai confrontata; la vita alla tana come evento di gala prevedeva la caccia agli gnomi del prato, o al massimo il pranzo della domenica e l’idea del ballo la affascinava non poco. Questo continuo fantasticare l’aveva portata a distrarsi più di una volta e, di conseguenza, a farsi rimproverare dalla professoressa Sprite; era l’ultima lezione del pomeriggio, e Ginny non vedeva l’ora che terminasse, per poter finalmente stendersi sul letto ed appoggiare la testa sul cuscino.

Il suono della campanella le sembrò un sollievo, posò la piuma, guardò la pergamena e non poté fare a meno di pensare che era stata davvero improduttiva. Raccolse i libri e si diresse verso l’uscita delle serre; appena fuori si trovò davanti Neville.

 

-         Hey! Ciao Ginny! Dovrei parlarti, hai un minuto di tempo?

 

-         Certo, per oggi ho finito le lezioni!

 

Neville era nervoso, aveva programmato tutto, ogni piccolo dettaglio, ma aveva comunque un po’ di paura, paura di sbagliare, paura di non ricordarsi cosa doveva dire, paura di fare una figuraccia, ma soprattutto paura di un rifiuto. Si schiarì la voce, guardò dritto negli occhi e porgendole un girasole le chiese:

 

-         Ti va di essere la mia accompagnatrice al ballo?

 

Ginny prese il fiore, ed abbassò il volto per nascondere l’imbarazzo, era rossa fino alla punta delle orecchie. La proposta di Neville la lusingò molto e non poté fare a meno di esclamare:

 

-         Si! Certo che mi va!! E grazie del fiore, è bellissimo. Come hai fatto? Qui non ci sono e…

 

-         Hermione mi ha aiutato, però, che rimanga un segreto tra noi! Non vorrai mica che la ragazza che ho invitato al ballo lo venga a sapere?- rispose molto più rilassato

 

Entrambi scoppiarono a ridere e si diressero verso la sala comune.

 

 

XXXXX

 

La sera del ballo

 

 

 

Finalmente era pronta. Aveva appuntato sul vestito il girasole, opportunamente rimpicciolito, era sicura che Neville sarebbe stato sorpreso ed allo stesso tempo contento.

Fu tutto così facile, non c’era imbarazzo tra i due; un momento parlavano e ridevano come due semplici amici, e quello successivo ballavano, stretti uno all’altro, contenti di come si evolveva la serata. Neville si sentiva normale, non un goffo ragazzino un po’ soprappeso, e Ginny si sentiva circondata di attenzioni, ma soprattutto felice, e per la prima volta non aveva pensato ad Harry, nemmeno per un istante.

 

-         Mi sono sentita importante quando mi hai chiesto di venire con te al ballo, spero solo che tu non l’abbia fatto per l’amicizia che ci lega. Non potrei mai perdonare il fatto che tu abbia rinunciato al tuo appuntamento per me…

 

-         Veramente era già da un po’ che avevo intenzione di chiedertelo, ma non sapevo come avresti reagito… Insomma in confronto ad Harry non sono nulla, non…

 

-         Oh non è affatto vero sai, ti è parso contento quando ha aperto le danze? Guarda invece come ci stiamo divertendo noi! Poi sei stato il primo ragazzo che mi ha regalato un fiore!

 

Ginny prese per mano Neville e lo trascinò di nuovo sulla pista per un altro ballo.

 

Non c’era quasi più nessuno quando lasciarono la sala, ridevano e scherzavano mentre si dirigevano verso la loro sala comune. Durante il tragitto senza rendersene conto iniziarono a tenersi per mano, come fosse la cosa più naturale del mondo. Neville scortò la rossa fino alla scala del dormitorio femminile, la salutò con un abbraccio e si diresse verso la camera che condivideva con i suoi amici.

Non appena entrò tutti notarono l’aria sognante che aveva, il primo a parlare fu Ron:

 

-         Hey, guarda che quella con cui hai ballato tutta la sera è mia sorella!

 

-         Oh andiamo Ron, non fare l’antipatico solo perché tu hai avuto una serata orribile!- ribatté Seamus

 

-         Ehm beh vedi di trattarla bene! Buonanotte!- E con queste parole Ron si gettò nel letto.

 

Neville non disse nulla, si stese sul letto e si addormentò felice.

 

Da quel giorno Ginny e Neville iniziarono a passare molto più tempo insieme, anche solo per studiare. Era bello poter parlare con qualcuno senza sentirsi giudicati, senza arrossire e senza preoccuparsi della goffaggine. Era bello passare del tempo con qualcuno senza dover fingere.

Quando Harry tornò con il corpo di Cedric annunciando che Voldemort era tornato, fu la mano di Neville che Ginny strinse nella sua, e fu tra le braccia di quel grifondoro un po’ pasticcione che si sentì sicura e protetta.

 

 

XXXXX

 

 

 

Nessuno aveva mai visto una Ginevra così attiva nello scrivere lettere prima di quell’estate. Non provava più imbarazzo nello stare nella stessa stanza del ragazzo sopravvissuto, anzi, scherzava e rideva con lui come con qualsiasi altro membro della sua famiglia. L’amicizia, sempre più profonda, tra Ginny e Neville li aveva aiutati a capire che si può sbagliare, ma non per questo si è dei completi imbecilli, a comprendere che l’amicizia aiuta a raggiungere importanti traguardi.

