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Autore: Meme06    06/09/2011    2 recensioni
Cosa succederebbe se dopo aver trovato la quinta mew mew ne scoprissero una sesta? E se questa nasconde un'infanzia oscura perfino per gli alieni? La mia prima ffc, spero che vi piaccia.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ora era davvero decisa. Ora sapeva cosa doveva fare. A quanto pare quegl'idioti non avevano calcolato bene la cosa. Probabilmente si aspettavano più un suicidio da parte sua che una ripresa così veloce. Beh, ora vedranno di che pasta sono fatta… si disse mentre entrava nel caffè Mew Mew. Dopo la chiacchierata con Ryan il ragazzo le aveva proposto di tornare anche a lavorare, così da potersi guadagnare anche da vivere, ora che era sola. Lei aveva accettato anche se un po' titubante.

- Dovrò indossare di nuovo la divisa? - gli chiese timorosa della risposta.

- Ovvio. - rispose fermo Ryan.

- Uff… - sbuffò la corvina dirigendosi negli spogliatoi, odiava quella stupida divisa, anche se era nera sembrava sweet lolita, di certo non era il suo stile e si sentiva una stupida a portarla. Ma a quanto pare era obbligatoria.

Quando uscì con la divisa indosso non seppe come accadde ma si ritrovò a terra con un'Ichigo felicissima addosso.

- Che bello, sei tornata! - esclamò stringendola forte. Ma è cretina o cosa? si chiese la mora mentre cercava di togliersela di dosso, impresa impossibile. Eh si, era proprio un vizio appiccicarci alle persone come la colla.

- Si si, felice si rivederti Ichigo… - fece senza entusiasmo Zoe. - Ora se ti togliessi dalle scatole riuscirei ad alzarmi.

- Oh… - fece la rossa alzandosi e permettendo a Zoe di tornare in piedi. - Scusami…:)

- Non preoccuparti, ma se vuoi avere un buon rapporto con me c'è una sola cosa che devi fare: evitarmi. - le disse.

- Ma io non voglio evitarti, io voglio essere tua amica. - le rispose Ichigo mettendo quasi un broncio. Ma era scema? Dopo tutto quello che le aveva fatto passare voleva ancora diventare sua amica? Quella non stava bene.

La corvina fece spallucce sorpassandola. Ichigo davvero non la capiva, perché insisteva a dirle di starle lontano? Non sapeva davvero come fare a diventare sua amica. Lei lo voleva davvero, perché per Ichigo i sentimenti erano importantissimi. Soprattutto l'amore e l'amicizia.

Eppure quella ragazza era l'unica che non riusciva a far diventare sua amica.

- Zoe, sei tornata… - commentò Minto non appena vide la corvina entrare nel salone del caffè.

- Si, sono qui. - rispose avrebbe voluto aggiungere anche 'e sono pronta a uccidere quei bastardi' ma dopo avrebbe di nuovo avuto rotture di scatole che la voleva far ragionare e che la volevano fermare. Anche se questa volta non ci sarebbero riuscite, non solo perché era più decisa che mai, ma anche perché aveva un'ottima scusante per farle stare nel loro piccolo angoletto di buone intenzioni e per impedire loro di immischiarsi.

- Sei pronta a combattere?! - chiese entusiasta la piccola del gruppo.

La mora annuì. Zakuro le si avvicinò mettendole una mano sulla spalla e dicendole a bassa voce:

- Mi dispiace per tua madre…

Zoe la fissò negli occhi annuendo di nuovo. Già, anche a lei dispiaceva per sua madre. Da quando era morta non si era mai sentita così sola e abbandonata. Poiché Eiko, nonostante non stesse molto tempo con la figlia era stata in grado di farle capire lo stesso quanto le volesse bene.

Era davvero l'unica persona alla quale teneva. Ma ora basta pensare a lei, non fa bene vivere nel passato, soprattutto se nel futuro devi compiere qualcosa di molto importante e che doveva essere fatto.

- Ragazze! - Kyle era corso dal laboratorio e aveva un viso allarmato. - Gli alieni attaccano!

Zoe sorrise sadica, ci sarebbe voluto meno del previsto a quanto pare. Avrebbe portato a termine il suo compito prima di quanto avesse pensato.

- Andiamo subito Kyle! - disse Ichigo decisa, era entrata giusto in tempo nel salone per sentire la notizia dell'attacco.

Tutte si trasformarono e corsero immediatamente nel luogo dell'attacco.

Il chimero che avevano di fronte era una specie di serpente gigante, sembrava un cobra a vederlo, anche se più mostruoso.

- Che orrore, mi fa schifo! - esclamò Ichigo.

- Dai, pensa che quando l'avremo sconfitto sarà tutto finito… - le disse Retasu andando a combattere insieme alle altre.

Lo scontro questa volta fu più duro del solito.

Quel chimero era davvero potente, riusciva a schivare gli attacchi davvero bene e non si faceva mai prendere.

