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Autore: itsmorgana    05/09/2011    4 recensioni
È incredibile quanto sia vero che quando non sei al fianco della persona che ami davvero non ti senti più te stesso.
Ti senti sempre più perso, afflitto e triste, consapevole del fatto che tutto ciò che conta davvero è rimasto dove è lui.
E non puoi farci niente.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Benissimo ragazze mie *O* Prima di tutto volevo ringraziare tutte le ragazze che stanno leggendo questa fan fiction e ovviamente anche tutte quelle che hanno recensito, ovvero martieisawhore, billfucksme, shesakilljoy  e black mariah. Sono davvero contenta che questa storia vi stia piacendo :3 Questo è il penultimo capitolo di questa fan fiction e spero davvero vi piaccia. Vi lascio al capitolo e buona lettura! morghi

Quinto Capitolo.
 

Entrai nel mio camerino di fretta, dopo aver finito il soundcheck.
Tra meno di due ore il concerto sarebbe iniziato ed io ero in super ritardo.
Mi misi le cuffie alle orecchie e feci partire la mia canzone preferita.
Quella canzone che mi faceva emozionare. Quella canzone che, aihmè, mi faceva dannatamente pensare a lui.
Mi sedetti al tavolo, dove mi aspettava calda e invitante la pizza che mi aveva appena portato Jared.
 
That last kiss I'll cherish until we meet again.
And time makes it harder, I wish I could remember.
But I keep your memory, you visit me in my sleep.

My darling, I miss you.
 
Ascoltavo quella canzone, quelle parole a ripetizione. Mi mancava da morire. Ma cosa potevo fare? Forse lui in questo preciso istante è felice nelle braccia di un’altra.. No. No.
Non riuscivo ad immaginarlo nelle braccia di un’altra. Lui nella mia testa era rimasto mio e solamente mio. Mi sentivo in colpa, terribilmente in colpa. Ogni volta che pensavo a lui, la prima cosa che vedevo nella mia mente era il modo brusco e fermo in cui gli dissi ‘Addio’ negli scalini di casa mia mentre lui, accanto a me, mi pregava di non andarmene. Piansi di nuovo a ripensare a quel brutto ricordo.
Perché l’avevo fatto? Ora come ora non lo sapevo proprio.. e pensare che due anni fa, quando presi questa decisione, mi sembrava la cosa più giusta da fare. Avevo perso l’amore della mia vita.
 
I miei pensieri contorti furono interrotti da dei colpetti provenienti dalla porta del mio camerino.
“Jess, posso entrare?” era Holly.
Mi asciugai velocemente le lacrime che persistevano sul mio viso e andai ad aprire la porta.
Non volevo che Holly, o qualsiasi altra persona, mi vedesse di nuovo in quello stato.. per quanto comprensibile poteva essere con me.
“Ancora non sei vestita?” domandò, quasi urlando. “Tra pochissimo devi salire sul palco!”
Mi girai di scatto per vedere l’orologio sulla parete.
Cazzo! Pensai.
Il tempo era passato velocissimo e tra meno di mezz’ora sarei dovuta salire sul palco.
Velocemente indossai i vestiti che erano appoggiati delicatamente sul divano: una maglietta scollata nera con un’ancora dorata al centro, calze a rete, un paio di shorts davvero corti leopardati e per finire i miei anfibi neri.
Holly mi sistemò il trucco e i capelli. E una volta pronta raggiunsi Jared e tutti gli altri che mi stavano aspettando nel corridoio.
Una volta là sentii gli urli e i cori di tutti i miei fans che mi stavano aspettando. Una scarica di adrenalina pervase tutto il mio corpo.
Non vedevo l’ora di salire sul palco.

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Come ogni volta, Max, Ricky e Ashley salirono per primi sul palco armati dei loro strumenti e iniziarono a suonare l’intro della prima canzone della scaletta.
I miei fans erano la mia dose di adrenalina, così, quando fu il mio momento, salii sul palco più carica che mai.
L’Air Canada Center era stracolmo di ragazzi urlanti e la cosa non poteva far altro che rendermi felicissima.
Cominciai a cantare con fermezza, guardandomi intorno e sfoderando sorrisi a 32 denti a destra e a sinistra.
Improvvisamente mi girai verso mio fratello, volevo portarlo con me in quel sogno. Il mio sogno.
Ma quanto mi girai, mi bloccai immediatamente. Cominciai a cantare debolmente, ma comunque non smisi.
Tutte le urla, le chitarre.. mi rimbombavano negli orecchi come quando si percepiscono i suoni appena usciti da una discoteca. Incominciai a sudare freddo.
Non erano solo in due come avevo previsto. Oltre a Deryck e Stevo c’era un altro ragazzo.. i suoi occhi celesti erano fissi su di me, e io mi ci persi di nuovo dentro, come succedeva ogni singolo giorno di due anni fa.
Era cambiato, sì; i suoi capelli erano decorati con alcune meches rosse e si era alzato ancora di qualche centimetro. Ma per il resto era uguale identico a due anni fa.
Indossava una maglietta a mezze maniche a righe celesti e bianche, dei bermuda neri e un paio di sneakers bianche.
Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, e, come potevo vedere, neanche lui.  In quegli occhi celesti rivedevo tutta la mia infanzia, la mia adolescenza..
Sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi che si stavano facendo sempre più lucidi. Ma no, non potevo piangere.
Non qui, davanti a tutti i miei fans.. non volevo deluderli per nessuna ragione al mondo.
Così, mi girai.. continuai a cantare, a sfoderare sorrisi allegri, a ballare e a divertirmi, cercando di non pensare a chi mi stava guardando alla mia destra.  
 
   
 
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