 

Per la prima volta in assoluto i due ragazzi non vedevano l’ora che arrivasse il primo di Settembre. Si incontrarono sul treno, il tempo del viaggio sembrò volare, si raccontarono le rispettive vacanze e parlarono del ritorno di Voldemort, entrambi credevano ad Harry, ed entrambi erano concordi nel non farsi prendere dal panico.

 

I mesi di precedenti alle vacanze natalizie passarono come sempre, tra lezioni, partite di quidditch e pomeriggi in biblioteca a studiare. Tuttavia, nonostante fossero entrambi molto impegnati, i momenti che passavano insieme erano come una tazza di cioccolata bollente dopo una gara a palle di neve in pieno inverno.

L’infatuazione che Neville provava, ormai da parecchio tempo, per la rossa non voleva scemare, ma il ragazzo non aveva mai osato nulla con lei. Era troppo spaventato, aveva paura che lei lo vedesse solo come un amico, il migliore, ma pur sempre solo un amico, o che la sua mente ospitasse ancora chissà quali pensieri su Harry. C’era un’altra cosa che gli faceva tremendamente paura, rischiare tutto per poi perderla, e non voleva, era disposto ad accettare di essere semplicemente un suo amico, anche a costo di rinunciare ai suoi sentimenti. Aveva cercato dei segnali nel comportamento di Ginny, ma non aveva notato nulla di diverso ed aveva ormai abbandonato l’idea di farsi avanti.

 

Il giorno del rientro a casa per le vacanze natalizie i due ragazzi erano alla stazione di King Cross pronti a salutarsi.

 

-         Buone vacanze Ginny, il regalo te lo spedisco, dartelo adesso non vale, anche perché tu lo apriresti subito!

 

-         E’ questa la fiducia che riponi in me Neville Paciock? Bravo, proprio bravo! Quindici giorni senza parlare faccia a faccia, vorrei che queste vacanze passassero in fretta…

 

 

Era il momento, lo sapeva. Neville raccolse tutto il coraggio che possedeva, si avvicino alla ragazza e le stampò un bacio sulle labbra. Il momento che trascorse prima che Ginny rispondesse a sua volta gli sembrò infinito, si staccarono dopo qualche istante

 

-         Avrò un motivo in più per volere che queste vacanze passino in fretta, tu che dici Neville?

 

-         Dico che hai perfettamente ragione.

 

 

 

XXXXX

 

Al rientro delle vacanze

 

 

 

Entrarono in sala grande mano nella mano, nessuno si voltò stupefatto, nessuno urlò e non ci fu nemmeno uno svenimento. Soltanto un piccolo gruppo di Grifondoro notò quel particolare, Hermione sorrise e quando giunsero al tavolo sussurrò:

-         Era ora!

 

Harry rise alla battuta della ragazza strizzando l’occhio a Neville.

Ron si prese del tempo, li guardò di sottecchi, cercò di assumere un’espressione seria e disse:

 

-         Vedete di non combinare guai! Ed è sempre mia sorella Neville, ricordatelo!

 

-         Oh ma piantala Ron e pensa piuttosto che sei rimasto l’unico in famiglia a non aver mai baciato nessuno! – scherzò Ginny facendogli la linguaccia

 

Scoppiarono tutti a ridere, e Ron, anche se non lo avrebbe mai ammesso era contento, per sua sorella e per il suo amico.

Fred e George giunsero alle spalle della nuova coppia:

 

-         Ma tu guarda chi si vede!La nostra sorellina preferita ha fatto colpo! Hai preso tutto da noi, è evidente! –

 

 

XXXXX

 

Due anni dopo.

 

 

Ginny e Neville erano rannicchiati davanti al camino della sala comune dei Grifondoro. Avevano parlato per ore, ipotizzando dove fossero Harry, Ron ed Hermione, ma non avevano cavato un ragno dal buco. Volevano essere parte della lotto contro Voldemort, erano decisi a fare il possibile pur di aiutare gli amici e mettere finalmente la parola fine alla guerra.

 

-         Non sono il tipo di ragazza che sta con le mani in mano Neville! Se lo dobbiamo fare lo facciamo insieme!

 

-         Lo so Ginny, me ne sono accorto in questi anni, ma non voglio che…

 

-         Non accadrà nulla Neville, abbiamo già un piano e non possiamo ancora aspettare.

 

-         Ti rendi conto di quanto siamo cresciuti in questi anni?- disse Neville, tentando di cambiare discorso.

 

-         Si, e cresceremo ancora e faremo moltissimi errori, ma li faremo insieme, non credere che ti lascerò tanto facilmente! Quando un Weasley si mette qualcosa in testa, quel qualcosa lo fa!

 

-         Ginny, ti…

 

-         Anche io Neville.

 

Si sorrisero e mano nella mano sgattaiolarono fuori dalla sala comune per incontrare la loro amica Luna e tentare l’impossibile pur di impossessarsi della spada di Godric Grifondoro.

   
 
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