- Ragazze proviamo ad attaccarlo qua… Ah! - fece Ichigo, era stata appena colpita dal chimero e sbattuta su un albero.

Zoe mentre combatteva cercava con lo sguardo gli alieni, ma non li trovava, perché non sono qui? si chiese nervosa. Ma tu guarda, proprio adesso che aveva preparato tutto ecco che mancavano le sue vittime!

Continuarono a combattere fino a che non furono tutte scaraventate lontano da quella creatura.

Ichigo si rimise in piedi e corse in contro al chimero per attaccarlo, quella creatura la stava per attaccare quando qualcosa la prese in braccio portandola via da lì.

- Cavaliere blu… - mormorò mentre quel ragazzo biondo la lasciava andare.

Anche le altre avevano ripreso a combattere, anche se era Zoe quella più agguerrita di tutte, visto che non vedeva l'ora di vedere gli alieni e che aveva una rabbia dentro che la faceva quasi esplodere.

Le ragazze non riuscivano a colpirlo e Zoe era quella che veniva colpita più volte. Quando fu stanca di questa situazione si girò verso Ichigo:

- Hey Ichigo, lancia le smancerie a dopo e vienici ad aiutare!

La ragazza accorse. Ogni volta che il chimero la stava per colpire lei veniva sempre salvata dal cavaliere blu e questa situazione innervosiva di più Zoe. Quando sconfiggiamo questo mostricciattolo gliene dico quattro… si disse.

- Vai MewZoe! - gridò MewMinto.

La corvina annuì e in un attimo lanciò il suo attacco più potente:

- Silver moon!

E il chimero esplose. La ragazza sorrise soddisfatta.

- Ottimo ragazze! - fece Ichigo.

- Eh già, ce l'abbiamo fatta di nuovo! - esclamò Purin.

Il cavaliere blu se ne stava andando via, ma Zoe lo trattenne.

- Hey babbeo blu! - lo richiamò facendolo voltare. Le Mew Mew restarono a dir poco stupite a come lo aveva chiamato Zoe. - Eravamo in sei a combattere e in sei abbiamo rischiato la vita, non esiste solo Ichigo come Mew Mew.

Gli disse riferendosi al fatto che lui proteggesse solo la fragolina.

- Hey Zoe, guarda che quello è il mio ragazzo! - fece Ichigo infastidita.

- Tranquilla, non te lo rubo, ma non sapevo che Mark potesse diventare più noioso di così…

Il ragazzo d'un tratto si voltò completamente verso di lei dicendo:

- Il mio compito è solo di proteggerla, sono nato per questo.

Zoe fece una faccia quasi schifata dalle parole sdolcinate del biondo.

- A-ah… carina come nenia, me la canti? - gli fece sarcastica. Il ragazzo aveva lo sguardo fisso e non rispondeva. - Ehm, la micetta ti ha mangiato la lingua?

Gli chiese guardando prima Ichigo e poi lui, sempre ironica. Lui ancora non rispondeva. C'è qualcosa che non va in lui… è come se ci fosse qualcosa di oscuro… si disse Zoe.

La ragazza stava per fare un'altra battuta quando accadde qualcosa di strano e proprio come prevedeva lei il ragazzo si piegò in due fino a finire in ginocchio, urlando.

- Mark! Mark che ti succede! - urlò Ichigo preoccupatissima tentando di avvicinarglisi. Ma non appena il ragazzo si alzò in piedi la rosa arrestò la sua corsa verso di lui.

Era… cambiato. Aveva sempre gli occhi blu, ma erano più glaciali e freddi di come erano di solito. I capelli erano lunghi lo stesso, ma sciolti, lisci e neri.

- Ma cosa… - tentò di dire la rosa, ma rimase pietrificata non appena sentì che la voce non era quella del suo ragazzo, ma di qualcun altro che lei non conosceva, in più era fredda e distaccata.

- Il tuo ragazzo è morto, ora il suo corpo è per me… - le disse.

Zoe aveva previsto tutto, aveva avvertito da tempo una cosa strana in quel ragazzo. E ora ecco che i suoi sospetti prendevano vita.

In un secondo ritrovarono gli alieni davanti a lui, inginocchiati.

- Benvenuto tra noi Profondo Blu… - disse Kisshu.

- Kisshu, immaginavo che c'eri tu dietro a tutto questo! - gridò Zoe correndogli incontro, la vendetta la stava rendendo cieca. Kisshu non si fece impressionare, le si materializza alle spalle e le passò un braccio intorno al collo, senza stringere però, semplicemente voleva bloccarla.

- Ma guarda guarda e io che credevo di averti fermata… - le mormorò in un orecchio. - Goditi lo spettacolo piccola batty, almeno prima di morire insieme alle altre…

La ragazza strinse i denti.

- Stai pur cero che morirai prima tu di me! - disse.

Kisshu strinse di più la presa.

- Oh si, convinci te stessa di potermi sconfiggere… - le disse sogghignando. - Però se proprio vuoi combattere divertiamoci…

E detto questo si teletrasportò con lei al parco Inohara.

