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Autore: giulia3289    05/09/2011    8 recensioni
Un desiderio espresso da Usagi in un momento di emotività, causerà delle difficoltà a lei e a suo marito Mamoru.
I due infatti si troveranno letteramente nelle vesti dell'altro, affrontando i priblemi delle loro vite.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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L'INIZIO –USAGI-

 

Sono in cucina a preparare la colazione a Mamoru, oggi sarà di turno tutto il giorno dalla mattina fino a tarda serata.

Gli sto preparando una colazione abbondante, in modo che possa avere energie sufficienti per affrontare la lunga giornata, il suo lavoro è molto impegnativo en non si sa mai quando capitano emergenze, o come lui li chiama codice rosso, codice nero..

Non ho mai capito cosa significa codice rosso e quello nero, cosa li distingue e la loro gravità.

Seguendo il consiglio di Makoto, gli sto cucinando la classica colazione all’inglese:uova, pancetta e pane fritto.

Lo sfrigolare e il scoppiettare della pancetta mi rilassa, e il suo profumo mi attira talmente tanto che non resisto e lo mangio io senza fare tanti complimenti.

Non ho mai mangiato dalla pentola, ma adesso sono troppo attirata per non farlo, il profumo dolce della pancetta unito alle uova e al pane..Quasi quasi, mi preparo anche io la stessa colazione!

Ultimamente mangio più del solito, i miei sensi del gusto e dell’olfatto sono migliorati o peggiorati a seconda dei punti di vista.

Il gusto mi accentua per bene il salato, l’aspro e il dolce, mentre l’olfatto a volte mi fa venire il mal di testa o la nausea a causa di odori ben percepiti a causa del mio stato.

Ultimamente il gusto del cibo è diverso,  un sapore insolito ma delizioso come sempre.

Alla terza fetta di pancetta mentre penso ai miei numerosi cambiamenti,sono costretta a posare la forchetta accanto ai fornelli e a dirigermi in bagno.

E’ normale nel mio stato, ormai ogni mattina da più di due mesi mi alzo con la nausea, o se mangio, a volte mi tocca interrompere a causa di un malessere improvviso.

Mentre sono inginocchiata  davanti alla tazza del water,  sento due mani fresche sul mio viso.

 

Mamoru..sempre pronto a starmi vicino, sempre attento ai miei spostamenti veloci verso il bagno per tenermi i capelli.

- Stai meglio?-

Mi chiede dolcemente, aiutandomi ad alzarmi.

Mi sciacquo il viso, la bocca e mi lavo i denti per poi a sorridergli dolcemente.

-il bambino… non vuole lasciare la sua mamma mangiare, sapeva che ho mangiato la pancetta che stavo cucinando per te!-

Mi metto a ridere, felice che presto saremmo in tre.

Abbracciati ci dirigiamo verso la cucina, ma un forte odore di bruciato ci viene incontro.

- Mamo.. senti anche tu… -

Chiedo perché ormai i miei sensi a causa della gravidanza sono diversi..

Lo vedo annuire e inizio a preoccuparmi, a spaventarmi al solo pensiero di un incendio..

- Mamo-chan..stiamo andando a fuco?-

- Stai qui tesoro… non seguirmi!-

Mi dice serio, e con la paura nel cuore lo vedo aprire la porta della cucina che mostra fumo nero.

Poco dopo esce dalla cucina ridendo, perché ride? Cosa c’è da ridere quando rischiamo di andare a fuoco?

- Hai bruciato le uova. Il pane e la pancetta!-

Non ci posso credere! ho ancora bruciato la sua colazione, lui dovrà andare a lavoro senza aver mangiato!

Mi lascio cadere a terra ed inizio a piangere disperata, mi sento in colpa, sono un fallimento totale come donna, moglie e adesso lo diventerò pure come madre!

Perché? Perché non faccio una cosa giusta?? Sono stupida.. ecco!!

Mi abbraccia e mi dondola dolcemente mentre mi bacia la guancia e mi sussurra.

- Tesoro..stai tranquilla,sono cose che succedono.-

-Solo a me! Sono un pericolo! rischio di far bruciare la casa, come posso essere una madre?? Non posso, non posso permettere che nasca!!!-

- Non dici sul serio, sarai un’ottima madre!-

- Ma..-

- Niente ma!-

Mi bacia dolcemente e mi stringe forte a sé, quando improvvisamente una forte vibrazione seguita da una suoneria allegra ci interrompe.

