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Autore: _NEMO    05/09/2011    2 recensioni
[Olivander]
L’estate del 1996 fu un’estate molto particolare. “Tutti erano in attesa che qualcosa accadesse ma speravano al tempo stesso, che tutto rimanesse tranquillo”. Una giornata come le altre si trasformerà in una delle notti più tragiche per tutto il mondo magico. Per tutto il mondo magico a parte un mago. Olivander. Che quella notte l’aspettava da tempo.
[Sesta classificata al Flash Contest "Altro Personaggio" di MedusaNoir (e vincitrice del Premio Caratterizzazione) e prima classificata a parimerito al contest "Benvenuti a Diagon Alley" di GraGra 96 e Only_me]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Legno di tasso, tredici pollici e mezzo, anima di piuma di fenice

 
 
 
 




Tutta Diagon Alley, quel giorno, era rimasta sospesa in un limbo. Tutti erano in attesa che qualcosa accadesse ma speravano al tempo stesso, che tutto rimanesse tranquillo.
Il tempo scorreva lentamente, appesantito dalla cappa di calura estiva che non accennava a sollevarsi nemmeno con l’arrivo della notte.
 
Era stata davvero una giornata strana. Anche per lui. Nessun cliente aveva fatto cigolare la sua porta, nessun bambino emozionato aveva tenuto in mano una delle sue bacchette, carico di aspettativa. Nessuno era passato davanti alla sua vetrina sospirando malinconico.
 
Olivander, il più grande fabbricante di bacchette di tutta la Gran Bretagna, per la prima volta nella sua vita, era deluso.
 
Con il solito sguardo attento e acuto, aveva atteso tutta la giornata che Lei arrivasse. Era rimasto in piedi dietro il bancone, senza un minimo di agitazione, come se stesse aspettando uno dei soliti ragazzi che in quel periodo avrebbero dovuto affollare il suo negozio.
 
Ma Lei non era venuta.
Come non era venuta il giorno prima, e il giorno prima ancora.
Per tutta la settimana, Olivander era rimasto speranzoso dietro quel polveroso tavolo di legno senza muovere un muscolo. Ma il campanello alla sua porta non aveva tintinnato nemmeno una volta.
Lei non era venuta.
 
Silente non poteva essersi sbagliato. Quell’uomo aveva la bizzarra abitudine di non sbagliarsi mai. L’aveva avvisato che probabilmente Lei sarebbe venuta a cercarlo, gli aveva consigliato di nascondersi, gli aveva offerto una protezione sicura.
Ma Olivander si era rifiutato. Era da cinquantotto anni che aspettava quel momento. E non avrebbe rinunciato per nulla al mondo.
 
Sospirò affranto. Avrebbe dovuto aspettare il giorno dopo.
Prese in mano la candela ormai semi-consumata che l’aveva accompagnato durante l’infruttuosa attesa di quel giorno e con passo incerto s’incamminò nel retrobottega.
 
Fu allora che La sentì.
Un brivido di emozione lo attraversò e lo stomaco borbottò silenziosamente, per l’agitazione.
Poteva percepire chiaramente il Suo profumo, la Sua essenza, la Sua anima.
Chiuse gli occhi assaporando quel momento.
Il campanello della porta d’ingresso tremolò, annunciando l’arrivo di un visitatore nel negozio, ormai immerso quasi completamente nell’oscurità.
 
Erano passati cinquantotto anni da quando quell’uomo, al tempo poco più di un bambino, era entrato nel suo negozio. Ricordava chiaramente quel giorno, ricordava chiaramente la sua espressione. Era la stessa che aveva in quel momento. Crudele.
 
E Lei era lì nella sua mano, in tutto il Suo splendore e la Sua potenza.
Dopo tutto quel tempo non era cambiata affatto. Una lacrima di tenerezza gli inumidì gli occhi, quando un qualunque altro mago avrebbe pianto di terrore.
 
Sapeva cosa sarebbe accaduto, non ci sarebbe stato bisogno di scambiarsi nemmeno una parola. Presto sarebbe stato colto dal dolore della Maledizione Cruciatus. Presto avrebbe abbandonato il suo amato negozio. Presto sarebbe diventato il relitto di se stesso.
Ma non gli importava perché gli era stato concesso di rivederla un’ultima volta.
 