- Che cosa? Perché siamo qui? - chiese la corvina.

- Anche io fremevo dalla voglia di combattere e ti assicuro che sarà un vero spasso poter ucciderti…

- Lo stesso sarà per me… - rispose la ragazza facendo apparire i coltelli.

Kisshu la imitò facendo apparire i kriss e gettandosi contro di lei tentando di colpirla. Ma lei parò il colpo e lo spinse indietro. Lui allora le si materializzò ad un soffio dal suo viso e con l'impugnatura di uno dei suoi tridenti la colpi allo stomaco, poi le diede un calcio che la mandò a sbattere contro un albero. Lei si stava per rialzare, così l'alieno per impedirglielo le lanciò un tridente infilandoglielo nel mano e bloccandogliela nella corteccia. La ragazza trattenne un gemito e tentò invece di togliersi quel tridente dalla mano, ma senza successo, era troppo dentro. L'alieno avanzava lentamente verso di lei, mentre la ragazza cercava di liberarsi. Arrivato vicino a lei si abbassò alla sua altezza, convinto di aver già vinto disse:

- Questo dove vuoi che te lo metto?

Le chiese mostrandole il kriss.

Zoe lo guardò con disprezzo e con le unghie lo graffiò al petto lacerandogli la carne. Il ragazzo si alzò di scatto, mentre lei prese coraggio e con una smorfia di dolore estrasse il kriss dal mano e lo conficcò nella coscia di Kisshu. Poi si girò e prese in mano i suoi coltelli.

- Maledetta… - disse l'alieno dai capelli smeraldini mentre si toglieva il kriss dalla gamba e riprendeva il combattimento. Con il fatto che avesse un arto che gli faceva male doveva smaterializzarsi più spesso e questo di certo svantaggiata, anche se non di molto, MewZoe. Ad un tratto lui le arrivò alle spalle puntandole il kriss alla gola. - Mia cara, eri così decisa a sconfiggermi eppure non mi pare tu ci stia riuscendo…

Zoe fece come se non lo avesse sentito, gli diede una gomitata allo stomaco allontanandolo di qualche passo, poi si girò di scatto per colpirlo, ma lui schivò e le procurò un graffio con il kriss appena sopra il seno. Lei di rimando gli graffiò una guancia e gli diede un pugno sotto il mento. Quando lui si smaterializzò di nuovo per poi colpirla alle spalle, la ferì alla schiena, procurandole un taglio profondo e doloroso. La ragazza cadde a terra, ma tentò di farsi forza tirandosi su prima con i gomiti, poi tornando in piedi. Il ragazzo con un calcio allo stomaco la gettò di nuovo a terra, facendole provare ancora più odore alla ferita. Le si gettò sopra tentando di colpirla con i kriss, ma lei parò con i coltelli e lo gettò di lato. Poi tirò di nuovo fuori il terzo coltello e lo colpì ad un fianco girando il coltello all'interno della ferita, procurandogli così più dolore. L'alieno con una gomitata se la levò di torno e si alzò in piedi, estraendo il pugnale e tenendosi la ferita, profonda e dolorosa. Anche se con difficoltà si alzò anche Zoe, la ferita alla schiena non le dava pace, ma la vendetta era più forte di qualunque dolore. Kisshu provò a colpirla con un kriss, ma lei gli fermò il polso e con un gesto rapido il tridente passò a lei. Glielo puntò alla gola e tentò di trafiggerlo con un coltello al torace. Lui però fermò il pugnale, prima con il kriss poi, dopo che l'arma della Mew Mew glielo fece volare via, con la mano libera. Era atroce, poiché più il coltello spingeva più la carne della mano si lacerava. L'alieno, seppur ormai con la mano coperta di sangue non cedeva. Perciò Zoe lo colpì allo stomaco con una ginocchiata e approfittando di quel momento gli inflisse il colpo con il suo coltello al petto. Poi gli conficcò il tridente nel collo. Schizzi di sangue non suo la sporcarono, ma lei sembrava non curarsene. Lasciò andare il corpo di Kisshu e ritrasformatasi cadde a terra sfinita.

Ce l'aveva fatta, lo aveva ucciso.

- Fuori uno… - si disse. Ora non doveva fare altro che raggiunge le altre Mew Mew e uccidere gli altri due. Solo così poteva ottenere la sua vendetta. Con difficoltà si alzò in piedi. La ferita alla schiena le doleva terribilmente. Prese il cellulare e compose un numero.

-- Zoe! -- la voce ansiosa del biondo dall'altro capo del telefono la fece sorridere.

-- Sono io Ryan, ascolta se non vuoi che le Mew Mew rimangano in cinque bisogna che vieni a soccorrermi… --

-- Che succede Zoe? Dove sei? --

-- Al parco Inohara, sbrigati… --

La conversazione si chiuse così, mentre la corvina si accasciava a terra sprofondando in un sonno senza sogni.

  
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