Lo vedo allontanarsi e prendere dalla tasca dei pantaloni il suo cercapersone.

- Tesoro.. scusami, hanno un’emergenza,devo andare..-

Il suo sguardo incrocia quello triste mio..e senza neanche aver mangiato, esce di corsa da casa.

Tristemente mi alzo, mi dirigo in cucina a pulire il mio danno.

Vedere la finestra aperta, con le tende di pizzo una volta bianco e ora grigio a causa del fumo assorbito, le pentole incrostate sul davanzale della finestra con  residui di quello che doveva essere cibo, e il costante odore di bruciato, inizio a farmi prendere dal panico..Non so da dove incominciare..

Vado in camera, mi siedo sul letto ed inizio a pensare chi meglio potrebbe aiutarmi in questa situazione.

Rei,  meglio non chiamarla, mi stuzzicherebbe e mi arrabbierei o mi sentirei offesa.

Minako, lei non può aiutarmi perché anche lei è una pasticciona come me..

Ami, beh.. anche lei oggi ha lo stesso turno in ospedale di Mamoru..

Makoto,lei si che è una perfetta donna di casa! Lei potrebbe consigliarmi cosa fare!

Prendo il telefono e la chiamo, uno squillo.. due squilli.. tre squilli.. dannazione!! Perché non risponde!!?

Mi lascio cadere sul letto, penso alla mia gravidanza inaspettata, non mi sento pronta e non lo sono.. lo stato della cucina è una prova!

Improvvisamente, non so perché, prendo uno dei miei tanti cuscini ovali da decorare il letto, e me lo poso sotto la maglia…

Mi alzo e mi osservo allo specchio, come è strano vedermi con una pancia evidente, me la massaggio, mi osservo da davanti e di profilo…

Come sarà avere davvero la pancia? Mi ostacolerà nei movimenti? Il seno mi è già aumentato ed è molto sensibile… mi crescerà ancora?Riuscirò a resistere durante il parto?

Mi tolgo il cuscino dalla pancia, perché mi fa sentire ancora più dubbiosa…

Osservo il telefono e riprovo a chiamare la mia amica.

-Pronto?-

- Mako-chan! Ho bruciato la colazione, le pentole sono nere, le tende sono grigie e c’è un  forte odore di bruciato!!! Cosa devo fare? Ti prego, aiutami!-

-Usa.. respira! Le pentole prova a metterle sotto l’acqua bollente con molto detersivo, le tende mettile a lavare e per togliere l’odore del bruciato.. vediamo.. mia nonna mi ha sempre detto che se c’era odore di bruciato in cucina, bisogna far bollire dell’acqua con dei limoni dentro!-

Sospiro sollevata, adesso so cosa devo fare!

-Grazie Mako!!-

-Usa.. ma cosa sta succedendo? In queste ultime settimane sei diversa…-

Sorrido, nessuno a parte me e Mamo, sa che stiamo per avere un bambino.

-Non ti preoccupare, va tutto bene! Adesso scusa ma devo iniziare  a pulire il danno!-

-D’accordo.. Ma Usa? Non tenerci troppo all’oscuro! Vogliamo sapere le novità!-

Sorrido senza far molto caso alle sue parole, riaggancio il telefono e torno in cucina a tentare di pulire.

L’ultima cosa che mi ha detto mi torna in mente, sanno che sono incinta? E come hanno fatto a scoprirlo?

Scuoto la testa per non pensarci e mi metto subito a lavoro.

Immergo le pentole dentro l’acqua bollente insieme a molto detersivo sgrassante, tolgo le tende e le metto dentro la lavatrice, e alla fine tutto ritorna a splendere.

Tra pulire la cucina stare a mangiare, e a guardarmi allo specchio con una finta pancia, continuando a chiedermi come sarò tra poco tempo, e guardare un film, mi viene voglia di cioccolata con dentro pezzi di lampone.

La mia preferita… ma purtroppo si trova in una pasticceria fuori Tokyo e io non ho disposizione la macchina.

