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Autore: Francibella    05/09/2011    4 recensioni
Non è una Harry/Hermione come ce la si potrebbe aspettare. Non è un epilogo alternativo. Non ci sono rimpianti, né pianti. C'è solo un'Hermione oggettiva e schietta, che riflette sul suo rapporto con Harry. Che riflette su quanto il suo migliore amico sia importante nella sua vita. E c'è un Albus Potter, che non assomiglia a suo padre, se non in due cose. Gli occhi e una migliore amica fantastica, Rose Weasley.
Sono una pessima moglie? Forse, non lo so. Ho smesso di farmi l’esame di coscienza ogni giorno. Non ho mai tradito mio marito, nemmeno con il pensiero. Mi occupo di lui e della casa. Ho un buon lavoro, che però mi permette di stare accanto ai bambini. E cerco di lamentarmi il meno possibile. L’unica pecca è che mi piace chiacchierare con Harry. E allora? Che male c’è?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hermione Granger | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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In te ho trovato me.



Ci sono legami che sono destinati a non avere una precisa collocazione in un’ipotetica tabella dei legami, ma non per questo sono meno forti, meno duraturi o meno intensi. Sono legami che – probabilmente – se fossero nati in un’altra occasione, in altre famiglie o in altre epoche sarebbero state splendide storie d’amore. Invece – purtroppo o per fortuna chi lo sa – sono destinate a rimanere in questo limbo di indecisione. Non tutti sono abbastanza forti per sopportare queste storie, alcuni cedono, rinunciano. Altri trovano, in loro stessi o nell’altro, la forza per andare avanti, per portare avanti questa storia che nessuno capirà, che tutti criticheranno, che provocherà loro tanti dolori, ma nella quale troveranno loro stessi. A me è successo. In lui ho trovato me. È contorto e complicato, lo so, ma se non ci sei dentro, non capisci davvero. Io volevo solo la sua felicità, come lui voleva la mia. Nel periodo in cui ho frequentato Hogwarts è stato colui con cui ho passato più tempo. Con cui ho riso di più. Con cui ho parlato di più. Con cui ho pianto di più. Ho provato – e provo ancora – un sentimento fortissimo per lui, che ci lega – e ci legherà – in maniera indissolubile per sempre. Ma non l’ho sposato. Non l’ho nemmeno mai baciato o ho lasciato intendere che mi sarebbe piaciuto che lui lo avesse fatto. Io sono Hermione Granger in Weasley, non in Potter. Ora siamo anche parenti acquisiti. Staremo insieme per sempre, probabilmente verremo addirittura seppelliti di fianco (dopotutto siamo o no il Trio Miracoli?), insieme, ma non nel senso comune del termine. Insieme, uniti, vicini, ma non sposati, non amanti. Qualcuno potrebbe dire destino crudele. Ma io dico di no. Sono felice, la mia vita è piena di cose belle. Amo Harry? Sì, decisamente. Di un amore diverso, però. È una cosa confusa. Forse è perché non ho avuto un’adolescenza normale, ma sono contenta di non amare Harry come amo Ron. Sono contenta che Harry non sia mio marito (sebbene Hermione Potter suoni meglio di Hermione Weasley). Sono contenta perché a volte odio profondamente mio marito, vorrei solo che sparisse o almeno che mettesse i suoi calzini a lavare! Avrei tremendamente paura di provare gli stessi sentimenti per Harry, non potrei sopportarlo. Non potrei sopportare di essere felice se Harry partisse per qualche giorno. È sempre così e lo sarà fino alla fine dei tempi. Siamo a cena tutti insieme, Harry e Ron annunciano che partiranno per qualche giorno. Ginny assume un’espressione avvilita, triste quasi depressa. Non si lamenta con Harry, perché anche lei viaggiava quando giocava a Quidditch.  A quel punto mi sento un’attrice su un palcoscenico, è come se il suggeritore mi avesse appena fatto un segnale per farmi capire che tocca a me. Appena Ginny finisce di chiedere se è proprio necessario questo viaggio, io le do man forte, mi lamento, sbuffo, faccio la moglie gelosa. Faccio finta, si capisce. Quando Ron è via, odio ammetterlo, ma le cose a casa vanno meglio. La sera mi rilasso, perché non devo lavargli qualcosa che gli servirà tassativamente domani e non devo ascoltare le sue innumerevoli prodezze. I bambini pensano che io sia triste per l’assenza di papà e non mi fanno disperare troppo. In realtà Rose non lo fa quasi mai. Ma quando Harry e Ron sono via, Ginny viene da me con i suoi tre bambini. Pensa che anch’io sia