Le sorrise amorevolmente, come un padre soddisfatto, mentre il visitatore alzava la sua Bacchetta contro quell’uomo che l’aveva creata con le sue stesse mani, e gli aveva permesso di compiere tutte quelle atroci, ma pur sempre grandi imprese.
 
Legno di tasso, tredici pollici e mezzo, anima di piuma di fenice.
 
Finalmente sei tornata da me.


Spazio Autrice:

Premetto che non so nemmeno io da dove mi sia uscita, sono rimasta un po’ sconvolta anch’io da questa mia creazione. Bando alle ciance, la storia è da ambientarsi durante l’estate del 1996, subito dopo la battaglia al Ministero fra l’Ordine e i Mangiamorte in cui morirà Sirius (ç_ç). Ho pensato di descrivere il giorno del rapimento di Olivander avvenuto nel suo negozio a Diagon Alley e le sue considerazioni che, in linea con il personaggio, non saranno affatto scontate e prevedibili. Ultima precisazione, la bacchetta in legno di tasso, tredici pollici e mezzo e anima di piuma di fenice è di Voldemort (ma immagino sia chiaro xD). Mi sono inventata che Olivander fosse molto affezionato a quella bacchetta, visto le “grandi imprese” (lui stesso le definisce così in Harry Potter e la Pietra Filosofale) che aveva compiuto e da anni attendesse il suo ritorno. 

Vorrei ringraziare sia MedusaNoir per il suo "Altro Personaggio Contest" che GraGra 96 e Only_me per il loro "Benvenuto a Diagon Alley". Due contest davvero originali e a cui mi sono sentita onorata, nonchè profondamente gratificata, di partecipare. Ecco i giudizi delle due giudicie:


SESTA CLASSIFICATA: 

Legno di tasso, tredici pollici e mezzo, anima di piuma di fenice - _NEMO 

Grammatica e punteggiatura: 9.4/10 
Forma e stile: 10/10 
Originalità: 10/10 
Caratterizzazione: 10/10 
Gradimento personale: 9.8/10 

Totale: 49.2/50 

La caratterizzazione è talmente perfetta che vorrei metterti 11/10! Non posso abbassare la caratterizzazione agli altri partecipanti, ma tra le storie che ho letto finora questa è quella che mi ha più colpita per la caratterizzazione. Olivander è… Olivander, in tutto e per tutto: invece di fuggire da Voldemort, di approfittare della protezione proposta da Silente, lui aspetta che il Signore Oscuro lo vada a prendere. Attende, perché vuole rivedere la sua bacchetta; e, in questo modo, sei riuscita anche a sottolineare il suo legame con le bacchette. 
E’ originale, mi è piaciuta un sacco e lo stile è fantastico. 
Per quanto riguarda la grammatica, ho tolto qualcosa per la virgola tra il verbo e l’oggetto (“speravano… che tutto rimanesse tranquillo”) e per “rividerLa” (a volte si usa “rividi”, ma è al passato remoto, quindi qui andava “rivederla”; inoltre avrei messo “la” in minuscolo, dato che fa parte della parola: a volte, come nelle lettere, si usa metterla in maiuscolo, ma qui per me stona). 

"Altro Personaggio - Flash Contest" di MedusaNoir

I Classificato a pari merito: Legno di tasso, tredici pollici e mezzo, anima di piuma di fenice di _NEMO

Grammatica e forma: 12.5/15 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 
Attinenza al tema assegnato: 10/10 
Originalità della trama: 5/5 
Gradimento personale: 5/5 
Totale: 42.8/45 

Dal punto di vista grammaticale, ho riscontrato sei virgole mancanti e un segno di punteggiatura sbagliato. 
Per il resto andava tutto bene. Ho dovuto togliere alla voce “Grammatica e Forma” 0.5 punti, a causa della punteggiatura mancante. 
La caratterizzazione faceva sognare: hai colto la vera essenza della personalità di Olivander! Complimenti! La storia era anche attinente al tema assegnato. 
Come originalità, non ho potuto fare altro che darti il massimo! Lo stesso vale per il Giudizio Personale. 
Questa storia mi ha assolutamente catturato ed attratto, come una calamita. La caratterizzazione mi ha veramente entusiasmato, quindi complimenti vivissimi! 

"Benvenuti a Diagon Alley" di GraGra 96
  
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