Sperando che Mamoru risponda lo chiamo

- Usako tutto bene?-

- Mamo-chan… ho voglia di cioccolato con dentro pezzi di lampone.. finito il turno la vai a comprare?-

Lo sento sospirare, come se fosse arrabbiato con me…

-Usako, sto lavorando e non posso andare a prendere la tua cioccolata! Non puoi avere voglia di qualcosa di normale e che abbiamo dentro casa?-

E’ arrabbiato,lo sento.

- Mamo-chan…ti prego…-

- Usako… il mio turno finirà tra sei ore, e la pasticceria sarà chiusa!-

-Mamo-chan!! Io non sono importante per te? Tuo figlio non è importante per te? Sempre il lavoro prima di tutto vero???-

Grido con le lacrime agli occhi.

- Usako.. Non puoi chiamarmi sul cercapersone solo per una voglia! Non hai capito che ti ho dato questo numero solo per le emergenze? Adesso scusami ma devo andare!-

Mi ha riattaccato il telefono in faccia! Non mi vuole!

Lancio in preda alla rabbia il telefono contro il muro, grido la mia rabbia ed esco di casa senza una meta.

 

Sono passate ore dalla litigata, sono stata in giro tutto il tempo a fare spese per il bambino, comprando oggetti e abiti con colori neutri in modo che possano andare bene se il bambino sarà un maschietto o una femminuccia.

Poso i sacchetti e i pacchettini vari, sul tavolo dell’ingresso e mi sdraio sul divano esausta.

Improvvisamente mi ritrovo in una stanza che odora di disinfettante, una luce puntata sulla mia vagina, stesa su un letto con accanto molti macchinari che fanno rumore.

Non ci credo, ma come è possibile che sia già in sala parto?? Mi trovo circondata dai medici che mi dicono di spingere, ma come è possibile se sono al secondo mese?

Guardo in basso e vedo il mio pancione.

Sono in preda a dolori vastissimi, non ci credo… sto partorendo davvero e non riesco a farlo uscire! Cosa succederà se il bambino non  uscirà  in tempo?

Improvvisamente mi sento libera, l’infermiera, mi si avvicina con un sorriso mentre tra le braccia, tiene un batuffolo ricoperto da un asciugamano rosa.

-La vuole vedere?-

Mi chiede dolcemente, io annuisco mentre porgo le mie braccia ansiosa di vedere la mia piccola.

Non capisco perché le hanno coperto il visino, apro in modo da poter ammirare la nuova nata quando urlo..

Ho partorito una cucciola di cocker??? Ma come è possibile??? Come ho fatto ad avere dentro di me una cagnetta?? No.. qui c’è un errore, ci deve essere stato per forza un errore!

- Usako.. Usako…-

Mamoru mi chiama, come può restare impassibile?Come se tutto questo fosse normale?

-Usako.. svegliati amore!-

Sento qualcosa di fresco bagnarmi il viso.

Improvvisamente mi trovo sdraiata sul divano, nel mio salotto, e Mamoru che inginocchiato davanti a me mi bagna la fronte con un po’ d’acqua.

- Tesoro.. cosa hai sognato?  Gridavi spaventata, ti agitavi…-

Lo vedo studiarmi preoccupato mentre mi osservo la pancia ancora piatta e la tocco come in cerca di  conferma.

 -Io.. io ero in sala parto e ho partorito una cagnetta…-

Mi guarda incapace di capire..

- Mamo-chan.. non sono incinta di un bambino!! Ma di un cane!! Come è possibile??? -

Si mette a ridere  divertito mentre io non lo capisco…

- Perché ridi? E’ una cosa seria!!-

- Usako.. amore…-

Lo sento trattenersi dal non ridere, mi osserva divertito.

-Amore.. tranquilla, non avremo una cagnetta ma un bel cucciolo d’uomo!-

Lo osservo indignata e arrabbiata

- Mi prendi in giro?-

Mi guarda tra un misto di divertimento e serietà, osservo l’ora sul suo orologio e vedo che è mezzanotte.

Mia alzo, e senza dire nessuna parola e senza ascoltarlo, mi dirigo in camera nostra.

Sdraiata e sotto le coperte con lui al mio fianco non riesco a non desiderare una cosa, e a bassa voce, esprimo un unico desiderio.

- Vorrei che ci fossi tu nei mie panni! -

 

Spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo.. Ftemi sapere le vostre opinioni sia positive che negative!

Un bacio

Giulia

 



  
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