triste, ma non lo sono affatto. Però mi fa piacere averli lì. Hugo pende dalle labbra di James e adora stare con Lily. Io e Ginny chiacchieriamo in libertà, davanti a uno BurroBirra (il thè è per le ragazzine, vi sembro una ragazzina?). E poi ci sono Al e Rose. Si siedono fianco a fianco e iniziano a parlare. Non so cosa si dicano, ma Rose è sempre felice dopo un po’ di tempo passato con Al. Purtroppo qualche giorno dopo Ron torna. Allora io prontamente propongo un pranzo con i Potter la domenica. Così – dico a Ron – potrai raccontare le tue imprese anche a James, Albus e Lily. In realtà, così posso evitarle io. La cosa buffa è che quando questo pranzo finalmente avviene – di solito a casa Potter – Ron racconta cosa è accaduto (inventando, si capisce) seduto sul divano con i bambini e Ginny intorno. E io e Harry ci prendiamo un caffè in cucina. Sono una pessima moglie? Forse, non lo so. Ho smesso di farmi l’esame di coscienza ogni giorno. Non ho mai tradito mio marito, nemmeno con il pensiero. Mi occupo di lui e della casa. Ho un buon lavoro, che però mi permette di stare accanto ai bambini. E cerco di lamentarmi il meno possibile. L’unica pecca è che mi piace chiacchierare con Harry. E allora? Che male c’è? Non sono Ginny, non sono completamente votata a mio marito, non credo che lui sia perfetto. Riconosco che ha dei difetti. Glieli faccio notare, ma non lo lascio solo perché è pigro. Egocentrico. Permaloso. Disordinato. Geloso. Non lo lascio solo perché non è Harry Potter. Ok, forse sono come Ginny. Anch’io sono accecata da Harry. Ma sono contenta così, mi piace la mia grande famiglia. Mi piace potermi lamentare con Harry di quanto Ron sia tremendo, a volte. Anche lui farà di certo lo stesso. Non siamo la coppia perfetta. Non siamo Harry e Ginny Potter, eletti più volte da Strega Moderna la coppia dell’anno. Siamo una coppia normale con alti e bassi. Non sono affatto gelosa di Ginny. Solo una volta, quando hanno festeggiato dieci anni di matrimonio, ho pensato una cosa. Lei aveva appena detto qualcosa come «Io e mio marito ci siamo scelti dieci anni fa e da allora non ci siamo più lasciati.» Io ho pensato, pentendomi immediatamente «Lui ti ha scelta, solo perché io non ho voluto combattere.» Non ho combattuto per avere Harry come partner di vita. Forse avrei vinto, non so. Ma non sono pentita. In fondo, Harry, non ho combattuto per averti, ma ti ho avuto lo stesso. 
Sono felice, davvero. C’è solo un piccolo granello di imperfezione nella mia vita. Guardo Al e Rose e rivedo me e Harry e non posso fare a meno di chiedermi: e se loro volessero lottare? Se loro provare ad approfondire quel fortissimo legame che li lega? Se loro volessero un futuro diverso? E allora ho paura, perché il loro affetto sarebbe più sbagliato del nostro. Sono cugini. Di primo grado. E non potranno sposarsi come se niente fosse. Ho paura tutte le volte che li vedo di fianco. Quando lei è triste gli si siede in braccio e ho paura. Solo che non riesco a confidarmi. Con chi dovrei farlo. L’unico a cui potrei dirlo è Harry. Ma non ne ho il coraggio. Forse ha capito da solo, perché l’altra sera,  mentre ero appoggiata allo stipite della porta e guardavo Rose e Albus, seduti di fianco sul divano, praticamente addossati l’uno sull’altra, a scambiarsi confidenze, Harry si è avvicinato e ha sussurrato: «Non sono come noi, Hermione. Non hanno quella tentazione che li spinge continuamente a spingersi oltre. Non hanno il desiderio di sapere cosa proverebbero se si baciassero.» Perché noi, Harry, abbiamo questo desiderio? Forse sì. Forse a volte entrambi ci chiediamo come sarebbe andata se… Invece è andata così e io, in fondo, sono felice. Spero solo che lo siano anche Al e Rose.

















Nda. Non è una Harry/Hermione nel senso convenzionale del termine. Insomma, non stanno insieme, sono sposati come dice zia Row e non hanno grandi rimpianti. Non sono sicura che sia tutto chiaro, però avevo voglia di scrivere di nuovo di loro. So che Ron sembra un mostro e mi dispiace per chi lo apprezza, ma io non riesco a farne un ritratto meno impietoso. Penso che vi sarà un secondo capitolo, su Al  e Rose stavolta. A me Harry e Hermione piacciono, però non sono così dispiaciuta che la Rowling non li abbia messi insieme. In fin dei conti, staranno insieme per sempre lo stesso, no? Ovviamente commenti e recensioni sono sempre apprezzati.

   
 
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